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Quodlibet

Tutti i libri editi da Quodlibet

Cimarrón. Biografia di uno schiavo fuggiasco

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 240
Esteban Montejo è un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco che per diversi anni, fino all’abolizione della schiavitù a Cuba, ha vissuto in clandestinità nascosto tra le montagne. Quando lo scrittore ed etnologo Miguel Barnet lo conosce, nel 1963, Esteban ha centoquattro anni. È un uomo acuto, caparbio e orgoglioso, dai ricordi estremamente vividi. Questo libro nasce da mesi di registrazioni su nastro delle conversazioni che i due ebbero alla Casa del Veterano dell’Avana: un documento unico che ci consegna un punto di vista indigeno sulla schiavitù e sulla storia cubana, fino alla guerra d’indipendenza dalla Spagna e agli anni del protettorato statunitense. Barnet restituisce intatto l’espressivo linguaggio del cimarrón, componendo un romanzo testimoniale di profonda poesia e, al contempo, un resoconto etnografico di eccezionale valore. Le parole di Montejo ci conducono nel cuore dell’ingenio, la piantagione di zucchero dove lo schiavo, privato del diritto al proprio corpo, è tenuto in una condizione di «ferita permanente». Prefazione di Italo Calvino.
18,00 17,10

Joséphine

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 96
Joséphine è l’amante meravigliosa che il narratore ha perduto – morta di overdose a trentadue anni – nella notte tra il 25 e il 26 marzo 1993. A lei, un anno dopo, restituisce voce, gesti, smarrimenti, in una lettera postuma che l’asciuttezza e la laconicità del tono rendono commovente, scritta affinché «chi non l’ha mai conosciuta, chi non l’ha perduta», possa, leggendola, «innamorarsi perdutamente di lei». ll suo ritratto è consegnato in queste pagine all’affiorare dei ricordi, per trattenere ogni dettaglio e salvarlo dalla perdita irrimediabile della morte. Il narratore si limita a dire le loro gioie fugaci, i loro scherzi, i loro litigi, i loro viaggi, le loro notti gelide e luminose. E, anche, il rimorso per non aver saputo cogliere in tempo i segni di una disperazione e di un bisogno d’amore abissali. Un omaggio così pudico, così discreto che una volta chiuso il libro il lettore se ne va in punta di piedi, per paura di disturbare quei due che si amarono e che continuano a parlarsi tra le ombre.
12,00 11,40

Officina Gio Ponti. Scrittura, grafica, architettura, design

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 275
Il volume raccoglie otto saggi inediti sulla multiforme attività di Gio Ponti distribuiti in quattro aree tematiche, dedicate alla scrittura per le riviste che ha fondato («Domus», «Stile», «Bellezza») o per altri giornali («Corriere della Sera»), alla grafica e all’illustrazione editoriale, al progetto di architettura e, infine, al progetto di design. È certo arduo scomporre l’opera di una personalità poliedrica come quella di Ponti, che non a caso si è costantemente servito di pseudonimi. Il suo lavoro, del resto, va considerato il prodotto di un’officina di progetto, composta di volta in volta di collaboratori e discipline differenti, che deve la sua coerenza all’adozione di un metodo unitario, teso a far prevalere l’intenzione progettuale sul processo attraverso cui essa si realizza. La sua impronta non è mai standardizzata, anche se sempre riconoscibile, come nel caso degli artigiani che Ponti ha costantemente frequentato, promosso e amato per la loro semplicità, «cioè sincerità, ordine, il che vuol dire in sintesi essenzialità». I contributi qui riuniti dunque cercano di leggere disegni, pubblicazioni, edifici decisivi per la sua carriera (Palazzo Montecatini, Torre Pirelli), progetti di oggetti diversissimi tra loro, dal cucchiaio all’automobile, nonché il suo impegno pubblicistico specie all’estero in virtù del quale, secondo Alessandro Mendini, Ponti va considerato come il «generoso moltiplicatore della cultura dei designer italiani». Seguendo le diverse tipologie di prodotto che escono dall’officina di Ponti, questo libro offre dunque nuove interpretazioni corredate da fotografie e documenti spesso inediti, in collaborazione con i Gio Ponti Archives.
32,00 30,40

