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Editoriale Scientifica: Punto org

Tutte le nostre collane

Controcampo letterario. Strategie di intermediazione e accesso all'industria editoriale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
Questo libro tratta di case editrici, di intermediari, di autori emergenti o solo aspiranti. Questo libro attraversa una intera filiera, ne indaga i rapporti, i processi, i prodotti. Perché comprendere cosa c'è dietro le quinte di un libro impone ricerca: interviste, ascolto di voci di dentro, lettura attraverso lo sguardo di chi studia l'impresa. Perché comprendere cosa c'è dietro scrivere un libro e come stamparlo, richiede saper maneggiare, al contempo, azioni materiche e gesti simbolici. Se ne consiglia la lettura a chi voglia scoprire un contesto in cui contano, sì, i singoli attori, ma sempre di più regole, vincoli e interazioni. Se ne sconsiglia la lettura a chi pensa che editoria e management non possono imparare l'uno dall'altro, perché in fondo campi troppo, troppo distanti: il primo senza efficacia, efficienza; piano o strategie; il secondo senza cultura e pensiero. Solo pratica, pratica e utilissima azione.
22,00 20,90

Discourses of planning

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 329
La struttura di questo libro è quella di un viaggio: Il viaggio di un ricercatore nei particolari dei processi della progettazione nel settore pubblico attraverso gli occhi delle persone che se ne occupano; costruendo in questo modo il suo significato ed esercizio. Tale viaggio è caratterizzato da un obiettivo, un angolo ed una lente, come un'immagine, o come un'immagine in movimento. L'obiettivo è quello di pianificare le mosse in un settore pubblico in perpetuo movimento L'angolo è quello del lavoro professionale, ossia come la pianificazione è vissuta dai professionisti nel loro lavoro giornaliero La lente è quella dell'analisi del discorso, come modo di catturare e dare senso alle razionalità multiple che interagiscono quando avviene un cambiamento nell'esercizio. In questo viaggio siamo dunque accostati alle persone che si occupano di pianificare discorsi nel loro lavoro giornaliero, ottenendo una nuova conoscenza più approfondita e dettagliata del pianificare nel settore pubblico in perpetuo movimento. Se ne consiglia la lettura a chiunque sia interessato ad esplorare la pianificazione in pratica nei micro dettagli del suo lavoro giornaliero. Se ne consiglia la lettura a tutte le persone interessate a catturare i cambiamenti nel public management dal punto di vista di professionisti, e non da quello predominante nel discorso manageriale. Se ne consiglia la lettura alle persone che hanno uno sviluppato interesse a studiare l'esercizio attraverso l'analisi dei discorsi.
16,50 15,68

Simposio manageriale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
"Simposio manageriale" è un corso di formazione. "Simposio manageriale" intreccia il tempo di Platone, il miracolo economico, la crisi che ha aperto il terzo millennio. "Simposio manageriale" ambienta la narrazione intorno alla mensa di Adriano Olivetti: qui la saggezza di Socrate sfida molti luoghi comuni. Perché simposio manageriale narra e non dimostra. Rifiuta gli eccessi di ottimismo. Invita a tradurre in prassi quotidiane le lezioni del pensiero critico. Perché simposio manageriale sposta l'attenzione del lettore da un sapere tutto cognitivo alla saggezza, quindi alla responsabilità per­sonale, perno della questione etica. Perché simposio manageriale apre la gabbia del dogmatismo, per liberare la ricerca alle fonti del sapere manageriale. Se ne consiglia la lettura ai più navigati, ai giovani al cospetto del mondo del lavoro. A chi crede nella formazione: di se stessi e per gli altri. Se ne sconsiglia la lettura ai perfetti, ai vincenti a tutti i costi, inadeguati a perder pezzi, a mollare gli schemi convincenti, senza dubbi sul valore di volare. Sempre, almeno un po'. Un po' più in alto.
12,00 11,40

