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Libri di Giulio Zavatta

Biografia e opere di Giulio Zavatta

Taccuini d'arte. Rivista di Arte e Storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 13

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 148
Contributi di:Silvia Pellegrini; Cinzia Cavallari; Daniele Guernelli; Massimo Mussini; Sonia Cavicchioli; Alessio Bartolucci; Matteo Agnoletto; Paolo Brenni; Maria Montanari; Martina Becattini; Elisabetta Farioli; Umberto Nobili.
20,00 19,00

Il Tezon di Veronella. Dal salnitro al sociale: la storia, il restauro, il futuro

Libro: Cartonato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 176
Il tezon di Veronella è un edificio cinquecentesco, una delle ultime fabbriche da salnitro rimaste intatte in Veneto. Il volume, pubblicato in occasione del restauro e della riconfigurazione funzionale dell’edificio, contiene studi sulla sua storia e più in generale sulla diffusione e sulla funzione dei “tezoni” da Salnitro nell’epoca della Serenissima Repubblica, la relazione sul restauro e la descrizione delle nuove finalità sociali che ne caratterizzeranno le funzioni. Sono così tratteggiati passato, presente e futuro di una delle ultime fabbriche di polvere da sparo del Cinquecento.
30,00 28,50

Raffaello a Rimini. Il ritorno della Madonna Diotallevi. Catalogo della mostra (Rimini, 17 ottobre 2020-10 gennaio 2021). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 96
Il 17 ottobre 2020, dopo 158 anni, tornerà a Rimini la Madonna Diotallevi, un’opera giovanile di Raffaello che porta il nome del suo ultimo proprietario privato, il marchese Audiface Diotallevi di Rimini. L’occasione della mostra, che è stata preceduta da un approfondito studio sui contesti, sulla collezione e sulla vicenda critica del dipinto, costituirà una degna celebrazione del cinquecentenario raffaellesco anche a Rimini, una città finora esclusa dalla “geografia raffaellesca”. Per l’occasione verrà stampato un catalogo in due lingue – italiano e inglese – a cura di Giulio Zavatta con saggi dello stesso curatore, di Giovanni Rimondini, di Alessandro Giovanardi e di Alessandra Bigi Iotti, sulla figura dell’ultimo proprietario della Madonna, sulla sua collezione, e sullo stato degli studi relativo a questo importante dipinto di Raffaello. Completano il catalogo le schede di due importanti opere provenienti dalla collezione Diotallevi esposte in mostra: il polittico di Giuliano da Rimini con l’Incoronazione della Vergine e il Crocifisso Diotallevi di Giovanni da Rimini.
25,00 23,75

Taccuini d'arte. Rivista di arte e storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 12

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 88
Taccuini d’Arte, la rivista annuale del territorio e dei musei civici di Modena e Reggio Emilia.
20,00 19,00

Raffaello. La Madonna Diotallevi. La vicenda storico-critica

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 136
La vicenda critica che si è concentrata su quest’opera annovera pertanto i più importanti nomi della storia dell’arte, che quasi concordemente la considerano autografa. Considerando le sue peculiarità, non è mancato chi, come Adolfo Venturi, volle riconoscerla come opera di una personalità altra da Raffaello o dal maestro Perugino, ipotizzando l’esistenza di un “Maestro della Madonna Diotallevi”. Roberto Longhi ha invece insistito sulle differenze che si possono osservare tra la Madonna, più “primitiva” e peruginesca, e le figure del Bambino e San Giovannino, che sembrano quantomeno prefigurare il periodo fiorentino del Sanzio: la tavola sarebbe stata quindi “dipinta a più tornate”. Se la vicenda critica del dipinto, comprensibilmente, può annoverare decine di opinioni e testi redatti dai più importanti critici, la sua storia collezionistica – che le dà il nome – è rimasta pressoché sconosciuta, in conseguenza della sua vendita avvenuta tra il 1841 e il 1842.
35,00 33,25

Taccuini d'arte. Rivista di arte e storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 11

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 112
Il volume undicesimo di Taccuini d’Arte, la rivista annuale del territorio e dei musei civici di Modena e Reggio Emilia, si presenta quest’anno particolarmente ricco di contributi e ricerche inedite. A partire dal saggio di Jasmine Habcy sul pittore fiammingo Jan van Gelder (1621-1685), al servizio dei Gonzaga di Novellara, del quale si pubblicano alcune inedite carte conservate presso l’Archivio storico del comune emiliano. Una inedita e circostanziata ricostruzione degli affreschi di Pellegrino da Modena (1465-1523) in San Giacomo degli Spagnoli a Roma viene indagata da Minto, mentre Pierguidi fa il punto sulla nascita del concetto di “Maniera” in relazione alla breve, ma fulminante carriera artistica di Raffaellino da Reggio (1550-1578). Nuove interessanti precisazioni sui dipinti cinquecenteschi di Francesco Bissolo e Niccolò Frangipane della Galleria Estense di Modena sono presentate da Michele Danieli; Enrico Ghetti, invece, presenta il primo, inedito, disegno del pittore tardocinquecentesco Gaspare Venturini. Dei primissimi anni del Novecento è invece l’inedito disegno di Giovanni Costetti (1874-1949) pubblicato da Bigi Iotti in un saggio che fa il punto sugli anni fiorentini del pittore e scrittore di origine reggiana e indaga il suo rapporto con gli artisti del cenacolo baccariniano faentino.
20,00 19,00

