Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Adelphi: Piccola biblioteca Adelphi

Tutte le nostre collane

Praga, poesia che scompare

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 102
L’invasione russa della Cecoslovacchia nel 1968 non ha solo conculcato i diritti umani, la democrazia, la giustizia: ha ridotto a «un foglio di carta in fiamme / dove scompare la poesia» – scriveva Kundera nel 1980 citando l’amato Nezval – una «grande cultura». Una cultura unica, che la «capitale magica d’Europa» ha forgiato lungo i secoli, e che ha conosciuto l’apogeo con Kafka, Hašek e Janacek, artefici dei «tre pannelli del quadro dell’inferno futuro»: «labirinto burocratico», «idiozia militare», «disperazione concentrazionaria». Tracciare il ritratto di Praga significava allora, per Kundera, riportare alla luce un’Atlantide inabissata, salvare una visione del mondo renitente a «identificarsi con la Storia» e a «cogliere nei suoi spettacoli serietà e senso». Ma noi lettori non potremo fare a meno, oggi, di riconoscere in quel ritratto, attraversato da un fremito di commossa nostalgia, un autoritratto, che rivela, meglio di qualunque saggio critico, la genealogia segreta da cui scaturisce l’opera di Kundera. Dentro al suo laboratorio ci conduce anche Ottantanove parole, un dizionario personale nato nel 1985 dall’esigenza, per lui che ancora scriveva in ceco ma pensava ormai a come ogni frase sarebbe suonata in francese, di chiarire al nuovo pubblico le «parole chiave», le «parole trabocchetto», le «parole d’amore» attorno alle quali erano costruiti i suoi romanzi – e tuttora essenziale per chi li ami e voglia conoscerli meglio.
12,00 11,40

James Brown metteva i bigodini

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 102
Come i fan di Yasmina Reza ricorderanno senz’altro, nella variegata congerie di personaggi che animavano le pagine di "Felici i felici" spiccavano i coniugi Hutner: una coppia equilibrata, affiatatissima, alle prese con una tragedia dai risvolti farseschi – il ricovero in un istituto psichiatrico del figlio Jacob, fermamente convinto di essere Céline Dion. Se il romanzo ci lasciava con il dubbio di cosa ne fosse stato di loro, questa pièce «leggera e impalpabile come una meringa» (così l’ha definita un critico teatrale del « New York Times ») ce li fa ritrovare - affranti e smarriti, ma risoluti a fare buon viso a cattivo gioco - in visita alla clinica, immersa in un parco lussureggiante, dove Jacob / Céline trascorre quello che considera semplicemente un periodo di riposo in vista di una lunga tournée. Ad affiancarlo, Philippe, «un giovane studente che ha un problema con la sua identità nera» (in realtà è bianchissimo), e un’eccentrica psichiatra che sfreccia su e giù in monopattino, tiene conferenze volte a riabilitare le sorellastre di Cenerentola e tende ad assecondare - se non a incoraggiare - i deliri dei suoi pazienti. Se è vero, come ha scritto Michele Masneri, che Yasmina Reza è la «più perfida scrittrice europea», altrettanto innegabile è la sua costante, appassionata ricerca di quello che lei stessa definisce «il nocciolo duro, umano, riconoscibile da tutti, quello che resiste a tutte le differenze».
12,00 11,40

Parlo dunque sono. Istantanee sul linguaggio

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 174
Consapevole di quanto sia ardua ogni ricerca che si proponga di sviscerare la natura del linguaggio, Andrea Moro ha allestito un personale «album di foto» di pensatori occidentali che ne hanno indagato le mille sfaccettature – da Platone e Aristotele a Noam Chomsky, passando per Dante, Cartesio e Ferdinand de Saussure –, nel tentativo di comprendere con il loro aiuto quali siano le sue «proprietà specifiche» e per quale ragione le frasi stiano soltanto in noi, «come i teoremi e le sinfonie». Non solo. Se il linguaggio è espressione della nostra struttura biologica, dovremo allora capovolgere il prologo giovanneo e affermare che «la carne si è fatta logos». E ogni riflessione su di esso ci svelerà in definitiva qualcosa di più su di noi, perché «noi siamo parte del dato».
14,00 13,30

