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Fabrizio Serra Editore

Tutti i libri editi da Fabrizio Serra Editore

Dante, il nodo e il volume. Una lettura di Paradiso 33

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 178
Lo scopo del volume che qui si presenta, a parte il saggio iniziale dedicato al ruolo di Giasone e della nave Argo nella strategia allusiva del Paradiso dantesco, è triplice. Il secondo capitolo, "il volume", vuole stabilire la probabilissima dipendenza delle immagini dantesche da un contesto scritturale (e esegetico) di tipo escatologico e indicare, per l'Apocalisse di Giovanni, lo status di sottotesto privilegiato (assieme anche al Vangelo di Giovanni e alle Epistole di Paolo) dell'ultimo canto del Paradiso. Il terzo saggio si fonda poi sull'idea di rintracciare nel nodo dantesco una matrice non soltanto testuale, ma anche visiva e, perciò, vicina alle arti figurative; un approccio quindi multidisciplinare, che investiga come il problema dell'Uno, del Molteplice e del loro nesso (nodo) abbia potuto riverberarsi nei manoscritti, nei mosaici, nelle miniature, nella musica e nella danza. Da ultimo un testo legato alla visione dantesca dell'effigie e alla natura, complessa e trinitaria, dell'incontro col volto umano di Cristo. Nell'Appendice, infine, l'Autore affronta il problema della "prima fontalità" del linguaggio e recupera, in questa anomala Lectura Dantis, la figura di Maria, che campeggia all'inizio del canto.
44,00 41,80

Emilio Salgari. Un'avventura lunga cent'anni

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 332
Il presente numero monografico della "Rivista di letteratura italiana" è dedicato a Emilio Salgari, in occasione del centenario della morte. L'intenzione è quella di proporre, alla luce dei contributi qui offerti (da parte di decani della critica salgariana e giovani studiosi), alcuni spunti di riflessione sulla figura del Capitano nel nuovo millennio. Come indica la scelta del titolo, sembra che il discorso critico su Salgari non solo non sia per nulla chiuso, sia sul versante erudito che su quello dell'interpretazione e della ricezione, ma sia caratterizzato da una convivenza di pulsioni contrastanti. Se consideriamo brevemente le tematiche affrontate dagli articoli si potrà infatti notare che il contrasto e la spaccatura sono l'essenza del personaggio salgariano e la medesima, apparentemente pacifica, appartenenza di genere viene posta in discussione: le stesse trame richiamano un repertorio shakespeariano, ancora da studiare, i paradigmi dell'esotismo settecentesco, la sintassi teatrale. Uno dei temi critici più dibattuti è poi il rapporto, problematico, di Salgari con la modernità e lo sviluppo tecnologico. La stessa rappresentazione della donna sembra possedere tratti di modernità e di anticonformismo. Un vero campo di tensioni sono inoltre le meraviglie del Duemila che vengono qui analizzate secondo diverse angolazioni: la malinconia, la distopia, la grammatica fantascientifica, l'immaginario elettrico.
680,00 646,00

Corollari. Scritti di antichità etrusche e italiche in omaggio all'opera di Giovanni Colonna. Ediz. italiana, francese e inglese

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 242
Il volume è dedicato a Giovanni Colonna, uno studioso che ha profondamente marcato le vicende e lo sviluppo degli studi etruscologici e dell'archeologia italica, dando grande impulso soprattutto al dibattito scientifico sulla lingua e sull'epigrafia, sugli aspetti storici e sulla religione. Nel corso dei suoi lunghi anni di attività come ispettore e docente universitario ha condotto numerosi ed importanti scavi, soprattutto in Etruria meridionale, ed ha realizzato un'imponente serie di contributi scientifici, pubblicati su numerose riviste del settore ed in alcuni studi monografici. È parso opportuno limitare gli argomenti ai campi di indagine più frequentati da Colonna e di conseguenza contenere il numero dei partecipanti ad un novero ristretto di colleghi che si sono impegnati in questi ambiti. Si è così raccolta una miscellanea di studi relativamente omogenea, pur nella varietà dei contributi, che senz'altro costituirà un valido strumento di lavoro in questi settori della ricerca.
300,00 285,00

La collezione Feroldi Antonisi De Rosa. Tra indagini archeologiche e ricerca di un'identità culturale nella Civita Castellana postunitaria

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 384
La collezione di antichità archeologiche della famiglia Feroldi Antonisi De Rosa, raccolta nel corso del Settecento e dell'Ottocento nel territorio intorno al centro urbano di Civita Castellana, fu ceduta allo Stato nel 1912. L'autrice del volume, con un paziente lavoro di 'spigolature archivistiche', è riuscita ad accertare che i materiali venduti allo Stato sono attualmente distribuiti tra il Forte Sangallo, i depositi del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e quelli della Soprintendenza Archeologica per l'Abruzzo a Chieti. Qui si presenta il catalogo della totalità degli oggetti della collezione, composta da oltre settecento pezzi, la cui datazione spazia almeno dall'VIII secolo a.C. alla piena epoca imperiale romana e la cui analisi vuole essere anche una base di partenza per nuove ricerche riguardanti Falerii Veteres e il suo territorio.
970,00 921,50

