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Franco Angeli: Letteratura italiana. Saggi e strumenti

Tutte le nostre collane

L'intenzion de l'arte. Studi su Dante

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 144
L'intenzion de l'arte è la disposizione del poeta rispetto alla propria materia, secondo la formula ricavata da una similitudine che si legge nel primo canto del Paradiso ("come forma non s'accorda / molte fïate a l'intenzion de l'arte, / perch'a risponder la materia è sorda") e che riflette bene il carattere, per Dante tutt'altro che pacifico, del rapporto fra l'autore, il suo oggetto, il linguaggio e lo stile che devono esprimerlo. La riflessione su questi aspetti, e in generale sui problemi di teoria dell'arte e di poetica che sono connesse alla scrittura del poema "al quale ha posto mano e cielo e terra", costituisce senza dubbio un asse portante del testo e dunque rappresenta una prospettiva privilegiata per leggerlo. E da questa prospettiva emerge come la definizione della nuova poesia proceda comunque da una sostanziale fondazione nella classicità. L'estesa panoramica sulla Commedia offerta da questo volume si sviluppa essenzialmente intorno a questo punto di vista, comprendendo questioni trasversali di poetica e di esegesi o analisi dedicate a temi, episodi o specifici nodi interpretativi (i canti di Ugolino e l'intertestualità dantesca, il ritorno a Beatrice nel Paradiso terrestre, gli elementi di una teoria dell'arte che affiorano nella terza cantica).
18,00 17,10

Vittorini politecnico

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 160
Il 29 settembre 1945 Elio Vittorini fondava a Milano la rivista "Politecnico", in cui proponeva una "nuova cultura", finalizzata non più a "consolare", ma a "liberare" l'uomo dalle sofferenze. Il termine "politecnico" identifica il più esteso periodo in cui il modello di Carlo Cattaneo ha orientato la ricerca culturale dello scrittore siciliano sui criteri dell'inclusività e degli incroci tra i linguaggi. Oltre che di letteratura, infatti, Vittorini si è occupato di arti plastiche e figurative, di architettura, di fotografia, di teatro, di cinema e televisione. La versatilità dei suoi interessi e il desiderio di confrontare fra loro i codici espressivi stanno a prologo di quelle sperimentazioni che, tra gli anni Quaranta e Sessanta, conducono a contaminare la forma-romanzo con la fotografia (Conversazione in Sicilia, 1953) e con l'urbanistica (Le donne di Messina, 1949) o a modificare il registro narrativo di Uomini e no (1945) e delle Città del mondo (1969) in sequenze drammaturgiche (1965) e in romanzo scenico (1974). Il magistero di Cattaneo suggerisce la chiave di lettura per comprendere l'attività di scrittore, di critico militante e di editore, soprattutto negli anni in cui Vittorini operò a Milano, "città politecnica" per eccellenza. L'indagine sul "Vittorini politecnico" giunge a tracciare un profilo di intellettuale poliedrico, delinea un quadro di suggestioni estetico-ideologiche che cooperano alla costruzione della polis.
20,00 19,00

Teatro e tremuoto. Gli anni napoletani di Francesco Saverio Salfi (1784-1794)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 224
L'attenzione dell'autrice è rivolta soprattutto all'attività teatrale e intellettuale di Francesco Saverio Salfi durante gli anni che trascorse a Napoli, dopo aver abbandonato Cosenza per le accuse di essere un seguace di Voltaire. Catastrofi naturali e rivolgimenti politici sembrano accelerare il corso della storia, trasformando pochi anni in una svolta epocale. Spettatore del terremoto che scosse la Calabria nel 1783, Salfi rovesciava nel Saggio di fenomeni antropologici relativi al tremuoto ogni immagine rassicurante dell'uomo. Fra le varie proposte politiche e sociali, vi era quella di un teatro comico per il popolo, preda del fanatismo religioso e potenziale attore, se spinto dalla fame, di disordini e tumulti. A Napoli il teatro tragico ha però il sopravvento, dapprima in sostegno del trono, poi, parallelamente alla scelta rivoluzionaria e filofrancese, per rovesciarlo. Accusato di essere implicato nella congiura giacobina del 1794, Salfi fugge portandosi dietro varie cose, fra le quali l'esperienza della centralità del teatro nell'educazione dell'uomo e nei cambiamenti politici.
28,00 26,60

