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Franco Angeli: Letteratura italiana. Saggi e strumenti

Tutte le nostre collane

27,00 25,65

Archeologia del romanzo. 1821-1872 bilancio di un cinquantennio

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 208
Quando nel 1821 Manzoni comincia a scrivere il "Fermo e Lucia" il romanzo è percepito ancora come un corpo estraneo nella cultura italiana, sottoprodotto destinato ad adulti 'minori'. Nel mezzo secolo successivo esso si fa strada nel sistema letterario fino a ridisegnarne i confini e gli assi paradigmatici. Questo libro racconta l'affermazione del romanzo come genere letterario che nel lungo confronto con storia, dramma e novella - le forme confinanti acquisisce un suo autonomo statuto estetico. E racconta l'affermazione del romanzo come fenomeno culturale che, insieme al giornalismo, allarga il pubblico della letteratura trasmettendo modelli di comportamento e stili di pensiero; mentre concorre a orientare l'attività dei letterati verso la professione liberale e il lavoro dei tipografi-librai verso l'impresa moderna. Un'ultima linea di indagine, la quale salda le precedenti collegandole alla vicenda del Risorgimento, riguarda la domanda di identità nazionale che il genere supporta ed amplifica. Nel quadro disegnato da queste prospettive protagonisti sono dunque gli scrittori, i filosofi, gli economisti che individuano nel romanzo la forma per rappresentare la totalità di un mondo complesso; sono i giornalisti, i critici, i traduttori che sulla narrativa fanno le prove di un mestiere il cui solo 'mecenate' è il pubblico; sono gli editori che che progettano collane, edizioni popolari, campagne pubblicitarie accreditando il romanzo come una componente importante del mercato librario.
27,00 25,65

Eduardo de Filippo e il teatro del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 318
Nel progettare i lavori del convegno internazionale "Eduardo De Filippo e il teatro del mondo", l'Ateneo federiciano si è posto l'obiettivo di ridisegnare la geografia e la storia delle traduzioni di Eduardo nel mondo, dall'Europa all'America, dall'Africa all'Oriente, e, seguendo Umberto Eco, ha affrontato il nodo della traduzione come negoziazione tra le lingue e del traduttore come colui che nel negoziare deve arrendersi "a dire quasi la stessa cosa", dal momento che una lingua con la sua cultura non può essere restituita nella sua complessità da altre lingue e da altre culture. Inoltre ha aperto in modo pionieristico due capitoli, quello delle riscritture dei testi eduardiani per le comunità di emigrati oltreoceano, con la commistione di dialetto napoletano e parlate meridionali, e quello del dialogo tra la drammaturgia italiana e le drammaturgie del pianeta. Infine ha scelto di verificare in quale misura Eduardo sia un classico della contemporaneità e di focalizzare l'impegno civile di Eduardo per il recupero e la rieducazione dei ragazzi a rischio.
36,00 34,20

L'inferno dei guelfi e i principi del purgatorio

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 248
Sempre più forte si avverte l'esigenza di contestualizzare davvero Dante, soprattutto le vicende del suo esilio, in parallelo con il progressivo costituirsi della sua ideologia imperiale e della sua nuova poetica nei cruciali e intricatissimi anni fra il 1304 e la discesa di Arrigo VII. Seguendo il susseguirsi delle esperienze biografico-politiche in stretta connessione con lo svolgersi di una scrittura riesplosa, dopo il silenzio del primissimo esilio, stimolata anche da un pubblico nuovo e diversissimo rispetto a quello della Firenze anni '80 e '90 del Duecento, l'itinerario dantesco va da Tre donne alla valletta dei principi nel Purgatorio. Un itinerario rigorosamente seguito nel suo senso politico, per la necessità di mettere a nudo lo scheletro evenemenziale e ideologico da cui è sostenuto il corpo della poetica dantesca. Uno scheletro, per l'appunto, affatto politico. Difficile intendere a fondo Dante senza aver ricomposto le ossa sparse e disordinate di quello scheletro. Che non è un ritorno alla ormai quasi centenaria distinzione crociana fra struttura e poesia, bensì una lettura della poesia in chiave politica, concettuale. Come Dante pretendeva, lui che ha sempre collegato il proprio onore di poeta alla condizione di cive.
29,00 27,55

