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Libri di Valentina Maini

Biografia e opere di Valentina Maini

E ho smesso di chiamarti papà. Il memoir della figlia di Gisèle Pelicot

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2025
pagine: 216
Il 19 dicembre 2024 si è chiuso in Francia un processo epocale, che per mesi ha dominato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Secondo la sentenza, Gisèle Pelicot è stata per almeno dieci anni vittima del marito Dominique, che le serviva di nascosto cocktail di farmaci per poi abusare di lei, documentando il tutto con video e foto. Non solo: Dominique apriva la porta di casa a estranei, oltre cinquanta, adescati su internet; offriva loro ogni volta il corpo inerme e addormentato della moglie. È una storia terribile che tutti i media hanno reso notoria, ma questo libro la racconta dall’interno, perché l’ha scritto Caroline, l’unica femmina fra i tre figli della coppia. «Il trauma», racconta Caroline, «si espande in ogni direzione come un’onda d’urto», e colpisce tutto e tutti: nell’inferno di interrogatori e prove da verificare, nell’incubo di scoprire la verità sul padre, spuntano nuove immagini che ritraggono le due nuore, riprese di nascosto, e persino alcune foto di Caroline. Sorge il dubbio più atroce: forse suo padre ha drogato e violentato anche lei? Tra le pagine di questa «cronaca di orrore e sopravvivenza» spuntano anche i ricordi di un’altra vita, quando Dominique era un padre come tanti, Caroline era una bambina, e tutto sembrava normale. Sono piccole lettere immaginarie, dialoghi impossibili e strazianti verso un padre che, semplicemente, non esiste più. Eppure dentro l’orrore, pian piano, nasce una storia diversa, di rivalsa: madre e figlia capiscono che non devono vergognarsi di questa storia, tutt’altro, perché la vergogna andrà riversata su gli uomini che manipolano, drogano e violentano le loro mogli, fidanzate, figlie, in un delirio patriarcale di dominazione. Caroline e Gisèle decidono che questa storia verrà resa pubblica, attraverso un processo a porte aperte in cui la stampa sarà la benvenuta, e poi attraverso le pagine di un libro che racconti, finalmente, la verità: questo libro.
19,00 18,05

Il bacio

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 84
Tra Asia ed Europa, quattro personaggi raccontano come un semplice bacio abbia cambiato il corso di una vita. E come una giovane donna prenda il controllo della propria esistenza. Quattro personaggi – quattro varianti di una storia semplice e forte che esplora il tema del turismo sessuale come lascito del colonialismo occidentale: ciascuno di essi dà corpo a ciò che resta, nella cultura, nell’immaginario, nei modi di sentire e di pensare se stessi, dell’antico rapporto dominanti-dominati. Pregiudizio, senso di superiorità, violenza, disincanto. Duyên si prostituisce nell’internet café gestito da una “sorella maggiore”. Un bel giorno incontra un giovane francese è un po’ bloccato, che si dibatte tra le proprie fantasie, libere di esprimersi fino alla brutalità e la sua ricerca di romanticismo. Una breve storia che si concluderà con un bacio delicato, quasi vergognoso, un bacio che avrà conseguenza per entrambi... Nel disegno di Andrea Bruno c’è una dolcezza che contrasta con la violenza di certe situazioni. E nel racconto realistico di Frédéric Debomy, ottimismo sulla capacità di cambiare anche i destini più definiti.
22,00 20,90

Alla gola

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
"Non ho mai mangiato una persona ma oggi potrei farlo”. Sono le prime parole del protagonista di questo romanzo: un puma che vive sotto la gigantesca scritta di Hollywood, in un parco naturale devastato dalla siccità, e passa le giornate a spiare gli escursionisti che si avventurano sui sentieri, ad assorbire il loro linguaggio, a interpretare i loro comportamenti. Quando la sua tana viene minacciata da un incendio, però, il puma è costretto ad abbandonarla e ad attraversare un mondo in fiamme. Davanti a una natura ormai estranea e divenuta ostile, sentirà il richiamo di una città che ringhia un nuovo nome, un nuovo corpo da riempire di desiderio, una nuova identità a cui artigliarsi, fino alla scelta finale: divorare un essere umano o diventarne uno? Con una voce che lacera il limite tra le specie e le differenze tra i generi, Henry Hoke scrive un mito moderno in cui, attraverso occhi spaventati e affascinati, gli esseri umani appariranno sotto una luce diversa. "Alla gola" è un’odissea ecologista, un viaggio alla scoperta di tutto ciò che ci rende animali e di ciò che significa abitare insieme il pianeta.
17,00 16,15

