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Einaudi

Tutti i libri editi da Einaudi

Il manoscritto. Il ritorno della detective Hanne Wilhelmsen

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 488
Un prezioso libro perduto, una giovane editor, un corpo sfigurato. Hanne Wilhelmsen è alle prese con l’infido mondo dell’editoria. Per Hanne Wilhelmsen, costretta da tempo in sedia a rotelle e da anni in uno stato di esilio autoimposto, le strade rese silenziose dalla pandemia sono un dono. Oslo è di nuovo la sua città. Così quando l’agente Henrik Holme le chiede aiuto per un caso – una donna ritrovata nuda nel bagagliaio di un’auto, il corpo intatto, il viso irriconoscibile – Hanne accetta. Nel frattempo la giovane editor Ebba Braut deve rintracciare l’inestimabile manoscritto perduto dell’autrice più celebre e venduta del Paese. E anche lei finisce per rivolgersi a Hanne Wilhelmsen, che il caso vuole abbia recentemente proposto il suo primo romanzo poliziesco alla casa editrice per cui Ebba lavora. Così, proprio mentre il mondo si ripiega su se stesso, Hanne torna alla vita, e a quel che sa fare meglio di chiunque altro: indagare. E scoprire i colpevoli.
15,00 14,25

Magnifico e tremendo stava l'amore

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 336
Tutti gli amanti giurano che il loro amore è diverso da quello degli altri. Specie all’inizio, quando la risacca della vita non ha ancora intaccato il sentimento. Poi le cose cambiano, e le storie tendono a somigliarsi. Ma non questa. L’amore raccontato in queste pagine – tratto da una vicenda di cronaca nera – ha avuto un finale sorprendente, che solo la realtà e una sua misteriosa giustizia potevano immaginare. Del resto «il destino, quando si accanisce, mostra pure una certa fantasia». Dopo “Dove non mi hai portata”, Maria Grazia Calandrone indaga le vite dei protagonisti di un fatto realmente accaduto, con sguardo da investigatrice e sensibilità da poetessa. E ci restituisce una vicenda in cui i chiaroscuri sono così tanti e intrecciati da impedirci una lettura unica. Come in tutte le storie d’amore. «“Magnifico e tremendo stava l’amore” rielabora un caso di cronaca nera. Il 27 gennaio 2004, dopo circa vent’anni di violenza subita, Luciana uccide con dodici coltellate l’ex marito Domenico e, insieme al nuovo compagno, ne getta il corpo nel fiume Tevere. Il 24 giugno 1965 mia madre Lucia, dopo anni di violenza subita da parte del marito, getta sé stessa nel fiume Tevere, insieme al suo nuovo compagno, mio padre. Perché in quegli anni non esiste la legge sul divorzio. Il motivo della mia ossessione è fin troppo evidente. Ma la vicenda giudiziaria di Luciana si conclude con un provvedimento destinato a fare giurisprudenza. Mi è parso allora utile, anzi necessario, rintracciare negli atti processuali le motivazioni umane e legali di una sentenza tanto d’avanguardia. L’analisi della storia e dei suoi esiti ha finito per generare un libro che ha sorpreso per prima chi l’ha scritto, essendo diventata un’opera scorretta, che non assume esclusivamente il punto di vista della vittima, si chiede anzi chi dei due sia la vittima, quale patto leghi i protagonisti e in quale oscurità delle persone quel patto abbia radicato. Chi scrive, insomma, ha cercato di comprendere profondamente le ragioni della violenza. E forse, chissà, ha lavorato proprio per emanciparsi da uno sguardo semplice sulla violenza. Non c’è dunque condanna, ma esposizione, quando possibile poetica, di quel magnifico e tremendo amore» (Maria Grazia Calandrone).
20,00 19,00

Dodici cavalli

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 520
«Per la prima volta da quando era uscita dalla Scuola di polizia, non conosceva più nessuno nel palazzo anonimo che ospitava la centrale di Oslo. L’èra di Hanne Wilhelmsen, forse, era finita». Un apparente suicidio, un giro di inspiegabili gravidanze, un piano ramificato e terrificante. Hanne Wilhelmsen dovrà risolvere il caso più complesso della sua carriera. La vita di Hanne Wilhelmsen sta per andare in pezzi. Dopo due anni di pandemia, sua moglie Nefis l’ha lasciata, portando con sé la figlia Ida. E quando una delle rare persone al mondo a cui tiene viene uccisa, Hanne si ritrova a fare i conti con un’indagine intricata e particolarmente violenta. Che la costringerà a lavorare giorno e notte e a combattere per scoprire la verità.
21,00 19,95

