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Feltrinelli: I narratori

Tutte le nostre collane

Una campanella silenziosa

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 544
Il vivido affresco di una famiglia giapponese, i Nire. Nire, l’olmo, albero emblema di solidità, tiene assieme il nucleo composto da un’anziana coppia di genitori, dai loro tre figli – due femmine e un maschio – e dai loro nipoti. Le due sorelle non potrebbero essere più diverse: Anzu, ceramista famosa, riservata, separata dal marito, vive da sola con il figlio, mentre Kyōko, affascinante e seducente, assistente di direzione in una grande azienda americana, passa da un uomo all’altro con sicura nonchalance. Il fratello Nobuki, sposato con due figlie, non abita con i genitori, come la tradizione imporrebbe al maschio primogenito. I delicati equilibri famigliari vengono messi in crisi dall’irrompere della malattia di una delle figlie e dal morbo di Alzheimer della madre, che contribuisce a portare a galla sentimenti sotterranei e segreti sorprendenti. Cinque voci, di generazioni diverse, prendono la parola e, come piccole campane a lungo silenziose, fanno tintinnare verità nascoste. Talvolta, come le campanelle del suzuran, il mughetto, celano dietro un aspetto leggiadro una natura velenosa. Ma anche quando gli equilibri sembrano spezzati, l’amore, la devozione, il riscatto, il caso o le coincidenze li ricompattano come fa l’urushi – la lacca giapponese – con la ceramica, rendendoli più saldi di prima. Nei rapporti interpersonali e di coppia, visti attraverso le lenti della tradizione e della modernità, si agitano contraddizioni e cambiamenti sociali, ambizioni e desideri, il tutto sullo sfondo della provincia giapponese, in mezzo a fiori colorati, al frinire delle cicale, nel mutare delle stagioni della vita e nel ciclico succedersi di simbologie che legano storie e personaggi.
22,00 20,90

Dove cadono le comete

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 368
Abruzzo, 1938. Un paese della costa dei trabocchi, a trecento gradini sul mare. Emma è una ragazza “due volte svergognata”, con mani e occhi carichi di una qualche capacità oscura. Partorisce un bambino nella stalla dove vive da quando è stata rinnegata dalla famiglia, ma sa che non può tenerlo con sé. All’ufficio anagrafe lavora invece Olimpo, che non è diventato calzolaio come tutti i maschi di casa sua, ma volendo fare il poeta ha preferito lavorare lì per guadagnarsi il pane. È lui che dà il nome al figlio di Emma prima che venga portato in un convento. Olimpo è sposato con Anita, l’unica donna bionda di tutto il paese e più grande di lui di dieci anni, che ha perso il braccio sinistro in un incidente. Sono appena diventati genitori per la seconda volta di una bambina, Bianca. Ma Anita sta ancora svezzando il primo figlio e non ha abbastanza latte per entrambe le creature; per questo Olimpo chiede a Emma di andare a vivere con loro e prendersi cura di Bianca. Anita non farà mai mistero di disdegnare la presenza di Emma, mentre Bianca crescerà con due madri, sentendo che forse nessuna le appartiene fino in fondo. Tutto questo è solo l’inizio di una saga familiare che si fa racconto corale di un intero paese, dove storie private dal sapore antico si intrecciano alla grande Storia, dall’occupazione durante la Seconda guerra mondiale e gli scontri sulla linea Gustav alla rinascita negli anni Sessanta. Con una voce magnetica e intensa, carica di suggestioni, Vito di Battista compone un affresco in cui vicende che ci toccano da vicino si tingono di un fascino visionario, e il reale e l’invisibile arrivano a fondersi in un solo orizzonte. Per terra o per mare alla fine è lo stesso: c’è sempre un po’ di spazio vuoto da chiamare proprio, in qualche spigolo già noto o sconosciuto.
19,00 18,05

