Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Franco Angeli: Pedagogia teoretica

Tutte le nostre collane

Dove costruiamo pensiero? Hannah Arendt e la cura degli ambienti educativi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 164
Il male, afferma Hannah Arendt nel 1963, è spesso frutto di un’azione impensata: è infatti l’assenza del pensiero - del pensiero critico - a generare il male. Ma c’è un “in più” che accompagna il suo interesse per il male e che compone e completa, se vogliamo, la “mappa” del suo pensiero. Questo ulteriore elemento è ciò che ci consente di definire l’autrice una “pensatrice spaziale”. Il male non è mai isolato, giunge ad ipotizzare Arendt (1958), ma progredisce e trova sostegno nella vulnerabilità degli ambienti – pubblici e privati – dell’esperienza umana. Ecco, dunque, dove collochiamo la riflessione che interroga l’educazione e, in questo caso specifico, gli ambienti e i contesti educativi coinvolti nella definizione di percorsi esistenziali emancipativi. Da questo punto di vista, l’“eredità pedagogica” arendtiana è ciò che consente il rinnovo di una sfida educativa tanto attuale quanto fragile e precaria: l’azione orientata alla tutela degli ambienti dove abbiamo – dovremmo avere – occasione di rinvigorire quel pensiero che smaschera e, se può, "resiste" alla banalità del male.
24,00 22,80

Inattualità pedagogiche. Ripensare l’educazione nella riflessione pedagogica contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
L’attuale accelerazione scientifico-tecnologica, che impone ai saperi di rivedere continuamente i loro paradigmi fondativi per evitare l’accusa di obsolescenza teorico-operativa, rende necessario il ripensamento profondo anche del ruolo del sapere pedagogico. Alla luce di tale premessa, la raccolta di saggi è tesa a ri-semantizzare ed a ri-centralizzare alcune categorie cosiddette “inattuali” al fine di fornire un’interpretazione non banale e non conformista della discorsività pedagogica contemporanea. L’intento che funge da canone continuo del volume collettaneo risiede nel voler dissodare quei plessi linguistici e concettuali ritenuti marginali ed entrati, per questo, in zone d’ombra in nome di una malintesa idea di attualità che rischia di configurare un sapere pedagogico impegnato esclusivamente a rincorrere le diverse emergenze culturali del sistema sociale. La sfida che il testo propone sta, dunque, nel tentativo di rispondere, in un costante confronto tra saperi umanistici e saperi scientifici, alle istanze poste dall’attualità attraverso una rinnovata proposta di nodi e snodi euristici inattuali rischiarati, soprattutto, nel loro significato autentico.
29,00 27,55

Il ciondolo spezzato. Spazi, forme e percorsi d’amicizia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Nell’antica Grecia gli amici erano soliti spezzare in due una tessera, il symbolon, e conservarne una metà ciascuno, per non dimenticare mai l’unità perfetta che, insieme ma distinti, potevano costituire. Celebrata presso gli Antichi nel novero delle virtù più elevate, ai giorni nostri l’amicizia fatica a essere riconosciuta in tutta la sua pregnanza: spesso viene data per scontata, oppure subordinata all’amore. Eppure, è dimostrato il grande beneficio che sa apportare in tutte le età della vita, rispondendo ai bisogni di compagnia, supporto, aiuto, affetto, intimità, sicurezza emotiva e riconoscimento, senza imporre il sacrificio di porzioni di libertà individuale. Attraverso l’analisi dell’evoluzione del concetto di amicizia in Occidente, dall’Antichità ai giorni nostri, l’approfondimento sulle funzioni che ricopre nelle varie fasi dell’esistenza e l’esplorazione del suo polimorfismo semantico e fenomenologico ‒ oggi più che mai in trasformazione, anche in risposta agli eventi pandemici e alla pervasività dei mezzi di comunicazione virtuale ‒, il volume si propone di restituire la complessità e la ricchezza della dimensione amicale, sollecitando un suo necessario riposizionamento anche all’interno del dibattito pedagogico.
27,00 25,65

Il mistero dell'educazione. Spunti e orientamenti pedagogici sulle tracce di Gabriel Marcel