Lily. Storia di una vendetta

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 272
Appena partorita, in una notte d’inverno del 1850, la piccola Lily è stata abbandonata ai cancelli di un parco londinese, in balia dei lupi e del gelo notturno. Salvata per caso da un agente di polizia, ha conosciuto per breve tempo il conforto di una casa, prima di essere rigettata nel crudele mondo delle istituzioni vittoriane. Ad attenderla, ora che è cresciuta, c’è la salvezza o la rovina? Cosa accadrà quando l’uomo che le fa battere il cuore scoprirà che Lily è un’assassina? C’è chi passa la sua prima notte di vita in una morbida culla, circondato dall’affetto dei genitori, e chi invece no. Lily Mortimer è stata infilata in un sacco e lasciata ai cancelli di un parco, esposta al gelo e alle bestie feroci. Si è salvata solo per il passaggio fortuito di un giovane agente di polizia. Affidata alle cure amorevoli di una contadina, ha trascorso i suoi primi sei anni di vita tra i luminosi campi del Suffolk, ma poi, come prescritto dalla legge, il grigiore di Londra e la freddezza dell’orfanotrofio l’hanno reclamata indietro. Punizioni, cattiverie e soprusi sono stati a lungo la quotidiana ricetta del Foundling Hospital per soffocare ogni ribellione di Lily e degli altri bambini orfani e indigenti come lei. Ora, a quasi diciassette anni, la giovane è finalmente libera e, grazie alle sue doti nel cucito, ha un impiego gratificante in un emporio di parrucche. In più, un sorriso gentile ogni domenica in chiesa la conforta: che il futuro le riservi finalmente l’attesa serenità? Ma il passato non allenta la morsa su di lei. La assillano sempre gli stessi orribili ricordi, il senso di colpa e la paura della forca. Perché nessuno ancora lo sa, ma Lily è un’assassina... Rose Tremain porta il lettore nella fuligginosa Londra di metà Ottocento, un posto bigotto, spietato e perverso dove i trovatelli vengono trattati come delinquenti e la buona condotta si insegna a urli e sberle, ma dove c’è spazio anche per la gentilezza, per l’amicizia e per l’amore.
19,50 18,53

Fuoco e fiamme. Storia e geografia dell’inferno

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 296
Un’accurata discesa all’inferno, un luogo in cui si sono condensate le paure dell’Occidente cristiano. Esiste davvero l’inferno? Può sembrare una domanda fuori tempo massimo: eppure, per quasi due millenni questo interrogativo ha determinato la vita e le paure di intere generazioni. “Fuoco e fiamme” propone un viaggio, accurato e inedito, alla scoperta di un luogo a lungo ritenuto una realtà fisica e tangibile. Nella storia del cristianesimo, infatti, la sua esistenza come sito realmente individuabile è stata utilizzata per influire sui comportamenti collettivi e, per ciò stesso, fu strenuamente difesa dalle autorità religiose. Sotto terra, nelle profondità dei vulcani, sul sole o ai confini dell’universo: molti sono stati gli angoli del cosmo in cui lo si è posizionato, e in tutti i casi la trattazione si è indirizzata verso un inferno vero e mai metaforico. Perché il regno del male fu concepito in un certo modo? Cosa implicava, nella vita di ogni giorno, insistere sulla sua fisicità, e non relegarlo in una dimensione trascendente e immateriale? Infine, come ha fatto l’inferno a superare i cambiamenti filosofici, teologici e culturali delle varie epoche, restando parte integrante della dottrina cristiana? “Fuoco e fiamme” cerca di trovare risposta a tali quesiti, partendo dall’età moderna per arrivare ai dibattiti che, ancora oggi, agitano la società.
25,00 23,75

Il bacio del calabrone. Un caso per Manrico Spinori

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 248
Una morte sospetta proietta un’ombra sinistra su una prima all’Opera. Giancarlo De Cataldo compone con maestria una trama affascinante, dal sapore classico e dal ritmo serrato. Un mistero che porta il Pm Manrico Spinori a conoscere, molto da vicino, l’ambiente dell’alta moda internazionale. Non tutto è luce, nel luminoso mondo del lusso. È la prima cosa di cui si rende conto Manrico Spinori quando viene chiamato a indagare sull’improvviso decesso di Tito Cannelli – titolare di una prestigiosa maison – avvenuto in una cornice quanto mai suggestiva: il laboratorio dei costumi del Teatro Costanzi di Roma. Per puro caso Manrico, noto melomane, ha assistito al fatto. Nemmeno a lui è chiaro fin dall’inizio se si sia trattato di un incidente, di una fatale disgrazia o di un ingegnoso omicidio affidato a un «killer» esotico. In compenso è subito evidente che, dietro l’apparenza scintillante delle sfilate, delle creazioni esclusive, dei costosissimi pezzi unici, si agita un microcosmo complesso dove non mancano sfruttamento, avidità, corruzione. Guidato per mano da una seducente esperta del settore, e spalleggiato dalla sua impareggiabile squadra – con a capo una sempre più determinata e determinante ispettora Deborah Cianchetti – il magistrato scoprirà infine la verità, smascherando il lato ambiguo e crudele della bellezza.
18,00 17,10

