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Guanda: Narratori della Fenice

Tutte le nostre collane

Feh. Che schifo la vita

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 368
Che cosa accade quando un uomo di mezza età si accorge che la propria storia può essere letta attraverso quella della Bibbia e del suo Dio onnipotente e vendicativo? Shalom Auslander è nato e cresciuto in una rigida famiglia disfunzionale di ebrei ortodossi di Monsey, New York. Figlio di un padre alcolizzato e di una madre divorata dai sensi di colpa, ha vissuto da sempre sotto il giudizio implacabile di Dio. Oggi, però, ha finalmente capito che è stata proprio quella storia, impiantatagli dai rabbini in tenera età, ad avergli fatto credere di essere disgustoso, spregevole, fallito. Una storia che viene spietatamente raccontata da migliaia di anni. Una storia che gli ha insegnato che tutto e tutti, lui compreso, sono semplicemente feh, una espressione di disapprovazione che in yiddish significa più o meno uno schifo. Adesso che ha toccato il fondo, Shalom desidera solo riscrivere quella storia, per non trascinare con sé i suoi figli e possibilmente non avvelenare l'unica relazione sana della sua vita, quella con la donna che ama. Nel suo viaggio di trasformazione incontrerà Philip Seymour Hoffman, Schopenhauer e Kafka, Giobbe e Geremia, gli angeli Gabriele ed Elia. Dovrà affrontare sconfitte e delusioni, e metterà a rischio la vita, ma quando tutto sembrerà perduto sarà proprio in se stesso, dopo anni passati a criticarsi e disprezzarsi, che troverà la forza per ripartire. Un memoir irriverente e provocatorio, il miglior Auslander alle prese con una storia di famiglia raccontata senza filtri e senza tabù per mostrarci come in fondo è sempre possibile esorcizzare i nostri demoni e riscattare anche la più disonorevole delle esistenze.
24,00 22,80

Le domande proibite

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 288
Tarek ha dodici anni quando impara a non fidarsi delle domande semplici. Come il giorno in cui il padre gli chiede che macchina vorrebbe da grande. Una scelta che deciderà il suo destino: per potersi permettere una Cadillac infatti Tarek dovrà avere un buon lavoro. Sono gli anni Sessanta, quelli in cui il presidente Nasser vuole fare dell'Egitto il più grande paese del mondo e i genitori di Tarek hanno deciso che lui ne sarà il medico più prestigioso. Nella sua villa in un ricco quartiere del Cairo, dove vive sotto lo sguardo delle donne di casa – l'autoritaria madre, la sorella Nesrine, sua confidente, e Fatheya, la domestica custode dei segreti di famiglia – Tarek sembra assolvere a quello che tutti si aspettano da lui, eredita lo studio medico del padre e si sposa. Ma l'incontro con il figlio di una paziente cambierà ogni cosa. Vinto dal fascino di Ali e sedotto dalla sua assoluta libertà, Tarek si lascia conquistare da un amore proibito, che stravolgerà la sua esistenza. Con l'inizio del nuovo millennio, Tarek è a Montréal e ha tagliato ogni contatto col suo Paese. Non sa che qualcuno sta mettendo insieme i brandelli della sua storia, per ricostruire un passato oscuro che tutti sembrano voler cancellare. Delicato, sensuale e impietoso, il romanzo d'esordio di Éric Chacour ci porta al Cairo, negli anni cruciali tra la Guerra dei sei giorni, l'omicidio di Sadat e gli sconvolgimenti degli anni Duemila. E lo fa con il racconto di una famiglia e dei legami spezzati dal peso delle convenzioni, della vergogna e dei non detti. Il racconto di un amore impossibile e di un uomo alla ricerca della propria verità.
19,00 18,05

Il mio traditore

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 192
A partire dalla sua vera amicizia con Denis Donaldson, leader dell'IRA e dello Sinn Féin, Sorj Chalandon racconta di Antoine, un giovane liutaio parigino con una passione per la musica tradizionale irlandese, che arriva per la prima volta a Belfast nel 1975 con in mente le parole di un amico: se non conosci il Nord non conosci l'Irlanda. Qui l'immagine patinata che aveva del paese lascia il posto a una terra di scontri, di morte, ma anche di amicizia. Antoine conosce il movimento repubblicano e la sua lotta contro l'impero britannico, incontra uomini e donne che combattono per la libertà. E incontra Tyrone Meehan, carismatico leader dell'IRA, di quelli celebrati nelle canzoni, che diventa per lui un punto di riferimento. Nel corso degli anni – quelli di Bobby Sands, degli scioperi della fame, delle marce e delle bombe – Antoine vede i suoi compagni vivere, soffrire, resistere, e si identifica sempre più nella loro causa: «Ero diverso. Avevo un altro mondo, un'altra vita, altre speranze. Avevo un gusto di mattoni, un gusto di guerra, un gusto di tristezza e anche di rabbia. Ho smesso con le musiche inutili per suonare soltanto quelle del mio nuovo paese». Antoine continua a dividersi fra Parigi e Belfast, finché un mattino d'inverno del 2006 i giornali riportano una notizia a cui fatica a credere: Tyrone è un informatore dei servizi segreti britannici sin dai primi anni Ottanta. Cosa significa essere traditi da un mentore, da un padre? Questa domanda ha tormentato per anni Sorj Chalandon dando corpo a un romanzo intenso e struggente che attraversa trent'anni di storia irlandese, e ci conduce in uno degli angoli più intimi della sua vita.
19,00 18,05