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Nel pensiero e nell'impegno di vita di Gabriel Marcel si coglie una trama pedagogica sottile e sofisticata che sostiene i processi educativi: filosofo, musicista e drammaturgo, nelle sue opere ha offerto riflessioni sulla dignità della persona, sul senso delle relazioni, sul significato della sofferenza e della speranza. Alla realtà della vita, per Marcel, possiamo accostarci come ad un mistero, in cui si toccano tra loro continuamente conoscenza ed ignoto, limite e possibilità. Intrisa di vita, anche l'educazione è mistero perché si confronta costantemente con gli enigmi dell'alterità e con l'indicibile della persona umana che sfugge ad ogni tentativo di incasellamento e classificazione. La proposta educativa incontra sempre lo spazio imperscrutabile della libertà altrui, affronta le condizioni del tempo e dello spazio, sollecita una costante tensione di ricerca. Attingendo al pensiero di Marcel, il testo intende offrire agli educatori orientamenti pedagogici significativi per addentrarsi, con stupore e vivacità, nei sentieri dell'esistenza. Queste pagine possono essere nutrimento per quelle anime che, come dice Marcel, non si lasciano intorpidire dalla vita ma sono in itinere e vivono la passione della ricerca. Prefazione di Vanna Iori.
22,00 20,90

Libertà in educazione. Percorsi teorici

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
La libertà in chiave educativa ha sempre rappresentato, per le innumerevoli e complesse riflessioni a cui ha dato adito, una questione di fondamentale importanza, difficilmente leggibile in chiave unitaria. In tal senso il volume si propone di attraversare le antinomie del discordo pedagogico sulla libertà, proprio nel tentativo di promuovere un processo di problematicizzazione che, attraverso una consapevolezza filosofia, garantisca, rispetto alla libertà in educazione ed alla educazione alla libertà, soprattutto nell’esperienza educativa, risoluzioni razionali aperte alla dimensione del possibile, promuovendo un atteggiamento teoretico e pratico foriero di impegno etico-razionale. Da qui la necessità di un dialogo tra pedagogia e filosofia, così come tra pedagogia e neuroscienze. Riflettere infatti sulle radici biologiche della libertà e sulla origine della coscienza nell’ambito delle neuroscienze non soltanto ci permette laportianamente di porre la libertà come ‘assoluto pedagogico’ ma ci consente altresì, nel dialogo paidetico tra discipline differenti e nella trasversalità della ricerca, di porre in primo piano la fondamentalità di una pedagogia la cui dimensione teoretica si declini sempre più in una riflessione razionale che funga da guida a una pratica intenzionalmente volta ad un’educazione alla e rispettosa della libertà dell’educando.
22,00 20,90

La consulenza pedagogica nel disagio educativo. Teorie e pratiche professionali in salute mentale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 188
Un testo per studenti e professionisti dell’educazione che vogliano raccogliere la sfida di riflettere sul disagio e su come “abitarlo” professionalmente. Un tema quanto mai rilevante nel momento in cui questo libro vede la luce – estate 2020 –, in un mondo che si accinge ad affrontare le conseguenze della pandemia sulla salute mentale di minori, adulti e anziani, nonché su tutti i contesti educativi, dalla scuola alla formazione professionale e universitaria, ai servizi educativi, socio-educativi e socio-assistenziali.
28,00 26,60