Per l'unità delle arti. Saggi di critica romantica (1838-1880)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 316
Questa raccolta di saggi, intitolata all'unità delle arti e edita nel bicentenario della nascita di Carlo Tenca, oltre che dei nostri manifesti romantici (1816-2016), è ben più che un omaggio d'occasione al critico lombardo dell'Ottocento. Essa, infatti, riunisce materiali tutt'altro che minori, i più dei quali apparsi sulle riviste milanesi del tempo o rimasti celati tra le carte autografe del Tenca, così da offrire un profilo complementare dei molteplici e costanti interessi storico-artistici del critico milanese, come pochi altri capace di spaziare, con rigore critico pari alla passione civile, dalla musica al teatro tragico antico e moderno, dalla modernità letteraria alla storiografia medievale, dal dibattito sulla conservazione urbanistica del nostro patrimonio monumentale a quello sulla riforma dell'insegnamento accademico delle arti. Ma l'originalità della raccolta sta anche, e soprattutto, nella sua ultima sezione che, saldando al ventennio (1838-59) della militanza critica tenchiana quello della successiva militanza parlamentare (1860-80), ci proietta, tramite alcuni autori esemplari dell'età romantica, come Manzoni e Leopardi (con un affondo finale sull'umanesimo del Petrarca), nella laboriosa officina del critico, alle riflessioni preparatorie di saggi poi dati alle stampe associandone altre più tarde, ad eloquente riprova della sua fedeltà agli autori più cari.
34,00 32,30

È delle parole, quel che dei colori. La ragione retorica da Giambattista Vico a Gaetano Filangieri

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 194
Uno sguardo critico attento alla "ragione retorica" permette sia di intendere in modi più congrui la prosa "ingegnosa" di Vico - volta a indagare le origini storiche delle civiltà umane, ma anche una vicenda autobiografica segnata da avversità, invidie e confutazioni - sia di cogliere peculiari passaggi della sua lezione nello stile di pensiero degli illuministi meridionali. Per esempio nella scrittura del "galileiano" Antonio Genovesi, attraversata dal tema delle opposizioni malevole, nonché da quei miti già riproposti dall'autore della "Scienza nuova" e piegati dall'illuminista a configurare la storia di una "civiltà meridiana": i cui luoghi mostravano bensì i segni di passate grandezze e prosperità, ma per lo più i volti di una arretratezza e "barbarie" drammaticamente in atto. Del resto, l'incidenza di Vico può riconoscersi pure nelle pieghe di uno stile di pensiero ancor più fortemente oppositivo, ovvero nell'ampio trattato di Gaetano Filangieri, "La scienza della legislazione", di rigorosa architettura geometrica, la cui retorica - nel mentre andava rivisitando l'universo di simboli e di antiche credenze - aspirava a promuovere un progetto di radicale trasformazione della società di Antico Regime.
23,00 21,85

