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Libri di Alberto Prunetti

Biografia e opere di Alberto Prunetti

Troncamacchioni

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 160
“Qui troverete l’epica stracciona dei diseredati che non possono permettersi il lusso delle emozioni interiori, la storia degli ultimi che hanno fatto la storia. I protagonisti di queste pagine, se splendono, è per il quarzo dei loro denti di granito. Se la loro pelle cambia colore, è perché una ferita sanguina come un filone d’ematite. E quando sono vicini fanno scintille, come la pirite quando incontra il nitrato di potassio.” Domenico Marchettini, detto il Ricciolo, “facchino propenso alla rissa e al turpiloquio”. Giuseppe Maggiori, taciturno minatore analfabeta. E ancora, Robusto Biancani, ciabattino comunista dall’aria sensibile e sognante, e Albano Innocenti, “fermentatore di disordini”. Personaggi che raramente si incontrano nei libri di storia, se non intruppati in entità collettive e senza volto come “le masse”, “i proletari”, “il popolo”. Sono questi, i loro sodali, le madri, le sorelle, le compagne i protagonisti della novella nera cantata in questo libro. È il racconto di uomini e donne nell’Alta Maremma agli albori del fascismo: anarchici e banditi, disertori e comunisti, tipi arruffati che non hanno avuto la fortuna di trovare davanti a sé una strada dritta e spianata, ma sono stati costretti a farsi avanti “a troncamacchioni” – “tra i lecceti gli scopeti i castagneti e i forteti, col cuore in gola e le labbra spaccate”: perennemente in fuga dall’autorità costituita, dai picchiatori fascisti, dai delatori pronti a vendere il vicino di casa per pochi denari. Lo spirito ribelle di minatori e contadini che non hanno niente da perdere ma non rinunciano a opporsi, a negare il proprio consenso, si fa avanti a colpi di coltello, di bastone, di furore, ma anche di versi in ottava rima improvvisati. E dalle colline della Maremma arriva fino in Francia, in Belgio, in Russia.”
16,00 15,20

Debito. I primi 5000 anni

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 664
“Debito” è il racconto di 5000 anni di rapporti di forza, disuguaglianze e mutamenti politici letti attraverso la lente dei cicli del debito e della sua abolizione. Arricchita dalla prefazione di Thomas Piketty, questa nuova edizione ci porta ancora una volta a un confronto brutale con ciò che in ogni luogo e tempo consideriamo libertà. In Mesopotamia, tra il III e il I millennio a.C., i sovrani dovevano periodicamente rimediare con giubilei alla riduzione in schiavitù per debiti di ampie fasce della popolazione, pena la deflagrazione di tutta la società: è da qui che prende avvio l’indagine di Graeber per mostrare come l’istituzione del debito sia anteriore alla moneta e come da sempre, e ovunque, sia oggetto di aspri conflitti sociali. In contesti di guerra e nell'impalcatura delle religioni, infatti, esso è stato per secoli uno strumento di oppressione, una cifra con cui valutare non solo i rapporti economici ma anche la moralità e le relazioni umane, la subalternità e i ruoli reciproci. Quella di Graeber è un’analisi critica ad ampio spettro che attraversa la Grecia di Solone e l’impero della dinastia Han in Cina, il Medioevo europeo e le guerre dei regni africani di Ashanti e Dahomey, utilizzando gli strumenti forniti da storiografia e antropologia, filosofia e teologia nel tentativo di restituire uno schema capace di leggere e interpretare le crisi economiche e finanziarie del contemporaneo. Il suo è un grido di allarme rispetto alle modalità con cui ancora oggi istituzioni e classi dominanti utilizzano il debito per soffocare singoli cittadini e interi stati: perché se vogliamo immaginare un mondo più giusto, più sostenibile e libero, il primo passo da fare è una tabula rasa; e smettere, una volta per tutte, di «rimettere i nostri debiti ai nostri debitori». Prefazione di Thomas Piketty.
28,00 26,60

