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Edizioni Scientifiche Italiane: Nuove ricerche di scienze penalistiche

Tutte le nostre collane

La responsabilità penale dello psichiatra

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2013
pagine: 224
Il tema della responsabilità colposa dello psichiatra per atti autoaggressivi del paziente va inquadrato tra i settori di particolare complessità del diritto penale della medicina, sia per il medico, sia per il giudice chiamato a valutarne l'operato. Le indubbie speculiarità riguardano la colorazione contenutistica della posizione di garanzia e riflettono le controverse istanze che governano la scienza di riferimento, soprattutto a fronte dell'avvenuto superamento di quella visione custodialistica, che sfociava in un paternalismo spinto e che ancora riecheggia in alcuni atteggiamenti degli operatori psichiatrici ed in talune prese di posizione della giurisprudenza.
31,00 29,45

La legalità delegata

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 368
Ha ancora senso, e quale, sollevare dubbi in merito alla problematica compatibilità - nel sistema delle fonti penali - tra delega legislativa e riserva di legge? Larga parte della dottrina è portata a ritenere che la riserva di legge sia entrata irrimediabilmente in crisi, erosa nelle sua fondamenta da fattori endogeni ed esogeni: il declino della funzione rappresentativa del Parlamento e l'uso generalizzato delle fonti governative; le distorsioni interne al procedimento legislativo; la scarsa efficacia del controllo esercitato da parte dell'opinione pubblica; i distorti rapporti funzionali tra Parlamento e giudici, tanto costituzionali quanto ordinari, e la spinta alla europeizzazione del diritto penale. Senonché, in crisi è il funzionamento, non il fondamento della riserva di legge.
38,00 36,10

La corruzione tra sfera interna e dimensione internazionale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 688
Il lavoro costituisce un'analisi esauriente ed aggiornata della disciplina penale della corruzione interna ed internazionale. Sotto questo profilo, esso non manca di esaminare attentamente anche le novità del nuovo d.d.l. governativo sulla corruzione: sdoppiamento del delitto di concussione, revisione della corruzione c.d. impropria, introduzione dei nuovi reati di traffico di influenze indebite e corruzione tra privati. Nondimeno, il presente volume va ben oltre un'analisi sistematica, teleologica e strutturale delle fattispecie corruttive, estendendosi ai processi di europeizzazione e internazionalizzazione che investono da qualche decennio anche il nostro sistema penale. La corruzione, infatti, rappresenta il punto di convergenza dei principali cambiamenti conosciuti recentemente dal diritto penale: assunzione di una dimensione "multilivello", non più esclusivamente nazionale, come è attestato in questa materia dagli strumenti normativi adottati in varie sedi europee ed internazionali; superamento dell'assioma societas delinquere non potest; affermazione della nuova strategia preventiva dei reati di impresa imperniata sui compliance programs aziendali.
75,00 71,25

Colpa penale e precauzione nel segno della complessità

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 336
La previsione della responsabilità degli enti per i delitti colposi di cui all'art. 25 septies rappresenta l'occasione per riconsiderare alcune tematiche tradizionali sul piano della colpa individuale e per indagare in parallelo i tratti, meno noti, della colpa di organizzazione dell'ente. Tale prospettiva appare utile per far riemergere i rispettivi margini di rimproverabilità; esigenza che nasce non solo dalla scelta legislativa di legare necessariamente la responsabilità dell'ente al reato realizzato dalla persona fisica (in questo caso colposo), quanto piuttosto dai molteplici punti di contatto che, proprio nel campo della sicurezza sul lavoro, sono rinvenibili tra la colpevolezza del datore di lavoro e quella dell'ente, chiamati entrambi a rispondere, nella sostanza, per un deficit organizzativo. La ricerca di una diversa logica di imputazione colposa del fatto_reato all'autore individuale e collettivo induce a considerare che sempre più spesso il problema della legittimazione del diritto penale nei contesti rischiosi evoca l'idea della precauzione come scelta valoriale che si fonde o perfino si sostituisce a quella più tradizionale di prevenzione.
35,00 33,25

