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Castelvecchi: Frangenti

Tutte le nostre collane

Padre e re. Filosofia della guerra

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 276
Nella cultura occidentale, la guerra non è l’espressione irrazionale di una fase primitiva della civiltà ma la «continuazione della politica con altri mezzi». È una costante storica che accompagna e determina le trasformazioni sociali, una forza creatrice che conferisce identità nella contrapposizione, forma nella separazione. Le verità sul rapporto tra politica e guerra che legano Eraclito e Schmitt, Platone e Kant, Hegel e Clausewitz, Marx e Gramsci si rivelano ben più incisive delle inefficaci invocazioni di una pace ideale e utopica. La sfida è applicare questa linea di pensiero alla fase storica attuale, in cui l’eventualità di una contesa nucleare ha generato una trasformazione irreversibile della guerra in negazione della politica. Pensare la guerra oggi significa allora scavare fino alle radici della «globalizzazione del disastro». Umberto Curi si misura in maniera definitiva con la necessità di polemos – «padre e re di tutte le cose» – per mostrare come il terrorismo, le migrazioni e la distribuzione ineguale delle risorse a livello globale siano manifestazioni di un unico fenomeno: la dichiarazione di guerra che gli occidentali muovono al resto del mondo per preservare il loro stile di vita.
20,00 19,00

Tecnodiversità. Tecnologia e politica

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 150
In epoca di globalizzazione, mentre si sgretolano le diversità locali, si generano anche «mostri gemelli: l’imperialismo da un lato; il fascismo e il nazionalismo dall’altro». I neoreazionari accusano la democrazia, con i suoi valori di uguaglianza e libertà, di aver favorito il “tramonto dell’Occidente”, destinato a un futuro ipertecnologico dominato dall’intelligenza artificiale. Ma l’Illuminismo non è morto: dal ripiegamento sulle identità nazionali può salvarci solo un nuovo «pensiero planetario», una «cosmopolitica» che sia però al tempo stesso cosmopolitismo e cura del pianeta. In questo libro Yuk Hui interroga la tecnologia e le sue implicazioni politiche, evidenziando i limiti di una tradizione filosofica fondata sull’opposizione tra natura e tecnica. Una dicotomia sterile cui il filosofo cinese oppone un paradigma alternativo fondato sulla «tecnodiversità»: la possibilità di una molteplicità di tecniche intese come modi diversi di ordinare l’esperienza, per combattere così il rischio di una guerra che la «singolarità tecnologica» porta con sé.
18,50 17,58

Occupare la speranza

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 288
Un racconto militante e filosofico di Barcellona, tra l’autobiografia e la cronaca urbana, denuncia le contraddizioni delle città occidentali postmoderne. Marina Garcés ritrae una Barcellona a due facce: da un lato la città sponsorizzata dalla classe dirigente, sempre in corsa per diventare «la capitale mondiale di qualcosa», in realtà parco divertimenti depredato da affitti brevi e turismo di massa; dall’altro, il focolare della resistenza, laboratorio di democrazia partecipativa, movimenti sociali e lotte alla gentrificazione. Dall’occupazione del cinema “Princesa” nel 1996 alla repressione del referendum sull’indipendenza nel 2017, prende forma un nuovo paradigma politico, un modo di essere città altro rispetto alle logiche del city branding. Ma come trasmettere la passione politica a cittadini-clienti che consumano opinioni e stili di vita interscambiabili? Come uscire dalla nostra condizione postuma, dove «ogni giorno che passa è un conto alla rovescia verso il nulla»? Mentre dagli scarti del capitalismo vediamo sorgere un nuovo noi globale – precari e nuovi poveri, migranti senza documenti, senzatetto – Marina Garcés traccia per noi i contorni di una coscienza politica che sappia fare tesoro delle lezioni apprese durante le lotte, soprattutto quelle perse. E ci invita a lottare, a dare un nuovo significato al “principio speranza”.
25,00 23,75