Lettere da Auschwitz. Storie ritrovate nella corrispondenza inedita dal lager

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2022
pagine: 268
«Immagino, mia cara Yvonne, che il tuo naso e la tua gola stiano meglio. Io sto bene», scrive Sylvain Bloch in una lettera vidimata ufficialmente dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Sarà l’unica che invierà. Yvonne gli risponderà trentadue volte senza ottenere mai risposta. In pochi lo sanno, ma tra il 1942 e il 1945 fu attiva la Brief-Aktion, un sistema ufficiale di corrispondenza tra circa tremila ebrei francesi deportati ad Auschwitz e le loro famiglie. Cartoline brevi, che in un’Europa segnata dalla guerra riuscivano incredibilmente ad arrivare a destinazione, rappresentando spesso per chi era rimasto o era riuscito a nascondersi l’unica occasione di contatto con i propri cari. La Brief-Aktion è un capitolo della Shoah poco noto ma sorprendente, e a più di settant’anni dalla liberazione dei campi queste testimonianze aiutano a far luce su zone ancora inesplorate della macchina propagandistica nazista. Strani messaggi di speranza scritti sotto costrizione, obbligatoriamente in tedesco e vagliati dalla censura, utili forse a rassicurare il mondo sulla clemenza dei campi di lavoro, o forse a stanare altri ebrei da deportare. E infatti i prigionieri si abituavano a un linguaggio cifrato, a complesse macchinazioni per recapitare queste lettere a casa di amici così da non mettere in pericolo la propria famiglia. Non c’erano solo queste cartoline ufficiali, però, perché dal campo partivano anche lettere clandestine che a volte riuscivano a evitare i controlli, portando notizie assai meno speranzose sul destino dei deportati. In una di queste, Sally Salomon scrive poche, dolorose parole: «È solo la speranza di rivederti che mi dona la forza di vivere e di abbracciarti presto». Le Lettere da Auschwitz ci immergono così nella realtà terribile del campo di concentramento, mostrandoci la vita quotidiana al suo interno, le speranze e le preoccupazioni di chi sapeva che non avrebbe più rivisto la propria casa e i propri cari. Scavando negli archivi inediti del memoriale della Shoah di cui è responsabile, Karen Taïeb alterna cartoline ufficiali e carteggi clandestini, riuscendo a ricostruire tassello dopo tassello la storia personale di ventidue deportati. Questo libro è la storia di ventidue persone, strappata all’oblio dell’Olocausto e riconsegnata finalmente alla nostra Storia e alla nostra memoria.
19,00 18,05

La mischia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 512
Siamo nel 2007 in una Bilbao psichedelica, sfinita dagli ultimi fendenti del terrorismo basco. Gorane e Jokin hanno venticinque anni, sono gemelli e figli di due militanti dell’ETA. Cresciuti senza regole, prendono direzioni opposte e complementari: del tutto accondiscendente e passivo, Jokin, batterista eroinomane, sembra ricalcare le orme dei genitori, mentre Gorane, ambigua e introversa, prova a scostarsi dal loro insegnamento rifugiandosi in un mondo astratto che prosegue dentro di sé. A unirli però c’è un sentimento viscerale, anarchico, incomprimibile. Quando Jokin – che non regge più alla pressione – fugge e i genitori vengono coinvolti in una tragica vicenda, Gorane è preda di strane allucinazioni che la costringono ad andare da uno psichiatra. A Parigi Jokin conosce Germana, una splendida ragazza italofrancese con bizzarre manie da piromane, e inizia a suonare in giro per locali con un gruppo drum’n’bass. Eppure, nonostante la distanza fisica, le vite dei gemelli sembrano destinate a non separarsi mai. Sarà infatti il romanzo di uno scrittore francese a ricongiungerli. "La mischia" è un’opera polifonica, un mondo che collega la realtà ai nostri sogni più reconditi, un mondo dove l’unica forza trainante sembra essere quella cieca della violenza. Può la libertà – fragile e illusoria conquista del nostro tempo – rivelarsi uno strumento di tortura che occulta gabbie che non avevamo previsto?
20,00 19,00

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