30,00 28,50

Disappartenenza dell’Io. Filosofia e musica verso Samuel Beckett

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
anno edizione: 2016
Disappartenenza dell’Io è un concetto che Rosario Diana elabora a partire dalla critica di Giambattista Vico al cogito cartesiano. Fedele al suo criterio del verum-factum, secondo cui si può conoscere solo ciò che noi stessi facciamo, Vico afferma – contro Cartesio – che dell’Io, soggetto del cogito, non si può avere conoscenza, ma solo coscienza. Sicché l’Io – questo «centro di gravità narrativa» (Daniel Dennet) a cui nell’esperienza ordinaria attribuiamo le nostre azioni (Io scrivo, Io mangio, Io firmo il contratto) e in cui tendiamo a individuare il nostro nocciolo più autentico -, pure costruendosi e modificandosi nel corso della propria storia, in origine non si è “fatto” da sé: non si pone, ma si trova. Estromesso dalla topografia del facere umano, l’Io si avverte proprio ed estraneo al medesimo tempo, dunque disappartenente a se stesso. Così delineata, questa condizione dell’Io diventa il paradigma di un dialogo filosofico a distanza con alcune opere beckettiane (Murphy, Finale di partita, L’ultimo nastro di Krapp, Film, Non Io, Quella volta, Dondolo, Improvviso dell’Ohio). A muoversi verso Samuel Beckett non è però solo un libro, ma anche un disco con brani musicali che sei compositori (Giancarlo Turaccio, Lorenzo Pone, Chiara Mallozzi, Bernardo Maria Sannino, Rosalba Quindici, Salvatore Carannante) hanno scritto in sintonia con il paradigma della disappartenenza dell’Io, centro propulsore della ricerca comune. Per realizzare questo libro-con-disco, l’autore del volume e i musicisti hanno lavorato insieme per più di due anni, producendo un risultato finale nel quale musica e filosofia si intrecciano in una simbiosi provvidenzialmente imperfetta, poiché, pur intersecandosi e contaminandosi l’un l’altra, conservano entrambe la propria reciproca autonomia. Ne deriva una doppia manovra di avvicinamento a Beckett: una moltiplicazione virtuosa delle possibilità ermeneutiche esperibili nel percorso di approssimazione all’opera di un autore.
25,00 23,75

Blocco

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2016
"Blocco" è uno spazio per prendere appunti. "Blocco" è un luogo per piccoli spunti. "Blocco" è il grande blocco sociale. "Blocco" è il solito blocco: tra padri con figli, tra padri e tra figli. "Blocco" è quando i giovani sono sempre più giovani e restano piccoli; i vecchi sempre più vecchi invece che grandi. "Blocco" è assenza di spazi sociali. "Blocco" è assenza di tempo sociale. "Blocco" è inatteso blocco stradale. "Blocco" è dolore di pancia di fronte alla morte. "Blocco" è dolore di pancia di fronte all'amore. "Blocco" è prima e durante l'esame. "Blocco" è assenza di autentico sblocco dopo l'esame. "Blocco" raccoglie pittori, musicisti, fotografi. Poeti. Autori che narrano storie da scrivere ancora. "Blocco" getta ponti tra singole genti, tra gente che impara a prendersi in blocco, senza dettagli che spesso ci bloccano. "Blocco" organizza uno spazio per giovani e non, lontano da ogni controllo ossessivo dei blocchi. Rileggere il blocco attraverso gli occhi dell'altro, potrà generare una forma di sblocco. Rileggere il blocco attraverso plurali gesti semantici, potrà consentire di investire ancora sull'inevitabile blocco.
7,50 7,13

Mondo contadino e azione meridionalista. L'esperienza del Gruppo Rossi-Doria a Portici

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 376
Il volume convoca protagonisti e interpreti della storia economica e politica del nostro Paese e getta uno sguardo esperto sulla criticità delle risorse. Perché la ricerca sulle categoria invoca ingegno, pazienza e tempo. Destrezza: immersione nei contesti, salde e articolate strutture di pensiero. Perché la ricerca sui territori, abitati, vissuti e conosciuti, impone rigore. Interno a ciascuna disciplina. Perché la ricerca che sa crear valore richiede abilità a transitare. Oltre i confini delle discipline. Se ne consiglia la lettura a chi sa che per sapere occorre vivere, ascoltare e poi imparare. Se ne consiglia la lettura a chi crede che sia la gioventù la chiave per aprire le porte della sorte.
32,00 30,40

Computer simulation in social sciences. A logic of enquiry

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
Computer Simulation in Social Sciences è il frutto di anni ricerca che l'autore ha svolto utilizzando la modellazione e la simulazione al computer nelle scienze sociali. L'autore, dopo un PhD in Strategic Management presso la London Business School, ha applicato l'approccio computazionale a varie aree della ricerca sociale. Il libro è quindi diretto ai ricercatori che vogliano impiegare tecniche di simulazione nel loro percorso di studio. A questo scopo l'autore descrive la logica con cui costruire una strategia di ricerca, i diversi tipi di inferenze che si possono costruire tramite la simulazione al computer di fenomeni socio-economici e le tecniche da utilizzare per aumentare la confidenza del ricercatore nel proprio modello di simulazione. Dopo una descrizione dell'evoluzione storica dell'uso della simulazione nelle scienze sociali, e in particolare negli studi di stampo economico-manageriale, per costruire una tipologia di approcci all'analisi computazionale, l'autore analizza un campione di studi che hanno impiegato la simulazione. Tale tipologia può essere utilizzata sia per affinare il disegno della propria ricerca sia per valutare in modo informato il contributo fornito dagli studi di simulazione.
12,00 11,40