Il cerchio magico. Infanzia, poetica e gioco come ghirlanda dell'educazione

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
Il cerchio magico è l’espressione utilizzata da Huizinga nel suo celebre "Homo ludens" per designare l’ambito del gioco e del giocare. È metafora di uno spazio di trasformazione dell’esperienza, di un processo di sua elaborazione in forma rappresentata, elaborata, pensata, raccontata, descritta, narrata, giocata, spiegata. Come nel gioco, anche nell’educazione, così nella dimensione poetica ogni elemento è connotato da un effetto di raddoppiamento, perché presenta al contempo caratteri reali e di finzione. Si tratta di istanze che tendono verso un altrove, sono alla base di una insoddisfazione per il presente e mostrano la tensione verso un futuro possibile. In questo senso gli assi del volume sono descritti nella loro relazione con questa alterità: l’educazione è un setting di sperimentazione della vita e spazio della sua elaborazione; l’infanzia è la stagione simbolica dell’esistenza, che mostra in nuce il processo germinativo dello sviluppo; la poetica è l’aurora delle cose e il loro raddoppiamento in immagine-parola; il gioco è l’imitazione della realtà e la sua continua ricreazione. Nel testo, la ghirlanda è intreccio di infanzia, poetica e gioco, ed emblema di un progetto educativo orientato dalla speranza (Freire, Durand, Bloch), come condizione materiale e simbolica per un progetto di uomo nuovo e di mondo nuovo.
19,00 18,05

Pedagogia al confine. Trame e demarcazione tra i saperi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 236
L’ipotesi del volume è che indagando i confini e i rapporti tra la pedagogia e gli altri saperi sia possibile lavorare indirettamente sulla natura e l’identità della pedagogia stessa. A questo scopo, la struttura del volume vede un’articolazione in tre parti, ciascuna delle quali è intitolata al rapporto-confine con una data area di saperi e/o pratiche. La prima parte è dedica tata al rapporto tra pedagogia e filosofia. Si tratta del confine lungo il quale si è storicamente giocata la costituzione stessa della pedagogia come sapere autonomo. Infatti, la pedagogia è nata come regione filosofica, e ha conquistato faticosamente l’indipendenza da questa madre-patria nel corso della propria storia. La seconda parte è intitolata al rapporto tra pedagogia e scienze umane. Un confine, questo, che ha acquisito pregnanza nella seconda metà del Novecento, quando il modello puramente filosofico della pedagogia è entrato in crisi, e si è posta con forza l’esigenza di uno studio scientifico dell’educazione. La terza parte, infine, è dedicata al rapporto tra pedagogia e politica. Su questo confine si gioca non tanto la questione dell’indipendenza teorica della pedagogia, quanto quella della sua autonomia pratica. Infatti, spesso, la politica non si limita ad assicurare le condizioni necessarie all’educazione, ma pretende di indicarne le direzioni e i traguardi.
28,00 26,60

Dentro il lavoro educativo. Pensare il metodo, tra scenario professionale e cura dell'esperienza educativa della formazione

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 204
Lo scenario in cui operano oggi le professioni educative è complesso. Educatori, insegnanti e pedagogisti sono bombardati da richieste spesso impossibili: erogare prestazioni efficienti ed efficaci, risolvere situazioni difficili. Al contempo, sono travolti da un pregiudizio diffuso, che genera un clima di disagio e conseguenti sentimenti di inadeguatezza e frustrazione. Non solo. Il mondo intorno ai servizi educativi è radicalmente cambiato: pratiche educative consolidate sembrano non reggere di fronte alle emergenze che irrompono a scuola o nei servizi. Così, il disorientamento professionale è palpabile. Come fare, allora, educazione con professionalità? Serve ritrovare il senso del lavoro educativo, ma anche ridefinire le condizioni che lo rendono fattibile e significativo. Riappropriarsi pedagogicamente del “metodo” e dei suoi significati può rappresentare una strada utile a contenere il disorientamento professionale, individuando modalità di pensiero e di azione adeguate ad abitare la problematicità delle situazioni educative senza operare riduzionismi. Muovendo da una ricostruzione delle modalità con cui il metodo è stato pensato e praticato nella cultura occidentale, il testo accompagna educatori e pedagogisti nel pensarlo come costrutto complesso, ritrovandone il valore nella possibilità di combinare rigore e ascolto delle situazioni, e approfondendo disposizioni professionali che consentono di aver cura dell’esperienza educativa, rispettandone la contingenza, la problematicità e l’imprevedibilità.
27,00 25,65