Come ho ucciso Margaret Thatcher

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 256
Midlands, primi anni Ottanta. Sean è un bambino di nove anni cresciuto in una famiglia working class di tradizione laburista. Non si sarebbe mai immaginato niente di simile a quel che accade a partire dal giorno in cui Margaret Thatcher prende il potere. Fino a quel momento aveva vissuto un'infanzia felice tra la grande casa dei nonni, i giochi e le risse con gli amici, le glorie e le disfatte del calcio locale. Ma adesso una persona esecrabile si affaccia quotidianamente dallo schermo della televisione, decisa a distruggere il mondo industriale in cui la sua comunità vive, a cominciare dalla fabbrica dove suo padre, esperto manutentore, ripara le macchine. La Lady di ferro inganna anche suo padre e lo zio Eric, che all'inizio, inspiegabilmente, votano per lei. Nessuno riesce a ostacolarla mentre le sue privatizzazioni portano alla chiusura delle grandi fabbriche di Dudley distruggendo intere famiglie, a partire dalla sua. Così Sean si mette in viaggio. Qualcuno deve fermare il treno della distruzione e vendicarsi. Non rimane altro da fare: uccidere Margaret Thatcher. Divertenti e commoventi, queste pagine di Anthony Cartwright sono capaci di tratteggiare, in modo crudo e allo stesso tempo delicato, la realtà della deindustrializzazione e della disfatta delle comunità operaie di fronte all'avanzare del neoliberismo.
17,00 16,15

Amianto. Una storia operaia

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 144
È il 1969 e al Cardellino di Castiglioncello, sul litorale livornese, una Nada appena giunta in vetta alle classifiche sorride circondata da un gruppo di ragazzi. Fra questi c’è Renato Prunetti, un operaio che al Cardellino lavora stagionalmente come cameriere, ma che la grandissima parte della sua vita la trascorrerà dentro le fabbriche di tutta Italia, come saldatore trasfertista. Da Piombino a Novara, da Casale Monferrato a Taranto, da Mantova all’entroterra ligure, non si contano gli stabilimenti industriali in cui l’operaio Prunetti è impiegato. Il lavoro è duro, ma per fortuna nella vita c’è anche altro: le gite in campagna, il calcio, le uscite al bar con amici e colleghi, i figli da crescere. E Renato sa approfittare dei piccoli piaceri dell’esistenza così come sa lavorare a regola d’arte quando si trova in fabbrica. Lo spirito irriverente e la battuta fulminante lo accompagnano ovunque e fanno pensare che quest’uomo saprà godersi la pensione. Ma in fabbrica Renato ha respirato di tutto: zinco, piombo e buona parte della tavola degli elementi di Mendeleev, fino a quando una fibra d’amianto trova la strada verso il torace. È così che il destino dell’operaio Prunetti si compie prima del tempo, per una malattia mortale che si sarebbe potuta evitare se i padroni avessero investito nella salute dei lavoratori, e non solo negli utili immediati. A ricostruire la vicenda di Renato è suo figlio Alberto che, mescolando affetto e rabbia, risate e dolore, ci restituisce il ritratto di un uomo e di una classe lavoratrice che non rinunciano alla propria storia.
11,00 10,45

La porca miseria. Memoir di una madre single nei quartieri poveri di Londra

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 352
Prendete Maid di Stephanie Land, il memoir di una donna delle pulizie che sgobba per mantenere da madre single una bambina, diventato una serie Netflix di successo, e fatela sceneggiare da Charles Bukowski: vi sarete avvicinati al sapore di questo libro che è diventato a sorpresa un bestseller in Gran Bretagna. Tutto comincia con la protagonista nascosta in una toilette di un treno con un pacco di test di gravidanza rubati alla ricerca di un "un posto sicuro": una casa rifugio per donne vittime di violenza domestica a Londra. Peccato che il posto si riveli poi tutt'altro che sicuro e che il tetto caschi sul capo alle donne ospitate. È quel momento a fare da innesco al racconto, assieme all'insediamento di un governo conservatore che propone di tagliare il welfare e colpevolizzare le madri single povere, rappresentandole nei format televisivi come parassite e welfare queen. Una storia, tragica ed esilarante insieme, di una donna che lotta contro la miseria passando - in mezzo a mille impieghi precari - da un lavoro come spogliarellista alla scrittura di copioni teatrali e televisivi. Senza riuscire a superare la soglia di povertà. Un'opera che si inscrive in un filone di narrativa di crescente successo che incrocia femminismo e classe sociale ma che al tempo stesso alimenta un interesse pruriginoso dei lettori che nelle storie delle donne povere cercano solo il misery porn e una forma di voyeurismo narrativo. Cash Carraway, con una scrittura schietta e provocatoria, fa saltare consapevolmente il peep-hole da cui la cultura mainstream vorrebbe spiare i corpi e le storie delle donne working class.
18,00 17,10