Transformare le pratiche nelle organizzazioni di lavoro

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
Questo libro parla di inclusione. Lo fa esplorando, con taglio critical, le organizzazioni di lavoro e di pensiero. Questo libro si lascia interrogare dai diritti delle persone transgender, che supportano studiosi e manager a riconoscere e apprendere alcune dinamiche che caratterizzano il mondo del lavoro. Questo libro insegna che stigmatizzare penalizza le organizzazioni, nucleo dei processi di creazione di valore: economico e sociale. Questo libro spiega che erigere barriere può condannare le organizzazioni e la società all'ingiustizia, al torpore inerziale di abiti di pensiero incrostati. All'incapacità di essere fautori, autori e consapevoli attori di un cambiamento possibile, che consente a tutti – nessuno escluso – di fiorire nella propria soggettività. Perché transformare è quotidiana militanza interdisciplinare. Quella che nasce dall'urgenza del dialogo: tra saperi astratti e quelli specialistico-professionali, tra pensiero e azione. Perché transformare vuol dire investigare il meticciato, incrociando gli sguardi sull'esperienza delle identità e nelle identità. Suscitando, in sé e nell'altro, prospettive altrimenti inedite. Se ne consiglia la lettura a chi voglia bilanciare i vantaggi del “modello” con quelli dello “slancio”: il secondo non esclude il naufragio; il primo ammette la gabbia. Discernere tra l'uno e l'altro impone rigore, criterio, giudizio, riconoscimento delle differenze: allo scopo di includere, perché l'inclusione è pratica quotidiana. Se ne (s)consiglia la lettura a chiunque non si sia mai, almeno un pochino, almeno una volta, sentito davvero diverso a se stesso. Prefazione di Gaetano Manfredi.
19,50 18,53

Fuor di metafora. Sette osservazioni sull'improvvisazione musicale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
Questo libro contiene sette osservazioni sull'improvvisazione: paradosso e archetipo che molto ha da insegnare a tutti noi. Questo libro nasce dall'esperienza di improvvisare in musica. Questo libro vive le pratiche del pensare l'improvvisazione. Questo libro trascende gli specifici contesti di chi, di come e perché si improvvis. Perché in questo libro improvvisare è metodo. Perché in questo libro improvvisare è al contempo strumento e scopo. Perché in questo libro improvvisare è azione nella vita quotidiana. Perché in questo libro le pratiche dell'improvvisare sono fuor di metafora: fonte di sapere per le scienze umane e sociali. Oltre i confini, quelli che separano ciò che è dentro da ciò che è fuori. Se ne consiglia la lettura non solo ai musicisti, ma a chi sia consapevole dell'urgenza di tradurre l'esperienza in simboli, riducendo le distanze tra gli indicatori e ciò che è indicato. Se ne sconsiglia la lettura a chi sia pieno di certezze sull'identità e sulle fondamenta dell'innovazione: senza dubbi sui modi, tanti, sempre eterogenei di stare, e poi restare, insieme.
12,00 11,40

Un mondo assetato. Come il bisogno di acqua plasma la civiltà

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2015
pagine: 168
Questo libro filtra l'acqua attraverso gli occhi di uno scienziato, che è anche umanista. Considera l'acqua causa ed effetto di civiltà, attraverso il ruolo dei miti, dei riti, delle religioni. Ci insegna che il mondo è assetato, e che la sete è alla base dell'innovazione. Racconta come la necessità di acqua dolce ha accompagnato lo sviluppo delle culture, influenzato le strutture sociali e il modo di vivere dei popoli e ha favorito il progresso tecnologico e scientifico. La navigazione su fiumi, laghi e mari ha facilitato gli scambi commerciali e culturali; anche se, in alcuni casi le difficoltà di attraversamento dei fiumi hanno generato differenze culturali e politiche. Nei prossimi decenni si dovrà aumentare di molto la disponibilità di acqua dolce, che già oggi non è sufficiente. I governi dovranno provvedere a questa impellente necessità attraverso la messa in opera di una miriade di interventi integrati tra di loro, che tengano conto delle differenze culturali dei vari popoli; e della loro storia e dei loro miti.
13,00 12,35

Management arti culture. Resoconto del primo anno del GSA Accademia italiana di economia aziendale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 152
Questo libro mette ai raggi X otto ricerche presentate nel Gruppo di Studio e di Attenzione, Management, arti e culture, in seno all'Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA). Questo libro è una prima rappresentazione dell'incontro tra più generazioni di studiosi che si occupano a tempo pieno di economia e management dell'arte. Questo libro ambisce a sostenere la già ricca identità dei saperi economico aziendali, ampliando il perimetro della tradizione mainstream. Se ne consiglia la lettura a quanti si domandano se art management sia, o meno, un ossimoro. E a quanti si rispondono che al limite anche un ossimoro, se di qualità, può funzionare da fertilizzante: di domande e di risposte, in tempi di crisi strutturale.
11,00 10,45

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