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Grimaldi & C.

Tutti i libri editi da Grimaldi & C.

Viaggiatori e vedutisti a Sorrento e dintorni tra '700 e '800

Libro: Libro rilegato
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 197
"Fin dalle sue origini il "Grand tour d'Italie" aveva avuto uno svolgimento molto rigido negli itinerari, nei tempi e nelle soste, tanto da riproporre a una moltitudine di viaggiatori di epoche e nazionalità diverse sempre gli stessi luoghi e gli stessi monumenti, sicché, oggi, nell'analizzare i tanti "viaggi in Italia" compiuti tra il XVII e il XVIII secolo, non si può non evidenziare la straordinaria ripetitività nei percorsi seguiti dai forestieri; nella letteratura odeporica, pertanto, è possibile rintracciare solo pochi viaggiatori - per esempio il giovane francese Jean Jacques Bouchard -, che, animati da interessi e curiosità poco conformistici, o spinti da un senso di avventura, seppero o vollero percorrere, in margine al classico tour della penisola, anche qualche itinerario minore e mai battuto, capace di dischiudere nuove prospettive di osservazione e d'incanto. Ci fu insomma una diffusa indifferenza in quei decenni per le bellezze naturali e per quegli aspetti pittoreschi o esotici che più tardi, nell'età romantica, avrebbero avuto invece una gran fortuna."
115,00 109,25

Travellers and vedutisti in Sorrento and environs from 1715 to 1880

Libro: Libro rilegato
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 197
95,00 90,25

Il caffe e Napoli

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 139
È la storia affascinante del lungo viaggio compiuto dal caffè nel corso dei secoli per affermarsi e diventare la bevanda preferita da quasi tutti i popoli del mondo e in particolare dei Napoletani. L'autrice riporta leggende, testimonianze letterarie, opinioni scientifiche, dispute mediche, controversie religiose che hanno di volta in volta promosso o contrastato la diffusione del caffè nei vari periodi storici e nelle diverse civiltà. Mentre in molte città italiane, come Venezia, Firenze, Milano, Torino, la scura bevanda si affermava con successo e si aprivano locali eleganti dove consumarla, a Napoli stentava a decollare, servita sporadicamente nei ricevimenti di nobili e ricchi per ostentare raffinato esotismo. Finalmente nella seconda metà del Settecento il caffè ebbe la sua consacrazione grazie a Vincenzo Corrado, massimo gastronomo napoletano, che nel 1773 pubblicò il primo trattato napoletano sul caffè. In breve anche Napoli ebbe i suoi Caffè che sorsero come funghi, una miriade, eleganti e raffinati, dove si svolse la vita intellettuale ottocentesca della borghesia napoletana, o modesti e popolari per una clientela meno esigente. Brevi note sono dedicate nel libro ai Caffè più importanti, quasi tutti scomparsi. Il nero infuso entrò con prepotenza a far parte della realtà napoletana in tutte le classi sociali e si moltiplicarono studi e scritti sul caffè tra cui il più importante fu il lavoro di Gaetano Picardi, illustre medico a Napoli nella metà dell'Ottocento, intitolato Del Caffè - Racconto storico- medico, in cui l'argomento è analizzato sotto tutti i punti di vista "perché, afferma Picardi la bevanda del caffè è famigliare come il pane e il riso appo le nazioni incivilite". Ad esso è dedicata la seconda parte del libro dove la Mancusi riporta e commenta numerosi passi del Picardi a conferma che l'arrivo del caffè produsse nella vita di tutti i popoli un'autentica rivoluzione.
30,00 28,50

Mièrece malate e farmaciste negli antichi proverbi napoletani. Raccolti, commentati e tradotti

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 158
Oltre 900 antichi detti e modi di dire sui malati e sui medici.
30,00 28,50