Miti d'amore. Filosofia dell'eros

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 370
Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice, Eco e Narciso, Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta: sono tanti i miti che narrano le vicende d’amore, le sue inquietudini, il desiderio di fare Uno, la necessità della separazione. Passione cieca, itinerario di redenzione o strumento di conoscenza, Umberto Curi esplora i meandri segreti dell’amore attraverso le più celebri rappresentazioni mitiche che ne sono state date nel corso della storia. Dalla Grecia antica all’epoca moderna, dal racconto platonico dell’androgino a Don Giovanni, si ricostruisce qui un percorso filosofico-letterario che svela la natura complessa e sfuggente dell’amore: l’attrazione irresistibile che lo suscita, la caduta che ogni incontro con Eros produce, la dimensione tragica della sua impossibilità. Da Platone a Nietzsche, emerge così una visione dell’amore come forza ambivalente, capace di generare gioia e dolore, appagamento e insoddisfazione, unione e irriducibile distanza. Un mistero che continua ancor oggi a interrogare ogni essere umano, «al tempo stesso così familiare e così indecifrabile, così universale e così peculiarmente individuale».
22,00 20,90

Il male del Novecento. Itinerari filosofici

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 224
Che cosa distingue il male ordinario dal male radicale emerso nel Novecento con la Shoah, con il dominio totale sui corpi e sulle menti degli internati? Dopo Auschwitz occorreva cercare definizioni diverse, inventare nuove parole, perché era entrato nel mondo un male assoluto, non definibile in relazione ad alcun bene, svincolato da ogni limite di ciò che è possibile. Nei lager si è consumata la distruzione dell’etica e decretata la «superfluità» degli umani. Autori come Hannah Arendt, Ágnes Heller, Emmanuel Lévinas, Vladimir Jankélévitch, Luigi Pareyson, Zygmunt Bauman e Primo Levi hanno intuito che in quei luoghi abissali si mirava ad annientare l’umanità dell’uomo; hanno quindi cercato di costruire antidoti, un diverso ethos democratico condiviso, basato sul rispetto della dignità della persona, della quale le vittime del nazismo sono state spogliate.
22,00 20,90

La tenerezza di Dio-Abbà e di Gesù

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 120
Quando viene battezzato, Gesù per la prima volta fa esperienza personale dell’amore del Padre. È travolto da un affetto sconfinato, dalla parola di un Dio amorevole che proclama: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto». È un evento decisivo che sconvolge il corso della sua vita e della storia. A partire da qui il Gesù storico, «falegname-artigiano e contadino mediterraneo», si rivolge a Dio usando un’espressione senza eguali in tutta la letteratura ebraica, «un’allocuzione infantile che nessuno userebbe in riferimento a Dio»: Abba. “Abba” esprime la tenerezza di un papà buono e caritatevole, rinvia a un’intimità profonda, a una fiducia totale. Così, sulle rive del Giordano, il Figlio prediletto di Dio-papà irrompe nella storia umana inaugurando la sua predicazione d’amore. È la frattura cristiana: dalla solitudine di un unico vero Dio alla comunione trinitaria, al Dio-relazione. Con stile appassionato, Leonardo Boff scrive un inno commovente al Padre Nostro, un inno all’amore che Dio prova nei confronti degli umani e del creato, in quello che allo stesso tempo è un testamento spirituale e un ritorno alle origini della fede.
16,50 15,68

L'ultima cena. Anoressia e bulimia

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 264
Cosa significa «mangiare il niente»? Si tratta di un appetito di morte o dell’affermazione di un desiderio singolare? L’anoressica si rifiuta al cibo per sottrarsi all’invasione dell’Altro, ma anche per esercitare un dominio sul proprio corpo e sulla propria vita. È una rivendicazione del suo diritto a esistere o un tentativo di espellere il dolore e la sofferenza? E la bulimica cosa fa, in realtà, quando cerca di colmare attraverso il cibo un vuoto incolmabile? Con questo libro, oggi riproposto in una versione aggiornata, Massimo Recalcati ha inaugurato un nuovo modo di interrogare l’anoressia e la bulimia promuovendo un cambiamento di paradigma nella teoria psicoanalitica e contrastando le terapie focalizzate sulla correzione autoritaria del comportamento alimentare. Anoressia e bulimia non sono più intese come patologie della condotta alimentare ma come “malattie dell’amore”.
19,50 18,53