Non è un pranzo di gala. Indagine sulla letteratura working class

Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2022
pagine: 240
Uno spettro si aggira nel mondo delle lettere. È lo spettro di una letteratura che racconta il mondo del lavoro dall’interno, fatta da scrittrici e scrittori di estrazione proletaria o appartenenti alla nuova classe lavoratrice precaria. Una letteratura che può avere forme, lingue, strutture e scopi diversi da quelli perpetuati nelle scuole di creative writing. È la letteratura working class. Alberto Prunetti prova a definirne i tratti e ne ripercorre l’evoluzione, rendendo manifesto il legame tra le storie che siamo disposti a leggere e ascoltare e le condizioni materiali dell’industria che a queste storie gira intorno. Questo libro – che se ne frega della compostezza e delle buone maniere, che è saggio ma anche pamphlet, memoir, analisi critica – parla all’aspirante scrittore working class, ai lavoratori dell’editoria e ai lettori di qualunque classe, e ci ricorda che i libri che riempiono i nostri scaffali sono scritti, scelti e pubblicati da un pezzo piccolissimo di mondo: è ora di fare spazio anche a tutto il resto.
15,00 14,25

Dialoghi sull'anarchia

Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2022
pagine: 248
In queste conversazioni, avvenute poco prima della sua prematura scomparsa, Graeber ci lascia un ultimo geniale mosaico del mondo contemporaneo, in cui miscela sapientemente riflessioni politiche, sapere antropologico ed esperienze militanti. In un fitto dialogo attento a ridisegnare una genealogia anarchica che non si esaurisce nella «cultura atlantica», i tre interlocutori interrogano Graeber non tanto sulla storia o i fondamenti del pensiero libertario quanto sull'importanza di uno sguardo anarchico per interpretare il mondo. Ne esce, come sottolinea Stefano Boni, una visione originale – elaborata sul campo da un pensiero-azione in continua trasformazione – che impedisce il formarsi di una teoria «forte» dell'anarchia intesa come destino o identità. Ed è precisamente la forma dialogica, rivendicata da tutti gli interlocutori, la modalità che consente di costruire questa visione non autoriale ma collettiva, l'unica in grado di far emergere pensieri che nessun individuo da solo potrebbe mai avere. E in definitiva, ci dice Graeber, l'anarchia è proprio questo. Prefazione di Stefano Boni.
18,00 17,10

Femminismo per il 99%. Un manifesto

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 96
Abbiamo bisogno di un femminismo che dia la priorità alle vite delle persone. Davvero la massima realizzazione per le donne è quella di arrivare a occupare posti di potere nelle gerarchie delle grandi aziende capitaliste? È quel che ci dice il femminismo liberale, che aspira a rompere il soffitto di cristallo, mentre non si preoccupa affatto delle esigenze della stragrande maggioranza delle donne. Esigenze come la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e i diritti sindacali; il riconoscimento della loro fondamentale funzione di cura dei figli, caricata sulle donne in favore della massimizzazione dei profitti; il diritto alla salute e a un ambiente non inquinato; la lotta contro ogni forma di razzismo e guerra. Oggi che il sistema di valori liberisti è in crisi e stiamo vivendo una nuova ondata femminista internazionale, abbiamo lo spazio per creare un altro femminismo: anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista. Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser sono state tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti.
9,50 9,03

Donne, razza e classe

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 304
Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore nero” e della superiorità della “razza bianca”, ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza. Attraverso le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le afroamericane. La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
18,00 17,10

Amianto. Una storia operaia

Libro
anno edizione: 2014
pagine: 192
Renato è un operaio cresciuto nel dopoguerra che ha iniziato a lavorare a quattordici anni. Un lavoratore che scioglie elettrodi in mille scintille di fuoco a pochi passi da gigantesche cisterne di petrolio. Un uomo che respira zinco, piombo e buona parte della tavola degli elementi di Mendeleev, fino a quando una fibra d'amianto trova la strada verso il torace. L'autore del libro è il figlio di Renato. Vive la sua infanzia tra il calcio di strada davanti all'Ilva dimenticata di Follonica e le risse sull'Aurelia, per poi passare dalle certezze del lavoro manuale del padre alla precarietà dei lavori cognitivi. Ricostruisce la storia lavorativa di Renato lottando in tribunale per il riconoscimento dell'amianto come causa della sua morte. E scopre di esser stato concepito nel luogo simbolo delle morti per la polvere bianca: Casale Monferrato. Una storia terribile, raccontata mescolando ricordi e documenti, misurando brillantemente le emozioni, con una voce narrativa vivissima, arricchita da divertenti espressioni dialettali. Esperimento di "oggetto narrativo non identificato" è il primo volume di una trilogia working class in corso d'opera. Questa nuova edizione, con un capitolo aggiuntivo, si chiude con un dialogo a tre tra l'autore, Wu Ming 1 e Girolamo De Michele, precari della conoscenza accomunati dall'essere "figli della classe operaia".
14,00 13,30

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