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Fabrizio Serra Editore

Tutti i libri editi da Fabrizio Serra Editore

90,00 85,50

Letteratura e Risorgimento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 312
120,00 114,00

L'autore pensoso. Un seminario per Graziano Arrighetti sulla coscienza letteraria dei greci

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 234
Il volume che qui si presenta contiene nove articoli legati da un tema unitario: la riflessione di un autore sulla sua produzione o sulla produzione letteraria del passato: dalla poetica in fase arcaica a Platone, dalla biografia letteraria del Peripato all'evoluzione della critica letteraria. I contributi raccolti vogliono essere un omaggio a Graziano Arrighetti (per molti anni insegnante di Letteratura greca all'Università di Pisa), che, da Omero ai contributi su Pindaro in fase imperiale, ha donato allo studio della letteratura antica mezzi validi per il sereno esercizio della filologia e per una rivendicazione ai testi della cultura greca di una puntuale coscienza letteraria. Fra i numerosi temi, si segnalano: la poetica della verità che distingue il proemio della "Teogonia" di Esiodo e pervade il discorso della Dea in Parmenide e che assume luce nuova in base al falso richiamato da Eumeo, preziosa indicazione per il codice che sceglierà l'ingannevole Odisseo; il proemio degli "Erga", prova di una puntuale coscienza letteraria di Esiodo, con la divisione fra un profilo negativo e un profilo positivo che nutre la competizione dell'aedo con l'aedo, per la costruzione della catena letteraria; una nuova interpretazione della celebre massima che apriva "l'Aletheia" di Protagora, in fertile rapporto con l'arcaica necessità di una protezione delle Muse per il canto, ma ormai campo inesplorato per una rivendicazione di grande spessore intellettuale.
95,00 90,25

L'autore pensoso. Un seminario per Graziano Arrighetti sulla coscienza letteraria dei greci

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 234
Il volume che qui si presenta contiene nove articoli legati da un tema unitario: la riflessione di un autore sulla sua produzione o sulla produzione letteraria del passato: dalla poetica in fase arcaica a Platone, dalla biografia letteraria del Peripato all'evoluzione della critica letteraria. I contributi raccolti vogliono essere un omaggio a Graziano Arrighetti (per molti anni insegnante di Letteratura greca all'Università di Pisa), che, da Omero ai contributi su Pindaro in fase imperiale, ha donato allo studio della letteratura antica mezzi validi per il sereno esercizio della filologia e per una rivendicazione ai testi della cultura greca di una puntuale coscienza letteraria. Fra i numerosi temi, si segnalano: la poetica della verità che distingue il proemio della "Teogonia" di Esiodo e pervade il discorso della Dea in Parmenide e che assume luce nuova in base al falso richiamato da Eumeo, preziosa indicazione per il codice che sceglierà l'ingannevole Odisseo; il proemio degli "Erga", prova di una puntuale coscienza letteraria di Esiodo, con la divisione fra un profilo negativo e un profilo positivo che nutre la competizione dell'aedo con l'aedo, per la costruzione della catena letteraria; una nuova interpretazione della celebre massima che apriva "l'Aletheia" di Protagora, in fertile rapporto con l'arcaica necessità di una protezione delle Muse per il canto, ma ormai campo inesplorato per una rivendicazione di grande spessore intellettuale.
190,00 180,50

Le gemme etrusche con iscrizioni

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 309
Le gemme etrusche hanno stimolato la curiosità degli studiosi sin dal lontano Rinascimento e vantano una tradizione di studi plurisecolare. Il Cori pubblicò il suo lavoro sulle "Gemme caelate" nel 1737 ed il Winckelmann arrivò a firenze nell'agosto del 1758 per redigere la "Description des pierres gravées du feu baron de Stosch", che venne pubblicata nel 1760. Lo studio che qui si presenta, sulla base di una nuova banca dati realizzata dall'autrice e partendo da presupposti quali l'analisi dell'iscrizione (con eventuale nuova e diversa lettura), lo studio dello schema iconografico, l'eventuale derivazione del medesimo dalla glittica greca, la devianza dello schema iconografico da quelli attestati nell'arte greca, è incentrato sulla raccolta aggiornata delle gemme etrusche iscritte, comprensiva delle provenienze, delle collezioni, dei passaggi di proprietà, di eventuali nuove proposte di lettura delle iscrizioni e delle indicazioni bibliografiche principali. Esso nasce dall'esigenza di avere un quadro archeologico "d'insieme" sulle gemme etrusche iscritte non limitato, come spesso avviene negli studi prettamente epigrafici, ad uno scarno elenco, ma che prenda in esame anche altri aspetti che fanno parte integrante del corretto studio di questi manufatti: gli aspetti tecnologici relativi alla loro produzione, quelli iconografici, stilistici, epigrafici, e quelli che da essi derivano.
265,00 251,75

