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Libri di Jole Orsenigo

Biografia e opere di Jean-Jacques Rousseau

Insegnare per un'ora. Osservazioni e interviste a docenti della scuola secondaria superiore

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 208
L'indagine pone al centro la figura dell'insegnante quale esperto del sistema scolastico, in un progetto che ha come obiettivo la conoscenza della scuola “reale”. Riflettendo sul lavoro quotidiano dei professori, vero snodo qualitativo dell'istituzione scolastica, si sono affrontati gli aspetti filosofici e storico/legislativi, ma anche le problematiche che la contemporaneità presenta. Il testo, che non ha un carattere esclusivamente teorico, offre una serie di indicazioni sulla lezione come metodo didattico. L'osservazione documenta le pratiche quotidiane svolte durante l'ora di lezione: nei focus group e nelle interviste emergono risorse e limiti nella conduzione, nell'organizzazione e nelle strategie attuate; affiorano gli stili di insegnamento, il vissuto in relazione al tempo istituzionale e soprattutto come la percezione del tempo sia profondamente influenzata dalle esperienze personali. La coralità delle voci degli insegnanti offre al lettore una possibilità di confronto sui modi di intendere e gestire il tempo, per questo il volume risulta adatto sia a chi lavora nella scuola, sia a chi desideri farlo in futuro. Introduzione di Jole Orsenigo.
20,00 19,00

Famiglia. Una lettura pedagogica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 156
Se c’è un luogo educativo e di preoccupazione pedagogica, questo è la famiglia. Interrogare le nostre consuetudini e sicurezze, i gesti abituali e naturali, la tradizione, può diventare un’opportunità: quale esperienza educativa consente, apre e condiziona una famiglia? Questo testo nasce da alcune lezioni rivolte a studenti che intendono diventare educatori di professione e ritorna a loro come strumento di lavoro. Offre l’occasione di esercitarsi in merito a una rosa ristretta di enunciati, di allenarsi e prendere posizione tra alcuni dei discorsi che in Occidente affrontano il tema della famiglia. A partire dalla prospettiva foucaultiana, la parola è data pochi autori rappresentativi dei tanti saperi che circoscrivono il campo pedagogico. Lungo il filo apparente che lega la famiglia di oggi a quella di ieri si distinguono rare emergenze storiche ma soprattutto si tenta di pensare il presente. La pedagogia non è il luogo in cui tutti questi enunciati trovano una composizione, meno che mai una sintesi. Tuttavia è possibile ancora esercitare uno sguardo sull’intero dominio delle scienze umane in quanto scienze dell’educazione, restando saldamente ancorati al particolare: consapevoli del regime simbolico che ogni fa-miglia istituisce e regola ma anche di tutte le sue occorrenze materiali. Si tratterà di esercitare uno sguardo pedagogico attento al dispositivo familiare.
20,00 19,00

Chi ha paura delle regole? Il reale dell'educazione

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 160
Comportarsi bene, in genere, vuol dire rifarsi a valori riconosciuti come buoni, belli e giusti all'interno di un gruppo. Appartenere a quel gruppo significa esibirli; possiamo civettare e ammiccando riconoscere del prestigio a chi dopo aver aderito a quei valori se ne discosta, interpretandoli in modo personale, controcorrente o addirittura trasgressivo. Potremmo domandarci se per educare ed essere educati basti rispettare un/il galateo o farlo proprio, perché non ne siamo troppo convinti. La parola galateo per il senso comune suona come qualcosa di artificiale, stereotipato, svuotato di senso o semplicemente ripetitivo, frivolo, privo di adesione vitale. Ogni galateo invece è molto più che una questione di etichetta. Stare alle regole non significa semplicemente rispettarle, onorarle, seguirle oppure interpretarle, inventarle, costruirle, ma apparire in esse. Il regime di regolarità che ogni galateo istituisce è una forma di vita e un'esperienza paradigmatica. Come accade che qualcosa come “un” galateo abbia luogo? E soprattutto come indicare quella che potremmo definire la regolarità di un galateo, cioè il sistema di regole che spiega ogni diverso galateo in atto? Il galateo, così inteso, è oggetto di quel discorso che può diventare la pedagogia se assume fino in fondo il paradigma clinico come metodo di ricerca e di intervento. Questo implica una serie di sganciamenti, anche radicali, dal passato. Senza credere che le regole siano tutto, nel testo ci si interroga da un punto di vista pedagogico intorno alla matrice “vuota” dei loro effetti.
24,00 22,80

