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Libri di Salvatore Natoli

Biografia e opere di Salvatore Natoli

Che cos'è il fascismo. L'essenza di un fenomeno storico

Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 208
Tutto comincia nel 1914, con "La filosofia della guerra", uno dei testi pubblicati in questa raccolta curata da Salvatore Natoli. Giovanni Gentile allora ha quasi quarant’anni. Siciliano, ha studiato alla Normale di Pisa e in quegli anni insegna nella medesima città. Siamo al principio della Prima guerra mondiale e Gentile si oppone con forza a una nazione che vede in gran parte inerte, debole, dedita al chiacchiericcio fine a sé stesso. La guerra va assunta come dovere e responsabilità morale. Il filosofo non può essere neutrale. Scrive già nel 1914: «Il nostro dovere oggi è di essere pronti all’appello, tutti al nostro posto, con l’animo proteso verso il cenno che da un momento all’altro potrà venirci da chi rappresenta la nostra volontà, il nostro essere nazione». In queste parole, che recuperano un’immagine – seppur mutilata – dell’epopea risorgimentale (la stessa che riecheggia anche nel motto dei carabinieri «Obbedir tacendo e tacendo morir», creato proprio in quel 1914 riprendendo un poema del 1861), possiamo già leggere la costruzione di un vocabolario morale che negli anni Venti porterà il filosofo alla convinta adesione al fascismo e alla missione della costruzione di una filosofia per il fascismo, di cui i testi qui raccolti rappresentano l’espressione compiuta. Un’adesione che non avrà ripensamenti, tanto che nel "Discorso agli Italiani" (1943) che segnerà la sua condanna a morte (qui riproposto), Gentile non fa atto di pentimento, non denuncia gli errori né le leggi criminali del regime, non si dichiara colpevole ma chiama all’unità della nazione. Resta coerente fino alla fine.
17,00 16,15

Il posto dell'uomo nel mondo. Ordine naturale, disordine umano

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 256
La natura è madre benignissima, ma anche matrigna. Lo diceva già Leopardi. Ecco perché fin dall'inizio gli esseri umani si sono preoccupati di proteggersi da essa, sforzandosi di comprenderla per fronteggiare i problemi e le emergenze del proprio habitat. Questo allo scopo di rendere la propria esistenza sulla terra sempre più sicura. Pur non essendo il fine della natura, infatti, l'uomo è per natura capace di darsi fini e per questo non solo si è adattato all'ambiente, ma lo ha adattato a se stesso. Ha avuto così inizio un tragitto che, muovendo da esigenze di difesa, ha condotto l'uomo a estendere attraverso la tecnica il proprio dominio sul mondo circostante. Ma una sua incontrollata manipolazione della natura ha introdotto, a cominciare dall'età industriale, delle controfinalità: ripercussioni in parte impreviste – gli sconvolgimenti climatici e le catastrofi naturali sempre più frequenti, le conseguenti migrazioni, gli squilibri economici, fino alla recente pandemia – ma che mettono nuovamente a rischio l'esistenza della specie umana. A fronte dell'halt posto dalla natura è indispensabile trovare un nuovo equilibrio: più radicalmente, ridefinire il nostro posto nel mondo. Allo scopo occorre tornare a praticare le virtù degli antichi, perseguire l'ideale dalla mesòtes. Divenire e mantenersi soggetti, titolari delle nostre decisioni, non è un'opzione, ma è una necessità. Non è la natura che ha bisogno d'essere difesa – durerà ben oltre di noi –; in questione è, piuttosto, la nostra condotta morale, quel che facciamo perché la terra resti ancora una dimora abitabile per gli uomini.
12,00 11,40

Il fascino di Chora. Fortuna contemporanea di una intuizione platonica

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 313
Il volume analizza la sorprendente fortuna contemporanea della Chora, introdotta da Platone nel Timeo nel tentativo di superare un problematico e insoddisfacente dualismo. Riscoperta da Heidegger, diventata un’ossessione per Derrida e consacrata definitivamente da Kristeva, tale termine – come si analizza nella prima parte del volume – diventa luogo centrale di un significativo filone del pensiero filosofico contemporaneo, legato ai temi della differenza ontologica, della comprensione del soggetto umano, dei limiti del linguaggio e della razionalità, dell’inaccessibilità della totalità. "Il fascino di Chora" travalica però i confini della filosofia per diventare stimolo fecondo per la riflessione teologica, la teoria architettonica e geografica, gli studi di genere – a questi temi è dedicata la seconda parte del volume. L’ultimo Platone emerge così in tutta la sua attualità: e se Chora fosse il nome antico del principio di indeterminazione di Heisenberg? Prefazione di Salvatore Natoli.
28,00 26,60

La mia filosofia. Forme del mondo e saggezza del vivere

La mia filosofia. Forme del mondo e saggezza del vivere

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2007
pagine: 134
Come si è venuta costruendo una filosofia? Quali sono state le tappe della sua gestazione? Sono queste le domande che trovano risposta in questo libro-intervista di Salvatore Natoli. Dagli anni giovanili in Sicilia alla frequentazione dell'Università Cattolica, dallo studio dei classici ai primi lineamenti di un'ermeneutica genealogica, dall'elaborazione di una teoria del soggetto a un'immedesimazione sempre più intensa con il dolore e la felicità degli uomini, dalla ripresa del tema delle virtù allo sviluppo di un'etica del finito: nel percorso filosofico di Natoli l'ascolto e l'interpretazione del reale vanno di pari passo, in un incedere che elabora categorie, offre modelli e fornisce un orizzonte per orientarsi nell'enigmaticità del mondo.
12,00

Progresso e catastrofe. Dinamiche della modernità

Libro
editore: Marinotti
anno edizione: 1999
pagine: 254
17,04 16,19

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