Da quando sono nato

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 228
È un romanzo inedito di Maurizio Salabelle, che è sempre un piacere leggere, inconfondibile nel modo di scrivere, dove ogni frase è una sorpresa, che stupisce e fa sorridere per la delizia, con la sua aggettivazione inusuale che rompe i fraseologismi banali e automatici, e crea una scenografia fatta di oggetti laceri e in degrado inarrestabile; i quali trascinano con sé anche la vicenda narrata, leggermente allucinata e fuori da ogni canone medio o di moda. Scritto tra il 1994 e il 1995, racconta la vita breve, squinternata e molto molto insolita di Patrizio Rhuggi, dalla nascita alla morte, la quale per il calcolo delle probabilità – si legge alla fine del libro – al 50 per cento sta per arrivare. In alcuni appunti a margine Salabelle si era annotato che questo romanzo, assieme ai due precedenti "Un assistente inaffidabile" e "Il mio unico amico", completa una trilogia sui temi del leggere, scrivere e far di conto; l'idea gli viene dal Pinocchio di Collodi, quando in un momento di buoni propositi dice: «Oggi, alla scuola, voglio subito imparare a leggere: domani poi imparerò a scrivere, e domani l'altro imparerò a fare i numeri» (cap. IX), però come si sa i buoni propositi di Pinocchio finiscono sempre male. E così i personaggi di Salabelle, che corrono dietro a uno scopo ma alla fine falliscono, cioè – annota Salabelle – «perseguono uno scopo il cui fine ultimo è il fallimento. Hanno il coraggio di perseguire il loro fine pur sapendo che falliranno, quindi sono personaggi a cui va tutta la mia stima».
16,00 15,20

L'ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritratti

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 342
C'è chi crede di sapere già tutto della poesia del Novecento variamente illustrata da autorevoli antologie. Ma questo sapere o credere di sapere che cos'è avvenuto fra Gozzano e Amelia Rosselli, fra Ungaretti e Giovanni Giudici, ha già da tempo mostrato i suoi limiti. Del resto, è da almeno quarant'anni che ai più noti poeti del Novecento si sono affiancati e mescolati alcuni dei migliori autori delle generazioni più giovani, resi spesso quasi invisibili dall'enorme nuvola di chi crede di scrivere poesia solo andando a capo. Ora questo libro di Alfonso Berardinelli, un po' saggio critico e un po' antologia commentata, supera i limiti del XX secolo per arrivare al primo ventennio del Duemila e a quanto di più esemplare e nuovo ha prodotto. Se ai poeti manca oggi la passione di essere letti e a volte scrivono come se non prevedessero un lettore, ai lettori manca sempre di più la capacità di capire valore o non valore di quello che leggono. Questo libro è nato da un solo proposito e metodo: parlare di poesia e di poeti mentre li si legge e rilegge.
22,00 20,90

Convenzioni e governo del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 228
Fino a un secolo fa, la dinamica sociale sembrava saldamente vincolata alle norme istituite dagli Stati e agli obblighi contrattuali che garantivano il funzionamento dei mercati. Eppure già allora, al di sotto dei meccanismi normativi dello Stato e del mercato, la vita collettiva era consegnata a un genere di accordi molto più informali, esenti da obblighi e promesse, che David Hume designava col termine di convenzioni, paragonandoli all'intesa spontanea che nasce tra due rematori sulla stessa barca, portati a imitare ciascuno il ritmo dell'altro. A lungo trascurate dai grandi meccanismi istituzionali, le dinamiche emulative che danno forma alle convenzioni sono gradualmente divenute, negli ultimi cento anni, il bersaglio principale di tecniche sempre più sofisticate di manipolazione e controllo, seduzione e governo, che hanno finito per creare una rete di legami sempre più fitti e opachi tra la politica e l'economia. Norme e contratti, in questa zona grigia, perdono la loro forza vincolante, lasciando trapelare una specie di normalità senza norme. Mentre le grandi istituzioni diventano così sempre più fragili e porose, al loro interno ha preso corpo un ordine sostitutivo, alimentato dal continuo scambio tra potere e valore. La difficoltà è che le convenzioni sono intrinsecamente ambivalenti: sempre in bilico tra la festa e la guerra, possono veicolare tanto l'accordo quanto il conflitto, tanto la stabilità quanto la crisi. Nell'universo della convenzionalità domina perciò l'insicurezza, non c'è limite al possibile e la normalità convive con lo spettro del tracollo di ogni ordine civile. Su un terreno così insidioso, le forze che aspirano a un nuovo equilibrio globale devono misurarsi con una rete di centri di dominio cresciuti alla frontiera tra politica ed economia, pronti a rendere cronica l'insicurezza pur di mantenere intatta la propria egemonia. La posta in palio, nello scontro, è il governo del mondo. E l'esito non è mai stato tanto incerto.
20,00 19,00