La via perfetta. Nanga Parbat: sperone Mummery

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 272
L’avventura di un uomo che, partendo dalla provincia di Latina, tra difficoltà e pregiudizi ha lasciato la propria firma nel mondo dell’alpinismo estremo. Sulla Terra ci sono quattordici montagne che superano gli 8000 metri: il Nanga Parbat è una di queste. La nona in ordine di altezza e una delle più difficili; in particolare se la si affronta dallo sperone Mummery, che nessuno ha mai salito. Nei suoi cinque tentativi di conquistare la vetta in invernale, Daniele Nardi lo ha provato quattro volte. Quel «dito di roccia e ghiaccio che punta dritto alla vetta» aveva catturato la sua immaginazione. L’impresa di Nardi e del suo compagno di cordata Tom Ballard si è interrotta a un passo dalla conclusione, ma Daniele, come fa ogni alpinista, aveva messo in conto che potesse accadere, e si era rivolto ad Alessandra Carati. Hanno lavorato insieme per quasi un anno. Alessandra lo ha seguito al campo base del Nanga Parbat e, dopo essere rientrata in Italia, è rimasta in contatto con lui fino all’ultimo giorno. Nella posta elettronica aveva un’email che era un impegno: terminare il racconto che Daniele aveva iniziato.
13,50 12,83

Estasi e terrore. Dai greci a Mad Men

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 408
Il critico serio – sostiene l’autore di “Un’Odissea” – non si limita a imporre il suo «mi piace» o «non mi piace», ma dà al lettore gli strumenti per farsi una sua idea. Dalla lirica di Saffo ai film di Pedro Almodóvar, dalla persistenza del mito del “Titanic” nella cultura contemporanea alla serie televisiva “Mad Men”, Daniel Mendelsohn ha sempre qualcosa di nuovo da insegnarci, e riesce a trovare un significato profondo e sorprendente laddove forse non avevamo mai pensato di cercarlo. «Sorrido sempre quando qualcuno intervistandomi mi chiede se le recensioni siano un modo per sbarcare il lunario (a differenza dei libri, che sarebbero, si sottintende, la “cosa vera”). Per me le recensioni sono il pezzo forte». Così si legge nel “Manifesto di un critico”, un saggio che è una vera, illuminante dichiarazione di poetica. Il critico serio, sostiene Mendelsohn in quelle pagine, non si limita a imporre il suo «mi piace» o «non mi piace» (come malauguratamente i social media ci abituano a fare), ma dà «a te lettore gli strumenti per farti una tua idea», condividendo la sua conoscenza, esplicitando le ragioni su cui si fonda il suo giudizio, e soprattutto cercando di trarre un senso dall’opera di cui si sta parlando. Ed è esattamente ciò che questo critico serio non manca di fare negli scritti raccolti in ognuna delle tre sezioni tematiche di cui si compone “Estasi e terrore”: «Miti di ieri», dedicata a testi antichi e alla vita dei loro autori, «Miti in technicolor», su film e serie televisive, e «Miti d’oggi», che accoglie temi contemporanei e di stampo autobiografico. Che si tratti del rapporto fra teatro tragico e spazio pubblico nell’antica Atene o della parabola artistica di Almodóvar dagli esordi fino a “Volver”, della persistenza del mito del “Titanic” nella cultura contemporanea o di una relazione epistolare intrattenuta per un decennio con la scrittrice Mary Renault, o di qualunque altro tema, Mendelsohn ha sempre qualcosa di nuovo da insegnarci, e riesce a trovare un significato profondo e sorprendente laddove forse non avevamo mai pensato di cercarlo. E allora questi scritti, che si potrebbero anche leggere come frammenti di un’eclettica e proteiforme autobiografia intellettuale, si impongono soprattutto come luminosi esempi di quello che andrebbe considerato un genere letterario a sé stante: la recensione seria, ovvero quella scritta da chi, ogni volta che entra in un cinema o in un teatro, ogni volta che apre un libro o ascolta un brano musicale, sente che «c’è in gioco qualcosa di straordinariamente importante».
22,00 20,90

