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Libri di Vincenzo Vitiello

Biografia e opere di Vincenzo Vitiello

Dell'essere e del possibile

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 156
Essere e possibile. Due concetti all'origine del pensiero occidentale che non hanno mai smesso di influenzarne la rotta. Questo volume condensa un dialogo che dura da oltre dieci anni tra Emanuele Severino e Vincenzo Vitiello, due dei più illustri esponenti della scuola filosofica italiana. A partire dal commento di alcune delle loro opere più apprezzate - "La struttura originaria", "Hegel in Italia", "Il Dio possibile" - questo scambio non teme di mettere in evidenza i punti di dissenso, le contrapposizioni di pensiero, il confronto costruttivo sui temi fondamentali di un sentiero filosofico condiviso.
15,00 14,25

La fisica di Aristotele

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 398
L'intento di questo libro non è l'interpretazione di un'opera di Aristotele, bensì dell'intera filosofia aristotelica centrata sulla Fisica, Si tratta di un intento originale e ardito, perché ribalta l'immagine tradizionale del filosofo antico, costruita sulla centralità della Metafisica. Ponendo al centro del pensiero di Aristotele la Fisica. Wieland non intende affatto, però, confrontare nel contenuto la concezione aristotelica della natura con le teorie della fisica moderna e contemporanea, poiché un abisso le divide. Egli intende piuttosto esaminare il metodo della ricerca fisica di Aristotele, e su questo piano la distanza tra l'antico e i moderni si riduce di molto.
28,00 26,60

Europa. Topologia di un naufragio

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 228
“Europa. Topologia di un naufragio” esamina la crisi del rapporto sapere/potere a partire dal fallito tentativo di Hegel, e poi di Marx, di unificare teoria e prassi, sino all'inquietante esito nietzschiano: la dichiarata, e sofferta, impotenza della "volontà di potenza". Questa parabola, che nel tragico destino di Giovanni Gentile trova un singolare riscontro, caratterizza il fatale tramonto di Europa rappresentato nel grande, incompiuto, romanzo di Musil. Il pensiero del Novecento, da Schmitt a Benjamin, a Derrida e Heidegger, ha tentato in vari modi di opporsi a tale conclusione, con l'unico risultato di rivelare il fondo della crisi, coinvolgendo in essa la stessa immagine della storia. Più che "storie che corrono in tempo", Ottocento e Novecento appaiono come i luoghi, certo non gli unici, in cui la storia si 'raccoglie' e si 'arresta'. Il peggio è che Europa, come attestano i nostri giorni incerti e crudeli, si rivela incapace di ri-pensare se stessa libera dalla nostalgia del potere e della potenza.
20,00 19,00

Celan Heidegger

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 74
"Il luogo di confronto tra Heidegger e Celan, qui scelto, è il 'linguaggio'. Ad esso appartengono entrambi. Ma come due mondi diversi e distanti, tanto da rendere il luogo di appartenenza un puro spazio vuoto, un'astrazione. Ciò che davvero pone in relazione il filosofo e il poeta è allora il tempo: il tempo del linguaggio. Il linguaggio poetico di Celan nasce con la morte del linguaggio filosofico di Heidegger." (V. Vitiello)
8,00 7,60

Grammatiche del pensiero. Dalla kenosi dell'io alla logica della seconda persona

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 144
Nella malattia - aveva scritto Proust, narrando, in "Guermantes", la lenta morte della nonna - l'io "sente" il suo proprio corpo estraneo e indifferente, più che ostile. Come di rimbalzo Valéry annotava nel suo Cahier: "Je pense, donc je ne suis pas". Liberazione del pensiero dall'essere, o non, invece, incapacità dell'io di pensare se stesso, il suo esser proprio? A questa domanda Vitiello risponde mostrando il processo di progressiva implosione dell'io proprio in quelle filosofie - da Hegel a Gentile, a Husserl - che hanno posto il soggetto al centro, quando non a fondamento, dell'universo. Per sottrarsi alla tirannia dell'essere non ha, dunque, l'io altro destino che il nulla? Vitiello respinge questa conclusione, tracciando, in dialogo con Severino e Levinas, i primi lineamenti di una grammatica della seconda persona, in base alla quale l'io si volge a se stesso come a un "tu", sì da vivere l'estraneità del corpo come familiare distanza, e l'irriducibilità del pensiero alle proprie categorie come possibile apertura al possibile di un pensiero capace di ridursi, sospendersi, esporsi al mistero, meraviglia e pericolo insieme, oltre ogni certezza e verità. Anche quella dell'"io tu a se stesso".
16,00 15,20

Jorge Luis Borges. Tempo e memoria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 64
7,00 6,65

Hegel in Italia. Dalla storia alla logica

Libro
anno edizione: 2005
pagine: 318
Tra la fine dell'800 e la prima metà del '900, il pensiero di Hegel ha suscitato non solo nuovi commenti e nuove interpretazioni, ma anche nuove filosofie, che, pur riconoscendo la loro derivazione hegeliana, si sono formate in alternativa al sistema filosofico tedesco. L'intento di questo volume è di valutare sin dove la filosofia italiana di ispirazione hegeliana di Croce, Paci, Gentile, Spirito, Calogero, Severino e Bertrando Spaventa sia riuscita a portarsi all'altezza del suo autore di riferimento.
35,00 33,25

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