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Giappichelli

Tutti i libri editi da Giappichelli

Fonti di diritto processuale civile

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 198
Pensato esclusivamente per la didattica, il volume raccoglie alcune delle fonti normative indispensabili allo studio del diritto processuale civile a livello istituzionale. Destinato ad affiancare il manuale cui lo studente farà imprescindibile riferimento, il volume delle Fonti vorrebbe sollecitare un incontro con la norma di diritto positivo, che in questa veste editoriale, per formato e consistenza cartacea, si presta ad essere sottolineata, appuntata, evidenziata, lavorata. E ciò per l'ovvio, quanto importante rilievo che i blocchi di partenza del giurista in formazione sono le norme di diritto positivo, materia prima su cui giurisprudenza e dottrina elaborano le proprie riflessioni per cercare di dare risposte concrete alle esigenze e alle domande di giustizia.
17,00 16,15

Diritto privato dello spettacolo. Opere, contratti, tutele

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: XVIII-346
Il mondo dello spettacolo, nelle sue molteplici forme di espressione, quali il cinema, la musica, il teatro e la televisione, rappresenta un settore di fondamentale rilevanza nella vita quotidiana degli individui così come nel panorama economico-giuridico globale. Sul piano giuridico, è opportuno considerare la trasversalità di una materia quale quella del "diritto dello spettacolo" che abbraccia differenti rami del diritto (diritto privato, diritto d'autore, diritto industriale, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto amministrativo), intaccandoli tra loro in un quadro regolatorio eterogeneo. Il diritto privato si pone in questo contesto in una posizione centrale nella determinazione dei confini del diritto dello spettacolo, sia nella sua funzione definitoria sia attraverso i differenti schemi negoziali, strumenti indispensabili ai fini della regolazione dei mutevoli interessi dei soggetti coinvolti. L'Opera prende in esame i principali settori del diritto dello spettacolo: il teatro, la musica, il cinema e la televisione, analizzandone gli aspetti peculiari, approfondendo questioni attuali e di grande interesse, aprendosi alle nuove tendenze del mercato. Quattro sono le parti in cui è diviso lo studio: i diritti sulle opere dell'ingegno nel mondo dello spettacolo, le opere protette, i contratti e le tutele. L'attenzione è rivolta non solo ai sistemi tradizionali di tutela giudiziale, ma anche ai sempre più diffusi meccanismi di tutela stragiudiziale (e arbitrale) delle controversie. Per la novità di metodo e di approccio scientifico, l'Opera si presenta, sia come sussidio per l'attività didattica e di studio universitario sia quale prezioso strumento di approfondimento e di ricerca per gli studiosi interessati al mondo dello spettacolo. Essa si presta alla consultazione di tutti gli appassionati del settore e per i tantissimi professionisti della filiera dello spettacolo, compresi gli operatori del diritto e gli avvocati ai quali si offre uno studio dettagliato del quadro regolatorio, accedendo ad una prospettiva attenta alle dinamiche contrattuali del mercato ed ai profili rimediali e di tutela delle opere dell'ingegno.
34,00 32,30

Principi di diritto amministrativo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 544
45,00 42,75

60,00 57,00

Il contrasto ai fenomeni corruttivi dalla «spazzacorrotti» alla riforma dell'abuso d'ufficio

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 455
La corruzione si manifesta in modi sempre più insidiosi e il legislatore continua a mettere in campo rimedi per contrastare questo fenomeno assai complesso. Nel 2012 la legge n. 190, per la prima volta, ha affrontato il tema della corruzione anche attraverso strumenti preventivi, diretti ad influire sulla stessa organizzazione della pubblica amministrazione. Tuttavia, è sul piano repressivo penale che il legislatore punta a contrastare l'illegalità amministrativa, un piano che oggi è occupato da un numero eccessivo di reati, che determina non poche difficoltà applicative. La legge n. 3 del 2019, nota come "spazzacorrotti", da un lato, sembra aver compreso l'importanza di non considerare la corruzione come un fenomeno a cui rispondere solo con misure repressive, come dimostra l'introduzione dei nuovi istituti, dall'altro, però, sposta pericolosamente il baricentro in direzione della legislazione in materia di criminalità organizzata, confermando la preferenza per un approccio repressivo e di estremo rigore, che tuttavia non coglie la differenza tra i diversi fenomeni criminali. In aperta controtendenza si pone invece la recente e inaspettata riforma dell'abuso di ufficio (art. 23 del d.l. n. 76 del 2020, convertito dalla I. n. 120 del 2020), che riduce fortemente il campo applicativo del reato, realizzando un arretramento nel contrasto alla illegalità amministrativa. Il volume passa in rassegna queste due ultime riforme e sottopone ad una attenta analisi critica i nuovi istituti e le modifiche introdotte, tra cui, ad esempio, gli interventi su alcuni dei reati contro la pubblica amministrazione, le rilevanti novità sul regime delle pene accessorie, il nuovo fronte degli strumenti premiali e investigativi, la disciplina delle intercettazioni, senza trascurare di soffermarsi sulla riforma della prescrizione e sul tema, delicatissimo, del finanziamento dei partiti in Italia. Conclude l'analisi il capitolo sulla recente e discussa riforma dell'abuso di ufficio.
52,00 49,40

