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Libri di Gilles Deleuze

Biografia e opere di Gilles Deleuze

Sulla pittura. Corso marzo-giugno 1981

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 320
Dal 1970 al 1987, Gilles Deleuze tenne un corso di filosofia settimanale all’Università sperimentale di Vincennes che a partire dal 1980 si trasferì a Saint-Denis. Le otto lezioni tenute dal filosofo francese tra il marzo e il giugno 1981, trascritte e annotate in questo volume, sono totalmente dedicate al problema della pittura. Che rapporto intrattiene la pittura con la catastrofe, oppure con il caos? Come evocare il monocromo e affrontare il colore? Cos’è una linea priva di contorno? Cosa sono una superficie, uno spazio ottico puro, un regime cromatico? Cézanne, Van Gogh, Michelangelo, Turner, Klee, Mondrian, Pollock, Bacon, Delacroix, Gauguin o Caravaggio costituiscono per Deleuze altrettante occasioni per discutere concetti filosofici fondamentali come quelli di codice, diagramma, figura, analogia, modulazione. Insieme ai suoi studenti, il filosofo francese ripensa radicalmente i concetti ai quali fa abitualmente riferimento la nostra comprensione dell’attività creatrice dei pittori. Concreto e luminoso, il pensiero di Deleuze si offre qui al lettore al più alto grado della sua particolarissima forza espressiva. Questo libro, di pari valore rispetto al celebre dittico dedicato al cinema, è insieme una scuola di metodo e un’eccellente introduzione al complesso della filosofia deleuziana.
25,00 23,75

Kafka. Per una letteratura minore

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 144
"Come entrare in un’opera come quella di Kafka? un’opera che è un rizoma, una tana?". Proprio come il Castello, essa presenta molteplici ingressi, senza che si sappia quali siano le leggi che ne regolano l’uso e la distribuzione. Si potrà allora entrare da un punto qualsiasi, non ce n’è uno che valga più dell’altro, nessun ingresso è principale o secondario. Deleuze e Guattari scelgono di partire dal concetto di lingua (e letteratura) minore, facendone il cardine di un vero e proprio programma filosofico-politico e la chiave per rileggere, insieme con l’opera di Kafka, tutta la letteratura del Novecento. Letteratura minore non vuol dire letteratura in una lingua minore, ma letteratura di una minoranza che impiega una lingua maggiore. Di fronte a una triplice impossibilità (impossibilità di non scrivere, impossibilità di scrivere in tedesco, impossibilità di scrivere in un’altra lingua), Kafka ha deciso di usare – e qui sta il suo genio – il tedesco come lingua minore. "Di grande, di rivoluzionario non c’è che il minore. Odiare ogni letteratura di padroni. Attrazione di Kafka per i servi e gli impiegati – stessa cosa, in Proust, per i servi e il loro linguaggio. Ma, altrettanto interessante, la possibilità di fare della propria lingua un uso minore. Essere nella propria lingua come uno straniero... Quanti stili, o generi, o movimenti letterari, anche minimi, sognano una cosa sola: assolvere una funzione maggiore del linguaggio, offrire i propri servizi come lingua di Stato, lingua ufficiale... Fare il sogno al contrario: saper creare un divenir-minore – c’è una chance per quella filosofia che per secoli formò un genere ufficiale e referenziale? Oggi l’antifilosofia vuol essere linguaggio del potere. Approfittiamone".
14,00 13,30

Nietzsche e i fascisti

Libro: Libro in brossura
editore: Pgreco
anno edizione: 2016
pagine: 122
Nel corso della storia pochi autori sono stati fraintesi, ideologizzati, talvolta riabilitati, come è avvenuto con Friedrich Nietzsche e la sua opera. Secondo Deleuze - colui che, a detta di molti, è stato uno dei suoi più brillanti interpreti - nessun altro filosofo è riuscito a mettere in discussione il sistema di valori e le categorie del pensiero borghese al pari di Nietzsche. In questo volume, che comprende ampi estratti dalle opere principali, Deleuze e Bataille si soffermano sul presunto e tanto dibattuto legame di Nietzsche con i totalitarismi del XX secolo, smascherando il processo di falsificazione e di fraintendimento che ha portato a individuare Nietzsche come uno dei precursori dell'ideologia nazista.
12,00 11,40