I nomi delle cose

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 208
Antonio Skármeta, oltre a essere un romanziere ammirato da milioni di lettori, autore dell’indimenticabile “Il postino di Neruda”, è un maestro della narrativa breve. Questo libro raccoglie, per la prima volta in un unico volume, i suoi migliori racconti, che ispirarono tutta una generazione di scrittori e segnarono un rinnovamento nella letteratura latinoamericana. Tredici racconti, brillantemente costruiti, che di volta in volta mettono in scena le inquietudini della giovinezza, le contraddizioni dei rapporti famigliari, i risvolti inaspettati della quotidianità. Un ragazzo che si isola alla ricerca dell’ispirazione letteraria e vive una notte rivelatrice; un ciclista che deve affrontare la salita più difficile; due disperati avventurieri metropolitani che attraversano una New York ostile ma generosa; un compagno di classe che da studente si rivolta a ogni schema e da grande la rivoluzione la fa per davvero; un malinconico dal cuore infranto che parte da Buenos Aires per andare da un amico a Parigi e si ritrova a prendere il suo posto in tutto, anche con l’affascinante fidanzata. Tra amore, desiderio e libertà, Skármeta tesse i destini dei suoi personaggi con un’intensità e una sensibilità uniche, in una prosa che si distingue per la versatile eleganza, e si conferma come uno dei più grandi narratori della letteratura contemporanea.
19,00 18,05

Sulle donne

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 216
«Se le donne cambieranno, gli uomini saranno costretti a cambiare. Ma non lo faranno senza opporre una considerevole resistenza. Nessuna classe dominante ha mai abdicato ai propri privilegi senza lottare». Uguaglianza, bellezza, invecchiamento, sessualità, fascismo. Ancora attualissimi, i saggi sulle donne di una delle pensatrici più formidabili, originali e influenti del Novecento sono una chiave irrinunciabile per comprendere la modernità. «Le idee più interessanti sono le eresie», scriveva Sontag e i testi qui raccolti ne sono la dimostrazione. “Sulle donne” riunisce per la prima volta i pezzi più importanti sulla questione femminile pubblicati da Sontag tra il 1972 e il 1975. Pagine seminali con le quali Sontag, come dice Benedetta Tobagi nella prefazione, «dimostra una capacità critica che combina le qualità di una mente affilata e l’attitudine caratteriale a essere sempre e comunque una “scrittrice antagonistica, una scrittrice polemica”».
16,50 15,68

Il postfotografico. Dal selfie alla fotogrammetria digitale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 312
La fotografia della seconda, o terza, rivoluzione digitale è un magma che si espande in modo incontrollabile. Ancora non abbiamo chiaro cosa significhi usare il cellulare come macchina fotografica, confezionare le immagini per i social, produrre quell’enorme massa di scatti che si riversano ogni giorno in Internet divenendo parte di giganteschi database, che già algoritmi e intelligenza artificiale hanno cambiato il codice genetico dell’atto fotografico. Come affrontare la rivoluzione in atto? Quali strumenti servono per analizzare il fenomeno, e in che misura la teoria della fotografia può ancora soccorrerci? Il postfotografico – come concetto inclusivo che fa da ponte tra tutte le fasi della fotografia digitale – richiede una messa a fuoco a più livelli. Come diversa tecnica della luce, diverso gesto, diversa politica e scienza del visibile. Una differenza che non è novità assoluta ma piuttosto il riaffiorare di un’idea originaria di fotografia, lasciata ai margini per gran parte del Novecento. I quindici saggi qui contenuti ne approfondiscono ciascuno un aspetto, tra passato e futuro: la fotografia come metodo di tracciamento, raccolta di luce non visibile, tecnica di misurazione del Sé e del mondo, nodo di connessioni, oggetto paradossale che non è più obbligatoriamente visto, ma nondimeno presente, e ancora capace di permettere una partecipazione allargata al mondo.
25,00 23,75

Caro presidente, ti scrivo. La Storia degli italiani nelle lettere al Quirinale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 192
Un viaggio nella storia d’Italia attraverso le emozioni, i ricordi, i traumi, le memorie famigliari e i momenti di rinascita che hanno segnato le vite di milioni di italiani. Donne, uomini e anche molti bambini che scrivono al presidente della Repubblica per cercare aiuto, per ritrovare un’identità smarrita o semplicemente per sentirsi meno soli. Attraverso le lettere custodite presso l’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, Michela Ponzani rilegge con passione alcuni momenti chiave della storia del Novecento italiano, raccontandoli grazie al filtro delle lettere: il terremoto in Irpinia del 1980; la «notte della Repubblica» con l’eversione neofascista e la cieca violenza dell’estrema sinistra; il referendum sul divorzio; la riscoperta della patria nella pedagogia civile di Ciampi, con l’omaggio alla divisione Acqui, massacrata dai nazisti a Cefalonia; il fenomeno dell’immigrazione straniera e la generazione del G8 di Genova, fino alla pandemia di Covid-19. Un Paese che ha saputo ogni volta superare i lutti e proteggere la democrazia, senza cedere a spinte anticostituzionali o a strappi autoritari.
17,00 16,15

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