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Pacini Giuridica

Tutti i libri editi da Pacini Giuridica

40,00 38,00

Pensiero causale e pensare complesso. Contributo di un penalista

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 264
Pensiero causale, perché quello causale è, in fondo, un unico pensiero (o un pensiero unico), un'unica idea, che costruisce e implementa (nonché presuppone) una logica semplificatoria, che ha condizionato la nostra cultura, e rimanda, vuole rimandare, in ultima analisi, a un unico fatto e a un singolo comportamento: nella forma più tipica, un evento da spiegare e un comportamento che lo spiega, ma anche, più in generale, un evento che ne spiega un altro. Pensare complesso è un modo di esprimere una forma mentale, che nasce dalla percezione del molteplice e confida nel dissenso, come nella fantasia, ovvero anche nasce dalla fantasia e dal dissenso e crede nel molteplice. «In questo lavoro cerco di allargare l'orizzonte e affronto i temi dell'analisi causale e di quella funzionalistica nell'ambito della più generale teoria (e alla stregua delle esigenze) della spiegazione, che entrambe si propongono di soddisfare: confronto, fra le diverse scienze, che mi sembra essenziale per la cultura giuridica e per l'argomentazione dei giudizi di responsabilità, per la riflessione sulle relative cadenze metodologiche». (Salvatore Aleo)
25,00 23,75

Appunti sull’interpretazione del contratto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 104
12,00 11,40

Appunti sull'interpretazione della legge

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 110
12,00 11,40

38,00 36,10

Casi e soluzioni di diritto civile. I «quid iuris?» nella scuola di Padova

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 296
Il volume contiene 120 casi di diritto civile con le relative soluzioni e più di 400 tracce di altri casi assegnati agli esami di diritto civile dai professori di Giurisprudenza dell'Università di Padova dal 1942 ai nostri giorni: Alberto Trabucchi, Luigi Carraro, Vittorino Pietrobon, Giorgio Cian, Aldo Checchini, Giuseppe Amadio. Le questioni esaminate dall'autore riguardano i vari settori del diritto civile disciplinati dal codice, e le soluzioni prospettate tengono conto dei più recenti orientamenti della dottrina e della giurisprudenza. L'opera è rivolta a studenti e a tirocinanti nelle professioni legali con l'intento di offrire loro uno strumento per esercitarsi nell'affrontare, dal punto di vista giuridico, casi pratici facendo applicazione delle nozioni apprese sui libri e nella scuola. Può essere utile anche a neoprofessionisti. “Clinica del diritto” è l'espressione che Carnelutti aveva coniato per indicare le lezioni fatte su vicende che si presentano nella vita.
25,00 23,75

Gli incerti confini dell'esterovestizione nell'economia globalizzata

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 200
L’obiettivo del volume è valutare l’adeguatezza del sistema impositivo alle esigenze di un’impresa operante nel mercato internazionale, focalizzando l’attenzione sui criteri di localizzazione e sull’applicazione che questi ricevono in uno scenario in cui le singole sovranità nazionali subiscono il predominio di un’economia aperta. A questo scopo, dopo aver affrontato una ricostruzione delle linee essenziali della fiscalità italiana nel contesto tributario internazionale ed europeo, con particolare attenzione alla residenza fiscale delle società dotate di personalità giuridica, occorre ripensare l’ormai obsoleto principio per cui l’imposizione è strettamente correlata alla presenza fisica dell’imprenditore, concepito quando i mercati erano chiusi e l’economia digitale non esisteva, promuovendo una nuova prospettiva maggiormente conforme all’attuale realtà economica mondiale.
20,00 19,00

Carcere senza fabbrica: povertà, lavoro forzato e welfare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 320
La teoria e la storia della moderna penalità sono riconducibili a due letture che si presentano come antitetiche: quelle riformiste e quelle revisioniste. Quelle riformiste vedono nella nascita della prigione, basata sulla pratica del lavoro forzato, una tappa centrale per l’adozione di un sistema punitivo “umano” volto alla correzione morale e sociale dei condannati. Quelle revisioniste considerano il carcere-fabbrica un laboratorio per la trasformazione del povero ozioso in operaio docile, individuando nel lavoro forzato carcerario uno dei tratti distintivi della penalità moderna, un dispositivo di generalizzazione della cultura borghese lavoro-centrica. Entrambi gli approcci convergono nell’enfatizzare il ruolo del lavoro carcerario, ma cadono nell’errore di privilegiare lo studio della retorica che ha accompagnato il modello di carcere rieducativo, rispetto all’esame della concretezza giuridica e sociologica del fenomeno che ha indubbi riflessi anche sul suo inquadramento teorico. "Carcere senza fabbrica", attraverso una articolata genealogia storica e socio-giuridica del lavoro forzato carcerario dallo Stato liberale ad oggi, mostra come il progetto correzionalista di assimilazione del carcere alla fabbrica sia rimasto, nel caso italiano, un dogma ideologico, presente nella retorica di alcuni dei riformatori, ma non recepito nella legislazione e tantomeno nelle pratiche di governo. Ne emerge un idealtipo di penitenziario molto lontano da quello elaborato dalla critica foucaultiana e dalla storiografia revisionista. Il sistema legale dell’esecuzione penale italiano, ieri come oggi, appare volto, secondo l’intramontabile principio di deterrenza, a perseguire, con modalità considerate come economiche ed umane, lo scopo della punizione della povertà, piuttosto che quello della sua correzione.
25,00 23,75

45,00 42,75

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