Un corpo, infine

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 240
Che cos’è un corpo? Qualcosa di ingovernabile e di inafferrabile: un enigma. Questa è la prima grande scoperta freudiana: l’isteria inventa un corpo che non si lascia ridurre al sapere medico. Alexandra Kohan fa propria la domanda apparentemente semplice della psicoanalisi per esplorare la dimensione materiale della corporeità e la sua valenza simbolica. I corpi parlano una lingua sconosciuta che Kohan restituisce in tutta la potenza inquietante e impenetrabile del mistero in essa racchiuso. Sfilano, tra le pagine, corpi che si vorrebbe addomesticare e ridurre a macchine performanti; corpi sofferenti, corpi che tacciono perché dimenticati; corpi che si aprono al desiderio in quanto desiderati. Incessanti citazioni letterarie, poetiche, musicali – da Rilke a Duras, da Ocean Vuong a Leonard Cohen – sorreggono l’impalcatura psicoanalitica e aprono lo spazio delle molteplici contraddizioni con cui si manifesta a noi il nostro corpo, ora percepito come proprio, ora come estraneo; come sede di memoria o di oblio; come luogo in cui facciamo esperienza dell’opacità dei sensi o della freschezza originaria del linguaggio. Destinata ad aprire sempre nuovi punti di fuga all’infinito, la scrittura polifonica di Kohan costituisce lo strumento necessario per esplorare i bordi di un enigma senza fondo, celato al cuore di noi stessi.
18,00 17,10

La fine della megamacchina. Storia di una civiltà sull’orlo del collasso

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 396
La “megamacchina” è tutto il nostro mondo: un sistema economico che accresce «le assurde fortune di una piccola casta di super-ricchi», mentre il lavoro diventa un privilegio e i disastri climatici sempre più frequenti; gli Stati che sostengono questo sistema con armi e fiumi di denaro; l’ideologia del progresso continuo. Abbiamo imparato che «There is no alternative», il treno viaggia senza conducente e “nessuno può farci niente”. Ma è davvero così? In realtà non c’è nulla di necessario o naturale nella megamacchina: è il prodotto di cinque secoli di capitalismo e ha bisogno che giorno dopo giorno le persone la facciano funzionare. Nella straordinaria instabilità del nostro tempo, anzi, anche l’azione più piccola può inceppare un ingranaggio, e in effetti una trasformazione è già in corso. Non si tratta di una grande rivoluzione universale, ma sono «intere cascate di punti di rottura»: un patchwork di esperienze molto diverse che hanno al centro l’essere umano e non il profitto, laboratori di democrazia che disgregano le strutture di dominio. Ma «solo chi conosce la propria storia può cambiarla», e allora Fabian Scheidler comincia la sua genealogia della megamacchina da cinquemila anni fa, alle origini della “saga del progresso” che per la maggior parte dell’umanità è sempre stata una storia di violenza. Fino a proiettarci nel futuro, dove la megamacchina potrà «apparire solo come un intermezzo». Scheidler ha scritto una grande opera di liberazione dell’immaginario, per alimentare un cambiamento che «inizia nella nostra testa» e che «non può più essere seguito comodamente in televisione»: l’azione del singolo non è mai stata così decisiva.
30,00 28,50