Prove non disciplinate dalla legge nel processo penale

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 216
Nel vigore del codice di procedura penale del 1930, la alternativa tra principio della tassatività e principio della libertà dei mezzi di prova costituiva uno dei più tormentati problemi che affaticava dottrina e giurisprudenza, determinando aspre contrapposizioni. A tale diatriba sembra apparentemente che abbia posto fine la scelta operata dal legislatore del 1988. Infatti, l'art. 189 c.p.p. consente, expressis verbis, l'impiego nel processo della prova non disciplinata dalla legge. Tuttavia, la laconicità della norma crea ancora forti problemi ermeneutici. L'esegesi ermeneutico-ricostruttiva dell'art. 189 c.p.p. suggerisce, infatti, la conclusione che la prova non disciplinata dalla legge vada riferita ai mezzi di prova non previsti dall'ordinamento, ossia agli strumenti che consentono di allargare sempre più lo spettro della conoscenza, quali, ad esempio, i nuovi ritrovati scientifici e tecnologici. È chiaro, però, che se la prova include tutto ciò che può essere utile per l'accertamento dei fatti,
31,00 29,45

Casualità e imputazione oggettiva

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 416
Il lavoro si propone di dare un contributo diretto a ridisegnare la problematica attinente alla rilevanza del nesso di causalità in materia penale. Accertata l'insufficienza del solo paradigma condizionalistico, anche se sostenuto dal ricorso a "leggi scientifiche", si prefigge di integrare l'accertamento nomologico mediante il riferimento a criteri di valore. Si pone, dunque, l'esigenza di far riferimento ad una causalità normativa che consenta di operare una selezione, in sede di imputazione giuridica, fra le condotte casualmente rilevanti sotto il profilo condizionalistico. La ricerca di un delicato equilibrio tra esigenze dogmatiche e politico-criminali, con il rispetto delle garanzie dettate dall'impianto costituzionale, ha indotto a ricostruire in termini normativi anche i concetti di azione ed evento.
60,00 57,00

La crisi del sistema delle sanzioni penali

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 424
Ognuno dei Progetti di riforma del codice penale presi in considerazione muove dalla consapevolezza dello stato di crisi che affligge, tra l'altro, il sistema sanzionatorio. In luogo di una razionale struttura normativa, fondata su unitarie premesse strategiche di politica criminale ed articolata in meccanismi di coerente realizzazione dei fini perseguiti, il nostro ordinamento privilegia una congerie di istituti, affastellata al punto da rendere la risposta sanzionatoria talvolta ineffettiva, talaltra vessatoria e, comunque, incerta. L'esito è dato dalla composizione della popolazione carceraria, costituita in prevalenza da tossicodipendenti ed extracomunitari: ciò sembra espressione di un sistema punitivo ispirato ad una poco raccomandabile prospettiva da diritto penale della marginalità, se non 'del nemico', nonché a modelli di stampo sintomatico, orientati non alla logica dei fatti offensivi, ma all'universo problematico dei tipi da punire in quanto espressivi di mondi pericolosi. Apprezzabile, quindi, è l'impegno della dottrina, teso ad individuare una soluzione che consenta di superare questo stato di iniqua disfunzionalità.
42,00 39,90

Volontà delle parti e processo penale

Libro
anno edizione: 2008
pagine: 480
Il dibattito sul tema della volontà sembrava ormai sopito all'indomani della entrata in vigore del codice del 1988; nuovo impulso alla discussione, allora, è stato fornito dalla novella dell'art. 111 Cost. oltre che dalla introduzione dei "nuovi" strumenti di formazione concordata della prova. Da ciò, lo spunto all'approfondimento dei rapporti implicati dalla irruzione volontaristica all'interno delle sequenze caratterizzanti la formazione del convincimento giudiziale. Il passaggio, è ovvio, non ha potuto prescindere da chiarimenti di ordine semantico tesi a sgomberare il campo da possibili equivoci ingenerabili sul fronte della commistione linguistica tra istituti appartenenti a diversi settori dell'ordinamento.
67,00 63,65

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