Bella e perduta. Canto dell'Italia garibaldina

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Cos’è oggi Garibaldi? È un linguaggio forte e liberatorio che rompe col politicamente corretto, stronca ogni rigurgito di fascismo e non teme di chiamare le cose col proprio nome. È una topografia corsara che riaccende memorie ovunque e compone il ritratto di un eroe sconfitto, che non può riconoscersi in un’Italia che ha tradito le premesse del Risorgimento. Un uomo appassionato e irruente, capace di prendere in mano la penna per scrivere una lettera infuocata agli italiani di oggi. In un Paese che in apparenza non si indigna e nemmeno canta più, Paolo Rumiz attraversa borghi, città e campagne incontrando un popolo inatteso, fatto di uomini e donne retti, coraggiosi e – anche nel dissenso – carichi di passione civile, che spesso guardano a Garibaldi come emblema di libertà, giustizia e ribellione: riferimento ideale per proporre una narrazione diversa sull’Italia di oggi, le sue divisioni, le sue contraddizioni e una memoria che tende a svaporare. Con indosso una camicia rossa commissionata per la traversata dello Stivale, Rumiz si fa protagonista di questa rievocazione avventurosa anche con azioni spavalde, come quando con un commando di “ribelli” si diverte a scalare di notte una ciminiera di Montecchio Maggiore in Veneto, per appendere a quaranta metri d’altezza un enorme tricolore sotto il naso degli antitaliani. E ci accompagna in un viaggio patriottico fisico, spirituale e pieno di sorprese, che ha suscitato una valanga inattesa di lettere arrivate dall’Italia e anche dall’estero. Fra riferimenti letterari, storici, simbolici legati a una tradizione risorgimentale di ardore e visione, Bella e perduta è un’opera appassionata e, qualità ormai rarissima, capace di unire.
17,00 16,15

I nostri ultimi giorni selvaggi

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 336
I Labasque non sono una famiglia come le altre. Vivono in un capanno nelle paludi e sbarcano il lunario cacciando alligatori. Per i bravi cittadini di Jacknife, Louisiana, sono un guaio, degli emarginati, il tipo di persone che non vuoi vicino a casa. Così, quando Cutter Labasque viene trovata a faccia in giù nel fango della palude, a nessuno sembra importare, nemmeno ai suoi due fratelli. L’unica a mettere in dubbio il verdetto ufficiale di suicidio è Loyal May, amica d’infanzia di Cutter, tornata da poco in città per prendersi cura dell’anziana madre. Anni prima, appena diciottenne, Loyal se ne era andata dopo aver rotto ogni rapporto con la sua inseparabile compagna di avventure. Uno stupido errore per la prima, un vero e proprio tradimento per la seconda, tanto che da allora le due non si sono più parlate. Adesso Loyal è a caccia di risposte. Sono in pochi a darle retta, e ancor meno quelli pronti a ficcare il naso nei segreti di Jacknife. Di sicuro è troppo tardi per ottenere il perdono di Cutter, ma forse c’è un modo per fare giustizia. Dopo il grande successo di "Chi ha peccato", Anna Bailey – sempre graffiante nel raccontare il lato oscuro e bigotto delle piccole comunità – firma un romanzo teso e ricco d’atmosfera, che scava tra i nostri impulsi più selvaggi e la conferma tra le voci più interessanti del giallo internazionale.
19,00 18,05

Il mio nome è Emilia del Valle

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 320
Emilia del Valle Walsh nasce a San Francisco nel 1866. Sua madre, Molly Walsh, è una suora irlandese sedotta da un aristocratico cileno. Emilia cresce nel cuore di un umile quartiere messicano, diventando una giovane donna brillante e indipendente che sfida le norme sociali per perseguire la sua passione per la scrittura. Da giovanissima, inizia a scrivere romanzi d’avventura sotto lo pseudonimo di Brandon J. Price, ma la sua carriera decolla quando diventa editorialista al San Francisco Examiner. Emilia convince il suo editore a mandarla in Cile per coprire una guerra civile con interessi economici e politici statunitensi. Così, nel 1891, si ritrova a Santiago, una città sull’orlo del baratro. Ospite della (già nota ai lettori) mitica Paulina del Valle, vive gli scontri in prima linea, s’innamora e riprende contatto con il padre biologico in punto di morte. Emilia dovrebbe tornare a San Francisco, anche per coronare il suo amore, ma decide prima di voler vedere una piccola proprietà terriera, l’unica eredità lasciatale dal padre, nei pressi del lago Pirihueico, in una zona disabitata di inviolata bellezza naturalistica. Una storia di amore e guerra, di scoperta e redenzione, raccontata da una giovane donna coraggiosa che affronta sfide monumentali, sopravvive e si reinventa.
22,00 20,90