Famiglia. Una lettura pedagogica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 156
Se c’è un luogo educativo e di preoccupazione pedagogica, questo è la famiglia. Interrogare le nostre consuetudini e sicurezze, i gesti abituali e naturali, la tradizione, può diventare un’opportunità: quale esperienza educativa consente, apre e condiziona una famiglia? Questo testo nasce da alcune lezioni rivolte a studenti che intendono diventare educatori di professione e ritorna a loro come strumento di lavoro. Offre l’occasione di esercitarsi in merito a una rosa ristretta di enunciati, di allenarsi e prendere posizione tra alcuni dei discorsi che in Occidente affrontano il tema della famiglia. A partire dalla prospettiva foucaultiana, la parola è data pochi autori rappresentativi dei tanti saperi che circoscrivono il campo pedagogico. Lungo il filo apparente che lega la famiglia di oggi a quella di ieri si distinguono rare emergenze storiche ma soprattutto si tenta di pensare il presente. La pedagogia non è il luogo in cui tutti questi enunciati trovano una composizione, meno che mai una sintesi. Tuttavia è possibile ancora esercitare uno sguardo sull’intero dominio delle scienze umane in quanto scienze dell’educazione, restando saldamente ancorati al particolare: consapevoli del regime simbolico che ogni fa-miglia istituisce e regola ma anche di tutte le sue occorrenze materiali. Si tratterà di esercitare uno sguardo pedagogico attento al dispositivo familiare.
20,00 19,00

Che cos'è un dispositivo pedagogico?

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 122
Che cos'è un dispositivo? Che cosa si intende con questo termine in filosofia e nelle scienze umane? Che cosa comporta usare la nozione di dispositivo per descrivere e interpretare i processi educativi? Il libro ricostruisce significati, genesi e sviluppo del concetto di dispositivo ed esplora alcune delle principali linee di ricerca attraverso cui è stato ed è impiegato nel campo degli studi pedagogici. Il volume è volto a offrire le coordinate teoriche per comprendere questa fondamentale categoria, nell'ipotesi che essa possa dare un contributo prezioso per analizzare i processi di soggettivazione e la commistione di sapere e potere che caratterizza le pratiche educative; esso si rivolge a tutti coloro che sono interessati per ragioni di studio e di ricerca a una riflessione sui dispositivi, nonché alle figure professionali che a vario titolo lavorano nelle scuole e nei servizi formativi.
18,00 17,10

Il riconoscimento. Alle origini dell'aver cura nei contesti educativi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 168
Il tema del riconoscimento per secoli è rimasto silente, nascosto tra le pieghe della riflessione filosofico-politica, di quella sociale, psicologica e pedagogica. Il ruolo fondativo della relazione riconoscitiva nel farsi della vita umana ha reso invisibile al discorso la questione del riconoscimento, divenuta oggi un “evento” del pensiero e un’esigenza socio-politica. Il riconoscimento è lo sguardo dell’altra/altro di cui tutti andiamo in cerca sin dal venire alla luce. Bisogno fondamentale generato dalla condizione di mancanza propria dell’uomo che solo nella relazione può attingere la pienezza del proprio essere. Il desiderio di essere “visto” oggi abita la rete, si cela dietro la condivisione con altri di ogni aspetto, di ogni momento della propria esistenza. L’individuo chiede di esistere, di essere riconosciuto anche on-line. Esiste un luogo sorgivo del “saper” riconoscere? Esiste una connessione tra l’aver vissuto esperienze riconoscitive e il sapersi riconoscere come persona? Con quale accezione si assume il vocabolo polisemico di riconoscimento? Nel tentativo di rispondere a questi e ad altri interrogativi, dopo aver posto in luce la sua duplice natura – ontologica ed etica –, il testo affronta il rapporto esistente tra riconoscimento e cura nelle relazioni educative. L’ipotesi generativa è che sia possibile avere cura in modo autentico delle persone che ci sono affidate nelle relazioni educative solo quando vi è uno sguardo capace di vedere l’altro, di intravederne il singolare e originale modo di essere, di coglierne la molteplice identità. Famiglia, scuola e comunità per ragazzi di strada sono i luoghi scelti per disvelare la primarietà della relazione riconoscitiva nella vita di uomini e donne. Uomini e donne, ragazzi e ragazze cui si dà voce. Il volume si rivolge a tutte/i coloro che nello svolgere professioni educative sono guidate/i dalla passione per l’altro.
23,00 21,85

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.