Dar spirto a' marmi, a i color fiato e vita. Giorgio Vasari scrittore

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 178
Se si volesse cercare una formula, che riassuma il senso di questa indagine sulla scrittura del pittore Giorgio Vasari, essa potrebbe sicuramente essere individuata sul piano poetico. Nei versi di un sonetto di accompagnamento alle Vite risiede, infatti, il significato profondo della produzione letteraria vasariana. In esso (Questo si dona a voi, donna gradita) la raccolta biografica e, in generale, la scrittura dell'artista si configurano efficacemente come un mezzo per "dar spirto a' marmi, a i color fiato e vita". Non è solo la riproposizione del principio classicista della scrittura che vince la morte, al quale pure si allude ('dare vita' nel senso di permettere alle opere di esistere nel tempo), ma è anche l'idea di una funzione più ampia da affidare alla 'penna' rispetto al 'pennello'. Il libro delle vite e la produzione letteraria finiscono per vivificare le creazioni artistiche, per originare in loro il principio immateriale della vita, che le eleva su un gradino più alto rispetto al piano della pura materialità. L'atto della scrittura, che si configura sostanzialmente come atto di narrazione e di descrizione relativo a immagini dipinte o scolpite, diviene l'unico in grado di fornire il soffio vitale a opere che potrebbero ai più apparire morte, di accendere e, quindi, di generare il moto in immagini che potrebbero ai più apparire statiche.
24,00 22,80

La realtà come invenzione. Forme e storia della novella italiana

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 200
La letteratura italiana è povera di romanzieri ma ricca di poeti i quali, quando scrivono in prosa, danno il meglio di sé in testi di poche pagine: così Italo Calvino spiegava la sua predilezione per la rapidità dei testi brevi e per le "short stories". L'invenzione del racconto Italia affonda le radici nella nascita della novella, un genere 'nuovo', 'breve', 'rapido' e 'vario' di cui questo volume racconta le origini e la evoluzione dall'anonimo Novellino al Decameron di Giovanni Boccaccio ai libri di novelle successivi, in un arco di tempo molto lungo che dal Duecento giunge alle soglie del Seicento. Dopo il Decameron, nella transizione dal Medioevo al Rinascimento, molti narratori hanno continuato a raccontare la realtà in parte seguendo e in parte variando i percorsi di invenzione già tracciati da Boccaccio sulla ricchissima tradizione medievale di forme brevi. Da Sacchetti a Masuccio Salernitano, da Morlini all'Arienti, da Bandello al Lasca, per citare solo alcuni importanti scrittori dopo Boccaccio, hanno dato vita a una congerie coloratissima di novelle, di personaggi e di trame inserite in un sistema narrativo pulviscolare e molteplice, capace di attrarre i sogni, le peripezie e le avventure di uomini e di donne di epoche e contesti geografici, politici e sociali molto differenti. Il volume esplora gli aspetti teorici e tematici più importanti di questo patrimonio narrativo.
26,00 24,70

Verga, Pirandello e altri siciliani

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 288
Il volume illustra, in un'ottica post ideologica, aspetti, anche misconosciuti e talora inesplorati, della grande letteratura siciliana dell'Otto-Novecento, evidenziandone, per campioni significativi, la luminosa perennità. Risaltano in particolare, nella sezione verghiana: l'analisi, che si vuole sperare esaustiva e definitiva, della complessa elaborazione di Fantasticheria; la dimostrazione della tecnica del bilanciamento tra lingua e dialetto, esperita dal Catanese su gli abbozzi del Mastro-don Gesualdo e il rilevamento di un lapsus d'autore; la perlustrazione delle transcodifiche attraverso cui passò il testo geniale della Lupa; la lettura del tutto innovativa - post crociana e post marxiana - dei romanzi minori di Verga nelle loro connessioni con la coeva cultura francese e soprattutto con la Scapigliatura milanese. Il tutto è corredato, in Appendice, di testi pressoché sconosciuti (il pamphlet su La letteratura disonesta di Manieri, per esempio) estremamente significativi e del tutto pertinenti al discorso che vi si conduce. Di Pirandello si evidenziano, invece, il magistero assoluto dell'arte novellistica e, in una, temi e forme delle Novelle per un anno, passati sotto silenzio a causa di certe sviste ideologiche e/o di certo pirandellismo perdurante, nonché la complessa tecnica della transcodifica, adottata dall'Agrigentino, per passare dalle novelle matrici a drammi di notevole bellezza e forza conoscitiva.
30,00 28,50

