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Libri di Anna Maria Lorusso

Biografia e opere di Anna Maria Lorusso

Il senso della realtà. Dalla tv all'intelligenza artificiale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 256
Perché ci appassionano tanto i reality show? Cosa ci attira nell’ascoltare le storie di cronaca nera? Com’è possibile che le teorie cospiratorie e le fake news abbiano tanto seguito? E come tutto questo ha cambiato il nostro senso della realtà? Attraverso quattro esempi – la televisione dei reality, il true crime, i documentari cospirazionisti e i video creati dall’intelligenza artificiale – questo libro offre una riflessione critica e politica su come i concetti di realtà e verità siano oggi messi continuamente alla prova. Ogni giorno, sui social e nei media tradizionali, verità alternative ma verosimili mettono in discussione alcuni dei capisaldi del pensiero occidentale (primo fra tutti il principio di non contraddizione), alimentando così una cultura che non sa più distinguere tra ciò che è reale e ciò che è messo in scena, o inventato, virtuale o finzionale. Che si tratti delle vicende di una coppia vip raccontate come una serie tv, o di un omicidio reale raccontato come un noir, o di video virali creati dalla IA, siamo colpiti dal loro contenuto “interessante”, senza interrogarci sulla loro corrispondenza al reale. E così l’intelligenza artificiale non fa che metterci di fronte a un’abitudine all’irrealtà cui ci siamo narcotizzati da tempo. Attraversando la cultura pop contemporanea (film, serie, podcast, contenuti virali) e le lezioni di Roland Barthes, Jean Baudrillard, Umberto Eco, questo libro denuncia la perdita del senso della realtà a cui sembriamo condannati, e prova a offrire gli strumenti per tornare coi piedi per terra, prima che sia troppo tardi.
17,00 16,15

L'anima perduta di Israele

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 112
Tahar Ben Jelloun ripercorre la storia del conflitto israelo-palestinese, evidenzia le responsabilità di entrambe le parti in causa, ma di fronte alla reazione militare israeliana, seguita agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, non esita a usare il termine genocidio. Criticando una guerra alimentata dagli interessi personali di Netanyahu e dall’ossessione per l’annientamento del popolo palestinese, che ha portato a una condanna del premier israeliano da parte della Corte Penale Internazionale. Con passione e argomentazioni brucianti, Ben Jelloun denuncia il silenzio complice di molti Paesi europei e invita a distinguere tra critica al sionismo e antisemitismo, una parola troppo spesso usata per silenziare le voci di protesta. Non si può tacere di fronte a questi crimini, ci ricorda, perché la spirale di odio generata da questa guerra potrebbe avere conseguenze gravissime.
10,00 9,50

La scuola perduta

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 128
Nella scuola di un piccolissimo villaggio africano arriva un nuovo maestro, un giovane che ha studiato in città e ora è contento di tornare a casa per insegnare. Eppure la sua classe, che il primo giorno era piena di alunni, ha sempre meno studenti. I bambini sembrano sparire uno a uno in un misterioso edificio bianco ai margini del villaggio, che li attira più della classe e dello studio. Che cosa significa la scuola per un bambino che non ha da mangiare? Scoprire il segreto di quell’edificio costringerà il maestro ad affrontare questa e altre domande, e a combattere “la cosa peggiore del mondo” per riportare in aula i suoi studenti. Una favola moderna, una lezione appassionata, poetica, commovente, sull’importanza dell’educazione e della scuola.
15,00 14,25