La cucina aristocratica napoletana

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 189
E se invece del solito libro di cucina vi proponessi un insieme di preziose ricette condite con qualche "fattariello" per farvi sorridere? Accontenterei anche i meno "patiti " dei fornelli che con maggior interesse verrebbero a conoscenza di quella fantastica e raffinata cucina originata a Napoli alla fine del '700, sviluppatasi con grandi fortune nell'800 e nel primo '900. "Cucina aristocratica napoletana", perché ebbe origine con la regina Maria Carolina di Borbone che volle ingentilire la gustosissima cucina povera dei napoletani con il tocco di cuochi raffinati venuti d'oltralpe. Nelle famiglie di corte e aristocratiche i cuochi — chiamati poi "Monza " storpiando il francese Monsieur — si tramandarono le ricette che spesso presero il nome delle famiglie stesse. Ma verbalmente, senza lasciare nulla di scritto, fino alla scomparsa di questa preziosa cucina, quando l'istituzione del cuoco di famiglia divenne una rarità. [...] Tutte le ricette sono state sperimentate, provate e riprovate. Sono piatti ricchi, di grande effetto, di squisita fattura e di alta cucina. Non è quindi questo un ricettario per tutti i giorni; comincereste a far godere il palato di un crescendo di sublimi sensazioni gastronomiche, ma fareste piangere amaramente le vostre tasche, anche se qualche volta non ho trascurato preparazioni semplici. [...] Sui "fattarielli" non ho da precisarvi nulla. Sono quelli da me vissuti o ascoltati dalla viva voce di amici e conoscenti. Non ho potuto qui diminuire i grassi, per cui qualche volta, "ce aggio mise nu poco 'e fantasia ". Giovanni Nuvoletti Perdomini, "gourmandissimo" già Presidente della Accademia Italiana della Cucina, nella sua nota introduttiva invita "a godere di queste pagine nutrite insieme di golosità e di nostalgia, ma rigorosamente disciplinate dal gusto e qui, chiaro come il fiume leopardiano nella valle, appare che di buon gusto si parla, anzi squisito".
26,00 24,70

Vesuvi. Testo spagnolo a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 150
I versi del poeta mediterraneo José Vicente Quirante (Murcia, Spagna, 1971) guardano l'antichità classica con un occhio contemporaneo. Vulcani reali e metaforici vengono invocati per celebrare la visione di una Napoli epicurea e sognata, piena di dei pagani che bevono caffè al bar, ma anche per meditare sulla natura cupa e carnale del desiderio. Mentre nella prima parte di questo libro Napoli compare con tutta la sua forza come sogno e luogo dell'anima, la seconda parte ("Vedo il meglio, e tuttavia", di chiaro sapore ovidiano) riflette sull'irruenza del desiderio e le ceneri dopo il suo compimento. Prefazione di Giuseppe Montesano.
14,00 13,30

Murat re di Napoli (1808-1815)

Libro
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 152
24,00 22,80

L'arte di imbandire la tavola e il «Dessert per 60 coverti» dei Borbone di Napoli

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 97
Un documento datato 1830 ha permesso di ritrovare gli elementi di un grande "Dessert" (era questo il nome con cui venivano chiamate al tempo le decorazioni del centro-tavola) realizzati dalla Real Fabbrica Ferdinadea della Porcellana verso il 1785 per la corte napoletana di Ferdinando IV di Borbone. L'insieme, per un totale di 114 biscuit tutti reperiti tra depositi e vetrine del Museo Nazionale di Capodimonte, ha permesso la ricostruzione dell'unico centro tavola napoletano giunto a noi nella sua integrità sopravvivendo alle vicissitudini storiche e allo stesso tempo è servito da spunto per condurre una ricerca parallela sulla maniera di allestire la tavola aristocratica a Napoli durante il XVIII secolo, in particolare presso la corte borbonica. Rituali e consuetudini del servizio alla Francese insieme alla rievocazione dell'arredo delle sale adibite al pranzo ci consentono oggi di comprendere come doveva presentarsi agli invitati a corte in occasione dei banchetti ufficiali la tavola del Re, un vero elogio al patrimonio archeologico dei Borbone riprodotto in miniatura nei biscuit del "Dessert" e alle bellezze naturali del Regno miniate con perizia sul vasellame del Servizio detto dell'Oca che ad esso si accompagnava.
26,00 24,70

Proverbi marinari. 370 antichi detti napoletani tradotti con glossario, indici e 14 stampe a colori

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 142
Antologia di detti napoletani dedicati al tema del mare e dei naviganti.
24,00 22,80