Di madre in figlia

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
Ciò che ti isola ti salva, è la vita che ti mette in pericolo. Marilù abita in cima a un’isola: sotto c’è il villaggio, in mezzo il bosco e infine la radura con la sua casa, dove nemmeno i frequenti incendi estivi possono raggiungerla. È una donna che affascina ma un po’ spaventa, perché porta con sé il fatto di essere stata molto libera negli anni più liberi del secolo scorso, gli psichedelici Settanta. Fin troppo, pensa sua figlia Angela, che sente di averne ricevuto soltanto trascuratezza. Ora Angela si trova costretta a malincuore ad affidarle per tre mesi la figlia Adelaide – che si fa chiamare Adè –, adolescente tanto attiva in Rete quanto insicura nel mondo e nel proprio corpo. In questa lunga estate nonna e nipote si ritrovano insieme dopo dieci anni, si conoscono e si riconoscono, mentre la madre irrompe con telefonate ansiose sul fisso di casa perché, come primo gesto, Marilù ha requisito il cellulare alla ragazza. Per Adè la vacanza non potrebbe cominciare peggio, invece a poco a poco diventa un’avventura. C’è un segreto di cui la nonna non vuole parlare, qualcosa che riguarda la sua storia familiare, la linea femminile che la precede – sua madre, farmacista in un paesino del Sud, e la madre di sua madre, una guaritrice che è finita a vivere in un convento. Un’antica colpa in questa storia senza colpevoli. Sul delicato confine fra amare, proteggere e lasciare andare, fra prendersi cura e avvelenare, le tre, di madre in figlia, provano a capirsi. Ciascuna ha agito con le migliori intenzioni, anche se a volte il rancore, il dolore, l’amore accecano. Concita De Gregorio intreccia tre generazioni, tre epoche della storia e tre stagioni della vita nelle voci di Marilù, Angela e Adè: subito così vere, così vulnerabili e vive da risuonare immediatamente intime.
16,00 15,20

L'isola della felicità

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 176
In un’isola sperduta nell’Oceano Pacifico la popolazione, che ha sempre vissuto con frugalità di pesca e agricoltura, si ritrova ricchissima grazie allo sfruttamento di un deposito di guano, da cui si ricavano fertilizzanti di pregio. Dall’oggi al domani l’isola diventa uno dei paesi con il reddito pro capite più alto al mondo. Cinquant’anni dopo, l’isola è in miseria e l’unica graduatoria a cui è in testa è quella della popolazione più obesa del pianeta. È uno degli isolani – testimone straniato dell’incredibile storia vera di Nauru, la repubblica più piccola del mondo – a prendere la parola e a raccontarci la traiettoria di un paradiso in Terra a cui basta solo mezzo secolo per conoscere glorie e nefandezze del genere umano. Attingendo a eventi reali, Davide Ferrario costruisce un’esilarante metafora del mondo contemporaneo. Quando il guano si esaurisce, ogni Presidente che si succede al governo dell’isola cerca nuovi espedienti per accumulare ricchezza, imbarcandosi in imprese sempre più surreali e fallimentari: ma drammaticamente vere. "L’isola della felicità" è una satira apertamente ispirata al Jonathan Swift dei Viaggi di Gulliver, che inanella con strepitosa ironia un travolgente crescendo di avventure tragicomiche che tengono il lettore in equilibrio costante tra la risata e l’amara coscienza del nostro tempo.
17,00 16,15