Lo scarico archeologico di Monte San Paolo a Chiusi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 168
L'etrusca Chiusi è nota soprattutto grazie ai numerosi reperti provenienti dalle ricche necropoli, ma appare ancora priva di un'esaustiva documentazione sotto il profilo urbano. Negli ultimi anni, tuttavia, alcune ricerche condotte al di fuori dell'abitato moderno hanno evidenziato l'esistenza, almeno fino alla fine del VI sec. a.C., di aree abitate poste sui principali rilievi che circondano il colle di Chiusi e storicamente contigue ad altrettante occupazioni di età protostorica. Di queste aree fa parte il colle di Monte San Paolo, poco distante da Chiusi, occupato da un insediamento durante l'Arcaismo. Nel volume si analizzano un gruppo omogeneo di reperti, provenienti da questo sito, di notevole rilievo che, in molti casi, permettono sia di integrare il repertorio formale e decorativo del bucchero chiusino, sia di formulare alcune ipotesi sulla tipologia delle strutture che dovevano trovarsi sul pianoro di Monte San Paolo.
220,00 209,00

Lo scarico archeologico di Monte San Paolo a Chiusi

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 168
L'etrusca Chiusi è nota soprattutto grazie ai numerosi reperti provenienti dalle ricche necropoli, ma appare ancora priva di un'esaustiva documentazione sotto il profilo urbano. Negli ultimi anni, tuttavia, alcune ricerche condotte al di fuori dell'abitato moderno hanno evidenziato l'esistenza, almeno fino alla fine del VI sec. a.C., di aree abitate poste sui principali rilievi che circondano il colle di Chiusi e storicamente contigue ad altrettante occupazioni di età protostorica. Di queste aree fa parte il colle di Monte San Paolo, poco distante da Chiusi, occupato da un insediamento durante l'Arcaismo. Nel volume si analizzano un gruppo omogeneo di reperti, provenienti da questo sito, di notevole rilievo che, in molti casi, permettono sia di integrare il repertorio formale e decorativo del bucchero chiusino, sia di formulare alcune ipotesi sulla tipologia delle strutture che dovevano trovarsi sul pianoro di Monte San Paolo.
440,00 418,00

Custos latini sermonis. Testi grammaticali latini dell'alto medioevo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 132
Il volume, corredato da un ricco apparato di indici, raccoglie alcuni contributi incentrati sullo studio di testi grammaticali latini databili fra il VII e il IX secolo d.C. L'autore analizza come gli autori di manuali grammaticali si siano sforzati di conferire uno specifico colorito cristiano al loro insegnamento, introducendo, a fianco delle citazioni di Virgilio o di Cicerone, auctoritates tratte dalla Bibbia o da poeti cristiani; prende poi in considerazione le tecniche dell'insegnamento scolastico, dalla tarda antichità all'alto medioevo, scegliendo, come filo conduttore, l'ampia e multiforme utilizzazione di uno strumento didattico onnipresente per secoli nelle aule: l'esempio. Il volume si conclude con tre saggi: uno dedicato a Orso di Benevento (arcivescovo attorno all'831), autore di un trattato poco noto, e due su una singolare biografia medievale (una sorta di "ritratto maccheronico") del grammatico Donato.
38,00 36,10

Su libertà e schiavitù. Sugli schiavi. Discorsi 14 e 15

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 312
Vittima per lungo tempo di schematismi interpretativi e forzature, la fisionomia del personaggio Dione ha via via riacquistato coerenza ed unità, sempre meglio definendosi nel suo caratteristico intreccio di interessi diversi, politici, etici e letterari. Nato intorno alla metà del primo secolo in una delle famiglie più in vista di Prusa, da più generazioni legata a Roma, Dione fu anzitutto un colto e raffinato uomo di lettere; fu un politico ambizioso e sempre vicino al potere; fu talora opportunista, ma anche sinceramente convinto della propria missione di consigliere ed educatore; fu un sostenitore dell'ordine imposto da Roma, ma seppe anche muovergli critiche; fu portavoce dell'impero nelle città d'Oriente, ma non smarrì mai il senso della propria grecità. All'interno del variegato corpus degli scritti di Dione, i discorsi 14-15 costituiscono una coppia tematicamente omogenea dedicata alla libertà. Si tratta di due opuscoli estremamente interessanti, la cui apparenza a bella posta semplice e dimessa cela un calcolatissimo mosaico di allusioni, citazioni, recuperi filologici di fonti antiche; di richiami colti a tradizioni filosofiche e di avvertite concessioni alla topica dei generi letterari. La scoperta di nuovi testimoni del testo, in primis dell'unica fonte papiracea di Dione - nota in realtà dal 1930 ma ancora inutilizzata -, e la necessità di una revisione alla luce di nuovi criteri e delle nuove acquisizioni, rendono utile una riedizione di questi testi.
125,00 118,75