Pinocchio e la ingiustizia

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 106
In questo libro Elio Palombi rilegge "Le avventure di Pinocchio" del Collodi con un taglio originale, evidenziando come l'autore, dopo le precedenti esperienze di Giannettino e di Minuzzolo, sia ritornato ancora una volta alla letteratura per l'infanzia. Con una geniale intuizione Collodi muta decisamente registro, avendo compreso che quel genere letterario, trattato in chiave surreale, gli offre un escamotage per lanciare un messaggio, ben più profondo, agli adulti, affrontando temi vitali della società. Egli cerca, in tal modo, di liberare l'uomo dalla falsa retorica profondamente radicata nella famiglia, nella scuola e nella società tutta. Nell'affrontare il tema della giustizia il Collodi intendeva parlare ai ragazzi, ma il messaggio era principalmente diretto ai grandi. Con una satira sferzante, egli muove pesanti critiche all'apparato giudiziario per smascherarne l'arretratezza. Il messaggio, in questo caso, è rivolto a chi detiene il potere, gestito senza il minimo rispetto della persona umana, come il povero Pinocchio che, frastornato e deluso, subisce, senza comprenderne le ragioni, gli effetti di una giustizia amministrata in maniera arrogante e disumana.
18,00 17,10

Regine di Napoli

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 282
"(...) È questa una rapida corsa nella storia del Regno di Napoli dagli Svevi alla sua caduta; storia tutta trapunta di episodi a sfondo ora tragico ora gioioso, che sempre costituiscono suggestivi elementi di narrativa. E se la storia è per se stessa, come è stata definita, un romanzo, questa storia è un romanzo di particolare interesse. Il libro vuol quindi avere l'aria di un piacevole romanzo, ma può in pari tempo valere a presentare di scorcio una sintesi dei trascorsi del Reame da quando da Regno di Puglia divenne Regno di Napoli fino alla drammatica caduta dei Borboni ed al loro malinconico esilio in Palazzo Farnese; ed anche vuol precisare qualche dettaglio e qualche inesattezza che una corrente tradizione continua a propinare nelle esposizioni scolastiche le quali ancora dai più son ritenute storicamente esatte. Perciò, per diletto dei lettori, mi è piaciuto spigolarvi gli aneddoti di maggior rilievo intorno alle figure delle regine, le quali quasi tutte ebbero una spiccata personalità in avvenimenti politici o in intrighi di amore, qualcuna addirittura d'importanza preminente nella vita dello Stato o nella vita di Corte; figure di decisa individualità, o di toccante tenerezza, o di mistico ascetismo e di bontà. Queste figure ho cercato di disegnare in dieci racconti romantici ma non romanzati; romantici perché romantiche in genere sono le vicende in essi rievocate; non romanzati perché scrupolosamente aderenti alla realtà dei fatti, come risulta dai più recenti accertamenti storici. E poiché l'ultima pagina che chiuse tristemente la fine del Regno con la diretta partecipazione dell'ultima regina, smaniosa di mettersi personalmente al comando d'una banda per la riconquista del trono, s'innesta anche per questo nella trama delle vicende della dinastia borbonica, non mi è parso fuori di posto inserire, come appendice, pur essendo fuori dal titolo del libro, una succinta narrazione del brigantaggio meridionale." (Michele Vocino)
26,00 24,70

Il Pasticciotto & C. Divagazioni e ricordi sui dolci napoletani

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2017
pagine: 60
L'idea di fissare questi ricordi nacque, molte decine di anni fa, intorno ad un tavolo del Rotary Club di Napoli, nel corso di una chiacchierata fra chi scrive, l'indimenticabile prof. D'Amelio e l'ing. Cencio Carola, forte di una favolosa tradizione familiare di cui era punta di diamante l'indiscussa gran maestra dell'ordine della cucina napoletana: Jeanne Carola Francesconi. Discettavanmo di babà e raffioli imbottiti ed io vantavo la supremazia di alcune pasticcerie in tema di babà e di sfogliatelle, quando il prof. D'Amelio disse: 'Vittorio, perché un giorno non ci parli dei dolci napoletani?' Iniziai così una sistematica ricerca sull'argomento fra vecchi libri napoletani, antichi documenti, esperti amici e gentili amiche, abili cuciniere, ed il risultato è quello che mi appresto a raccontarvi." (Vittorio Accardi)
26,00 24,70

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