Narrare storia e storie. Narrare il mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 240
Narrare Storia e narrare storie non si pongono ai poli opposti di opposte procedure metodiche e concettuali, ma si articolano come diverse prospettive di un'arte narrativa fondamentale, di un'attitudine narrante decisive per il dispiegarsi della modernità - il dibattito su questi punti tra gli storici delle "Annales" è stato di enorme rilievo - e in cui il ruolo della grande stagione storiografica italiana fra Medioevo e Rinascimento è presupposto indispensabile (si pensi al rapporto tra dispositio e il concetto di veritas che già Lorenzo Valla aveva affermato con forza, sulla scorta delle migliori e più audaci riflessioni della storiografia greca). Ma narrare il tempo vuole anche dire narrare gli spazi del Mondo: ogni storia, ogni narrazione specie romanzesca ha un suo proprio "spazio", ma deve confrontarsi con la spazialità "effettuale", direbbe Machiavelli, con la spazialità che ci circonda, oggettiva e coincidente spesso con ciò che per lo più intendiamo come Realtà. Di qui la necessità di misurarsi e con il narrare storico e con il narrare del Mondo, anche nei loro intrecci reciproci che spesso proprio nei generi storiografici e nei romanzi hanno avuto il loro esito più felice, forse più ancora che nelle letterature di viaggio o geografico-esplorative. Appare allora evidente che il misurarsi e mescolarsi di letteratura e storia, di narrazione e ricerca della verità sia il terreno decisivo per possedere pertinenti chiavi di comprensione del mondo stesso che oggi viviamo.
28,00 26,60

Tevere e Arno. Studi sulla lirica del Cinquecento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 176
Latino e volgare sono, nel Cinquecento, lingue letterarie in piena vitalità, entrambe capaci tanto di dar voce alle più raffinate e intense esperienze poetiche quanto di intervenire energicamente sull'attualità. Gli intellettuali sono scrittori bilingui, anche quando - come avviene per Bembo - decidono di sostenere e promuovere l'uso del volgare. Più rara un'opzione esclusiva per la lingua italiana: è il caso di Bernardo Tasso, che persegue il progetto profondamente classicista di indirizzare "questa ancor giovene lingua" "per tutti que' sentieri che i Latini e i Greci le loro condussero", verso "quella perfezione che dal mondo si desidera, e nell'altre due s'ammira". Sullo sfondo delle scelte linguistiche, altre due questioni si intrecciano variamente. Una di esse riguarda la coesione del macrotesto, cioè la rete dei procedimenti di connessione tematica e formale all'interno delle raccolte liriche e soprattutto la strategia che li governa in funzione significante, qui indagata particolarmente nei primi due libri degli Amori di Bernardo Tasso, ma poi più in generale ricondotta all'influenza del modello sotteso - il Petrarca - nella lirica di Quattro e Cinquecento. Un secondo indirizzo di lavoro percorre le modalità del fitto colloquio intertestuale, in particolare nelle Rime di Ariosto.
22,00 20,90

Fra Due e Quattrocento. Cronotopi letterari in Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 352
L'autore, che ha dedicato molti anni della sua attività di ricerca ai primi secoli della nostra letteratura, tenta in questo volume - attraverso una serie di 20 saggi composti in anni diversi ed entro un ampio arco di tempo - di compiere e di suggerire un percorso non scontato fra Due e Quattrocento. La scelta ha privilegiato una serie di più o meno complessi "cronotopi", cioè (per rifarci alla definizione di Michail Bachtin) intersezioni fra spazio e tempo fatte emergere dai testi letterari, anche quando manchi l'elemento dello spessore sociale ad assicurare la valenza realistica degli stessi. Si sono evocati, così, autori di varia statura, da Francesco d'Assisi e Iacopone da Todi a Dante e Petrarca, a minori o minimi fra Tre e Quattrocento (Faustino da Tredozio e Giovanni da Capestrano possono forse costituire autentiche novità): tutti misurati ora nella concretezza di singole opere ora entro tematiche di lunga durata (fra la santità e la "belle vita"). Il rigore filologico lascia il giusto spazio ad affreschi più affabili, mentre i colori locali e temporali non impediscono l'intreccio squisitamente letterario, nei singoli autori, fra echi interni e memorie dei modelli, la dialettica insomma fra intra- e intertestualità.
37,00 35,15