La nebbia e il fuoco

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 144
Sotto il cielo grigio di Alessandria, il narratore incontra Gepi, un vecchio amico che gli si avvicina spingendo a mano la bicicletta e, con l’indifferenza tipica di quella città, gli racconta una vecchia storia dimenticata: Aldo, l’amato e stimato professore d’inglese del liceo, aveva fatto parte della Resistenza. “Era una testa calda,” continua Gepi. “Si dice che partecipò a una spedizione dove venne ucciso un colonnello. Anche se doveva essere solo un’azione dimostrativa. Le cose andarono diversamente. Aldo aveva diciannove anni.” Inizia così per il narratore – che se n’è andato da Alessandria ormai da molti anni e nel frattempo è diventato uno scrittore e un intellettuale – un viaggio nella memoria, storica e personale. In quella città antieroica, quasi priva di misteri, il passato del professore sembra invece inafferrabile. Aveva davvero fatto parte di quella spedizione? Impossibile ricostruire con certezza, eppure in fondo ciò che importa non è tanto arrivare a quella verità, quanto ripercorrere i luoghi della memoria per arrivare alla memoria dei luoghi. Il cuore dell’indagine letteraria di Cotroneo in "La nebbia e il fuoco" è la figura di un professore capace di insegnare senza retorica, di trasmettere un pensiero critico restando sempre defilato. “Se oggi penso a uomini come come Aldo,” scrive l’autore, “penso che si era in una vera e propria antropologia diversa. Quelli come lui erano un’altra specie di uomini.” Uomini capaci di infondere la passione civile attraverso la misura e il silenzio.
16,00 15,20

Malanima

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Sull’isola non tutti vanno e vengono allo stesso modo. Ci sono quelli che arrivano con il sole di maggio e ripartono con le prime piogge di settembre. C’è chi fa avanti e indietro ogni giorno, senza più chiedersi a quale riva appartenga davvero. E poi ci sono quelli che, messi dalla vita davanti a un bivio, hanno dovuto scegliere se restare o imbarcarsi per una partenza che può valere un addio. Entrambe le scelte lasciano un segno invisibile e profondo. Mia lo ha imparato da bambina attraverso la storia della sua famiglia – la madre Teresa è rimasta, nella convinzione che l’isola fosse l’unica realtà possibile, mentre la zia Nietta è andata via appena ha potuto – e continua a vivere questi conflitti da adolescente insieme a Giulia, Anna e Nello, gli amici di sempre. Adesso però a portare scompiglio è arrivata Marina, la ragazza di città che non se ne andrà con le piogge di settembre. Così diversa e a tratti scostante, Marina attira su di sé sentimenti contrastanti: dalla curiosità al disprezzo, dall’attrazione all’invidia. Mia, invece, in lei vede soprattutto il fascino di chi proviene da un altrove lontano. Eppure Marina si trascina dietro legami ancestrali – sua madre Lia è legata a filo doppio con l’isola da un trauma e dall’antica amicizia con Teresa – e sembra destinata a riportare a galla segreti inconfessabili. Con una prosa avvolgente e un ritmo solenne, Rosita Manuguerra ha scritto un romanzo di formazione luminoso, che a partire dall’ambientazione in una piccola isola è in grado di esplorare temi universali. "Malanima" è la storia di due ragazze in cui riverbera e si compie il racconto di emancipazione delle loro madri, una storia capace di scavare a fondo nel cuore di tutti noi e di rammentarci che le mete di partenze e ritorni, di arrivederci e addii, non sono altro che luoghi dell’anima.
17,00 16,15

