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Grimaldi & C.

Tutti i libri editi da Grimaldi & C.

Capri. Tra ricordi di viaggio e vedute dal XVII al XIX secolo

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 200
Volume di grande formato corredato da circa 150 illustrazioni a colori di rare stampe, dipinti e acquerelli. Pregiata edizioni di soli 999 esemplari numerati, su carta pesante, legatura artigianale "alla bodoniana", realizzata a mano, con elegante astuccio.
115,00 109,25

Capri. As viewed in 17th to 19th century travel memoirs and vedute

Libro: Libro rilegato
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 200
95,00 90,25

Le strade di Napoli. Saggio di toponomastica storica

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 506
«Nella pur ampia produzione erudita e letteraria di Gino Doria, "Le strade di Napoli" resta un imprescindibile caposaldo, se non forse il lavoro più importante; del pari, nel novero della pur vasta bibliografia sulla città di Napoli rimane un tassello insostituibile, padroneggiando un ambito di studi che nessuno dopo di lui ha percorso così in profondità. Apparentemente, con la sua organizzazione per voci, in sequenza rigorosamente ma non banalmente alfabetica, configura un testo di consultazione, un colto prontuario da interrogare di volta in volta. In realtà, e già lo lascia intendere il sottotitolo "Saggio di toponomastica storica", nel suo insieme e non soltanto nella sua sagace Introduzione rappresenta un avvincente e rapsodico racconto intorno a Napoli e alla sua storia, in grado di oscillare tra l'antico e il moderno: un testo godibilissimo appieno dotato di quello speciale carattere che - come ha notato Guido Piovene - caratterizza gli scritti di Gino Doria "nei quali, come in Anatole France, la sua cultura di bibliofilo si umanizza nell'umorismo". A distanza tre quarti di secolo da quando, in piena guerra, Doria pubblica per i tipi di Ricciardi la prima edizione", e quasi mezzo da quando nel 1971, pochi anni prima che sopraggiungesse la morte, ne cura un'edizione rivista e aggiornata, "Le strade di Napoli" resta non soltanto un volume utile, ma anche godibilissimo. Al giorno d'oggi però assume però una singolare ambivalenza: per un verso configura una preziosa testimonianza di un glorioso, ma ormai trascorso, mondo intellettuale napoletano e di una maniera nobile ancorché superata di studiare la città; per l'altro invece presenta caratteri di stringente attualità. Già nell'impostazione della sequenza, il raffinato bibliofilo ha preferito mettere in sequenza alfabetica i nomi cosi come venivano scritti nelle targhe stradali. In massima parte la scelta si è risolta nella riviviscenza di un criterio tanto antico e nobile quanto già desueto all'epoca: ovvero quello dell'ordine alfabetico a partire dal nome, o talora dal titolo, come nelle antiche pandette.[...]» (Dalla Prefazione di Fabio Mangone)
35,00 33,25

'O libbro d''e pruverbie. Tutta la filosofia napoletana in oltre seimila antichi detti popolari

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 642
Con glossario napoletano-italiano di circa 1500 voci e 28 riproduzioni di antiche stampe.
40,00 38,00

La storia. Ricordi di un ragazzo del 1928

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 121
Già nel titolo si presentano le due componenti principali del lavoro di Scarciglia, il saggio storico e la memoria del passato. Il primo è pervaso di passione antifascista, il secondo velato di nostalgia nella rievocazione dell'età infantile fino all'uomo. Due momenti che continuamente s'intrecciano, per cui lo si legge con il piacere di un romanzo e l'interesse di un'opera di critica storica. Fa da sfondo il Vomero, dove nacque e vive: la collina da sempre cara ai suoi abitanti. L'esordio gli è dedicato, eppure subito l'amarezza per i luoghi stravolti dal tempo gli fa esclamare: "Il Vomero della mia infanzia, con le sue ville e giardini, e il tanto verde intorno, quel Vomero che tanto amavo, non esiste più". E mentre ne descrive i posti, e il bravo bottegaio che gli donava le carrube, viene fuori, quasi offeso, che là in via Cimarosa "tra l'altro c'era la sede del fascio". Lo sguardo di Scarciglia si approfonda sul tessuto sociale del suo quartiere, delinea le abitudini delle persone, i mezzi vitali piuttosto poveri, la chiusura mentale: "Per lo più si conduceva una vita relativamente grama, diprivazioni e sacrifici, povera di veri slanci e interessi, fatta di piccole cose, in un clima di generale esaltazione, ma angusto e provinciale, per l'isolamento autarchico in cui viene tenuto il paese". E questa connotazione deve estendersi all'Italia tutta, costretta per vari decenni alla dittatura, che vide, in nome di ideali nazionalistici, imperialistici, colonialistici, regredire la cultura, che a Napoli trovò rifugio nello studio di Benedetto Croce e nei dissidenti, che andavano tessendo faticosamente la base antifascista, su cui poté erigersi il sanguinoso edificio della Resistenza.
18,00 17,10