Memorie di un pazzo

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 103
«Confesso che da qualche tempo ho cominciato a vedere e sentire cose che nessuno ha mai visto o sentito». Così scrive nel suo diario il consigliere titolare Popriščin – funzionario di rango non elevato ma di grandi ambizioni, roso dal senso di inferiorità, dall’invidia verso più altolocati colleghi al servizio dello Stato –, che ritiene un privilegio l’incarico di temperare, una volta alla settimana, le penne d’oca di un superiore della cui figlia è segretamente innamorato. Nelle pagine che accolgono le sue frustrazioni e i suoi sogni di gloria si insinuano le sempre più assurde fantasie che lo abitano: mucche che comprano il tè, il carteggio tra due cagnoline dal quale apprende che la giovane amata andrà in sposa a un altro. Lo sdegno e un’impotente rabbia lo precipitano definitivamente nella follia («burocratica» questa, priva del demoniaco romanticismo che caratterizza l’insania del pittore nel Ritratto, un altro dei «racconti pietroburghesi» di Gogol’). Persa del tutto la ragione – ora si crede Ferdinando VIII, re di Spagna –, Popriščin viene rinchiuso in un manicomio, dove si occupa degli «affari di Stato» e si angoscia per la sorte della Luna. Dinanzi al suo delirio, alle grida strazianti per le «cure» brutali che gli vengono inflitte, anche a noi non resta che ripetere, come Popriščin: «Vabbè, vabbè, silenzio!». Un silenzio che verrà riempito dalla voce stridula e penetrante dell’Uomo del sottosuolo di Dostoevskij.
10,00 9,50

Sulla qualità. Scritti scelti e inediti

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 164
In "Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta", il protagonista-narratore si chiedeva: «qual è la differenza fra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non lo sa?». E varrà la pena ricordare la sua risposta: «Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore». A quel pensiero sarebbero seguite altre domande e altre risposte, che avrebbero trasformato quella grande avventura on the road in un libro-simbolo, un «itinerario della mente» in cui si sarebbe riconosciuto, e ancora oggi si riconosce, un numero altissimo di lettori. Questa antologia, che per la prima volta raduna lettere, conferenze, saggi, aforismi, appunti personali, coprendo un arco temporale di quasi cinquant’anni, illustra con chiarezza e incisività il tema centrale dell’opera di Pirsig e l’evoluzione del suo pensiero, dai sommessi esordi sino alla formulazione di una vera e propria Metafisica della Qualità. Ma che cos’è la Qualità? Ognuno di noi sa che esiste, e istintivamente sappiamo riconoscerla, eppure non riusciamo a definirla. Questo perché, secondo Pirsig, la Qualità non è una «cosa» ma un «evento». Per avvicinarsi a comprendere di quale evento si tratti, non resta che leggere questo piccolo libro – taccuino privato di una vita trascorsa in un’incessante riflessione filosofica. Una lettura obbligata per chi ama Pirsig e la perfetta introduzione per chi ancora non lo conosce.
14,00 13,30

L'America in automobile

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 185
Nell’ottobre del 1945 Georges Simenon sbarca a New York, ansioso di lasciarsi alle spalle le turbolenze degli anni di guerra, le accuse di collaborazionismo e le minacce di epurazione. Con la moglie Tigy e il figlio Marc si stabilisce in Canada, nel Nouveau-Brunswick – ma è agli Stati Uniti che guarda. E, per conoscere meglio il paese dove comincerà una nuova vita, parte al volante di una Chevrolet per un viaggio di cinquemila chilometri, che dal Maine lo porterà sino a Sarasota, sul Golfo del Messico. Ad attirarlo, come sempre, non sono le città – anche se confesserà che a New York si sente perfettamente a suo agio –, ma la gente e «i piccoli particolari della quotidianità»: tutto ciò che può offrire ai suoi lettori «un’immagine più intima» degli Stati Uniti. Lui che aveva sempre captato, ovunque nel mondo, un disperato e insoddisfatto bisogno di dignità, finirà per essere conquistato dalla «forte tensione verso l’allegria e la gioia di vivere» che sprigionano le semplici ed essenziali case americane, dalla cordialità (o meglio: la familiarità) che regola i rapporti di lavoro, dalla fiducia in sé stessi che le scuole sanno inculcare negli studenti, dalla squisita cortesia degli abitanti del Sud – che nelle relazioni mettono «quel qualcosa di impercettibile e affascinante» che rende tanto preziosa l’esistenza – e scoprirà che proprio qui, nella sua nuova patria, vige «un tipo di vita che... tiene conto più di qualsiasi altro della dignità dell’uomo». Traduzione di Federica Di Lella e Maria Laura Vanorio. Con una Nota di Ena Marchi.
16,00 15,20

