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Quodlibet

Tutti i libri editi da Quodlibet

Carteggio 1794-1805

Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 991
Nell’immaginario collettivo sono assurti a personaggi tanto iconici da essere comparati a figure mitologiche: i dioscuri. Johann Wolfgang Goethe e Friedrich Schiller possono essere considerati i protagonisti, se non gli inventori, di un’intensa stagione culturale tedesca ed europea tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Il Classicismo di Weimar, costretto a misurarsi con le disastrose conseguenze della Rivoluzione francese, tenta di ricostruire su basi estetiche un’idea nuova di umanità. Il carteggio tra Goethe e Schiller, per la prima volta qui tradotto nella sua interezza, è la testimonianza più viva e compiuta della nascita e dello sviluppo di un ideale nel quale si incrociano grandi progetti letterari e riflessioni di amplissimo spettro sulla natura del lavoro creativo e intellettuale, inteso come fondamento di una comunità e di un’intera nazione. Tutt’altro che un disegno utopico, la rivoluzione estetica avvenuta tra il 1794 e il 1805 trova il suo fondamento in un concretissimo impegno quotidiano di riflessione e progettualità, in cui la letteratura, i suoi diversi generi, ma anche le altre arti sono al centro di un dialogo che si impone come uno tra i momenti più alti della storia della cultura europea.
60,00 57,00

Omero. Odissea

Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 125
L’Odissea riletta da un grande illustratore americano: un racconto vivissimo e attuale dove la più scrupolosa fedeltà all’antico poema omerico si accompagna a invenzioni grafiche mirabolanti. Se il coraggio di affrontare l’ignoto e l’astuzia tecnologica sono due famose doti di Odisseo, ecco che in queste pagine l’eroe del Cavallo di Troia si sposta con navicelle spaziali, aerei, razzi e altre fantastiche diavolerie. Eppure i personaggi sono sempre loro: i ciclopi, le sirene, i lotofagi, Penelope e i famelici Proci, e poi porcari, mendicanti, streghe e indovini, ninfe e ovviamente, sopra a tutti, gli dèi con le loro collere e i loro capricci. Odisseo, scaraventato in un graphic novel, passa intrepido da una prova all’altra, più moderno e irridente che mai. Così, sulle tavole di un’epica reinventata, Chwast ci offre una liberissima ed esilarante interpretazione di uno dei testi fondativi della nostra tradizione culturale.
24,00 22,80

Il transito mite delle parole. Conversazioni e interviste 1974-2014

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 644
Narratore, saggista, traduttore, poeta, regista: tante sono le facce di Gianni Celati, uno dei maggiori scrittori italiani del XX e del XXI secolo. Ora se ne aggiunge un’altra, quella del parlatore. Sempre disponibile nei confronti dell’avvenimento fortuito, dell’incontro estemporaneo, Celati si intratteneva indifferentemente con studiosi affermati e con perfetti sconosciuti, con estimatori della sua opera e con quanti di lui non avevano mai sentito parlare. Le pagine di questo volume di conversazioni e interviste danno modo di riascoltare la sua voce inconfondibile. Sono sessantasette incontri apparsi su giornali, riviste, libri o registrati nel corso di trasmissioni radiofoniche e televisive. Con lucidità non comune, talvolta occultata in toni bonari e divaganti, Celati espone le sue idee sul lavoro dello scrittore, sulla letteratura, su autori del presente e del passato, sull’arte, sul cinema, sulla musica rock, sulla filosofia e su tanto altro. L’autore più antiletterario della nostra tradizione e insieme il più appassionato cultore della nostra letteratura traccia così la sua rotta all’interno di quella attività artistica che è lo scrivere, da lui concepito come atto artigianale, ricerca senza posa di forme e pensieri imprevisti al riparo da ogni dogma e parola d’ordine. Sempre pronto a rimettere in discussione la sua idea del raccontare, e lontanissimo dal ruolo dell’autoritario dispensatore d’indicazioni e istruzioni, Celati si conferma un autentico maestro segreto, di stile e di vita.
24,00 22,80