Showar. La guerra in Ucraina come spettacolo

Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 240
Cosa succede quando una guerra diventa pop? Quando le sue immagini e i suoi suoni ci immergono – seppure a distanza – nelle trincee e fra le rovine delle città, in una diretta social e televisiva continua? La guerra in Ucraina è – come tutte le guerre, ma forse più delle altre – una guerra di ideologie, narrazioni, immagini e specchi, tanto quanto una guerra di eserciti e milizie con cannoni, carri armati, lanciamissili. L’intreccio di modalità e immagini tradizionali con risorse iper-tecnologiche offre lo «spettacolo» di una guerra anomala, inedita – riconoscibile come una guerra, ma fruibile come un film di guerra. Alle dirette Instagram e TikTok di questo conflitto i media hanno aggiunto le loro dirette, in una ipertrofia mediale in cui molti confini sono definitivamente saltati. Questo volume propone una riflessione sul significato, o meglio sui significati, della rappresentazione mediatica del conflitto ucraino per chi lo osserva e lo vive a distanza, per chi assiste allo «show» della guerra, che va oltre l’ennesimo «spettacolo del dolore», definendo invece una condizione costante di immersione nel conflitto, con la diretta delle immagini e dei suoni che ci rende testimoni attivi e presenti degli eventi in corso: partecipi, a nostro modo, più che mai. Con un approccio che fa tesoro degli strumenti dell’analisi semiotica, dei visual studies, della teoria dei media e della sociologia, nei contributi che compongono il volume vengono analizzati alcuni «protagonisti» dello shoWar: dalla figura del presidente Zelensky al ruolo dello sport, dalla tutela del patrimonio artistico alla rimediazione delle immagini cinematografiche, fino al ruolo dei grandi palcoscenici musicali e alle molteplici immagini dei talk show italiani, che hanno ulteriormente confuso intrattenimento, propaganda e informazione, proponendoci un «sapere di guerra» con aggressioni e prime linee esasperate negli studi e nei salotti televisivi a imitazione della guerra stessa.
26,00 24,70

Prospettive. Un'indagine criminale nella Firenze dei Medici

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 288
Firenze, 1557. Pontormo sta lavorando da undici anni al suo capolavoro, gli affreschi del coro della basilica di San Lorenzo. Quando il pittore viene trovato assassinato proprio ai piedi del coro, il duca di Firenze Cosimo de’ Medici incarica delle indagini il suo fiduciario, Giorgio Vasari, a sua volta celebrato artista e architetto. A lui il compito di mettere in fila una catena di misteri che scuote la corte di Cosimo: un pittore morto ammazzato, un quadro audace che sfida l’autorità del duca, un assassino che sembra svanito nel nulla. Vasari, alla ricerca di un aiuto, si rivolge al vecchio Michelangelo, ormai esule a Roma, ma la situazione a Firenze richiede discrezione, lealtà, sensibilità artistica e astuzia politica. L’Europa, d’altronde, è una polveriera pronta a esplodere: con l’Italia contesa tra Francia e Spagna, il duca di Firenze deve affrontare le mire della regina di Francia, sua cugina Caterina, alleata con un suo vecchio nemico, il repubblicano Piero Strozzi. E mentre nei conventi della città si nascondono nostalgici di Savonarola, a Roma il papa ha condannato come immorali le nudità che Michelangelo ha dipinto nella Cappella Sistina. Laurent Binet trascina il lettore negli intrighi della Firenze dei Medici, tra potenti senza scrupoli che tramano nell’ombra e i segreti dei più grandi artisti del Rinascimento. In una città che è il centro del mondo, dove non ci si può fidare di nessuno, Giorgio Vasari deve risolvere un omicidio che può cambiare la storia: tutti giocano le proprie carte, tutti sono sospettati.
20,00 19,00

Gli amanti di Casablanca

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 288
Nabile e Lamia stanno insieme da più di dieci anni. Si sono sposati prestissimo, hanno concluso un percorso di studi brillante – lui pediatra, lei farmacista – e iniziato una carriera senza incognite. Nabile ha rilevato l’avviato studio medico dello zio, Lamia ha ricevuto in dono dal padre una farmacia in uno dei quartieri più vivaci della medina di Casablanca. Sembra tutto perfetto, fino al giorno in cui Lamia si innamora di un uomo dalla reputazione turbolenta e dal passato enigmatico. Con lui, Lamia scopre la libertà dell’erotismo e diventa consapevole di tutti i vincoli interiori che la trattenevano. Sei mesi dopo, Nabile riceve la richiesta di divorzio dalla moglie e prende atto che il suo matrimonio è ormai andato in pezzi. E ora, quale futuro può riservare la vita per Lamia, una donna che si scopre ambiziosa in un mondo patriarcale dove la libertà si paga a caro prezzo? Raccontando una travolgente storia d’amore, il premio Goncourt Tahar Ben Jelloun esplora la grande avventura del matrimonio, le oscillazioni del desiderio, la straordinaria capacità che abbiamo di abbracciare le nostre più profonde contraddizioni.
20,00 19,00