Pre-investigazioni. (Espedienti e mezzi)

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 489
La potenza dell'intervento investigativo può essere bilanciata - allo stato attuale della disciplina - solo con la stretta determinatezza normativa dei mezzi d'accusa; non è un mistero che le indagini, oltre a pesare sul giudizio, abbiano la capacità di influenzare diritti individuali anche diversi da quelli legati all'accertamento giudiziario. Poco incline ad una tassonomia è l'insieme delle opere "esplorative" che precede l'iscrizione sul registro delle notizie di reato: dai tempi, ai modi, ai soggetti, le pre-indagini manifestano vuoti di legalità e carenze difensive alle quali non corrisponde simmetricamente un divieto d'uso processuale; all'orizzonte nazionale si aggiungono le attività investigative sovranazionali, di recente potenziate dagli organi della Procura europea.
60,00 57,00

Bilanciamento e sistema delle fonti

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 179
Una delle tecniche più importanti del ragionamento giudiziario, soprattutto di livello costituzionale, è il bilanciamento dei princìpi. Tendenzialmente applicato a princìpi materiali, esso non esaurirebbe la sua portata all'interno della struttura delle singole norme, bensì costituirebbe una forma di ragionamento giuridico che sarebbe decisiva anche nella configurazione del rapporto tra le diverse fonti normative. L'idea che ne è alla base muove dalla necessità che la normatività di una norma giuridica dipenderebbe sostanzialmente dalla sua giustificazione razionale e che tale giustificazione sarebbe riducibile in definitiva al bilanciamento di princìpi. Partendo dall'idea della norma valida quale norma argomentativamente costituita, il bilanciamento emergerebbe come paradigma alternativo a quello classico e paleopositivistico della validità normativa quale semplice atto di emanazione normativa.
24,00 22,80

La nuova sovranità. Un saggio

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 177
«Ho cominciato a pensare a questo saggio a Bengasi nel marzo del 2011 quando, nel pieno della rivolta contro Gheddafi, in Libia c'erano due governi. Uno, quello degli insorti, riconosciuto dalla Comunità internazionale e l'altro, a Tripoli, guidato da Gheddafi. La situazione che si era creata in Libia è un caso paradigmatico, che ben sintetizza le questioni affrontate in queste pagine. C'era stato un intervento da parte di alcuni membri della Comunità internazionale per fermare gli annunciati massacri della popolazione civile da parte di Gheddafi, autorizzato da una storica risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ma neanche l'ONU era in grado di determinare chi fosse il "Sovrano". Gli ambasciatori di Gheddafi continuavano a rappresentare il regime in molti Stati. E chi doveva o voleva intrattenere rapporti con il Paese, sia a livello istituzionale che commerciale, non sapeva chi fosse il legittimo rappresentante a cui rivolgersi. Ho terminato il lavoro nel periodo del Covid e l'impatto della pandemia affiora tra queste pagine, non solo perché il forzato lock-down mi ha concesso il tempo per rivedere gli appunti. Durante i lunghi mesi di confinamento, segnati da importanti e inaspettate restrizioni di libertà che come tutti davo ormai per scontate, la presenza del Sovrano con tutta la forza del ius imperii si è materializzata uscendo dalla teoria dello Stato per penetrare con irruenza nelle nostre vite. Questo saggio in realtà non è niente. Non aspira a essere un lavoro accademico, né un libro da comodino. E solo un tentativo di dare un inquadramento sistematico e una lettura giuridica di alcune esperienze vissute sul campo...» (dalla prefazione)
28,00 26,60

Crime and law. Theorie and alarms of modern civilization

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 128
16,00 15,20

Contributo sull'effettività del giudicato amministrativo

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 256
32,00 30,40

La tutela d'urgenza dei nuovi diritti

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 240
30,00 28,50

Il «dominio delle regole». La regolazione indipendente dei settori dell’energia elettrica e del gas naturale tra matrice europea e politica nazionale

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 307
Il volume indaga il tema del rapporto tra la regolazione indipendente dei settori dell'energia elettrica e del gas e la politica nazionale, con particolare riferimento alle diverse modalità con le quali vengono tra loro a relazionarsi le norme di fonte governativo-parlamentare e quelle prodotte dalle Autorità di regolazione (e da ARERA in particolare) nello svolgimento delle proprie funzioni. Le numerose questioni giuridico-istituzionali che tale indagine pone concernono, tra gli altri, il tema della garanzia dell'indipendenza (funzionale) di tali Autorità — suscettibile di essere incisa da norme di provenienza esterna ai settori regolati che producano effetti sulla regolazione — quello del deficit di legittimazione democratica delle stesse e, ultimo ma non per ordine di importanza, quello dei rapporti fra l'ordinamento nazionale e quello dell'Unione europea, nel quale tutti gli altri temi vengono, in varia misura, ad innestarsi. Scopo specifico della ricerca è indagare se e in quale misura sia possibile riconoscere alle Autorità di regolazione indipendenti una sfera di operatività, in merito alla creazione ed alla "gestione" delle proprie regole, sostanzialmente riservata e impermeabile agli influssi della politica nazionale, e, in caso di risposta affermativa, quali problemi e criticità detto riconoscimento ponga.
50,00 47,50

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