Gli etruschi e la Campania settentrionale. Atti del 26° Convegno di studi etruschi e italici (Capua, Teano, 11-15 novembre 2007)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 720
Le fonti antiche sono concordi nel collegare l'espansione etrusca nella Campania alla feracità del suolo. Capua e Pontecagnano, fra i più antichi centri etruschi della regione, sono ubicate in zone molto fertili (la Terra di Lavoro e l'agro picentino), ma anche in punti che sono incroci di itinerari che si snodano per lo più lungo valichi o valli fluviali e che vanno in varie direzioni, favorendo traffici a largo raggio. Ne consegue che questi stanziamenti hanno avuto anche una valenza economico-commerciale. Il volume che qui si presenta, contenente gli Atti del convegno organizzato nel 2007 dall'Istituto nazionale di studi etruschi ed italici, vuole fare il punto delle conoscenze archeologiche, epigrafiche e storiche, in particolare riguardo al territorio della Campania settentrionale, che ha conosciuto in questi ultimi decenni notevoli progressi di studi e di ricerche sul campo, studi e ricerche che aprono nuove prospettive di indagine e problematiche di vario tipo. Con i dati di cui si dispone oggi, si può dire che i primi stanziamenti etruschi in Campania si trovano nel settore sia settentrionale (Capua), sia meridionale (Pontecagnano, Sala Consilina, Capodifiume, Arenosola) e risalgono addirittura ai primissimi anni del IX secolo a.C., cioè ai primordi della civiltà etrusca. Altre località della stessa regione sono poi definite etrusche dagli scrittori antichi e ad esse sono da aggiungerne alcune documentate da testimonianze archeologiche e/o epigrafiche.
1.295,00 1.230,25

La roi écrit. Le correspondance du souverain hellénistique, suivie de deux lettres de'Antiochos III à partir de Louis Robert et d'Adolf Wilhelm

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 352
"Da molto tempo la corrispondenza reale, come tutto ciò che riguarda il re e la regalità ellenistica, è al centro dei miei interessi di studio. Questo volume vuole essere una riflessione generale e di metodo sulla corrispondenza reale e, nello stesso tempo, un nuovo studio di alcune lettere la cui lettura è stata fino ad oggi incompleta o la cui interpretazione è stata data come definitiva. Le due lettere reali che ho riunito nella seconda parte di questo volume non sono famose. Una proviene da Sinuri in Caria ed è nota tramite letture parziali date da Louis Robert nel 1945, sulla base di calchi mal riusciti o difficili da decifrare; l'altra viene da Soloi in Cilicia ed è stato copiata da Adolf Wilhelm nel 1892. Se ho potuto fare dei progressi nella decifrazione e interpretazione di queste due lettere reali, è stato grazie a ragioni specifiche per ciascuno dei due documenti. Così, nel caso della lettera di Sinuri, ho potuto applicare le tecnologie digitali e informatiche, che Jeanne e Louis Robert non avevano a disposizione, alla lettura dei calchi inventariati nel Fondo Louis Robert dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres. Nel caso della lettera di Soloi, sono stato in grado di mettere in discussione l'attribuzione tolemaica, dominante, grazie ai confronti con il gran numero di nuove lettere reali che sono oggi disponibili." (Dalla Prefazione dell'autore)
450,00 427,50

Persistenze ed evoluzione del popolamento in area centro-italica in età antica. Il caso del vicus di Nersae

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 145
Il Cicolano o valle del Salto, per la sua ubicazione strategica, ha da sempre rivestito un ruolo notevole di collegamento all'interno dell'Italia centrale e il suo territorio (ager Aequiculanus), da cui deriva il nome l'antico popolo che lo abitava, gli Equicoli, è connotato da un notevole patrimonio archeologico che fin dall'Ottocento fu oggetto di attenzione. L'inizio degli anni ottanta del Novecento ha poi conosciuto una ripresa delle indagini e degli studi: fra questi, importanti quelli relativi all'antico abitato di "Nersae", un "vicus" che conobbe un notevole processo di urbanizzazione fra I secolo a.C. e I secolo d.C. e che viene ricordato anche da Virgilio nel VII libro dell'Eneide. Di "Nersae" e del suo comprensorio, questo volume presenta i risultati delle più recenti ricerche archeologiche e topografiche, senza trascurare tutta la possibile documentazione offerta sia dalle fonti antiche, sia dalle scoperte archeologiche note da tempo. L'opera costituisce quindi una tappa importante per la conoscenza della strategia insediativa delle popolazioni italiche in area sabellica, e più specificamente della nuova organizzazione territoriale che investe gli antichi abitati ed il loro territorio dopo la conquista di Roma, che impone nei territori occupati dalle popolazioni dell'area centro italica una nuova organizzazione e nuovi sviluppi.
195,00 185,25