Attraverso Pasolini

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 284
«Ti scrivo solo un magro biglietto, per ricordarti che esisto e che soprattutto tu esisti in me: esisti tanto da essere l'ideale destinatario di quasi tutto quello che scrivo. Spero di esserlo un poco anche io per te, anche se non possiedo la tua formidabile ed esplicita, sempre, reattività.» Le parole che nel 1961 Pier Paolo Pasolini scriveva a Franco Fortini anticipano (e spiegano) il fascino ed il rilievo di questo libro che nel '93, un anno prima della scomparsa, Fortini dedicò all'amico, qui riproposto con un ampio e puntuale apparato di note ed una postfazione che ripercorre il dialogo tra i due. Attraverso Pasolini rappresenta un caso del tutto a sé nel paesaggio della nostra letteratura: vi si mescolano autobiografia e commento esegetico, lettere e versi, epigrammi e recensioni, con una straordinaria profusione di intuizioni critiche e di interpretazioni sulle rispettive opere in progress e infine sulla «nostra esistenza ossia il senso del nostro essere al mondo» (così Fortini nell'Introduzione). Come in un duello infinito che ogni volta affronta a viso aperto le svolte della storia — il '56, il '68 — confluiscono in queste pagine, esemplarmente, la passione letteraria e quella politica, l'amicizia e il dissenso, la metrica e la biografia.
20,00 19,00

Lezioni di filosofia. Da Fichte a Lukàcs

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 250
Questo volume raccoglie le lezioni di filosofia che Renato Solmi elaborò nei primi anni Ottanta per i suoi studenti del Liceo Cattaneo di Torino. Fichte, Schelling, Hegel, Feuerbach, Kierkegaard, Marx, Nietzsche, Croce e Lukàcs sono i protagonisti di una sorta di canone ideale della filosofia moderna e contemporanea, attraverso il quale Solmi restituisce, con la consueta chiarezza di pensiero, traiettorie culturali complesse e itinerari speculativi eterogenei. Il risultato è un «manuale» per le giovani generazioni, tanto utile per gli studenti delle scuole superiori quanto efficace per gli studenti universitari. L'abilità pedagogica di Solmi fa tutt'uno con la capacità di consegnare ai suoi interlocutori la ricchezza delle esperienze filosofiche analizzate, secondo l'ottica di un lavoro culturale che presuppone il dialogo, che stimola il confronto fra pari o il conflitto delle interpretazioni e che non rinuncia a leggere il presente con la lezione offerta dal passato.
18,00 17,10

Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 577
Un manuale di filosofia politica che, partendo dalle origini per approdare al Novecento, offre una trattazione completa dello sviluppo delle idee, delle teorie e degli assetti istituzionali che hanno segnato la storia dell'Occidente e contribuito in modo decisivo a delineare il nostro presente. Una ricostruzione sistematica che, nella prospettiva pluralista fatta propria da studiose e studiosi di diverso orientamento, intende dar conto sia dell'imprescindibile apporto dei classici del pensiero politico sia delle linee di frattura che nel corso dei secoli hanno arricchito, corretto e non raramente contestato un canone rimasto troppo a lungo immutato. Il presente manuale, pensato anzitutto per le studentesse e gli studenti dei primi anni dei corsi di studio universitari, ha l'ambizione di ribadire la centralità dei classici e al contempo mostrare l'indifferibile urgenza di ricomprendere voci e istanze altre, irriducibili ai paradigmi maggioritari e per questo tradizionalmente tenute ai margini.
26,00 24,70

