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Libri di Fernando Pessoa

Biografia e opere di Fernando Pessoa

Teatro statico

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 256
Il volume raccoglie, per la prima volta in versione italiana, i quattordici «drammi statici» di Fernando Pessoa, composti tra il 1913 e il 1934, dei quali solo Il marinaio (1915) fu pubblicato in vita dall’autore. In gran parte sconosciuti prima di un meticoloso lavoro di scavo svolto nell’archivio di Pessoa, questi testi restituiscono un altro e fondamentale versante della sua magmatica attività. La natura di Pessoa fu intimamente drammaturgica, anche quando questo carattere si manifestò mediante la spersonalizzazione poetica che diede origine a più di un centinaio di «eteronimi», autori fittizi radicalmente diversi per personalità e visione del mondo. Il suo teatro sprovvisto di azione, in cui l’enigma della condizione umana si traduce in spettacolo dell’inconscio, si proietta già verso esiti che saranno sperimentati con maggiore continuità dalle avanguardie del XX secolo. L’edizione è arricchita da un’appendice che raccoglie frammenti aggiuntivi riferibili alle pièce più organiche, oltre ad alcune lettere e agli appunti in cui Pessoa formula la sua idea di teatro.
20,00 19,00

Messaggio

Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 176
Pessoa concepiva la sua opera come potenzialmente aperta a infinite trasformazioni, a continue metamorfosi. Pubblicare per lui significava, pertanto, rinunciare ad altre possibilità, perdere qualcosa di essenziale: «l'essere inedito». Si spiega così il fatto che abbia aspettato fino al 1934 per dare alle stampe Mensagem (Messaggio) – il suo unico libro pubblicato in vita in portoghese, qui tradotto da Giulia Lanciani –, nonostante l'avesse meditato almeno dal 1913. In questa "cattedrale testuale" dalla struttura profondamente unitaria e insieme composita, mista di epica, lirica e dramma, Pessoa racchiude quarantaquattro componimenti che, suddivisi in tre parti, seguono la storia portoghese nel suo farsi e soprattutto nel profetizzare la futura rinascita del paese quale fulcro di un Impero dello spirito, dopo quello costruito grazie al dominio sui mari. Un'opera monumentale, ricca di echi esoterici e iniziatici, imbevuta di simbolismo templario e linguaggio gnostico, nella quale ricordo e desiderio (i due volti della saudade, nostalgia di qualcosa o di qualcuno di cui s'attende con passione il ritorno), passato e futuro, mito, sogno e letteratura si confondono e si fondono – mentre sfila davanti ai nostri occhi una formidabile serie di personaggi storici – in un'unica figurazione di inesausta, misteriosa ricchezza.
17,00 16,15

Poesie d'amore di Riccardo Reis. Testo portoghese a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2022
pagine: 112
Fra i diversi eteronimi di Fernando Pessoa è a Ricardo Reis che è riservata la parte del poeta ‘amoroso’. In realtà, discepolo di quell’Alberto Caeiro che è il vero maestro di tutti gli eteronimi (nonché dello stesso Pessoa, il quale dopo il suo avvento ebbe a scrivere: «era apparso in me il mio Maestro»), Reis porta alle estreme conseguenze il tentativo di «riedificazione pagana» che già da Caeiro prende le mosse; ed è in questo tentativo che occorre inserire anche la vena amorosa del poeta, una vena amorosa del tutto sui generis, in quanto il paganesimo di Ricardo Reis è innanzitutto accettazione di antiche verità, così che «ciò che sentiamo dentro come verità lo traduciamo in parola, scrivendo versi senza preoccuparci di sapere a cosa siano destinati». E ancora: «Deponiamo i nostri versi come offerte, iscrizioni votive, sull’altare degli dèi, semplicemente grati perché ci hanno liberato, e posti in salvo, da quel naufragio universale che è il cristismo». Quanto a Pessoa-lui stesso, la poesia d’amore pare quasi non sfiorarlo; eppure occorre chiedersi, al di là della scissione ironica connaturata all’adozione di un eteronimo: che cosa spinge un poeta a inventarsi una serie di autori in cui di volta in volta incarnarsi, se non anche il desiderio di colmare una propria ‘insufficienza’ o ‘impossibilità’, vissute appunto come tali? Ed è per questa ragione, soprattutto, che gli eteronimi non sono semplici pseudonimi; ed è per questa ragione, soprattutto, che le poesie «dell’amor profano» di Ricardo Reis – qui scelte e raccolte da Paolo Collo – restano, in ultima analisi, le poesie d’amore di Fernando Pessoa-lui stesso.
10,00 9,50

