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NFC Edizioni

Tutti i libri editi da NFC Edizioni

Ex. Riccardo Baruzzi, Paolo Chiasera, Flavio De Marco, Michael Fliri

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 62
Quattro EX-studenti dell'Accademia di Belle Arti oggi rinomati artisti a livello internazionale tornano insieme a Bologna nella mostra EX nelle sale del MAMbo. Un confronto irresistibile con gli studenti e con la città a quindici anni di distanza.
20,00 19,00

Revolutions 1989-2019. L'arte del mondo nuovo 30 anni dopo

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 96
Crolla il Muro di Berlino e nasce Internet. Un ragazzo cinese si ferma davanti a un carroarmato in piazza Tienanmen e finisce l’Unione Sovietica. Il Milan di Sacchi conquista l’Europa e in Italia si giocano i campionati mondiali di calcio. Il Partito Comunista Italiano diventa Partito Democratico della Sinistra e i Nirvana, con Nevermind, portano al successo il grunge, gli italiani scoprono i telefonini e scoppia la prima Guerra del Golfo. Di quelle esperienze, la mostra Revolutions testimonia, attraverso oltre sessanta opere, l’ottima salute dei giovani italiani, nati generalmente tra gli anni ’50 e i ’60. Una fitta rete che si estende da nord a sud, dalle metropoli alla provincia, confermando ancora una volta l’Italia come un Paese multicentrico.
30,00 28,50

Duplex. Cristian Chironi, Margherita Moscardini. Catalogo della mostra (Bologna, 3 febbraio-3 marzo 2018)

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 63
Cristian Chironi, Margherita Moscardini. Due ex-studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna oggi rinomati artisti a livello internazionale tornano insieme a Bologna nella mostra "Duplex" nell’Aula Magna dell’Accademia. Un confronto necessario con gli studenti e con la città a qualche anno di distanza.
20,00 19,00

Massimo Pulini. Flâneur. Tra i volti del tempo. Catalogo della mostra (Rimini, 27 luglio-30 agosto 2019)

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 96
Chi è il flâneur? Un girovago o un poeta, un fannullone o un esteta, un sognatore o un realista? Secondo Balzac la flânerie non è una posa ma una disciplina vera e propria associata al cammino, che lui definisce “gastronomia dell’occhio”. Il flâneur, dal palato, ovvero, dalla pupilla esigente, si serve alla tavola vasta di una città, un buffet aperto da piluccare, scansando i piatti celebri, per saggiare con le dita quelle pietanze rare, di cui si ignorano gli ingredienti. Il flâneur bighellona senza una meta definita ma con un ideale altissimo, la ricerca della bellezza; una bellezza inedita, inaspettata e quasi intonsa da perseguire negli itinerari alternativi, o governati dal caso, fuori dalle rotte consuete. L’occhio parte allo sbaraglio, sceglie, si nutre di ciò che lo sorprende, infine, dato che spesso quell’occhio appartiene ad un artista, restituisce il favore, matura una propria bellezza, crea. Questa parola, che esiste soltanto in francese, sembra coniugarsi direttamente con Parigi, così come l’ha coniata Baudelaire, che ne ha fatto l’archetipo dell’artista moderno, inserito in un contesto preciso, quello appunto della capitale francese di metà Ottocento...
20,00 19,00

B-archive. Le opere donate all'Archivio della Biennale Disegno Rimini

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 144
Nel corso delle tre edizioni della Biennale del Disegno (2014, 2016, 2018) molti artisti e collezionisti hanno deciso di donare un’opera - un disegno - al Museo della città di Rimini. La conservazione, la valorizzazione e l’implementazione di questo primo nucleo di opere d’arte sono stati all’origine dell’Archivio Biennale Disegno. Il lavoro appassionato di Franco Pozzi, Piero Delucca, Annamaria Bernucci e della sottoscritta, con l’appoggio incondizionato dell’ex assessore alle Arti del Comune di Rimini, nonché curatore della Biennale Disegno, Massimo Pulini, si è concentrato, pertanto, in un primo momento, nell’acquisizione di nuove opere d’arte. Nei giorni conclusivi della Biennale 2016, in particolare, e 2018, sono stati organizzati, infatti, dei momenti di incontro con la cittadinanza per presentare pubblicamente i disegni donati, con relativa eco della stampa. Solamente alla fine dell’edizione 2018 ci si è resi conto che il numero delle opere donate era davvero rilevante e che questo primo nucleo poteva rapidamente crescere e trasformarsi in una collezione vera e propria. Il Museo di Rimini non possiede una collezione di disegni in senso stretto e anche per questa ragione...
30,00 28,50

Georg Zuter. Catalogo della mostra (Bologna, 18 maggio-13 giugno 2019)