De poligonys numeris. Testo greco a fronte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 258
Della vita di Diofanto non sappiamo niente. È citato di sfuggita da Teone nel suo commentario all'"Almagesto"; egli stesso, tra gli autori noti, menziona soltanto Ipsicle (proprio nel "De polygonis numeris"). Resta quindi aperta una finestra di cinque secoli, dalla fine del II secolo a.C. alla seconda metà del IV della nostra era. Spesso ricordato come "padre dell'algebra", è considerato per lunga tradizione un autore oscuro per la difficoltà dei suoi teoremi. È conosciuto soprattutto per l'opera "Arithmetica", un trattato (originariamente in tredici libri, di cui ci sono pervenuti i primi sei in greco e altri quattro in traduzione araba) sulle equazioni algebriche e sulla teoria dei numeri. L'opera che qui si presenta, il "De polygonis numeris", è invece una teoria matematica dei numeri poligonali su base dimostrativa: sommando serie aritmetiche invece che geometriche, Diofanto ci offre come conseguenza una caratterizzazione delle varie specie di numeri poligonali, che sostituiscono in qualche senso quelli perfetti. Il volume contiene l'edizione critica del testo greco, con traduzione italiana, ed un'ampia introduzione in cui l'opera del matematico greco è studiata da un punto di vista storico e linguistico; è concluso infine da un ricco apparato bibliografico e di indici.
74,00 70,30

La Tebaide di Stazio. Epica e potere

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 280
La relazione tra epica e potere è il tema delle ricerche staziane dell'autrice del volume, che sviluppa una riflessione su forma e ideologia della Tebaide, incentrata sul punto di svolta e sulla conclusione del poema: da qui nasce questo libro, che offre una lettura della Tebaide come discorso sul potere e uno studio del suo disegno epico come risposta a una crisi e come proposta, ideologica e poetica. Il rapporto fra generi e potere è al centro della riflessione: la novità della Tebaide si coglie nel confronto con la tradizione epico-tragica e con le forme in cui epica e tragedia, in Grecia e a Roma, hanno affrontato il tema del potere ed elaborato l'esperienza dell'assolutismo. Epica del nefas, la Tebaide inscena una provvidenza assente e fa sua la poetica della tragedia come memoria del male, ma insieme condivide col genere tragico la proposta di modelli etici e politici, in una tensione irrisolta fra esemplarità e pessimismo.
72,00 68,40

La Tebaide di Stazio. Epica e potere

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2011
pagine: 280
La relazione tra epica e potere è il tema delle ricerche staziane dell'autrice del volume, che sviluppa una riflessione su forma e ideologia della Tebaide, incentrata sul punto di svolta e sulla conclusione del poema: da qui nasce questo libro, che offre una lettura della Tebaide come discorso sul potere e uno studio del suo disegno epico come risposta a una crisi e come proposta, ideologica e poetica. Il rapporto fra generi e potere è al centro della riflessione: la novità della Tebaide si coglie nel confronto con la tradizione epico-tragica e con le forme in cui epica e tragedia, in Grecia e a Roma, hanno affrontato il tema del potere ed elaborato l'esperienza dell'assolutismo. Epica del nefas, la Tebaide inscena una provvidenza assente e fa sua la poetica della tragedia come memoria del male, ma insieme condivide col genere tragico la proposta di modelli etici e politici, in una tensione irrisolta fra esemplarità e pessimismo.
144,00 136,80

Il tempo fa crescere tutto ciò che non distrugge. L'opera di Pier Antonio Quarantotti Gambini nei suoi aspetti letterari ed editoriali

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 196
A cent'anni dalla nascita, a quasi cinquanta dalla morte, i trent'anni di attività letteraria di Pier Antonio Quarantotti Gambini possono oggi prestarsi a un giudizio cui giova il vantaggio dato dalla distanza. Nell'ambito delle celebrazioni del centenario, L'IRCI, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata, ha promosso e organizzato due giornate di studio di cui questo volume presenta gli Atti. "Il tempo fa crescere tutto ciò che non distrugge": così scriveva Quarantotti Gambini a Umberto Saba in una lettera del marzo 1956, commentando la rilettura delle poesie del Canzoniere. La frase ha dato il titolo al convegno e al volume, perché si ritiene possa valere anche per le opere di Quarantotti. E anche perché esprime una particolare dimensione della scrittura: una scrittura senza tempo, che possa durare, per la creazione di opere collocate sì su uno sfondo storico, ma allo stesso tempo sospese su un piano di atemporalità che deve diventare paradigmatica delle vicende e delle sofferenze umane. Un filo percorre l'intreccio degli interventi: dall'analisi letteraria dell'ampia produzione in prosa e di quella in versi alla posizione dello scrittore nella narrativa del Novecento; dalla ricognizione sui giudizi della critica ai rapporti con gli editori; dal piano della scrittura a quello delle trasposizioni cinematografiche; dai romanzi all'attività giornalistica e saggistica: tutti i contributi hanno cercato di rinnovare l'approccio alla figura di Quarantotti Gambini.
38,00 36,10

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