Elogio dell'inconscio. Come fare amicizia con il proprio peggio

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 144
In un’epoca sempre più votata alla robotizzazione della vita, elogiare l’inconscio è un atto di resistenza. Invenzione di Freud – secondo la radicale lettura di Massimo Recalcati –, l’inconscio è infatti il luogo in cui il desiderio del soggetto si manifesta nella sua irriducibile singolarità, ritagliando costantemente uno spazio creativo, eccentrico, anomalo che nessuna pianificazione educativa può addomesticare. L’inconscio non smette di destabilizzare il conformismo sociale, l’uniforme imposta da quel che Jacques Lacan chiamava il «discorso del capitalista». È l’unico vero antidoto alla concezione dell’uomo come macchina e al culto narcisistico dell’io-padrone. Riconoscere l’esistenza del soggetto dell’inconscio significa anche mettere in scacco l’ideale prestazionale di un’identità forte, deporre ogni forma di fanatismo o dogmatismo totalitario e «sviluppare, come si direbbe in politica, una democrazia interna più vitale e più interessante, dove i confini siano in grado di garantire transiti e incontri sorprendenti». Con questo elogio, oggi ripubblicato in versione aggiornata e con una nuova Introduzione, Recalcati ci ricorda che non esiste un modello uguale per tutti cui dovremmo conformare le nostre vite. «Non cedere sul proprio desiderio», come insegnava Lacan, è piuttosto un dovere etico che impegna ciascuno di noi, singolarmente, in una responsabilità radicale. A volte, persino quella di fare amicizia con il nostro peggio.
17,50 16,63

Donne che allattano cuccioli di lupo. Icone dell’ipermaterno

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 130
Cosa vuol dire essere madri? Cosa significa pensare il corpo come materia vivente che, nel parto, si apre e si lacera? Riportando il concetto di "vita" alla sua dimensione viscerale, Adriana Cavarero sfida l'indifferenza della filosofia per il corpo materno e ne esplora i lati oscuri e inquietanti, emarginati da una tradizione che predilige rappresentazioni idilliche e luminose. La «sfera del nascere» sigilla la complicità delle donne con la natura: è lo «strano potere» della procreazione, tramandato di madre in figlia, a rendere possibile la rigenerazione continua della vita. Emerge così – nell'intreccio esclusivamente femminile tra parto e physis, fra procreazione e zoe – una maternità eccedente, un'«iper-maternità» raffigurata dalla straordinaria potenza generatrice di Niobe e dalla vitalità esuberante e violenta delle Baccanti. Attraversando la narrativa contemporanea e il pensiero filosofico e tragico greco, con incursioni nell'antropologia, nella biologia e nella teoria critica femminista, Cavarero rifiuta ogni discorso rassicurante per svelare il versante buio e «tremendo» della gravidanza.
17,50 16,63

La filosofia greca raccontata dai montanari polacchi

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 144
«In principio, ovunque erano montanari». Con questo inizio fulminante Józef Tischner apre “La filosofia greca raccontata dai montanari polacchi”, un racconto apocrifo dei protagonisti della filosofia antica trasportati tra le montagne del Podhale, nel sud della Polonia. Infatti «i greci non erano greci, bensì montanari, che facevano finta di essere greci». Così scopriamo che Talete, il primo dei filosofi, in realtà si chiamava Staszek Nędza di Pardałówka e «per via della noia si mise a pensare. Fu così che diventò un saputello». O che Aristotele (nato Tadek Pudzisz di Gronków) non si trovava mai quando serviva, perché amava sgattaiolare sulle rive del Dunajec a fare il pediluvio. Questi filosofi sono persone comuni – contadini, allevatori di pecore, taglialegna – che, come tutti gli esseri umani, dall’alba dei tempi sentono nella carne e nelle ossa le domande di senso, il richiamo all’assoluto: «Tu, uomo, non preferiresti essere tutto? Essere vento, acqua, abete, orso, sole, luna, erba, pino, montagne, vallate?». Un libro tenero e divertente, che però non si lascia liquidare con una risata: «Ciò che qui viene scritto non è una cosa leggera da essere ingerita, come acquavite dalla bottiglia. Si tratta di un seme, occorre tenerlo nel cuore e stare attenti a quando inizia a germogliare». Postfazione di Emidio Spinelli.
16,50 15,68

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