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Mimesis: Theoretica

Tutte le nostre collane

Erich Auerbach e Walter Benjamin tra figura e Jetztzeit. Una considerazione teologico-politica

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 138
Nel 1892 Erich Auerbach e Walter Benjamin nascono nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie dell'alta borghesia ebraica. Dell'amicizia personale e della stima intellettuale tra i due rimangono diverse tracce nelle rispettive opere e sei lettere scambiate tra il 1935 e il 1937, nelle quali si conserva il ricordo di un passato ormai annichilito dal nazionalsocialismo. Contro l'abolizione della storia operata da quest'ultimo, rileggendo Paolo di Tarso e Dante, Auerbach e Benjamin formulano i concetti di figura, la prefigurazione del Nuovo Testamento nell'Antico, e di Jetztzeit, l'attualizzazione del passato nel presente. Figura e Jetztzeit delineano così costellazioni dialettiche tra finito e infinito, storia ed eternità, creazione e redenzione opposte al dualismo gnostico. L'accusa di gnosticismo che Jacob Taubes, pure ottimo lettore di Auerbach, muove a Benjamin, quindi, si rivela contraddittoria e lascia spazio a una diversa interpretazione del rapporto tra Benjamin e Auerbach già intuita da Giorgio Agamben.
12,00 11,40

Il cerchio di Nietzsche

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 95
Il libro, che si apre con una lettura ravvicinata dei testi giovanili, prende in considerazione la riflessione di Nietzsche dalla "Nascita della tragedia" ai primi approcci di una filosofia della volontà. Il percorso di analisi, punteggiato da momenti interpretativi originali, mira a mostrare come il lavoro di Nietzsche entri in un cerchio che chiude la prospettiva aperta della vita in una nuova forma di metafisica. Saranno questi due aspetti contraddittori ad aprire le più ampie prospettive della filosofia del Novecento.
10,00 9,50

L'ombra di Husserl. Il problema della sensazione nella fenomenologia husserliana

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 312
Seguendo il filo rosso del problema della sensazione nella fenomenologia di Husserl, questo saggio mostra come le sue analisi della percezione, della costituzione della natura materiale, della temporalità immanente, della sintesi passiva e dell’associazione facciano emergere, al di sotto dell’equivoco dell’idealismo trascendentale, l’operatività di un’intenzionalità fungente, o latente, che mette in discussione il rapporto tra soggetto e mondo nei termini della classica dicotomia tra costituente e costituito, uno strato pre-teoretico e pre-categoriale che allude ai temi dell’incarnazione e dell’affettività. Il problema dell’auto-costituzione della soggettività trascendentale che così viene a delinearsi pone, in tutta la sua urgenza, la questione del modo di essere di quest’ultima, profondamente segnata, prima ancora che dalla finitezza, da un’ambiguità che le consente di essere al tempo stesso un ente tra gli enti e la condizione della loro manifestatività.
26,00 24,70

Il dovere estetico. Normatività e giudizi di gusto

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 148
Negli ultimi dieci anni l'estetica si è confrontata, da prospettive differenti, con il tema che ne costituisce l'essenza, ossia il giudizio di gusto, a lungo ignorato o posto in secondo piano dall'estetica analitica. La questione fondamentale è rendere conto della validità intersoggettiva di affermazioni che non riguardano proprietà oggettive, ma si riferiscono a stati d'animo soggettivi. Questo problema viene indicato, nel dibattito contemporaneo, come normatività del giudizio estetico. Lo stato attuale delle ricerche richiede tuttavia una revisione del significato che si attribuisce al termine “normatività” in estetica, una revisione che consideri l'essenziale indeterminatezza che caratterizza le affermazioni di gusto e che riconosca alle emozioni il loro ruolo decisivo nell'esperienza estetica. In quest'ottica, è possibile affermare la centralità e la contemporaneità del giudizio di gusto descritto da Kant, mostrando come la normatività estetica debba anzitutto essere intesa secondo un modello regolativo. Introduzione di Silvana Borutti.
18,00 17,10

Intenzionalità e interpretazione. Uno studio su Husserl

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 230
Questo lavoro analizza lo sviluppo della fenomenologia husserliana concentrandosi sul rapporto tra l’evoluzione della teoria dell’intenzionalità e la progressiva articolazione di una fenomenologia dell’intersoggettività. In questo rapporto si trovano per molti versi le radici della crisi della fenomenologia come filosofia trascendentale, ma anche le ragioni di un confronto fruttuoso con l’ermeneutica e con la filosofia analitica contemporanee. A partire da quest’analisi, l’ultimo capitolo considera l’influenza esercitata dal lavoro maturo di Husserl sulla fenomenologia sociale.
20,00 19,00