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 120
La storia di Georg Zuter comincia nella natia Germania perché studia prima alla Werkunstschule di Dortmund e poi alla Hochschule fur der Bildende Kunst di Berlino. A 23 anni, nel 1965, è già un artista astratto, la sua strada è intrapresa perché non cede alle seduzioni della materia che l'Informale, negli stessi anni, rivaluta con le alte paste, gli spessori, il colore a olio che si materializza in grumi e sedimenti. Né tantomeno viene affascinato dalla tradizione espressionista della sua storia dell'arte, per l'esasperazione delle figure deformate dal male di vivere. Punta direttamente ad un'essenzialità degli elementi che è ricerca dell'assoluto, principio percettivo non solo di razionalità visiva, ma anche direzione di ricerca per una strada diretta alla comunicazione con il fruitore. Artista non figurativo o aniconico, Zuter mette insieme un'esperienza formativa grafica e tipografica che al sud Italia scopre tonalità calde. Diventa non a caso un autore che si dedica al colore, ma dalla Sicilia non riceve l'impetuosità della forma, l'accelerata circolazione del sangue e le animazioni barocche. Porta il suo universo mentale e culturale a incontrarsi con il sole. "Zuter è infatti uno dei pochi pittori capaci di fare una pittura astratta geometrica utilizzando le ocre; è fra i pochi a saper accordare i marroni e i beige con il bianco e con il colore, con un effetto di rasserenante equilibrio. È proprio un gioco di sbalzi, di contaminazioni: come in tutti i giochi percettivi, le campiture si condizionano a vicenda, e il colore provoca una vibrazione che sollecita la vista'". Il color piatto si mette in relazione con una forma senza volume. Tutto è piatto ma significante, la mancanza di iconicità è la premessa per una liberazione della comunicazione con il fruitore che non viene distratto da altro che non dalla forma-colore in purezza. La casualità sta nell'invenzione, nel motivo che porta un artista a ritirarsi a dipingere, ma l'esecuzione segue andamenti mentali geometrico-lineari davanti a cui il caso si arresta.
20,00 19,00

Zino. Bad dream. Catalogo della mostra (Rimini, 14 giugno-13 luglio 2019)

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 64
Il titolo della mostra Bad Dream, letteralmente incubo, mi è stato suggerito dall’artista stesso qualche mese fa quando mi presentò il suo progetto mandandomi una cartella via email così nominata, composta da un testo che raccontava in sintesi il nuovo ciclo e da una serie di lavori già conclusi. Prima di leggere la spiegazione poetica, guardo le immagini. Conoscevo già Zino, l’artista, seguivo lo sviluppo del suo lavoro ed ero ansiosa di vedere i risultati della sua ricerca. Immediatamente mi sono chiesta: «Perché Bad Dream? Dove sta il brutto sogno in opere che di primo impatto visivo, con il colore sgargiante di cui son fatte, appaiono piuttosto il corrispettivo del tripudio di una fantasia lisergica? E perché incubo se i soggetti rappresentati sono tutti provenienti dalle migliori pagine di storia dell’arte?».
20,00 19,00

Il gioco cavalleresco nella Bologna del Seicento. Catalogo della mostra (Bologna, 6 febbraio-31 marzo 2019)

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 64
"Qualche tempo fa Paola Goretti presentò agli studiosi ed al pubblico una piccola parte delle numerose opere grafiche presenti nel Gabinetto Disegni e Stampe annesso alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. In un suo scritto affidato al web la volle battezzare ‘Araldica piumata’, alludendo, con un alato ‘giro di parole’, al fatto che i trionfi di piume di struzzo, di pavone, di airone e via dicendo, stretti in aigrette od asprì, alludessero in qualche modo all’araldica bolognese sia nei colori che nelle figure. Quello scritto giungeva dopo che studiosi del calibro di Franco Cardini e Lionello Giorgio Boccia avevano investigato quali fossero i sistemi simbolici e auto-rappresentativi della nobiltà di antico regime, ed in specifico anche bolognese, nel periodo di passaggio tra Rinascimento e Barocco." (Dalla Prefazione di Mario Scalini)
20,00 19,00

Rating di legalità. Cos'è, quali sono i benefici, come ottenerlo

Libro
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 124
Questo elaborato, nella sua seconda versione aggiornata a dicembre 2018, si propone di sviluppare un’analisi del Rating di Legalità (di seguito anche Rating), strumento di premialità per le imprese virtuose lanciato da Governo e Parlamento ed inserito nelle leggi di conversione del “Decreto Liberalizzazioni” (L. 27/2012) e del “Decreto Commissioni Bancarie” (L.62/2012). Il Rating di Legalità nasce con l’obiettivo di promuovere l’adozione di comportamenti etici e trasparenti da parte delle organizzazioni imprenditoriali, per tradursi poi in benefici concreti quali, ad esempio, un migliore accesso al credito bancario e in migliori possibilità di accesso ai finanziamenti pubblici. Dalla sua introduzione, nel 2012 ad oggi, il Rating è stato incluso in un numero crescente di bandi ed iniziative e, con il varo del d.lgs. n. 50 del 18 aprile 2016 – pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 aprile ed entrato in vigore nella medesima data - è stato introdotto come criterio premiale anche nel nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni. Alla data in cui si scrive è in corso una rivisitazione del Codice Appalti. Il Rating di Legalità si sta affermando in un momento in cui le imprese nazionali operano in uno scenario economico e sociale ancora fortemente caratterizzato dalla coda di una pesante crisi economica. Il legislatore lo ha inteso quale mezzo volto ad incentivare la partecipazione al mercato di organizzazioni il cui comportamento sia trasparente, virtuoso e sano, non solamente dal punto di vista economico e finanziario, ma anche per quanto attiene alla sfera della Responsabilità Sociale e, più in generale, delle responsabilità dimostrate verso tutti i portatori di interesse e la comunità in cui un’organizzazione è inserita ed opera.
18,00 17,10