La voce umana

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 104
I grammatici antichi cominciavano dalla voce la loro trattazione del linguaggio, distinguendo con cura la voce confusa degli animali – «il nitrito dei cavalli, l’urlo rabbioso dei cani, il ruggito delle fiere e il sibilo del serpente» – dalla voce «articolata» degli uomini. L’antropogenesi, il diventar umano del vivente «uomo» coincide cioè con un’operazione sulla voce, che la rende significante, trasformando il verso espressivo dell’animale in uno strumento impareggiabile di dominio e di conoscenza. Ma che cos’è una voce articolata? Attraverso una paziente indagine archeologica, il libro ricostruisce il senso e le modalità di questa «articolazione» della voce, interrogando la funzione che in essa ha svolto l’invenzione della scrittura e revocando innanzitutto in questione il rapporto fra voce e linguaggio, fra il nome e il discorso, fra chiamare e significare. Situare il linguaggio nella voce significa, infatti, articolare insieme non soltanto il suono e il senso, ma anche il vivente e il parlante, il corpo e la mente, la natura e la storia. La riflessione sulla voce è allora inseparabile da una riflessione sulla natura umana e costituisce in questo senso un problema essenzialmente politico, perché in esso ne va ogni volta della decisione di ciò che è umano e di ciò che non lo è.
12,00 11,40

È pericoloso essere felici. L'invidia degli dèi in Grecia

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 264
In Omero, Zeus assegna i destini agli uomini attingendo da due orci posti accanto a sé, uno colmo di beni e l’altro di mali. Questa mescolanza determina il corso della vita umana, che non deve, non può essere interamente felice: la felicità è un privilegio esclusivo degli dèi, e l’uomo che supera, anche senza volerlo, il limite invisibile assegnato ai mortali viene colpito con tanta maggiore spietatezza quanto più si è spinto in alto nella scalata al cielo. È questa la cosiddetta «invidia degli dèi», ben nota come formula, spesso fraintesa nel suo significato profondo. Com’è possibile che gli dèi provino invidia per gli uomini? Come può chi ha tutto e ha potere su tutto nutrire un sentimento così tipico della meschinità umana? Dal confronto con divinità poco compassionevoli, e dal sentirsi fuori posto in cielo e in terra, nasce la saggezza greca arcaica, che ha posto temi e problemi con i quali tutto il pensiero religioso, filosofico e politico dei secoli successivi si è dovuto misurare. Attraverso le vicende esemplari di Prometeo, Creso, Policrate, Serse, Agamennone, si ricompongono le molte facce di una visione etica e sociale inquieta, avvincente per chi crede che il modo migliore per conoscere e comprendere uomini tanto lontani nel tempo sia, prima di tutto, quello di ascoltare le loro storie.
18,00 17,10

Rivoluzioni e popolo nell'immaginario letterario italiano ed europeo

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 422
Il libro esamina come la letteratura ha rappresentato l'evento rivoluzionario (accaduto, atteso, temuto) dall'epoca della Riforma protestante fino al '68 e oltre. La Rivoluzione, qui intesa latamente come possibilità di sollevazione di massa e trasformazione "catastrofica" del mondo, è considerata come una specie di grande metafora con cui l'Occidente moderno si è concepito nei termini di un progetto pericolosamente aperto sul futuro. Si comincia con Machiavelli passando attraverso Milton, Büchner, Hugo, Manzoni, Zola, Nievo, Verga, fino ad arrivare a Malaparte, Pasolini, Calvino e tanti altri, anche saggisti (da Galileo a Gramsci). Al centro ci sono soprattutto gli scrittori italiani perché essi sono ritornati tante volte sulla Rivoluzione come occasione mancata. Essi vengono fatti dialogare con alcuni grandi scrittori europei sulla base di pochi grandi motivi ricorrenti. In definitiva, il libro intende essere una specie di excursus attraverso tante visioni e versioni del fenomeno rivoluzionario per giungere a un bilancio finale e provare così a rispondere alla domanda se e come la letteratura possa ancora con i suoi mezzi immaginare un futuro altro, sia esso in chiave di sogno o di incubo.
26,00 24,70