Relazione e ontologia. Verso la transindividualità a partire da Emmanuel Lévinas e Gilbert Simondon

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 180
Il concetto di transindividualità forgiato da Gilbert Simondon rappresenta il nucleo di una teoria esplicativa dei fenomeni collettivi fondata su un'ontologia dei processi di individuazione, che supera in un solo gesto paradigmi della relazione sociale di tipo olistico o individualistico e mette fuori gioco ogni concezione dell'incontro con l'altro in termini di riconoscimento dell'after ego e di empatia, altra figura dell'introspezione. Attraverso una lettura congiunta di Simondon e Lévinas, che coinvolge anche momenti della riflessione di Heidegger e di Henry, questo libro si propone di delineare i contorni di un'ontologia materialistica per la relazione, attenta alle dimensioni dell'immaginazione, della sensibilità e degli affetti che, da stati soggettivi di una coscienza o di un ego, diventano luogo di individuazione multipla e plurale. La dissociazione tra il soggetto e l'esperienza, la riconduzione dei dati dell'esperienza all'elemento inumano e a-soggettivo dell'essere permette di tracciare su un piano ontologico un comune che non è universale né collettivo, ma continuo e inappropriabile processo di costituzione e confluenza di soggetti e significati.
18,00 17,10

Attualità del possibile

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 162
"Attualità del possibile" ha programmaticamente un doppio significato. Per un verso infatti vorrebbe rivendicare l'attualità di un concetto che difficilmente potrà mai essere cancellato dalla riflessione filosofica, soprattutto se essa pretende di essere, come deve essere, pensiero critico. Non c'è infatti pensiero veramente critico senza la possibilità, che consente di gettare un diverso sguardo sulla realtà. Per un altro verso, il titolo del libro vuole alludere a quella condizione della stessa realtà che la rende dinamica. "Atto di ciò che è in potenza": questo era per Aristotele il movimento. L'idea di fondo che ispira il libro è quindi che il possibile costituisce, al di là della semplice attualità, un'ineludibile istanza critica e di trasformazione.
16,00 15,20

Le implicazioni dell'immanenza. Verso un nuovo concetto della vita

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 202
In questo libro, apparso per la prima volta nel 2006, Léonard Lawlor getta le basi di una filosofia della vita in grado di opporsi al bio-potere e di portare a compimento il progetto heideggeriano di un oltrepassamento della metafisica. Confrontandosi con i testi di Husserl, Heidegger, Merleau-Ponty, Derrida e Foucault, Lawlor prende le distanze dalla fenomenologia e propone di ripensare il "concetto ultra-trascendentale della vita" a partire dallo "iato minuscolo" che, nel cuore dell'immanenza dell'auto-affezione che tradizionalmente definisce la vita, contamina la presenza con l'assenza, il proprio con l'estraneo, il potere con l'impotenza, la visione con l'accecamento. Incapace di possedersi assolutamente, la vita si ritrova così costantemente impegnata in una battaglia con la "formicolante presenza" della morte. Eppure, è proprio questa radicale finitezza della vita - o meglio, di una vita - che apre la possibilità di resistere al bio-potere e di lasciarsi alle spalle la metafisica.
18,00 17,10

Willard van Orman Quine e l’incertezza ontologica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 117
C’è una tensione all’interno del sistema di Quine: il suo realismo ci porta a credere che la realtà debba essere così come le nostre migliori teorie dicono che sia, ma i suoi assunti semantici – cioè la sua maniera di concepire le dinamiche del significare e del riferirsi ad oggetti – ci gettano in uno stato di incertezza radicale attorno a ciò che vale come oggetto delle nostre teorie. Questo libro si propone di allentare tale tensione, scandagliando il dominio di questa incertezza e mettendone in luce i confini, con il fine di mostrare come la forma di realismo più consona a Quine sia un realismo che guardi non ad oggetti singolarmente denotati da termini, ma alla maniera in cui gli oggetti sono interrelati, alle strutture che in sistemi di oggetti sono realizzate.
12,00 11,40

Il pensiero ironico e il regno dell'amore. Traversata filosofica nell'opera di Robert Musil