Correzione automatica

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 160
Trentatré racconti scritti nello stile scarno, disincantato, ironico e surreale tipico dell’autore, che sono trentatré metafore di un’ampia gamma di sentimenti umani, come rabbia, sete di vendetta, compassione, gelosia, amore e tristezza. I personaggi che popolano la narrativa di Keret hanno problemi di lavoro e relazionali in cui ci si può riconoscere. Vivono in un mondo in cui vige un progresso tecnologico che non risparmia da tragicomici malintesi ed equivoci disturbanti. Non tutti i racconti sono ambientati in Israele e il conflitto israelo-palestinese fa capolino solo in un paio: "Le sigarette della salute" e "Fervore", in cui Keret accenna al tragico attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 nel contesto di una storia il cui candido protagonista cerca di cambiare la drammatica realtà grazie a una fervida preghiera e alla potenza della sua ingenua fede religiosa. Ma forse la realtà israeliana è percepibile nel senso di disperazione che pervade molti racconti e nella presenza costante della morte. Disperazione e morte che si avvertono e vivono ormai ogni giorno e che nessuna “correzione automatica” è in grado di dissipare o cancellare.
16,00 15,20

La strada giovane

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 128
Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l’8 settembre. Dell’armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia oltre le Alpi, a patire fame, freddo e paura. Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall’amicizia con Lorenzo, un giovane toscano spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio. Insieme, i tre colgono l’occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del ’44 per fuggire. Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un’impresa, e la gente è terrorizzata e feroce. La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza. Eppure, a sorreggerlo nel suo interminabile viaggio attraverso i territori occupati dai nazisti, dove combattono le bande partigiane e continuano i bombardamenti, e poi nella devastazione di un Sud martoriato dall’avanzata degli Alleati, c’è il ricordo della bellezza, il calore degli affetti. Mentre si nutre con le lumache rosse che emergono dal terreno dopo la pioggia, emergono anche le sue memorie: la festa del Santo a Ferragosto, il profumo di burro e vaniglia dei biscotti preparati dal padre, il sapore dei babbaluci in umido, l’emozione della Targa Florio, la celebre corsa automobilistica. E il calore dei baci di Maria Assunta che, forse, lo sta ancora aspettando e che lui desidera riabbracciare a ogni costo. Ispirato a una storia familiare, "La strada giovane" è il primo romanzo di Antonio Albanese, che rivela un talento per la narrazione tesa, a tratti drammatica, venata di tenerezza. Nino è un protagonista struggente e vero, di cui è impossibile non innamorarsi.
16,00 15,20

La grande piena

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 448
In una cittadina del North Dakota, Gary Geist, un giovane spaventato e destinato a ereditare due fattorie, desidera disperatamente sposare Kismet Poe. Gary pensa che Kismet sia la risposta a tutti i suoi problemi. Kismet non riesce nemmeno a immaginare il suo futuro, per non parlare del tipo di futuro che Gary potrebbe offrirle. Durante una maldestra proposta di matrimonio, Kismet perde l’occasione di dire “no” e così il dado è tratto. Hugo è innamorato di Kismet da anni. È suo amico, confidente e occasionalmente suo amante – e ora che sta per sposare Gary, Hugo è determinato a sottrargliela. Intanto la madre di Kismet, Crystal, abbandonata all’improvviso dal marito Martin che se ne è andato portando via tutti i soldi di casa e della chiesa, lavora come autista di un camion che trasporta barbabietole da zucchero dai campi della famiglia di Gary, campi che erano appartenuti ai suoi avi nativi americani. Una sera mentre guida vede passare un puma: sarà un segno funesto? Decisamente bello come il paesaggio in cui è ambientato, "La grande piena" racconta di persone comuni che sognano, crescono, si innamorano, lottano, sopportano tragedie, portano con sé amari segreti; uomini e donne complicati e contraddittori, imperfetti e rispettabili, soli e pieni di speranza. Una comunità delle praterie che deve affrontare le conseguenze devastanti di forze poderose che la sconvolgono. E come ogni libro scritto da questa grande maestra contemporanea, "La grande piena" parla del nostro legame lacerato con la terra e dell’amore in tutta la sua assurdità e il suo splendore.
22,00 20,90

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