Il folle di Dio alla fine del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 464
«Ecco un folle senza Dio che insegue il folle di Dio fino alla fine del mondo». Da questo attacco folgorante prende avvio un libro unico, che nessuno finora aveva avuto l'opportunità di scrivere. Il «folle senza Dio» è uno scrittore ateo e anticlericale, che si definisce laicista militante, mosso dal desiderio di parlare a tu per tu con papa Francesco, il «folle di Dio», come amava definirsi anche il santo di cui ha scelto il nome. Ma oltre che unico, perché mai il Vaticano aveva aperto le sue porte a uno scrittore con tanta generosità, questo è un libro di notevole profondità, il racconto magistrale e personale che scaturisce dalla penna di un grande autore: quasi un thriller su quello che è il più antico mistero della storia dell'umanità. È vero che esiste la vita dopo la morte? Nella forma narrativa che lo ha reso celebre, quella del «romanzo senza finzione», Javier Cercas cerca una risposta alla domanda che nessuno può fare a meno di porsi, fondendo in queste pagine le sue più intime ossessioni con una delle preoccupazioni fondamentali della società contemporanea: il ruolo della spiritualità e della trascendenza nella vita umana, che inevitabilmente si confronta con la religione e con il desiderio di immortalità.
20,00 19,00

C'e' molta speranza (ma nessuna per noi)

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 240
È H, il protagonista di questa storia. Uno che non ne può più del pessimismo che lo circonda, e nemmeno del proprio: approdato a Milano dalla provincia calabrese, ha dedicato gli ultimi anni a scrivere un saggio sulla fine del mondo, ma la Storia – tra guerre, pandemie e disastri vari – gli ha offerto troppo materiale, tanto da rendere il suo lavoro superato. Decide allora di cambiare rotta, e concentrarsi su tutt'altro: i desideri. Ambiziosi, timidi, comuni, impossibili, inconfessabili... Munito di taccuino e registratore, H pone ad amici, famigliari, alla compagna che vorrebbe sposare e a tutti quelli che incontra una domanda apparentemente semplice: «Cosa desidera più di tutto il tuo cuore?» È curioso di mappare le speranze del mondo, certo, ma anche di capire meglio se stesso; di scoprire se fra i sogni degli altri si annida pure il suo. (Perché com'è che si desidera? Dovremmo reimparare a farlo?) "C'è molta speranza (ma nessuna per noi)" è un romanzo che oscilla tra il personal essay, l'inchiesta e il pamphlet, e parla di tutti noi, di quello che vogliamo e di quanto i nostri desideri siano la sola cosa realmente capace di svelare chi siamo e la società in cui viviamo. Al centro c'è un giovane uomo che ambisce non tanto a concretizzare i propri obiettivi (trovare un lavoro stabile, una casa più grande, scrivere un buon libro...) quanto a poterseli permettere. Ma la vera protagonista, forse, è la letteratura, giacché l'unico modo per reimparare a desiderare – e per realizzare ciò che è materialmente irrealizzabile – è immaginare.
18,00 17,10