Le forme della brevità

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 280
La brevità svolge un ruolo sempre più tangibile nella nostra vita di tutti i giorni sia nelle attività del pensiero sia nella pratica, e vi ricorriamo spesso in modo intuitivo. In questo libro si aiuta il lettore a comprendere le ragioni che incentivano il buon funzionamento delle forme brevi in diversi tipi di linguaggio. Prima di tutto chiedendosi: in che modo si forma efficacemente una frase breve, un'immagine breve, un documento breve? come funziona il meccanismo della brevità? quale relazione c'è tra la profondità di un discorso e un'esposizione breve dei contenuti? Ecco alcuni degli interrogativi sui quali si concentrano i saggi del volume curato da Milly Curcio che ha coordinato un gruppo di studiosi e scrittori impegnati a comprendere e a farci comprendere in che modo l'occasione della brevità diventa un aspetto fondamentale nella civiltà contemporanea così come nella tradizione. Gli studi qui riuniti mostrano come la brevità possa essere utilmente applicata nella pratica della comunicazione a diversi livelli: nella didattica, nella ricerca, nei linguaggi creativi, nelle relazioni interpersonali. Dalla poesia al racconto, dal sonetto al cortometraggio, dal fumetto alla pittura, dalla filosofia alle letterature greca e latina, dall'aforisma al madrigale, dalle immagini alla parola, si crea un percorso che dà sfondo storico e consistenza documentaria ai riflessi impliciti del buon uso della brevità nel nostro quotidiano.
30,00 28,50

Pagine di storia dell'Umanesimo italiano

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 312
Umanesimo è l'affermazione dei valori umani come fini, e la scoperta che quei valori si sono realizzati al sommo grado nel mondo antico e sono testimoniati in forme definitive ed esemplari dai monumenti letterari della classicità: le "humanae litterae", appunto, dov'è eternato immaterialmente ciò che nella sua materialità il tempo ha consunto. Questo sentimento si riaffaccia nella cultura, per qualche aspetto, fin dal secondo Duecento; si delinea più chiaro nel pieno Trecento; e si fa universale nel corso del secolo seguente fino a improntare di sé tutti i caratteri salienti della civiltà quattro-cinquecentesca. In esso rivive il significato di una opposizione non già tra umano e divino, ma tra quanto appartiene a ragione, dovere e virtù e quanto ricade nella selva della ferinità irrazionale e muta. Perciò l'Umanesimo è, in senso proprio, l'insieme degli eventi culturali in cui si è interpretata, giustificata e promossa l'esigenza di ricondurre la condizione umana a un sistema di riferimento non trascendente, bensì fondato nell'immanenza, e legittimato da modelli e istanze offerti dalla condizione umana stessa nei suoi momenti più alti e per così dire categorici.
35,00 33,25

E cielo e terra. Echi biblici e strategie politiche nella Commedia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 176
Nel Paradiso Dante dichiara che al suo poema hanno posto mano "e cielo e terra" (Pd XXV 2). La parola del poeta si pone come parola sacra, sullo stesso piano di quella dei profeti e degli apostoli; ma l'opera è anche fictio poetica, rivolta concretamente a un lettore. Con questa doppia lente (gli echi scritturali e le soluzioni poetiche) si propone la lettura di momenti paradigmatici della Commedia, per porre sotto nuova luce l'eccezionalità dell'operazione letteraria dantesca, profondamente radicata nel suo tempo, ma unica nell'ambizione di assumere in un poema la totalità dei modelli e delle esperienze del passato. Dall'approdo alla spiaggia purgatoriale all'ultimo saluto all'amatissima Beatrice, gli otto saggi del volume analizzano snodi significativi del percorso dantesco in Purgatorio e Paradiso, sostituendo al tradizionale modello delle lecturae un taglio per temi e questioni (i concetti di legge e di libertà, la preghiera, lo spazio italiano, la definizione dell'io autoriale) e per sequenze narrative (l'antipurgatorio, l'incontro con Belacqua, la figura di san Pietro, il congedo da Beatrice).
21,00 19,95

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