Disegni antichi della Pinacoteca di Faenza. La collezione Giuseppe Zauli

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 174
Questo volume nasce dal ritrovamento nei depositi della Pinacoteca di Faenza di un corpus di circa 60 disegni provenienti dalla collezione di Giuseppe Zauli. La collezione fu acquistata dalla Municipalità nel 1797 per la nascitura scuola del disegno. Con l'occasione della schedatura scientifica dei fogli ritrovati, quasi tutti inediti, è stata approfondita la figura di Giuseppe Zauli. Sauro Casadei ne ha scritto un profilo biografico: la vita privata, il docente e fondatore della scuola di disegno, gli incarichi pubblici, il conoscitore apprezzato anche da Luigi Lanzi, il collezionista che acquisì la raccolta del grande incisore Giovanni Bernardi conosciuta anche da Vasari, il fondatore della Pinacoteca e tutore del patrimonio artistico della città, per finire con il suo rapporto con l'illustre allievo Tommaso Giulio Zavatta si occupa invece del fondo di disegni ritrovato: una contestualizzazione nell'ambito delle nascenti scuole di disegno ha ampliato notevolmente gli orizzonti: la cattedra fu molto ambita e fu assegnata a Zauli non senza la presenza di agguerriti competitori, come Francesco Alberi. La questione inoltre assunse una dimensione nazionale, e coinvolse il ministro della Repubblica Cisalpina Daniele Felici Cappello e il celebre artista Andrea Appiani. Vengono quindi analizzati gli stretti rapporti di Giuseppe Zauli con il maestro Gaetano Gandolfi e vengono così contestualizzati numerosi disegni gandolfeschi ancora presenti in collezione, oltre ai fogli di Giacomo Cavedone, Felice Cignani, Ercole Graziani, Francesco Monti, Vittorio Maria Bigari, Marcantonio Franceschini. I disegni dimostrano una sostanziale continuità con i gusti dell'Accademia di Bologna, della quale Zauli fu allievo. Un saggio particolare è infine dedicato ai fogli di Ferraù Fenzoni provenienti dalla raccolta Zauli.
40,00 38,00

Delineavit. Guercino e il caso del Falsario. Catalogo della mostra (Rimini, 28 aprile-15 luglio 2018)

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 157
Che un pittore di fine Settecento, dotato di notevoli qualità tecniche, di una indubbia sapienza compositiva e di raffinate soluzioni espressive, decida di dedicare una considerevole parte della propria attività al capzioso apprendimento e alla sistematica imitazione dello stile di un grande artista vissuto più di un secolo prima, ci spinge a riflettere sulle sue ragioni recondite, che non possono esaurirsi nel mero interesse economico e nella sottile soddisfazione di veder acquistati, per originali di un'altro, le proprie opere. Ci deve essere qualcosa di più nell'immaginare di percorrere, con lo strumento scorrevole ma impietoso di una penna intrisa d'inchiostro bruno, i medesimi segni tracciati da Guercino in piena libertà. Si devono di certo sviluppare pensieri specifici, nell'investire non solo sulla propria capacità di ripetere la sensibile modularità di quel tratto, che spesso parte largo e gravido di tono per assottigliarsi in precisi ed esili filamenti. Ma risulta perfino assurda, inconcepibile, la scommessa di poter restituire quel mirabile e spontaneo fervore espressivo, frutto di un abituale stato di grazia creativa del genio centese. Tutto il processo e la disposizione mentale necessaria a questo scopo di mimesi rischia di essere ancora più arduo e complesso della libertà stessa e forse più raro ancora di quell'originario stato di grazia. Delineavit e la prima mostra espressamente dedicata al falsano ', naturalmente in confronto con Guercino e col contesto della fortuna postuma del grande Centese, fonte e origine di tutti i pensieri del misterioso copista settecentesco che si pose sulle sue orme. Il contesto riminese, d'altronde, si presta in maniera particolare: Guercino vi operò come in tutte le città della regione, ma - significativamente - piuttosto per un committente privato, Francesco Manganoni, che per opere da disporsi sugli altari delle chiese cittadine. La travagliata eredità Manganoni generò così tra la fine del Seicento e soprattutto nel Settecento, ovvero nel secolo del misterioso falsario, numerosi inventari e anche la necessità di una autentica notarile di alcune opere, compreso un disegno, in un contesto che ormai vedeva rubricare sotto il nome di Guercino non solo le opere di bottega, ma anche quelle di insidiosi falsificatori. Le ondivaghe vicende attributive di dipinti e disegni originali, di bottega, copie o falsi, trovano un loro culmine nella presentazione in mostra di un nuovo dipinto di Guercino individuato nella chiesa parrocchiale di Trarivi, questa volta un originale giunto per vie ancora misteriose nel paesino del riminese, e finora non riconosciuto come autografo. Il percorso sul confine tra vero, riproduzione e falsi dichiarati o ingannevoli si dispiega così tramite disegni di Guercino, delle bottega e del suo falsario, prendendo in considerazione anche il ruolo cruciale della riproduzione incisoria. La mostra nasce da una collaborazione tra il Comune di Rimini, Assessorato alla Cultura, e la Pinacoteca di Cento, confermando la collaborazione in convenzione con la Pinacoteca Nazionale di Bologna avviata già dalla precedente edizione.
30,00 28,50

Taccuini d'arte. Rivista di arte e storia del territorio di Modena e Reggio Emilia. Volume Vol. 10

Libro: Libro in brossura
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 96
"Taccuini d'arte" è la rivista dei musei civici di Modena e Reggio Emilia, patrocinata dalla Soprintendenza per i Beni Artistici di Modena e Reggio. Al suo interno trovano spazio interventi di levatura scientifica su aspetti artistici legati ai capoluoghi e al territorio di riferimento.
20,00 19,00

20,00 19,00

Profili del mondo. Il racconto naturale e l'umano paesaggio

Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 232
30,00 28,50

30,00 28,50

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