Letteratura europea e Medio Evo latino

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: LII-923
Fin dal suo primo apparire (1948), "Letteratura europea e Medio Evo latino" si è imposto come uno dei capolavori della critica letteraria novecentesca. Oltrepassando i confini politico-linguistici entro cui le storiografie letterarie nazionali esercitano tradizionalmente la loro indagine, Curtius scompone e ricompone l’intero sistema culturale dell’Occidente identificando uno spazio e un tempo unitari: lo spazio è l’Europa occidentale, il tempo è quello della sua tradizione, nella quale «tutta la letteratura europea da Omero in poi [...] vive un’esistenza simultanea e rappresenta un ordine simultaneo». L’obiettivo della ricerca è l’individuazione delle strutture profonde alla radice di quella fondamentale unità che, pure in un processo di ininterrotta variazione, contraddistingue la civiltà «moderna» sorta dalla catastrofe della cultura classica. Per portare alla luce queste forme della continuità, lo studioso opera secondo una metodologia storico-strutturale e comparativa, basata sull’esame diacronico delle ripetizioni dei topoi, delle metafore, dei temi, e in grado di intrecciare percorsi trasversali dai Greci al Novecento, con particolare attenzione alla tarda Antichità e al Medio Evo – ai secoli, cioè, in cui si è consumata la transizione culturale decisiva. Ne deriva un modello critico che, pur partendo da presupposti ideologici d’élite (la «salvezza» della tradizione), apre la via anche a un confronto non mediato con il sistema letterario del presente e con le sue trasformazioni. Non lontano nell’impianto da quell’«enciclopedia aperta» che sembrerà a Italo Calvino la forma dei grandi romanzi del XX secolo, Letteratura europea è il primo tassello di una «fenomenologia della letteratura» che Curtius, con anticipatrice modernità, individua come il compito attuale dello studioso e del critico, e si configura di fatto come il «libro del lettore», e della possibilità che al lettore viene offerta di fare e disfare il testo a partire dalle sue microstrutture.
34,00 32,30

Costituzione e istituzione

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 173
Tra le pochissime opere non disponibili in italiano, ai due saggi per la prima volta tradotti in questo volume – Diritti di libertà e garanzie istituzionali della Costituzione del Reich (1931) e Diritti fondamentali e doveri fondamentali (1932) – Carl Schmitt riserva un posto di primissimo piano: uno snodo cruciale nell’elaborazione di una più solida e convincente teoria della Costituzione e della sua funzione di fondamento della vita sociale. È in questi due scritti, infatti, che Schmitt elabora una nozione troppo a lungo trascurata nella letteratura critica, quella di garanzia istituzionale. Facendo leva su tale concetto giuridico, nei primi anni Trenta Schmitt rigettò la famigerata teoria secondo cui la politica è innanzitutto decisione sullo stato di eccezione. Le garanzie istituzionali sono norme di rango costituzionale, impermeabili all’intervento politico, poste a protezione della vita interna di quelle istituzioni maggioritarie che innervano e supportano la vita della comunità politica, preservandone al meglio tradizione storica e stabilità sociale. Di qui la tesi secondo cui la Costituzione altro non è – né deve essere – che l’insieme delle articolazioni e degli assetti istituzionali distintivi di una determinata forma di vita. Sulla base di questa prospettiva, tutta incline alla conservazione, Schmitt sviluppa da par suo l’argomento, ancor oggi dibattutissimo, secondo cui il potere pubblico deve essere anzitutto funzionale alla protezione delle norme, dei principi e dei valori prodotti e praticati in quelle comunità interne allo Stato che a questo conferiscono identità e ordine. Presentazione di Matteo Bozzon.
18,00 17,10

Sul fascismo, la dittatura militare e Salazar

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 376
Si riuniscono qui per la prima volta tutti gli scritti editi e inediti di Fernando Pessoa sul fascismo italiano, la dittatura militare in Portogallo (1926-1933) e l’Estado Novo creato da António de Oliveira Salazar nel 1933. Questi 123 testi – prose saggistiche, articoli di giornale, poesie, abbozzi e appunti rintracciati nello sterminato archivio dell’autore – permettono di seguire, al riparo da forzature ideologiche e da stereotipi critici radicati, lo sviluppo di un pensiero che sarebbe pervenuto a un’aperta e veemente contestazione dell’autoritarismo politico. Nazionalista mistico, individualista irriducibile, «conservatore di stile inglese, ossia liberale all’interno del conservatorismo, e assolutamente anti-reazionario», Pessoa non cessò mai di interessarsi ai grandi rivolgimenti collettivi che sconvolsero e ridefinirono la realtà contemporanea. Sfiduciato dalla democrazia e timoroso nei confronti del bolscevismo, cercò dapprima di difendere la necessità della dittatura militare, tratteggiando un regime che concedesse il diritto di avere opinioni contrarie al governo, che rispettasse l’élite intellettuale dandole voce e peso politico, che si astenesse dall’intromettersi in temi riservati allo spirito. Un regime, insomma, che mai sarebbe potuto esistere, e meno che mai sotto la guida del «piccolo contabile» Salazar, del «primitivo cerebrale» Mussolini o del «patologico» Hitler. Ne conseguirono alcune esplicite prese di posizione che valsero all’autore la persecuzione da parte della censura e la crescente marginalizzazione dalla vita pubblica. Prefazione di Vincenzo Russo. Introduzione di José Barreto.
24,00 22,80