Su libertà e schiavitù. Sugli schiavi. Discorsi 14 e 15

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 312
Vittima per lungo tempo di schematismi interpretativi e forzature, la fisionomia del personaggio Dione ha via via riacquistato coerenza ed unità, sempre meglio definendosi nel suo caratteristico intreccio di interessi diversi, politici, etici e letterari. Nato intorno alla metà del primo secolo in una delle famiglie più in vista di Prusa, da più generazioni legata a Roma, Dione fu anzitutto un colto e raffinato uomo di lettere; fu un politico ambizioso e sempre vicino al potere; fu talora opportunista, ma anche sinceramente convinto della propria missione di consigliere ed educatore; fu un sostenitore dell'ordine imposto da Roma, ma seppe anche muovergli critiche; fu portavoce dell'impero nelle città d'Oriente, ma non smarrì mai il senso della propria grecità. All'interno del variegato corpus degli scritti di Dione, i discorsi 14-15 costituiscono una coppia tematicamente omogenea dedicata alla libertà. Si tratta di due opuscoli estremamente interessanti, la cui apparenza a bella posta semplice e dimessa cela un calcolatissimo mosaico di allusioni, citazioni, recuperi filologici di fonti antiche; di richiami colti a tradizioni filosofiche e di avvertite concessioni alla topica dei generi letterari. La scoperta di nuovi testimoni del testo, in primis dell'unica fonte papiracea di Dione - nota in realtà dal 1930 ma ancora inutilizzata -, e la necessità di una revisione alla luce di nuovi criteri e delle nuove acquisizioni, rendono utile una riedizione di questi testi.
250,00 237,50

La Collezione Feroldi Antonisi De Rosa. Tra indagini archeologiche e ricerche di un'identità culturale nella Civita Castellana postunitaria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 384
La collezione di antichità archeologiche della famiglia Feroldi Antonisi De Rosa, raccolta nel corso del Settecento e dell'Ottocento nel territorio intorno al centro urbano di Civita Castellana, fu ceduta allo Stato nel 1912. L'autrice del volume, con un paziente lavoro di "spigolature archivistiche", è riuscita ad accertare che i materiali venduti allo Stato sono attualmente distribuiti tra il Forte Sangallo, i depositi del Museo nazionale etrusco di villa Giulia e quelli della Soprintendenza archeologica per l'Abruzzo a Chieti. Qui si presenta il catalogo della totalità degli oggetti della collezione, composta da oltre settecento pezzi, la cui datazione spazia almeno dall'VIII secolo a. C. alla piena epoca imperiale romana e la cui analisi vuole essere anche una base di partenza per nuove ricerche riguardanti Falerii Veteres e il suo territorio.
485,00 460,75

Servio e la poesia della scienza

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 140
L'autrice del volume rivolge la sua attenzione al modo in cui il commento di Servio dimostra di cercare nel testo virgiliano l'occasione per soffermarsi su questioni relative alla scienza: un argomento che non ha avuto finora, a parte il lavoro pionieristico di E. Wallace, il rilievo che avrebbe probabilmente meritato. Alcuni punti, selezionati perché particolarmente significativi all'interno del commento, mostrano lo straordinario valore attribuito alla filosofia epicurea e a Lucrezio, il suo più prestigioso rappresentante, uno tra i modelli letterari più profondamente assimilati dalla poesia virgiliana. Colpisce l'interesse particolare per questa filosofia, invocata volentieri a spiegare il testo virgiliano, a volte a proposito, altre volte a prezzo di qualche forzatura: un'attenzione che può convivere tranquillamente con quella per altre dottrine, diverse o magari contrastanti, ma che mantiene un posto sicuramente molto rilevante, se non addirittura privilegiato, nonostante il contesto storico-culturale in cui Servio si trova ad operare.
34,00 32,30

Servio e la poesia della scienza

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 140
L'autrice del volume rivolge la sua attenzione al modo in cui il commento di Servio dimostra di cercare nel testo virgiliano l'occasione per soffermarsi su questioni relative alla scienza: un argomento che non ha avuto finora, a parte il lavoro pionieristico di E. Wallace, il rilievo che avrebbe probabilmente meritato. Alcuni punti, selezionati perché particolarmente significativi all'interno del commento, mostrano lo straordinario valore attribuito alla filosofia epicurea e a Lucrezio, il suo più prestigioso rappresentante, uno tra i modelli letterari più profondamente assimilati dalla poesia virgiliana. Colpisce l'interesse particolare per questa filosofia, invocata volentieri a spiegare il testo virgiliano, a volte a proposito, altre volte a prezzo di qualche forzatura: un'attenzione che può convivere tranquillamente con quella per altre dottrine, diverse o magari contrastanti, ma che mantiene un posto sicuramente molto rilevante, se non addirittura privilegiato, nonostante il contesto storico-culturale in cui Servio si trova ad operare.
68,00 64,60

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