Gli alberi raccontati ai bambini

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2024
pagine: 104
È un lunedì in una scuola media di Tangeri. Fuori c’è un bel cielo azzurro, nemmeno un alito di vento. L’insegnante invita i suoi studenti a piantare un albero in un bosco fuori città. Un bambino, Tahar Ben Jelloun, annaffia la sua piantina e le dà un nome: Sahbi, “il mio amico”. Nasce così in lui una passione silenziosa per gli alberi, fatta di contemplazione e pensieri che scaldano il cuore. Da quel giorno e per sempre, quel bambino, che nel frattempo è cresciuto e diventato uno scrittore, chiamerà queste magiche creature verdi, teneramente, “i miei amici silenziosi”. In questo volume da lui stesso disegnato, l’autore del best seller mondiale "Il razzismo spiegato a mia figlia" torna a parlare ai bambini, ai ragazzi, ai loro genitori e insegnanti, in una passeggiata tra gli alberi che hanno segnato la sua vita. Tra ricordi, poesie e racconti, un libro che insegna ad ascoltare le storie che la natura rivela, a stupirci della sua presenza benevola, e a imparare a proteggerla ogni giorno. Età di lettura: da 6 anni.
17,00 16,15

Il labirinto degli smarriti. L'Occidente e i suoi avversari

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2024
pagine: 448
Una guerra devastante colpisce il cuore dell’Europa, il Medio Oriente è infiammato da tensioni mai sopite, avvertiamo quasi quotidianamente minacce di attacchi nucleari che pensavamo appartenessero al passato. I conflitti si moltiplicano e intensificano, il braccio di ferro tra Occidente, Russia e Cina condiziona lo scacchiere mondiale e influenza il nostro modo di vivere, fino a mettere in discussione le basi stesse della nostra civiltà. Come siamo arrivati a questo punto? Amin Maalouf indaga le origini del confronto tra l’Occidente e i suoi avversari, ripercorrendo il cammino di quattro grandi nazioni: il Giappone, primo paese dell’Asia a sfidare la supremazia delle nazioni “bianche”, campione di accelerazioni e successi sorprendenti e di altrettanto veloci cadute; la Russia sovietica, che costituì, per tre quarti di secolo, una formidabile opposizione all’Occidente e al suo sistema di valori, prima di implodere e crollare a sua volta; la Cina, che nel XXI secolo, per il suo sviluppo economico, per il peso demografico e per l’ideologia dei suoi leader, rappresenta la principale sfida allo status quo del predominio occidentale; e infine gli Stati Uniti, che hanno resistito a ciascuno di questi sfidanti per diventare da oltre un secolo e mezzo l’unica potenza finanziaria, militare, culturale capace di egemonia, ma che mostrano oggi, a loro volta, i segni di una crisi profonda. Maalouf tesse le storie di questi paesi in un grande affresco che fa luce, come mai prima d’ora, sulla vera posta in gioco nei conflitti che stiamo vivendo, ne colloca lo sviluppo preoccupante in un contesto storico più ampio, racconta le motivazioni dei protagonisti e coglie gli incredibili paradossi del nostro tempo, incapace di guardare alle lezioni del passato.
24,00 22,80

Il cabaret dei ricordi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 160
Domani mattina Samuel andrà a prendere la moglie e il loro primogenito al reparto maternità. Così, in quest’ultima notte di solitudine, all’alba di una vita che non sarà più la stessa, Samuel è inquieto e non riesce a dormire. Diviso tra esaltazione e angoscia, ricordando il passato e pensando al futuro, la sua notte è infestata da molte storie che lo accompagnano da tutta la vita. Quella della sua famiglia prima di tutte, ma, ancor di più, quelle che narrava la prozia Rosa, che nel secondo dopoguerra si era stabilita in Texas dove aveva allestito uno straordinario e rinomato cabaret. Le storie che Samuel si raccontava da bambino, quando con i cugini si travestiva da cowboy e giocava a cercare la prozia nel deserto di un’America fantastica, affrontando nemici immaginari. Quelle che Rosa, ormai ultima sopravvissuta ad Auschwitz, ha raccontato ogni sera nei suoi spettacoli. Tutte storie che Samuel condividerà con suo figlio, il bambino nato mentre Rosa sta per dire addio al suo amato palcoscenico. Presto non ci saranno più testimoni da passare, ma resteranno il racconto e l’invenzione, capaci di svelare ciò che credevamo scomparso, di evocare l’indicibile ma soprattutto di impedire di stravolgere il passato. Perché, al cabaret dei ricordi, l’importante è non dimenticare mai. In questo romanzo intimo, commovente, delicato e ironico, Joachim Schnerf costruisce una narrazione che riesce con leggerezza ad affrontare temi profondi, umani e universali come il rapporto con il proprio passato, il senso di appartenenza, l’abbandono e la morte.
16,00 15,20