Il presepe napoletano. La collezione Accardi

Libro: Libro rilegato
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 137
Vittorio Accardi fu il primo, in una famiglia colta ed educata all'arte, a dedicarsi al collezionismo presepiale. Lo fece con tale rispetto e amore, che la sua collezione può essere inserita tra le ultime degne di nota create nella seconda metà del '900. Ci riuscì entrando da neofita in quella cerchia di connoisseurs che hanno contribuito nel XX secolo, alla ripresa dell'interesse per questa speciale forma d'arte e alla sua evoluzione. Erano suoi amici i fratelli Catello, Raffaello Causa, Tommaso Leonetti, Gennaro Borrelli, Antonio Perrone, Alfonso Laino. Nomi importanti per gli appassionati di presepe, che evocano un mondo lontano, fatto di conoscenza e profonda competenza. L'amicizia con uno dei fratelli Catello, Eugenio, gli darà la spinta per iniziare a costruire il suo presepe. Un legame quasi filiale, quello instaurato col, commendatore, di grande reciproca ammirazione. Dai ricordi del figlio Luigi, emergono i dettagli di quel periodo: Gli anni 1950 sono quelli della mia infanzia e i miei ricordi dei rapporti con mio padre in quell'epoca sono indissolubilmente legati al mondo dei pastori, degli antiquari, dei collezionisti e degli artisti. Alle sue passioni artistiche exollezionistiche erano tipicamente dedicate le domeniche e lui mi portava con sé nei suoi giri per negozi, botteghe, studi di pittori o scultori molti dei quali erano a loro volta collezionisti. Si commentavano opere in fieri o già compiute, acquisti fatti da loro stessi o da terzi, vendite di pezzi importanti, preparazioni di mostre. Certamente c'erano anche contrattazioni e acquisti, ma nella mia memoria, dopo vari decenni, questi hanno lasciato il posto alla sensazione di club, che è l'unica rimasta in me [...]. In questo ambiente, il collezionista Vittorio si forma e si educa, cercando di capire e carpire le nozioni non scritte, bensì tramandate da chi nei pastori c'era nato. Inizia ad appuntare in un album dedicato alla sua raccolta, suggerimenti, impressioni, spunti per migliorare il presepe. E poi registra meticolosamente per ogni singolo pezzo scambi, doni e acquisti, con riferimenti puntuali alle date e al prezzo. Racconta di collezioni smembrate e ci introduce in un mondo, oramai scomparso, fatto di noti appassionati, venditori, antiquari, artisti e saponari, e di pezzi da inseguire per completare questa o quella scena.
70,00 66,50

Brigantaggio

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 253
Prefazione di Claudio Mazzarrese Fardella Mungivera.
26,00 24,70

I monzù. Storie e ricordi di cuochi del tempo che fu

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 120
Il vocabolo "Munzù" che deriva dal francese Monsieur, era la denominazione che spettava solo ai grandi cuochi. Era come un titolo onorifico, tanto ambito che - così come narra Salvatore di Giacomo - un celebre cuoco lo preferì ad una lauta ricompensa che Ferdinando II di Borbone gli aveva offerto. Di questi artisti dei fornelli, l'autore ha ricostruito la storia, ed attraverso ricordi, citazioni, testimonianze ed aneddoti ha fatto rivivere il clima brillante e raffinato del mondo elegante, nel secolo scorso, nella bella epoque e negli anni liberty. È una lettura che riporta gli anziani alla loro giovinezza e fa sognare ai più giovani la vita mondana e sociale di un tempo ormai lontano.
18,00 17,10