L'eternità viene dagli astri. Ipotesi astronomica

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 132
Nel 1871 Auguste Blanqui, «l’eterno cospiratore», sta scontando l’ennesima pena detentiva di una vita trascorsa per metà in carcere. Questa volta, per impedirgli qualsiasi contatto con la Comune che sta infiammando Parigi, lo hanno trasferito nel remoto Fort du Taureau, in Bretagna, dove è sottoposto a una reclusione tra le più dure, in totale isolamento. E tuttavia, pur in condizioni estreme, Blanqui riesce a scrivere e a far arrivare all’esterno, eludendo la censura, il testo di quello che sarà il suo primo libro, pubblicato l’anno successivo a Parigi. Ci si aspetterebbe, dall’ormai vecchio rivoluzionario, un pamphlet politico. E invece quello che Blanqui ha meticolosamente composto nella sua cella è un visionario trattato di «astronomia metafisica», uno scritto insieme scientifico, poetico e filosofico, che avanza un’ipotesi vertiginosa: «Ogni astro, qualunque esso sia, esiste dunque in numero infinito nel tempo e nello spazio, non soltanto sotto uno dei suoi aspetti, ma quale si trova in ognuno degli istanti della sua vita, dalla nascita sino alla morte. Tutti gli esseri distribuiti sulla sua superficie, grandi o piccoli, viventi o inanimati, condividono il privilegio di questa perennità». Ogni uomo, così, «possiede nello spazio un numero infinito di doppi che vivono una vita tale e quale la sua». Il lettore rimarrà sbalordito nel constatare, come già fecero Benjamin e Borges, che questo piccolo libro anticipava i concetti alla base dell’eterno ritorno di Nietzsche, ma in una dimensione, notava ancora Benjamin, di malinconia baudelairiana. Perché nel ‘multiverso’ di Blanqui – vicino a quello di certe attuali teorie cosmologiche – ogni prospettiva di «progresso» fatalmente si rivela illusoria. Con un saggio di Ottavio Fatica.
13,00 12,35

La strega

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 66
Tre dei racconti qui riuniti hanno come protagoniste quelle creaturine infide, pericolose, enigmatiche che Shirley Jackson conosceva molto bene per aver cresciuto quattro «demoni», come chiamava – scherzosamente ma non troppo – i figli. Un bambino che, viaggiando in treno, vede streghe ovunque, e non è detto che non abbia ragione. Una ragazza che, sotto gli occhi di un presunto adulto un po’ alticcio, sfoggia un sapere e una saggezza apocalittici, mentre nella stanza accanto gli invitati a una festa sproloquiano sul futuro del mondo: «Non credo proprio che abbia molto futuro,» sentenzia con placido e inquietante distacco «almeno per com’è adesso ... Se quando lei era giovane la gente si fosse spaventata davvero, oggi non saremmo messi così male». E uno scolaretto che ne combina di tutti i colori, forse invisibile ma non per questo assente, come diceva sant’Agostino dei defunti, benché il marmocchio in questione sia vivo e vegeto. Tre boîtes à surprise con le quali Shirley Jackson suscita, a partire dal candore arcano dei ragazzi, sorrisi e brividi glaciali in egual misura. Senza rinunciare a condurci, al seguito di una donna che deve farsi estrarre un molare, nel suo territorio d’elezione: quella zona d’ombra ai confini della follia dove le cose note perdono i loro connotati familiari e appaiono estranee e perturbanti, dove un luciferino sconosciuto, materializzatosi dal nulla al nostro fianco, può prenderci per mano e, in un battito di ciglia, portarci a correre sulla sabbia calda, mentre le onde «tintinnano come campanelli sulla spiaggia» e «i flauti suonano tutta la notte».
10,00 9,50