Taccuini d'arte. Rivista di arte e storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 11

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 112
Il volume undicesimo di Taccuini d’Arte, la rivista annuale del territorio e dei musei civici di Modena e Reggio Emilia, si presenta quest’anno particolarmente ricco di contributi e ricerche inedite. A partire dal saggio di Jasmine Habcy sul pittore fiammingo Jan van Gelder (1621-1685), al servizio dei Gonzaga di Novellara, del quale si pubblicano alcune inedite carte conservate presso l’Archivio storico del comune emiliano. Una inedita e circostanziata ricostruzione degli affreschi di Pellegrino da Modena (1465-1523) in San Giacomo degli Spagnoli a Roma viene indagata da Minto, mentre Pierguidi fa il punto sulla nascita del concetto di “Maniera” in relazione alla breve, ma fulminante carriera artistica di Raffaellino da Reggio (1550-1578). Nuove interessanti precisazioni sui dipinti cinquecenteschi di Francesco Bissolo e Niccolò Frangipane della Galleria Estense di Modena sono presentate da Michele Danieli; Enrico Ghetti, invece, presenta il primo, inedito, disegno del pittore tardocinquecentesco Gaspare Venturini. Dei primissimi anni del Novecento è invece l’inedito disegno di Giovanni Costetti (1874-1949) pubblicato da Bigi Iotti in un saggio che fa il punto sugli anni fiorentini del pittore e scrittore di origine reggiana e indaga il suo rapporto con gli artisti del cenacolo baccariniano faentino.
20,00 19,00

Disegni antichi della Pinacoteca di Faenza. La collezione Giuseppe Zauli

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 174
Questo volume nasce dal ritrovamento nei depositi della Pinacoteca di Faenza di un corpus di circa 60 disegni provenienti dalla collezione di Giuseppe Zauli. La collezione fu acquistata dalla Municipalità nel 1797 per la nascitura scuola del disegno. Con l'occasione della schedatura scientifica dei fogli ritrovati, quasi tutti inediti, è stata approfondita la figura di Giuseppe Zauli. Sauro Casadei ne ha scritto un profilo biografico: la vita privata, il docente e fondatore della scuola di disegno, gli incarichi pubblici, il conoscitore apprezzato anche da Luigi Lanzi, il collezionista che acquisì la raccolta del grande incisore Giovanni Bernardi conosciuta anche da Vasari, il fondatore della Pinacoteca e tutore del patrimonio artistico della città, per finire con il suo rapporto con l'illustre allievo Tommaso Giulio Zavatta si occupa invece del fondo di disegni ritrovato: una contestualizzazione nell'ambito delle nascenti scuole di disegno ha ampliato notevolmente gli orizzonti: la cattedra fu molto ambita e fu assegnata a Zauli non senza la presenza di agguerriti competitori, come Francesco Alberi. La questione inoltre assunse una dimensione nazionale, e coinvolse il ministro della Repubblica Cisalpina Daniele Felici Cappello e il celebre artista Andrea Appiani. Vengono quindi analizzati gli stretti rapporti di Giuseppe Zauli con il maestro Gaetano Gandolfi e vengono così contestualizzati numerosi disegni gandolfeschi ancora presenti in collezione, oltre ai fogli di Giacomo Cavedone, Felice Cignani, Ercole Graziani, Francesco Monti, Vittorio Maria Bigari, Marcantonio Franceschini. I disegni dimostrano una sostanziale continuità con i gusti dell'Accademia di Bologna, della quale Zauli fu allievo. Un saggio particolare è infine dedicato ai fogli di Ferraù Fenzoni provenienti dalla raccolta Zauli.
40,00 38,00

Avanti. Il borgo San Giuliano a Rimini. Catalogo della mostra (Rimini, 12 dicembre 2018-15 febbraio 2019)

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 96
"Per capire l'anima del borgo mi sono lasciato trasportare dagli umori delle vie, mi sono lasciato colpire dagli scorci, dalla routine di quel che accade ogni dì, mi sono mescolato alla luce del giorno e dell'imbrunire, mi sono abbandonato alle viuzze con le loro case appoggiate una di seguito all'altra come se fossi un viaggiatore mai passato prima." (Giorgio Salvatori)
18,00 17,10

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