Alfieri e la crisi europea

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 224
La riflessione dell'autore su Alfieri è di varia impostazione e finalizzazione. Ha radici in antiche letture e si è esercitata alternativamente sulla problematica generale e su aspetti particolari, da un tentativo di rilettura complessiva del teatro tragico alla definizione sintetica dell'intero percorso dell'astigiano, da una messa a punto di determinate fasi della critica nella sua motivazione profonda al formarsi e svolgersi della poetica, al definirsi di una coscienza etico-politica, dall'analisi di una singola tragedia, Mirra, vista come il massimo approdo, ad analisi di altre tragedie, Antigone e Oreste, studiate specificamente nella loro storia redazionale per coglierne orientamenti e processi elaborativi. Sempre l'orizzonte è stato di natura storica, per una esigenza di capire l'opera in rapporto alla situazione soggettiva e oggettiva: il tempo dell'autore e il tempo dell'Italia e dell'Europa nel loro intersecarsi e sintetizzarsi. Il titolo vuole emblematicamente codificare in una formula l'idea e la convinzione che hanno ispirato tutti i saggi.
26,00 24,70

Tutto l'Inferno. Lettura integrale della prima cantica del poema dantesco

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 208
Il lettore della Divina Commedia trova in questo volume un'interpretazione totale dell'Inferno che Giorgio Bàrberi Squarotti, già autore di molti saggi danteschi, conduce canto dopo canto con nuove e originali esegesi, proponendo i molteplici significati che l'alta strategia del poeta ha distribuito sapientemente nella discesa nel perturbante abisso della prima cantica. La lettura della Commedia va compiuta sui molti piani di un poema che vuole rivelare, con gli strumenti propri alla poesia, la condizione delle anime dopo la morte: abbiamo così una rassegna universale dei comportamenti umani e delle multiformi passioni, colpe, reazioni, di fronte alla seduzione del male. Il "romanzo", cioè la narrazione che si dipana nelle tappe di questo straordinario percorso fino al centro della terra, è narrazione di eventi e incontro di personaggi, disposti progressivamente secondo un progetto di conoscenza per la salvezza del protagonista narratore e quindi proposto anche al lettore: fatti e persone e idee potranno essere compresi nella loro autentica essenza grazie alla privilegiata contemplazione alternativa di tale prospettiva oltremondana.
26,00 24,70

Il tempo della tirannide

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
Tra il 1777 e il 1779, Alfieri vive uno dei momenti più significativi della propria esistenza: lascia il Piemonte per la Toscana, rinuncia definitivamente al matrimonio, compone una nutrita serie di opere, tra cui il trattato Della tirannide, la Virginia, la Congiura de' Pazzi. L'autore indaga le strette relazioni esistenti tra i testi e ricostruisce minuziosamente il processo della loro elaborazione, anche in relazione ai modelli (Machiavelli, Dante), e dimostra per tal via il consumarsi in Alfieri, nel breve giro di quegli anni, di una svolta ideologica e di sentire radicale. Dall'entusiasmo nelle possibilità di rovesciare la tirannide, di educare e coinvolgere il popolo, di far rivivere nei tempi moderni il modello degli antichi, si passa ad un'amara sfiducia, che fa della storia il luogo dell'inevitabile sconfitta dei valori. Ma il fallimento dell'azione è almeno parzialmente riscattato dalla letteratura, attraverso la pratica di un teatro degli eccessi e la trasformazione (nel passaggio dalla prima alla seconda Tirannide) del genere stesso del trattato politico in una vera e propria tragedia.
21,50 20,43