Il teorema di Pitagora

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 157
Il Teorema di Pitagora riassume in modo esemplare le proprietà uniche ed esclusive dell’angolo retto. Nella tradizione è legato al demone divino del filosofo di Samo, ma risale in realtà a tempi remoti ed è patrimonio comune di diverse culture. Ripresentandosi regolarmente in formalismi complessi, questo celeberrimo Teorema si è rivelato una delle acquisizioni stabili e irrinunciabili della matematica, che continua a servirsene anche nelle sue tecniche avanzate. Ma se da un lato esprime aspetti essenziali del pensiero antico, dall’altro offre un osservatorio privilegiato per scoprire come il calcolo moderno ha provveduto a rimuovere con ogni cura i motivi religiosi e filosofici che hanno segnato la sua origine. La conseguenza di questa rimozione è la rinuncia a una sfera più ampia dell’esattezza, e a quel mondo ideale che per Hermann Weyl ne costituiva l’intimo cuore. Un cuore che questo nuovo, acuminato libro di Paolo Zellini ci permette di avvertire nelle sue pulsazioni più segrete.
14,00 13,30

Parigi

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 117
Nato nel XVII arrondissement da genitori originari del Sud degli Stati Uniti, in bilico fra due lingue e due culture, Julien Green ha fatto di Parigi la sola vera patria, oggetto di una amorosa contemplazione e di una stupefatta tenerezza. Nessuno meglio di lui poteva dunque non già raccontarci le eclatanti meraviglie di cui vanno a caccia i turisti, ma svelarci un’anima che non si lascia cogliere facilmente, una città segreta e inaccessibile che «appartiene ai sognatori» disposti a girovagare senza problemi di tempo, e quella inesplicabile qualità che di fronte alla più umile delle immagini, come la «fila di libri malconci nel cassone di un bouquiniste», ci fa dire senza esitazione: «Questa è Parigi». Una qualità che Julien Green, grazie al suo contagioso amour fou, riesce miracolosamente a trascrivere, a raffigurare con le parole, convincendoci che non vale la pena di «affrontare le turbolenze degli aeroporti e la noia delle crociere per andare a cercare dall’altra parte del mondo, in mezzo alle folle o nei pochi luoghi deserti che restano,» ciò che soltanto Parigi sa offrirci ogni giorno «con tanta generosità».
12,00 11,40

Vera gioia è vestita di dolore. Lettere a Mattia

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nel maggio del 1940, Anna Maria Ortese incontra a Bologna Marta Maria Pezzoli, giovane studentessa universitaria che gli amici chiamano Mattia. Nasce fra loro un’intesa, un’intimità che, come precisa la Ortese, è tenerezza di sorelle: «Ti sono così grata di essermi vicina in questo tempo difficile – sola sorella». Una tenerezza tanto più intensa in quanto fondata sulla dissimmetria: Mattia è malinconica, sollecita, assidua, percettiva, Anna Maria mutevole, tempestosa, non di rado silente, caparbiamente intenta a coltivare la sofferenza, sua «vera patria», a trasformarla in conoscenza, a trasfonderla in un lavoro che pure reca con sé dubbio e tormento: «Non ho sete che di gioia, di luce, d’amore. E tutto questo non c’è, fra le carte. Scrivere, è uguale al canto raccolto e disperato del mare, nelle insenature segrete. È il rifugio triste, non è la vita. Vorrei essere dove voi tutti siete» – ma capace anche di trasmettere all’amica la sua irrequietezza visionaria, in lettere di fiammeggiante bellezza. A cura di Monica Farnetti. Con una Nota di Stefano Pezzoli.
14,00 13,30

L'animale della foresta

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 146
Tutti gli scritti di Kafka sono attraversati dalla presenza del Nemico. Ma il suo nome si dichiarò soltanto alla fine, nei tre lunghi racconti di animali – Ricerche di un cane, Josefine la cantante o il popolo dei topi, La tana – che hanno scandito gli ultimi mesi della sua vita, chiudendola come un sigillo. Non si trattava di un tribunale ubiquo e ferreo, come nel Processo, né di un’autorità avvolgente, che poteva attirare a sé e al tempo stesso condannare, come nel Castello. Ma di animali dispersi e brulicanti, sopra e sotto la superficie della terra. Erano diventati gli unici interlocutori di colui che narrava. Come se Kafka fosse voluto scendere in uno strato più largo di ciò che è, là dove gli uomini possono essere una presenza superflua. A quel luogo – separato dal mondo ma da sempre già presente – e al suo ideatore è dedicato questo libro, che è insieme la via più diretta e labirintica per raggiungerlo.
14,00 13,30

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.