Tempo di ritorno. Una storia di clima e di fantasmi

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 272
In statistica, il tempo di ritorno è la probabilità che un evento estremo si verifichi. È il tempo che ci mettono a ripresentarsi i grandi traumi, gli amori, gli scudetti, gli attacchi di panico, i messaggi che disperatamente aspettiamo, le ondate di calore, le alluvioni. La crisi climatica, con le sue catastrofi a distanza sempre più ravvicinata, ci ha trasformato in una società post-traumatica di massa. In questo libro, il tempo di ritorno però è anche il viaggio a ritroso del protagonista nella storia della sua famiglia, che una volta è stata «una piccola nazione fondata sui combustibili fossili»: il nonno operaio all'Italsider, il padre camionista, la madre che passa dagli studi umanistici alla gestione di una ditta di trasporti. Una storia di carbone e gasolio che nasce e riannoda i suoi fili nella zona industriale di Napoli, e si fa parabola per raccontare l'Italia intera dal dopoguerra a oggi. Non è una storia di clima ma, come ogni storia, è anche una storia di clima. Due generazioni che si ritrovano: quella dei padri che hanno lottato per uscire dalla povertà e costruire un piccolo benessere, e quella dei figli che quel benessere lo hanno ereditato, assieme a un mondo sul punto di collassare. Solo se impariamo ad abitare questa contraddizione e riconosciamo di essere compromessi in prima persona con il processo che sta conducendo la Terra all'inabitabilità, possiamo provare a sovvertire quello che sembra un destino già tracciato. Perché «l'ecologia è l'amore di chi non ha alternative» e noi, specie umana, non abbiamo un altro posto dove andare.
18,00 17,10

Il cremulatore. Storia banale e perciò straordinaria di Pëtr Nesterenko

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 256
Pëtr Nesterenko ha una certa familiarità con la morte. Come direttore del primo crematorio di Mosca durante l'era di Stalin, ha letteralmente «ridotto in cenere» dissidenti, presunte spie, ex eroi rivoluzionari vittime del terrore rosso e delle grandi purghe staliniane. Cremulatore: questa la sua professione – se avesse un nome – che poi coincide con il macchinario che si utilizza per polverizzare ciò che resta di un individuo dopo la cremazione. Tante volte Nesterenko è scampato alla morte per un soffio, fino a convincersi di esserne immune. Finché, nel 1941, il secondo giorno dell'invasione nazista in URSS, arriva il momento del suo arresto. Dovrà rispondere adesso dell'accusa di spionaggio, e delle giravolte della sua vita tumultuosa. Ufficiale dell'Armata bianca e poi di quella rossa, fuggito dai bolscevichi in Ucraina, sopravvissuto allo schianto del suo aereo, rifugiatosi a Istanbul e poi a Parigi… Riuscirà a cavarsela anche questa volta? Tra il commissario inquirente e Nesterenko inizia una caccia del gatto al topo in cui ben presto si confondono le acque tra carnefice e vittima, giustizia e menzogna, bene e male. Saša Filipenko intreccia con virtuosismo verità storiche e fiction, e a partire dai documenti di Memorial su un personaggio affascinante e controverso – il «Caronte di Mosca» – racconta la tragica storia sovietica con un'ironia agghiacciante, offrendoci una potente chiave di lettura per la Russia di oggi.
20,00 19,00

Underground. Ovvero un eroe del nostro tempo

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 640
Capolavoro che viene continuamente riproposto e studiato, "Underground. Ovvero un eroe del nostro tempo" è senza dubbio uno dei momenti irripetibili dell'arte romanzesca russa del XX secolo.  Appartiene a quel novero di opere scritte a ridosso dei grandi cambiamenti della storia e che con quei cambiamenti fanno i conti. Negli anni cruciali tra il 1989 e il 1993, Petrovič – vagabondo, filosofo, amante della vodka e scrittore senza libri pubblicati – si considera un figlio del sottosuolo, ossia l'ultimo interprete di tutta quella tradizione letteraria di poeti dispersi che popolavano la Mosca comunista senza un mestiere, senza un vero credo politico, e che per questo vivevano da marginali. Con la sua macchina da scrivere, Petrovič si aggira come un fantasma per la capitale dove, sulle macerie del sogno sovietico, si cominciano a porre le fondamenta di una nuova era. Vladimir Makanin ci ha lasciato una lettura indispensabile per sentire il polso di quell'anima russa che negli scantinati, nelle portinerie, nelle camere affollate degli alloggi comuni teneva in vita una resistenza ironica e poetica contro il potere, l'idolatria del denaro e del successo. Per provare a capire cosa resta di quell'anima oggi.
24,00 22,80

Quello che so di te

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 272
C'è una donna in questa storia che, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: da ora non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia non è solo un pensiero astratto ma ha un nome, e quel nome è Venera. Una bisnonna che ha sempre avuto un posto speciale nei suoi sogni. Ma chi era Venera? Qual è stato l'evento che l'ha portata a varcare la soglia del Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili. Questa non è solo una storia di donne, ma anche di uomini. Di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra. Di padri che possono spaventarsi, fuggire, perdersi.  Per raccontare le donne e gli uomini di questa famiglia, le loro cadute e il loro ostinato coraggio, non resta altro che accettare la sfida: non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere. Ritornare a Messina, ritornare fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l'invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari. Nadia Terranova ci consegna con queste pagine il suo romanzo più personale e più intenso, che ci interroga sul potere della memoria, individuale e collettiva, e sulla nostra capacità di attraversarla per immaginare chi siamo.
19,00 18,05