A occhi aperti. Letteratura dell'emigrazione e mito americano

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 304
Esistono sogni che si fanno a occhi aperti. L'immaginario che producono si trova a essere inestricabilmente contaminato dallo scenario reale nel quale essi originano. Progetti, fantasie, aspettative ne risultano - a seconda dei casi - frustrati o stimolati. Il linguaggio stesso cerca di tener dietro alla contrastante dinamica che scaturisce dall'esperienza. All'indomani dell'Unità, per più di un secolo, i processi emigratori che interessarono l'Italia costituirono uno degli elementi fondanti della vita comune nella penisola. Il carattere fondativo della vicenda emigratoria ha però sin da subito faticato a essere riconosciuto, sia per immediati motivi di interesse socio-politico, sia per l'intrinseca natura del fenomeno, sviluppatosi in contesti geograficamente ma anche culturalmente lontani e distanti. In questi studi su opere, personaggi, episodi di quella storia, si propone un mutamento di prospettiva: si invita a riflettere sulle peculiari forme attraverso le quali i rappresentanti più avvertiti delle collettività emigrate crearono una cultura letteraria sui generis, fortemente debitrice nei confronti della venerabile tradizione italiana, ma altrettanto fortemente aperta alle sollecitazioni provenienti dai più vari scenari d'arrivo.
39,00 37,05

Fratelli d'Italia. Tra le fonti letterarie del canone risorgimentale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 112
Tramite l'analisi esemplare di alcune delle fonti letterarie, minori e maggiori, del nostro canone risorgimentale, ossia di testi teorici e poetici che, in stretta simbiosi gli uni con gli altri, in vario modo hanno contribuito a fondare l'idea di nazione italiana, il volume (edito nel 150° dell'Unità d'Italia) mira a confermare il ruolo rivoluzionario esercitato dagli intellettuali italiani, fossero artisti o critici militanti, nella costruzione letteraria e politica del nostro Risorgimento. L'opera (al cui centro si colloca la ricostruzione filologica della complessa storia redazionale dell'Inno di Mameli, "Fratelli d'Italia") copre, di capitolo in capitolo, l'arco di un sessantennio (1801-1865), intessendo una sorta di racconto storico-critico, che ha come suoi estremi, da un lato, il giovanile poemetto manzoniano "Del Trionfo della Libertà", dall'altro, "I sette soldati aleardiani" e "Le Rupi del Dodismala del Mercantini: mentre a mezzo spiccano due originali paladini dello storicismo romantico, quali il Pellico del "Conciliatore", in sapiente equilibrio fra "antichi" e "moderni", ed il Mazzini, appassionato assertore di una concezione militante ed eminentemente sociale dell'arte. Né mancano di intrecciarsi a tali numi tutelari altri illustri patrioti e poeti, dal Lomonaco del "Rapporto" al Cuoco del "Saggio storico", dal Borsieri delle "Avventure letterarie" al Tenca del glorioso "Crepuscolo", dal Berchet al Rossetti al Prati, al Petöfi.
16,50 15,68

Sanguineti e il teatro della scrittura. La pratica del travestimento da Dante a Dürer

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 160
La fisionomia complessa di Edoardo Sanguineti, poeta e prosatore, saggista e drammaturgo, traduttore e lessicologo, storico della letteratura, politico prestato alla poesia, non sopporta definizioni univoche. Resta difficile perimetrarla. Tanto vale provare ad accostarsi alla sua figura e alla sua scrittura attraverso percorsi di avvicinamento consentiti da una pratica che Sanguineti esercita con assoluta maestria, in un confronto serrato con la tradizione e le tradizioni: quella del travestimento. È quanto questo libro si propone di fare. Tra Dante e Petrarca, Lucrezio e Villon, Shakespeare e Goethe, Campana e Pound, Mantegna e Dürer, si indagheranno i modi del configurarsi, lungo la scrittura critica e creativa di Sanguineti, di una prassi di rifondazione del linguaggio e del mondo che passa attraverso un gioco caleidoscopico di citazioni, rifrazioni, ribaltamenti, sorprendenti e fertili di prospettive.
21,00 19,95

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