Pausilypon e dintorni. Storie, leggende, personaggi e curiosità

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 108
A quasi vent'anni dalla prima, questa nuova edizione rivista e notevolmente arricchita di contenuto e immagini, è una attenta raccolta di quanto è stato tramandato sul Pausilypon, la villa imperiale che ha dato nome all'intero promontorio, che chiude da nord il golfo di Napoli. Del suo costruttore, l'iracondo Vedio Pollione, e di coloro che l'abitarono, da Ottaviano Augusto sino ai nostri giorni, l'autore traccia i profili e narra aneddoti, con riferimento ai fatti, misfatti e leggende che hanno interessato il territorio, coinvolto dal bradisisma flegreo, con particolare attenzione al patrimonio archeologico, al mare, alla fauna ed all'allora. Assieme a questi leggendari personaggi ha voluto ricordare quelli che in tempi più recenti hanno fatto ricerche archeologiche in questi luoghi: da monsignor Camillo di Pietro, artefice dei primi scavi, a Kobert T. Günther, che meglio di ogni altri ha testimoniato dei resti del Pausilypon. Senza trascurare coloro che vi hanno abitato: Norman Douglas, Guglielmo Bechi, Paul Langheim, Gianni Agnelli, Paul Getty, Ninì Grappone, e altri ancora.
18,00 17,10

Capri e la sua diocesi. Storia cronache e curiosità 987-1818

Libro: Libro rilegato
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 302
"Don Vincenzo Simeoli e la dott.ssa Maria Simeoli con la loro opera colmano un vuoto nella storiografia caprese. Nel loro testo, infatti, oltre a documentare cronologicamente l'avvicendarsi dei vescovi nella Diocesi di Capri, documentano - indirettamente - le abitudini e i comportamenti della popolazione locale nel corso dei secoli, ancor prima che i viaggiatori scrittori cominciassero a farlo. Nei documenti proposti compaiono cognomi sorrentini amalfitani di proprietari di piccoli appezzamenti di terreno e di case sull’isola a dimostrazione della influenza esercitata da Amalfi e Sorrento nel periodo medievale. Alcune famiglie amalfitane avevano sull'isola attività commerciali e proprietà: "tantas petias de terra", come si ritrova in un documento del tempo. Molte di queste famiglie si radicarono sul territorio dell'isola e diventarono famiglie imporranti e facoltose che espressero, in massima parte, vescovi, notai, canonici, presbiteri, cantori. l documenti "fotografano" i passaggi di proprietà, le enfiteusi, i lasciti testamentari, la fondazione di monasteri, conventi e cappelle; testimonianze preziose per il ricercatore che si propone di studiare le trasformazioni dell’isola" (dalla Nota introduttiva).
35,00 33,25

Sorbetti granite gelati. Antica arte del Regno delle due Sicilie

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 124
"Sebbene i Gelati non siano nati né a Napoli né a Palermo, capitali del Regno delle Due Sicilie, ben presto siciliani e napoletani ne divennero grandi estimatori, tanto da perfezionarne formule e procedimento in modo da semplificarne la lavorazione e ottenere un prodotto più raffinato. Identico fenomeno si è verificato per Pizza e Maccheroni, che non sono stati inventati nel Sud dell'Italia, ma sono universalmente considerati specialità tipiche di queste regioni, perché qui hanno avuto la loro massima valorizzazione con l'utilizzo di attrezzature, tecniche e ingredienti che li hanno trasformati in cibi prelibati, capaci di conquistare i cittadini di tutto il Mondo." (Dalla Prefazione)
24,00 22,80

Storia della gastronomia sentimentale ad uso dei novelli sposi

Libro: Libro in brossura
editore: Grimaldi & C.
anno edizione: 2018
pagine: 131
La gastronomia è stata, fin dalla sua genesi, sempre legata all'amore. Quella farsa o quel melodramma, creato da Adamo ed Eva e il serpente nel paradiso terrestre si situa nel corso di un banchetto che, anche se costituito da una sola mola, non fu per questo mono simbolico o di scarsa qualità. Un piatto di lenticchie fu sufficiente a creare una dinastia, o i grappoli d'uva spremuti hanno dato il via a comportamenti che sono stati inaspettati colpi di coda della storia...
20,00 19,00

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