Sul fascismo, la dittatura militare e Salazar

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 376
Si riuniscono qui per la prima volta tutti gli scritti editi e inediti di Fernando Pessoa sul fascismo italiano, la dittatura militare in Portogallo (1926-1933) e l’Estado Novo creato da António de Oliveira Salazar nel 1933. Questi 123 testi – prose saggistiche, articoli di giornale, poesie, abbozzi e appunti rintracciati nello sterminato archivio dell’autore – permettono di seguire, al riparo da forzature ideologiche e da stereotipi critici radicati, lo sviluppo di un pensiero che sarebbe pervenuto a un’aperta e veemente contestazione dell’autoritarismo politico. Nazionalista mistico, individualista irriducibile, «conservatore di stile inglese, ossia liberale all’interno del conservatorismo, e assolutamente anti-reazionario», Pessoa non cessò mai di interessarsi ai grandi rivolgimenti collettivi che sconvolsero e ridefinirono la realtà contemporanea. Sfiduciato dalla democrazia e timoroso nei confronti del bolscevismo, cercò dapprima di difendere la necessità della dittatura militare, tratteggiando un regime che concedesse il diritto di avere opinioni contrarie al governo, che rispettasse l’élite intellettuale dandole voce e peso politico, che si astenesse dall’intromettersi in temi riservati allo spirito. Un regime, insomma, che mai sarebbe potuto esistere, e meno che mai sotto la guida del «piccolo contabile» Salazar, del «primitivo cerebrale» Mussolini o del «patologico» Hitler. Ne conseguirono alcune esplicite prese di posizione che valsero all’autore la persecuzione da parte della censura e la crescente marginalizzazione dalla vita pubblica. Prefazione di Vincenzo Russo. Introduzione di José Barreto.
24,00 22,80

Il libro dell'inquietudine di Bernardo Soares

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 352
"Soares va scrivendo minuziosamente, con la maniacale puntigliosità del contabile, il suo diario: grandioso zibaldone fatto di journal intime, di riflessioni, di appunti, di impressioni, di meditazioni, di vaneggiamenti e di slanci lirici che egli chiama Libro e che noi potremmo chiamare romanzo." (dall'Introduzione di Antonio Tabucchi)
12,00 11,40

Lisbona

Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 120
Una vera e propria guida turistica di Lisbona, valida e utilizzabile ancora oggi, scritta nel 1925 dal più grande scrittore portoghese del Novecento: questi, in sintesi, il senso e l'importanza di questo volume, che accompagna il lettore alla scoperta di una delle più affascinanti e misteriose capitali europee. Scritta in inglese, questa guida faceva parte di un progetto più ampio e ambizioso che il Poeta voleva dedicare alla sua terra, rivendicandone il ruolo e l'importanza storica di fronte a un mondo che sembrava averla dimenticata: "All about Portugal" doveva intitolarsi la serie di pubblicazioni concepita da Pessoa e di cui questa guida resta la testimonianza più organica.
12,00 11,40

Un visionario lucido. Pagine per una teoria poetica. Testo portoghese a fronte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 153
"Si prepara in Portogallo un rinascimento straordinario, un risorgimento portentoso", "un periodo di creazione letteraria e sociale come pochi ne ha conosciuti il mondo. Seguendo il nostro ragionamento il lettore avrà avuto modo di notare come il nostro periodo presenti una maggiore analogia con il grande periodo inglese (l'epoca elisabettiana) che non con quello francese (che va dalla caduta dell'ancien régime al 1870 circa). Tutto indica, quindi, che il nostro sarà come quello, massimamente creativo. Parimenti si conclude che è imminente l'apparizione nella nostra terra di un super-Camòes. Un super-Camòes? La frase è umile e timida. L'analogia impone di più. Si dica 'di uno Shakespeare' e si citi come testimone il ragionamento, poiché non si può citare il futuro". Sono le parole profetiche con cui termina il primo e il secondo dei tre saggi di teoria poetica che Fernando Pessoa scrive nel 1912 e che vengono pubblicati sulla rivista mensile di letteratura, arte, scienza, filosona e critica sociale, "A Aguia", suscitando grande scandalo e perplessità. Scandalo che in breve esula dal ristretto ambito della letteratura militante, coinvolgendo l'opinione pubblica. Questi studi sono determinanti per comprendere il fenomeno Pessoa, che sembra sostanzialmente stabilito, anzi autoprogrammato. In essi il poeta, credendo di definire la poesia saudosista, in verità definisce la propria.
14,00 13,30

Il poeta è un fingitore

Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 96
9,00 8,55

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