Istinti e istituzioni

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 128
L'uomo è l'animale che sa fare la storia. Eternamente combattuto tra istinto e legge, l'essere umano sa creare, disfare, rivoluzionare. Deleuze dialoga con Kant, Darwin e Freud alla ricerca di una narrazione possibile per la bella e insuperabile ambiguità della natura umana. Tra racconto, critica, pensiero e poesia, uno dei percorsi intellettuali più affascinanti degli ultimi decenni.
7,00 6,65

Cinema

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 48
Il cinema è un linguaggio fondamentale del nostro tempo. Gilles Deleuze scopre e scandisce la bellezza del suo alfabeto. Il regista è un pensatore che pensa attraverso immagini-movimento e immagini-tempo. Uno dei più grandi filosofi del Novecento mette in gioco la riflessione, le passioni dello spettacolo, il loro significato estetico profondo che sa essere e individuale e collettivo. Gli universali dell'estetica vengono riletti nella grande narrazione cinematografica. Il tempo e i suoi momenti si rivelano in immagini affezione, immagini azione e immagini pulsione. La guida affascinante e autorevole del grande filosofo ci sta seduta accanto nel buio della sala e ci fa vedere di più.
6,00 5,70

Immanenza

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 48
La problematica dell'immanenza rappresenta sicuramente ilfit rouge dell'intera produzione di Gilles Deleuze. Fin dal suo primo saggio. Mathesis, scienza e filosofia (1946), Deleuze situa infatti il concetto di mathesis universalis a livello della vita, di un'individualità che, però, in sé rivela già una sintesi universale, un sapere collettivo e supremo. Questi stessi rapporti instaurati tra l'uno e il molteplice si ritrovano anche all'interno dell'ultimo scritto di Deleuze, "Immanenza, una vita..." (1995), dove l'immanenza assoluta trova il suo compimento all'interno di "una vita", luogo generico dell'essere. Questa vita si connota come singolarità non-individualizzata (ecceità), esattamente come i neonati "si assomigliano tutti e non hanno individualità, ma hanno singolarità, un sorriso, un gesto, una smorfia [...]". Concatenamenti ed ecceità vengo a ritrovarsi, in ultima analisi, anche nell'architettura simbolica di un testo come Mille-Piani, la cui breve disamina, sotto forma d'intervista al filosofo, chiude questa raccolta.
6,00 5,70

Il significato della vita

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2006
pagine: 134
Qual è il rapporto che intercorre tra il pensiero e la vita? È possibile rendere conto razionalmente del fatto vitale e contemporaneamente radicare il pensiero nella vita senza fare uso delle lenti deformanti di un pensiero troppo umano, ma senza ricadere in un vitalismo irrazionalista oppure metafisico? Il presente volume, raccogliendo i commenti dell'"Evoluzione creatrice" elaborati da due tra i più importanti filosofi francesi del 1900, cerca di fornire le coordinate per una nuova posizione del problema. Questi testi, appartenenti a due diverse congiunture filosofiche, costituiscono una chiave di lettura del terzo capitolo dell"'Evoluzione creatrice", "Il significato della vita", cuore della filosofia bergsoniana e momento fondatore di un singolare sguardo verso la vita nel panorama filosofico del secolo scorso. Chiude il volume una appendice contenente una conferenza di Gilles Deleuze sulla "Teoria delle moIteplicità in Bergson" e un saggio critico di Frédéric Worms sul rapporto tra spirito e materia nella filosofia di Bergson.
14,00 13,30

Differenza e ripetizione

Libro
anno edizione: 1997
pagine: 410
32,00 30,40

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