Figure del soggetto

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 170
Questo progetto, cresciuto grazie a studiosi afferenti in vari modi all’Università Bicocca di Milano, muove dalla convinzione che ci siano un lavoro e un discorso filosofici che in quanto tali hanno rapporti operativi con l’attualità, in particolare con molte delle sfide che – oggi – sono poste dalle pratiche di ricerca e di intervento delle scienze umane. Una di queste sfide consiste nel ripensare la nozione di “soggetto”. Ciò che comunemente chiamiamo “mente”, “educazione”, “formazione”, “uomo” non possono prescindere da una concezione, per quanto minima, del soggetto e dei processi di soggettivazione; meno ancora possono prescindere da una riflessione su ciò che costituisce l’essere di questo soggetto. Il pensiero della seconda metà del Novecento offre esempi illuminanti di questo tipo di lavoro filosofico. Occorre dunque abbandonare l’idea corrente secondo la quale tale pensiero sarebbe caratterizzato dal tentativo di liquidare definitivamente la questione del soggetto. A questa lettura frettolosa si deve opporre il fatto che nel sapere filosofico contemporaneo il soggetto non viene affatto liquidato bensì ripensato, o più esattamente re-inscritto in prospettive che, da una parte, ne mettono in questione le determinazioni classiche e, dall’altra, gettano luce sulla complessa trama di relazioni che lo costituisce. Si tratta cioè di comprendere come il pensiero che ci sta alle spalle abbia concorso a delineare una vera e propria avanguardia del soggetto, la cui efficacia è ancora tutta da scrivere. Saggi di Giorgio Bertolotti, Matteo Bonazzi, Fulvio Carmagnola, Federico Laudisa, Stefano Marchesoni, Vittorio Morfino, Roberto Morani, Jole Orsenigo e Luca Pinzolo.
16,00 15,20

Dialoghi sul postumano. Pedagogia, filosofia e scienza

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 210
Il volume promuove il dialogo fra settori di studio eterogenei (in particolare pedagogia, filosofia, letteratura, sociologia, etologia), al fine di proporre una riflessione transdisciplinare su come le prospettive postumaniste possono contribuire a riarticolare in profondità i differenti campi del sapere, modificandone logiche, linguaggi, criteri epistemologici, unità di analisi, metodologie di indagine, immaginari. L'obiettivo del testo è di riflettere criticamente sull'emersione di un nuovo paradigma culturale che si pone come alternativo sia a quello umanista sia a quello scientista e tecnocratico. Nello specifico, il volume ambisce a rendere conto della svolta postumanista e postantropocentrica che sta avvenendo tanto in filosofia quanto nelle scienze umane e della natura e di come questa svolta possa aiutare a interpretare le metamorfosi che caratterizzano lo scenario contemporaneo.
20,00 19,00

Emilio e Sofia o i solitari

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 250
Il testo, qui tradotto nuovamente in italiano, racconta un altro finale rispetto a quello pensato "alla fine" dell'"Emilio". Il tradimento di Sofia, il lavoro da falegname, il vagabondare che si trasforma in viaggio: ecco le nuove avventure di Emilio. Questo altro romanzo incompiuto pone altrettante domande inaggirabili nell'attuale panorama dell'educazione permanente, come pure per l'immaginario pedagogico contemporaneo: quando ha termine l'educazione? Come costruire un'esperienza realmente formativa? Ma soprattutto: perché Emilio, in quanto imago dell'allievo ideale, ci affascina ancora?
9,00 8,55

Lavorare di cuore. Il desiderio nelle professioni educative

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 192
Il lavoro educativo chiede la messa in questione di sé, non solo come professionisti. Non si tratta di un lavoro da poco, naturale o spontaneo, ma di un raffinato esercizio consapevole in situazione. Quale effetto produce lo sbilanciarsi verso l'Altro? fino a quanto è pedagogicamente lecito spingersi? Se il desiderio, spesso non-detto, si fa presente nell'agìto delle professioni educative, solitamente è occasione di scandalo, allarme e censura, raramente possibilità di riflessione. L'Archivio Riccardo Massa intende riaprire e tenere vivo il dibattito pedagogico intorno al tema del desiderio nelle pratiche educative e più in generale di cura. Per questo rende nuovamente disponibili, in uno stesso volume, tre interventi di Riccardo Massa insieme al contributo di chi ne ha seguito le tracce. Sono presenti le voci di: Pierangelo Barone, Francesco Cappa, Jole Orsenigo, Matteo Ripamonti, Gisella Rossini, Laura Selmo, Stefania Ulivieri Stiozzi e Lucia Tannini. È in discussione il modo in cui il desiderio di educare si traduca in esperienze effettivamente appassionanti, tali da lasciare il segno.
25,00 23,75

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