L'urlo. Israele e Palestina. La necessità del dialogo nel tempo della guerra

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 96
"Io, arabo e musulmano di nascita, non riesco a trovare le parole per esprimere l’orrore per ciò che Hamas ha fatto il 7 ottobre 2023. La barbarie non ha scuse né giustificazioni. Sul fronte opposto, i palestinesi di Gaza vivono sotto embargo da oltre quindici anni, hanno imparato a conoscere la morte in tutte le sue forme. Adesso l’esercito israeliano non colpisce soltanto i miliziani, ma bombarda interi quartieri e uccide famiglie indifese. Davanti a questi eventi, la mia rabbia non sa più che direzione prendere. La rabbia è impotenza, è il fuoco dentro che non riusciamo a controllare. Questo è il tempo della guerra, il tempo della rappresaglia, il tempo della vendetta, mentre dovremmo pretendere il tempo del dialogo. Ma nessuno, al momento, sembra guardare a quel giorno." (Tahar Ben Jelloun)
9,00 8,55

Confessioni di un giovane romanziere

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2023
pagine: 224
Umberto Eco ha pubblicato il suo primo romanzo, "Il nome della rosa", nel 1980, quando aveva 48 anni. In queste “confessioni”, nate in occasione delle Richard Ellmann Lectures nel 2008 – un prestigioso ciclo di conferenze tenuto per la Emory University ad Atlanta – ha alle spalle una lunghissima carriera di studioso, ma una carriera di narratore di “soli” ventotto anni: “pertanto mi considero un romanziere molto giovane,” dice in apertura del volume, “e, spero, promettente, che ha sinora pubblicato solo cinque romanzi e molti altri ne pubblicherà nei prossimi cinquant’anni.” In Italia La nave di Teseo pubblica ora per la prima volta questo libro, continuando ad approfondire l’autobiografia intellettuale di Eco, sotto altri aspetti (quelli legati alla filosofia) raccontata nel volume La filosofia di Umberto Eco. Qui l’attenzione è portata sul rapporto tra Eco e la scrittura. Il lettore trova così il racconto di come Eco ha iniziato a scrivere, fin dai quaderni della scuola, con gli inizi di romanzi poi incompiuti; la descrizione di come ha costruito i suoi complessi universi narrativi; il suo sguardo consapevole sul rapporto fra invenzioni romanzesche e teoria narrativa; e poi le sue grandi ossessioni, come la passione per elenchi e liste. A distanza di anni dalla sua pubblicazione originaria negli Stati Uniti, esce tradotto anche in Italia uno dei libri più personali di Eco – l’unico in cui racconta il suo processo creativo di narratore.
20,00 19,00

L'utilità del senso comune

Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2022
pagine: 168
Sedimentato spesso in forme di espressione privilegiate come i modi di dire, i proverbi o la pubblicità, il senso comune è un patrimonio di sapere condiviso dalla comunità, un insieme di credenze e valori ritenuti così scontati da sembrare una sorta di conoscenza sommaria e degradata. Ma che ne è oggi del senso comune e del suo parente stretto, il buon senso? Quale utilità hanno o possono avere nella stagione dei terrapiattisti e dei no vax? Sempre al confine tra ovvietà e saggezza, il senso comune ha tuttora un posto centrale, perché filtra la lettura della realtà secondo schemi radicati nella nostra cultura, offre gerarchie di valori che possono farsi norma e misura del sentire e del fare, induce a riconoscersi in una dimensione interpersonale che istituisce soggettività collettive capaci di nutrire il senso di appartenenza.
14,00 13,30

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