Parigi

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 192
«Parigi, superficie lucente ammantata di schiuma e di bave sanguigne». «Questa di Bruno Barilli è la spettacolare ed effervescente Parigi degli anni Venti, coi suoi luoghi sacrosanti, ancora celebrati ma in larga parte oggi evaporati. Il Moulin Rouge con le sue bellissime donne che prendono al vischio il visitatore, tra il lucore sulfureo e ferale, e l’angoscia solenne di un mondo che stava già per finire; e poi Montparnasse con la relativa popolazione di pittori e pittori falliti; l’Opéra, grande pignatta tra la malinconia dei lampioni elettrici accesi; e c’è pure l’ascolto di un concerto al grande teatro degli Champs-Élysées; e l’impressionante Museo delle Cere, macabro come un cimitero di risorti. Barilli, musicista e musicologo, scriveva queste cronache per i giornali del tempo, con una vivacità esuberante, un’intelligenza scoppiettante, sempre mista ad un’impalpabile ironia, che ne hanno fatto un autore molto ammirato; lo si legge ancora con sommo piacere. La prima edizione di Parigi è verosimilmente del 1938.» (Ermanno Cavazzoni)
14,00 13,30

Mito

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 208
Scritto di getto in poche settimane nell'estate del 1973, quando Jesi aveva appena ideato il suo più noto modello conoscitivo, la «macchina mitologica», "Mito" è la sintesi della sua ricerca e della sua altrettanto originale formazione. Dalla sopravvivenza delle antiche mitologie nell'umanesimo all'allegoresi di Vico, dal volto duplice e «oscuro» dell'illuminismo a Creuzer e Bachofen, da Wilamowitz fino a Cassirer, Kerényi e Jung, da Malinowski ed Eliade a Dumézil e Lévi-Strauss, passando per Benjamin, la scienza mitologica è colta nella sua rischiosa propensione a farsi «scienza di ciò che non c'è». Ogni mitologia rimanda infatti a un'origine remota, narra di un precedente per definizione inverificabile e proprio per questo dotato di una forza ipnotica che, alimento di tutte le tecnicizzazioni politiche, sarà impiegata nel modo più eclatante dagli apparati totalitari. All'inganno e al fascino delle manipolazioni Jesi non oppone tuttavia una ripulsa umanistica nei confronti dell'ideologia, attitudine che fu propria del suo maestro Kerényi e che «può anche tradursi nell'ovvio sostegno di una 'respublica humanistarum', cuore puro della società borghese». Egli sposta piuttosto lo sguardo dalla «sostanza-mito» al meccanismo che produce concretamente le mitologie, per coglierne il funzionamento «in flagranti»: ci invita cioè a «indagare innanzitutto come la macchina mitologica funziona, e non l'esistenza o la non esistenza del suo presunto contenuto enigmatico». Nuova edizione arricchita dall'inedito "La nascita dello spazio-tempo".
18,00 17,10

Dizionario Lucio Fontana

Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 736
Composto da più di trecento voci redatte da oltre sessanta studiosi di diverse generazioni, questo dizionario consente di esplorare, a partire da molteplici punti di osservazione, l'opera di Lucio Fontana (1899-1968), il maestro italo-argentino che con le sue ricerche plastiche e pittoriche ha contribuito, al pari di pochi altri artisti del Novecento, al sovvertimento e alla ridefinizione dell'idea di spazio e della sua percezione. Nel corso della sua carriera, che lo ha condotto da Rosario de Santa Fe a Milano, Fontana ci ha trasmesso un'ampia e rilevante produzione che non si esaurisce negli episodi più celebri (i «Tagli», i «Buchi», gli «Ambienti spaziali»), e che lo ha proiettato sulla scena internazionale da Parigi a New York, fino in Giappone. La tensione costitutiva del suo lavoro — tra spinta all'astrazione e volontà di immersione nella vitalità organica della materia, tra rarefazione «cosmica» e corporeità erotica, tra sprezzatura formale e apertura alle innovazioni tecnologiche — si è riversata in una pluralità di sperimentazioni che valicano le barriere tra tecniche, generi e registri stilistici. La formula del dizionario, con la sua struttura aperta, si è rivelata congeniale al confronto libero con una tale ricchezza di proposte e ideazioni. Le voci, configurate come brevi saggi critici, sono dedicate a singole opere, a serie e a cicli, ma anche a progetti mai realizzati, o ancora a tematiche e a categorie concettuali che percorrono trasversalmente le diverse forme dell'attività di Fontana; alle tecniche e ai materiali pittorici e costruttivi da lui prediletti; ad artisti, amici, scrittori, critici, collezionisti, collettivi, movimenti, luoghi di incontro e di socialità mondana che si intrecciano a vario titolo con la sua storia; ad accademie, scuole, centri espositivi, mostre e rassegne che ne hanno segnato durevolmente la vicenda creativa; a capitoli particolarmente significativi della ricezione critica della sua opera, in Italia e nel mondo. Premessa di Paolo Laurini e Silvia Ardemagni.
34,00 32,30

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