Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2025
pagine: 372
Credere in un'ideologia non è solo un fatto politico e sociale, ma è un processo che ci riguarda biologicamente: l'ideologia non modifica solo le nostre convinzioni, ma ci entra sottopelle, plasma i nostri cervelli, fluisce nelle nostre cellule. Le ideologie sono seducenti perché offrono risposte semplici, copioni da seguire e un senso di identità condivisa. Ma hanno anche un prezzo: chiedono conformismo e reprimono l'individualità attraverso regole rigide, rituali ripetitivi e intolleranza. Una volta che le ideologie prendono possesso della nostra mente, trasformano il nostro modo di pensare, agire e relazionarci con gli altri, rendendoci meno sensibili, meno aperti, meno disposti a modificare i nostri schemi mentali di fronte al nuovo. Attraverso esperimenti pionieristici e muovendosi tra neuroscienze, psicologia, politica e filosofia, Leor Zmigrod svela i meccanismi che influenzano convinzioni e comportamenti, mette in luce l'intreccio tra cognizione e ambiente che predispone alcuni individui a essere più suscettibili di altri alle ideologie e svela quali strategie mettere in atto per far sì che la nostra mente sia più flessibile, creativa e tollerante, capace di liberarsi dalle semplificazioni in tutti i campi del sapere e dell'agire. "Il cervello ideologico" è oggi più che mai un libro illuminante, a prescindere dalle posizioni politiche dei suoi lettori, perché guida a riconoscere il pensiero rigido dentro di noi e negli altri, per abbandonarlo e accogliere complessità e sfumature: una capacità necessaria per promuovere una società più informata e libera in un'epoca di massima polarizzazione come la nostra.