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Libri di Laura Bini

Biografia e opere di Francesco Dainelli

Documentazione e servizio sociale. Manuale di scrittura per gli operatori

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2018
pagine: 223
La documentazione di servizio sociale, obbligatoria per legge e soggetta al diritto d’accesso, è elemento costitutivo delle prassi professionali e richiede particolare attenzione per la sua funzione comunicativa e identitaria. Il volume analizza i principi normativi, deontologici e della comunicazione al fine di fornire indicazioni operative anche mediante esemplificazioni delle varie tipologie di documentazione che compongono la cartella sociale, come il diario del caso e la raccolta delle storie di vita. La nuova edizione evidenzia l’impatto crescente dell’informatica nella documentazione scritta dei servizi sociali e sanitari. Il passaggio dal fascicolo cartaceo a quello informatizzato e l’organizzazione di un sistema informativo del servizio sociale, partecipato e generatore di valore pubblico, sono operazioni necessarie ma per nulla facili. Il testo si propone quindi come guida utile agli assistenti sociali e agli studenti per svolgere consapevolmente questa importante funzione professionale.
22,00 20,90

La supervisione nel servizio sociale

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 165
Il volume è pensato come strumento di analisi e approfondimento per tutti coloro che, a vario titolo, si occupano di servizio sociale e vuole contribuire alla diffusione in questo ambito della supervisione, ritenuta lo strumento più idoneo per la definizione delle buone prassi. Le autrici hanno elaborato un modello che viene illustrato insieme all'articolato percorso di formazione alla funzione di supervisore durante il quale è stato sperimentato.
13,00 12,35

La violenza verso l'assistente sociale: prospettive teoriche per l'analisi delle esperienze

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 157
La violenza è un evento spiazzante che colpisce il soggetto nei vari aspetti della sua personalità. È un fenomeno multiforme frequente, dal quale non è esente l'attività professionale, come tale meritevole di essere studiato. Il testo si caratterizza per l'originalità della scelta dei riferimenti, idonei a studiare i processi che inducono alla violenza nei confronti degli assistenti sociali, e per la ricerca che ha indagato il fenomeno attraverso le narrazioni degli assistenti sociali in una prospettiva territoriale. Per la costruzione dell'impianto teorico sono stati utilizzati il paradigma del "campo" di Bourdieu con i suoi scritti e quelli dei suoi collaboratori sul servizio sociale e la ricerca realizzata negli Stati Uniti da Newhill. Le rappresentazioni del problema fornite dagli assistenti sociali costituiscono il corpus empirico della ricerca che ha consentito di analizzare, in una prospettiva di "Grounded Theory", le dinamiche processuali del singolo evento e le pratiche quotidiane messe in atto dai vari attori sulla scena, con l'obiettivo di fornire una maggiore comprensione degli atti di violenza e lo studio di metodologie e prassi idonee alla prevenzione.
15,00 14,25

OBI Osservazione Breve Intensiva. Chi e come osservare, chi dimettere e chi ricoverare. Percorsi clinico/terapeutici di patologie che necessitano di osservazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: XII-164
L'Osservazione Breve Intensiva (OBI) è una nuova strategia assistenziale e organizzativa dei Pronto Soccorso. Numerose Regioni italiane hanno regolamentato questa attività in riferimento al "Documento della Commissione Urgenza- Emergenza" del Ministero della Salute. L'OBI puntualizza le patologie di più frequente riscontro in PS non sempre risolvibili alla prima visita, che spesso richiedono una osservazione finalizzata a una esclusione o conferma di necessità assistenziali quali il ricovero o la dimissione. Ogni patologia è sviluppata seguendo una scaletta identica per ogni capitolo, che include: definizione, importanza del problema, gestione in PS. OBI: criteri di inclusione e criteri di esclusione, obiettivi, attività in OBI, criteri di dimissione e di ricovero.
17,00 16,15

The informational capacity of financial performance indicators in European Annual Reports

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 114
Corporate valuations are strongly based on financial indicators, which portray different aspects of the global firm equilibrium. European Directive No. 51/2003 specifically requires their publication in the Annual Report.This work analyzes Financial Performance Indicator (FPI) disclosures in the narrative section of annual reports in Europe. We analyze a sample of 237-companies of four countries - Italy, Germany, the Netherlands and the UK - in order to help the standardization process of European Union and provide useful disclosure benchmarks to firms. Manual analysis is employed to examine the 2008's annual reports.In the light of decision usefulness framework, the informational capacity of performance indicators consists of two dimensions: - How much information is provided (quantity). Indicators are also distinguished into six classes: Cash Flow ratio. Debt ratio. Growth ratio. Liquidity ratio. Market ratio. Profitability ratio. - How this information is provided (quality). Qualitative aspects of FPI disclosure are measured with reference to qualitative characteristics defined by the Framework of the IASB. The results highlight the stereotype of European FPI communication: a firm, wherever it operates, publishes five-six indicators, regardless of its size and industry. EBITDA, EBIT, DPS, and ROCE are almost always published and they are measures the market considers relevant. The same firm, when choosing to publish an indicator, tends to respect the minimum quality standards wanted by the financial community and the comparability is the most careful aspect. If that firm is located in the UK, the quality threshold is higher.Looking at the differences over the four countries, there is certain homogeneity in the quantity of FPI communication and this fact might be a first result of the Directive 51/2003. Furthermore, a negative relation between the quantity and the quality of FPI disclosure is found. This might mean that two strategies of communication exist: (1) publishing an elevated number of indicators, at the expense of their quality. (2) publishing few indicators, and paying more attention to their quality. These findings call for further research on the determinants of FPI disclosure. Funding for this project has been granted by the Institute of Chartered Accountants of Scotland. Francesco DainelliLecturer in Financial Accounting at the University of Florence is the responsible for this research project. Laura BiniPhD in Financial Accounting and Researcher fellowship at the University of Florence.
13,00 12,35

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