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Pacini Giuridica

Tutti i libri editi da Pacini Giuridica

Il dolo del giudice quale motivo di revocazione della sentenza civile

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 128
Il "dolo del giudice" costituisce elemento perturbatore del processo che espone la pronunzia adottata al rischio di revocazione ex art. 395, n. 6, cod. proc. civ. Tale modello di tutela - attivabile nei confronti della sentenza "partigiana" solo successivamente alla formazione di un giudicato contenente l'accertamento di detto dolo - è stato recentemente oggetto di rivisitazione da parte della dottrina e della giurisprudenza. In questo quadro (caratterizzato da rinnovato interesse), nel volume si sono prevalentemente affrontate tre delicate questioni. La prima riguardante l'enucleazione degli elementi costitutivi del dolo del giudice. La seconda concernente l'individuazione delle sedi in cui tale elemento psicologico può essere utilmente accertato ai fini della revocazione della sentenza. L'ultima, infine, attinente al nesso di causalità tra la condotta dolosa del giudice e la sentenza, e quindi al tipo di giudizio (di certezza o di ragionevole probabilità) che deve sostenere tale possibile sequenza causale.
14,00 13,30

33,00 31,35

35,00 33,25

Le mobili frontiere della filiazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 288
Il principio di unicità dello stato di figlio, introdotto dalla L. n. 219 del 10 dicembre 2012, recante “Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali”, sembrerebbe aver realizzato una sensibile rottura con il passato, percepibile nello scollamento del rapporto di filiazione dal vincolo matrimoniale, alla luce della diffusa emersione di modelli familiari alternativi a quest'ultimo. Lo statuto giuridico di figlio non dovrebbe, quindi, più mutare a seconda del tipo di legame esistente tra i genitori ma, al contrario, adattarsi e uniformarsi ad una pluralità di sistemi familiari. Il “diritto della filiazione” si lega, infatti, sempre più ad una concezione “funzionale” della famiglia, che guarda al rapporto, prima che all'atto, con l'effetto che le frontiere della filiazione diventano sempre più mobili e che l'esistenza di legami familiari consolidati depone a favore della rilevanza giuridica di qualunque tipologia familiare, ove si accerti che in essa si estrinsechi lo sviluppo della personalità del minore. Fine precipuo del presente lavoro risulta, pertanto, quello di accertare se l'intento di unificazione avuto di mira dal legislatore, nella sostanza, possa ritenersi attuato o se, invece, la disciplina della filiazione si sia soltanto, nella forma, adeguata alle nuove esigenze etico-sociali, senza, tuttavia, disancorarsi dai tradizionali dettami.
28,00 26,60

Rito camerale ed «ingiusto» processo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 96
Lo studio del rito camerale si inserisce, nel più ampio dibattito riguardante il rapporto tra effettività della tutela giurisdizionale dei diritti ed efficienza della giurisdizione. L'analisi del rito camerale – anche con riferimento alle procedure concorsuali – orienta il proprio orizzonte verso la ricerca del rito ideale, nel tentativo di individuare il modello di processo maggiormente idoneo ed adeguato, seppur non perfetto, posto che il principio di proporzionalità non richiede che la misura scelta sia la migliore, ma che aumenti la probabilità di raggiungimento del risultato, nel rispetto dei principi costituzionali della legalità del giusto processo di cui all'art. 111 Cost., questione delicatissima che ha alimentato, da sempre, un ampio dibattito in dottrina e giurisprudenza di merito e legittimità, con l'intervento sempre incisivo della Corte costituzionale.
13,00 12,35

I gruppi nel codice della crisi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 240
Prefazione di Floriano D'Alessandro.
24,00 22,80

24,00 22,80

26,00 24,70

La «compensatio lucri cum danno». Orientamenti italiani e europei a confronto

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 144
15,00 14,25

Diritto matematico. Diritto con verità e Diritto senza verità

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 240
Il digitale e l'intelligenza artificiale conferiscono una dimensione nuova a relazioni antichissime, quali uomo = macchina e diritto = macchina. Un modo per risolvere queste relazioni è il 'dirittomatematico', un algoritmo di metodo, e non di merito, softwarizzabile, ma naturale, reale, semplice, antico, utile tanto a scrivere quanto ad applicare la legge. In uno, un algoritmo estratto dal diritto che c'è, sia esso con verità, sia esso senza verità, e animato dalla consueta «logica aristotelica », applicata però, e questa è l'innovazione, a quattro esaustivi tipi di verità, nessi, nomi, concetti, segni, non numeri, ricavati analogicamente dalla matematica. Si tratta di un modo alternativo rispetto al «modo» della «correlazione», che è invece costituito da un algoritmo imperscrutabile basato su big data e che giustamente preoccupa perché i casi della vita di ogni persona, a sé considerati, non sono e non saranno mai scambiabili, essendo essi destinati a rimanere singoli, unici. Se il fine del diritto è dare a ciascuno il suo e ricevere da ciascuno il suo, cioè rendere uguali i rapporti tra ciascuno e il suo caso, allora il «modo» della «correlazione» non può essere applicato al vero diritto con verità, a meno che non si rinunci al principio di uguaglianza, ossia di scambiabilità, e si torni miseramente a un falso diritto con verità o a un vero diritto senza verità. Questo libro fornisce un'introduzione guidata ai lineamenti del 'dirittomatematico' e una raccolta di applicazioni pratiche della sua versione 1.0. Ma, soprattutto, ne prefigura la versione 2.0, il Diritto Matematico, come Unione di insiemi di una Famiglia forse idonea a contenere e spiegare tutto ciò che comunemente chiamiamo diritto.
25,00 23,75

Le attività pericolose nel settore bio-medico. Spunti per una rilettura dell'art. 2050 c.c.

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 176
La «soluzione intermedia» pensata dal legislatore del 1942 nell'introdurre l'art. 2050 c.c. si è rivelata nel tempo duttile e capace di contemperare le esigenze di una società complessa e in veloce trasformazione con quella di protezione dei soggetti esposti all'esercizio di attività pericolose, ma spesso indispensabili alla comunità. Il vasto campo delle scienze della vita, soprattutto in quei segmenti nei quali assai stretto è il connubio tra medicina e tecnologia, è divenuto terreno di sperimentazione e di costruzione di un sistema della responsabilità civile composito, nel quale possono convergere e operare molteplici regole, al fine di assicurare piena tutela a un valore primario dell'ordinamento quale il diritto alla salute. È in questo punto di intersezione che la norma di cui all'art. 2050 c.c. è riuscita a ritagliarsi un proprio spazio, con riguardo alle attività sanitarie maggiormente caratterizzate dalla procedimentalizzazione e dall'utilizzo di mezzi o materiali pericolosi. Più recentemente, biotecnologie della salute e procreazione medicalmente assistita sembrano dischiudere altre possibilità applicative alla norma. Il lavoro ripercorre la genesi dell'art. 2050 c.c. e delinea gli elementi strutturali e i profili funzionali della norma, emersi dalle ricostruzioni della dottrina e della giurisprudenza, per poi indagarne le linee evolutive e prospettarne l'applicabilità a nuove ipotesi di eventi dannosi.
18,00 17,10

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