La filosofia del cane Norton

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2025
pagine: 112
Norton discende da una stirpe di cani cacciatori, i Rhodesian Ridgeback, usati in passato per prendere i leoni nella savana. Lui però è nato in Svezia, è pacifista e in generale non dà la caccia proprio a niente, anzi secondo molti ha un'aria saggia e tranquilla da filosofo. Dopo la nascita viene adottato da due gambalunga, uno scrittore e sua moglie, e con loro inizia una vita felice e girovaga. Segue ovunque la sua nuova famiglia umana: si trova a fare piacevoli passeggiate per i boschi intorno a Uppsala e di lì a poco a volare oltre oceano per intraprendere un lungo e divertente viaggio in camper attraverso gli Stati Uniti; rientra poi in Europa, dove lo vediamo correre e giocare con altri cani nei parchi di Londra e addirittura salvare un esploratore dal cuore spezzato in una brughiera inglese, fino al ritorno in Svezia, dove inizia per lui una fase più sedentaria. In queste memorie Norton, con l'aiuto del suo amato padrone e compagno di avventure Håkan Nesser che le trascrive al suo posto, ci diverte e allo stesso tempo non esita a darci dei consigli, con leggerezza e un pizzico di buonsenso canino, su come vivere nel modo più sereno possibile anche quando le circostanze ci mettono a dura prova.
14,00 13,30

La quarta parete

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2024
pagine: 288
Samuel Akunis, regista greco oppositore della dittatura dei colonnelli, ebreo sfuggito all'Olocausto, francese d'elezione, ha un sogno folle: portare l'Antigone di Anouilh tra le strade di Beirut straziate dai combattimenti. «Nata in Grecia, immaginata tra le mani del Reich o interpretata nella Parigi occupata, Antigone era di tutti i tempi. Della nostra attualità.» Ma ora Sam è troppo malato e chiede all'amico Georges di portare avanti il suo progetto. Con un passato da attivista nel movimento del Sessantotto parigino e di scontri anche violenti con gli studenti di estrema destra, Georges da tempo ha abbandonato la politica per dedicarsi al teatro. Adesso ha una famiglia, una figlia piccola, ma non può tirarsi indietro. Così, nel febbraio del 1982 parte per il Libano, dove tocca a lui mettere in scena l'Antigone. Per farlo si dovrà negoziare una tregua di due ore. La rappresentazione dovrà avvenire sulla linea di confine, le macerie faranno da scenografia. Gli attori sono scelti da ciascuna delle fazioni nemiche: Antigone sarà palestinese, Emone un druso, Creonte un cristiano maronita, le guardie sciite. Tutti insieme sul palcoscenico: perché se la guerra è una pazzia, anche la pace deve esserlo. Georges si trova a muoversi impreparato tra cecchini, posti di blocco, edifici crivellati di colpi; per la prima volta sente i rumori della guerra. Ma non rinuncia al sogno di Sam, che è diventato anche il suo. Finché, dopo essere stato testimone della violenza e della sofferenza, con il massacro perpetrato nei campi profughi di Sabra e Shatila anche lui avrà la sua parte nella tragedia.
18,00 17,10

Gli anni inquieti

Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2024
pagine: 432
Cosa significa vivere in India nel momento in cui il Bharat Party, un partito nazionalista hindu, sale al potere con la promessa di farne un paese al passo coi tempi? Naren ha poco più di trent'anni e lavora come consulente finanziario negli Stati Uniti, ma non riesce a essere felice e sente che sta perdendo se stesso. Forse la sola possibilità di cura è tornare a casa, a Mumbai. A partire insieme a lui c'è Amanda, un'amica dei tempi dell'università, che ha deciso di prendere una pausa dalla sua vita agiata nella campagna del New England per fare un'esperienza di alcuni mesi in uno slum. E poi c'è Rohit, il fratello minore di Naren, quello che tra i due ha sempre avuto più fascino, quello che «compariva sempre sulla lista degli invitati di tutti i locali notturni». Ora però prova il bisogno di un'autenticità che vada oltre i piaceri della vita mondana, e intraprende un viaggio nel cuore del paese per rintracciarla nelle radici famigliari. Tutti e tre si trovano a fare i conti con una nazione che sta repentinamente mutando, in rapida crescita economica ma attraversata da contraddizioni e divisioni. E mentre i loro ideali e le loro ambizioni rischiano di andare in frantumi, dovranno mettere in discussione le loro scelte. Attraverso lo sguardo di una generazione che sta maturando una propria coscienza politica, Devika Rege racconta la nuova India, che si affaccia sul XXI secolo con la sua fragile complessità e la sua intricata rete di identità contrapposte.
22,00 20,90

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