La morte di Pinelli. Iconografia di un anarchico 1969-1975

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 171
Nel dicembre 1969, a pochi giorni dalla strage di piazza Fontana, l’anarchico Giuseppe Pinelli morì tragicamente a seguito di una caduta da una finestra della Questura di Milano. Secondo il commissario Luigi Calabresi e i colleghi presenti quella notte si trattò di suicidio, una versione che non persuase una parte significativa della pubblica opinione. Artisti, intellettuali e cittadini comuni si misero da subito al servizio, ognuno secondo le proprie possibilità, per ricostruire la verità sulla morte di Pinelli. Questo libro vuole indagare la produzione iconografica legata alla figura di Pinelli attraverso l’analisi di dipinti, mostre d’arte, film, spettacoli teatrali, libri, manifesti e fumetti comparsi fra il 1969 e il 1975. L’ampio repertorio, raccolto grazie ai materiali di archivio e alla stampa dell’epoca, dimostra come l’immagine di Giuseppe Pinelli si trasformò in una costante visiva capace di veicolare un preciso significato politico e sociale. La sua morte diventò un vero e proprio caso in attesa di giustizia e la sua figura quella di un martire, consacrata da Enrico Baj nei Funerali dell’anarchico Pinelli, l’opera che ancora oggi è considerata la più significativa in merito alla vicenda e di cui qui si ripercorrono le fasi ideative e la sfortunata storia espositiva. Prefazione di Federica Rovati.
18,00 17,10

In attesa del Regno. Il cristianesimo alla svolta dei tempi

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 283
L’autore raccoglie in questo volume brevi studi e riflessioni intorno a ciò che ne è del cristianesimo alla svolta del millennio, nel convincimento che esso esca in frantumi dal lungo e duro confronto con la modernità, impossibilitato a proporsi ancora nelle forme istituzionalizzate che ne hanno lungamente garantito ruolo storico e potere. Di fatto già da tempo si vive «dopo Cristo», in senso opposto a quello che aveva segnato la «svolta dei tempi» annunciata da Paolo. La vita sociale che si è affermata ovunque prescinde oramai dal modo di essere cristiano, e al cristianesimo tocca perciò misurarsi con una nuova imprevista svolta, che gli impone di sperimentare altre vie e plurali per attestare credibilmente la fede evangelica. Di questa contraddittoria situazione, misurata sul tempo che dal dopo Concilio giunge ai giorni nostri, Gaeta coglie alcuni tratti salienti, puntando l’attenzione ora su figure che nel Novecento hanno avvertito per tempo la crisi, ora sulla politica ecclesiastica degli ultimi Pontefici, ora sul venir meno dell’istanza religiosa nella società e, in conclusione, su qualche attestazione di una spiritualità cristiana laicamente vissuta.
22,00 20,90

Lingua madre. Ottave 1994-2019

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 348
La poesia di Emilio Rentocchini è un evento unico nella storia della poesia italiana del nostro tempo. La sua opera consta essenzialmente di trecento ottave ciascuna scritta per così dire due volte: nel dialetto di Sassuolo e in italiano. Si tratta di ottave perfette secondo la tradizione metrica (ABABABCC) di questa strofe che, dai poemi cavallereschi del Duecento fino al Boiardo e all’Ariosto, appartiene alla poesia epica e narrativa; ma, Rentocchini, con un’invenzione geniale, la strappa dal suo contesto e trasforma ogni ottava in una poesia autonoma di natura essenzialmente lirica. Rentocchini si è calato in questa forma inflessibilmente chiusa fino al punto in cui la costrizione metrica si rovescia in un’inaudita libertà: «non mi sono mai sentito così libero – ha scritto – come quando sono prigioniero dell’ottava». E la versione in lingua non va considerata come una traduzione, ma come parte integrante di una stessa ottava per così dire raddoppiata, «costruita sul labile confine tra le due lingue, con continue incursioni nei due sensi», nelle quali il dialetto e l’italiano «interagiscono e cooperano, talvolta armonizzandosi e talvolta collidendo». Prefazione di Giorgio Agambien.
22,00 20,90

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