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 90
Il pensiero ironico e il regno dell'amore sono esperienze-limite di un'esistenza che sfugge alle seduzioni possibili e vane della vita comune. Non sono filosofie sempre prigioniere dei loro linguaggi. È quanto rimane dell'esperienza di Ulrich, matematico di formazione, "uomo senza qualità", personaggio centrale della traversata dell'interminabile romanzo di Musil. La favola inizia con l'Azione Parallela, iniziativa che nasce nel salotto viennese di Diotima per celebrare i 70 anni di regno di Francesco Giuseppe. È un luogo intensamente futile dove s'incrociano caratteri, propositi, velleità, amori, segreti, ansie e chiacchiere economiche, morali e politiche. Un fiume di discorsi nei quali Ulrich vede solo intrecci di occasioni verbali, gesti semantici, la ripetizione infinita del vano possibile. Il pensiero ironico dell"'uomo senza qualità" vede questo spettacolo nella sua trasparenza, attraverso il veleno invisibile dell'ironia. All'esistenza non rimane che la prova dell'amore. Ma quale amore? Non quello possessivo, futile, l'attrattiva occasionale, il sentimento immaginario, la retorica filosofica. Solo un amore tra Ulrich e la sorella Agathe, sulla soglia dell'incesto. Il solo amore possibile, quasi incantato, poiché è lo specchio di se stessi, lo svelarsi affettuoso e raffinato della loro identità.
9,00 8,55

Il mondo come paradosso. Patocka e lo sviluppo della Lebenswelt

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 352
Il problema del mondo è stato l'interesse teoretico di tutta la vita di Patocka. Questo tema si collega alla domanda classica della filosofia occidentale su che cos'è il reale. Anche la fenomenologia ha indagato tale questione riconoscendo nel mondo un costante presupposto e, insieme, un problema aperto. La presente indagine espone e analizza il percorso argomentativo del filosofo ceco su questo problema filosofico. In che modo il mondo si dà a noi e qual è il fondamento del suo mostrarsi? Cosa diventa il soggetto, destinatario dell'apparire, se è un momento del manifestarsi del mondo? Il metodo husserliano ha seguito l'analisi della coscienza intenzionale; Patocka, invece, ha parlato di una desoggettivazione dell'apparire e si è mosso a un livello più originario per tentare di cogliere l'emergenza del fenomenale. Il mondo naturale pre-teorico diventa, in questo modo, soltanto una via allo svelamento di una condizione più originaria: la concezione fenomenologico-trascendentale del mondo. Riformulando il concetto di mondo come totalità, alcuni concetti, come quelli di epoché e di apparizione, subiscono una torsione. Il filosofo ceco ha spinto la riflessione filosofica più avanti e occupa un posto originale all'interno del movimento fenomenologico, come lo dimostrano anche numerose pubblicazioni internazionali nel contesto non più soltanto europeo.
26,00 24,70

Soggetto, persona e fabbricazione dell'identità. Casi antropologici e concetti filosofici

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 164
Recentemente il concetto d'identità è stato messo in discussione: l'identità dell'uomo moderno con la sua pretesa autonomia e la libertà di un sé pienamente sviluppato; l'identità collettiva con i suoi pericolosi sviluppi verso forme di riconoscimento chiuse, ripiegate su se stesse o congelate nei fantasmi delle identità nazionali. La questione dell'identità rinvia alle concezioni moderne del soggetto e della persona. Per rivisitarla in modo critico, i saggi raccolti in questo volume ricorrono alla prospettiva antropologica della fabbricazione dell'umano o antropopoiesi. In questa prospettiva, il soggetto si mostra nella sua identità individuale come prodotto delle relazioni intessute con il contesto ecologico, sociale e culturale, ma appare ugualmente dotato di intenzionalità, della possibilità di dire "io" e di una riflessività che gli permette di costruirsi in interazione con il suo ambiente. Centro instabile ed effimero di pratiche antropopoietiche di costruzione di sé in rapporto con gli altri, il "soggetto" è anche un concetto che richiede la comprensione delle dinamiche identitarie. Di qui i due approcci proposti in questo volume in vista di una definizione plurale e polivalente del soggetto e della sua identità. Da una parte una prospettiva antropologica, interessata a cogliere l'impatto identitario delle pratiche e delle rappresentazioni della persona in diverse culture.
16,00 15,20

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