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Einaudi

Tutti i libri editi da Einaudi

Femminismi. Un’antologia contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 352
Patriarcato. Sessismo. Intersezionalità. Liberazione sessuale. Violenza di genere. Termini come questi, oggi centrali nel dibattito pubblico, affondano le loro radici in quell’elaborazione fatta di pratiche e teorie che chiamiamo femminismi. Il plurale è d’obbligo, date la varietà e la complessità di quei percorsi. Questa antologia propone un itinerario attraverso i testi fondamentali dei femminismi dal secondo dopoguerra a oggi, offrendo una visione ricca e sfaccettata delle trasformazioni politiche, sociali e culturali che hanno segnato il pensiero e l’azione delle donne. Da Simone de Beauvoir fino al movimento Non una di meno, passando per autrici come Chandra Talpade Mohanty, Angela Davis, bell hooks, Donna Haraway, Judith Butler, Adrienne Rich, Nancy Fraser, Audre Lorde, Luce Irigaray, Carla Lonzi, Luisa Muraro, Lea Melandri e molte altre: più di cinquanta testi per ascoltare direttamente le voci delle protagoniste, cogliere come alcuni degli strumenti del pensiero che oggi usiamo per analizzare il mondo sono stati elaborati per la prima volta e il loro specifico significato. Una mappa critica per orientarsi in un campo in continua evoluzione, dedicata a chi voglia approfondire, interrogarsi – o prendere posizione.
25,00 23,75

Novanta. Una controstoria culturale

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 552
Gli anni Novanta italiani, oltre la sonnolenta cappa della superficie catodica, sono stati un irripetibile laboratorio di linguaggi, politiche e immaginari radicali. Un’esplosione di rabbia, gioia e brama di futuro arrivata in un momento in cui il conflitto sembrava essere sparito dall’orizzonte esistenziale. Queste pagine riportano alla luce una scena entusiasmante e troppo presto dimenticata, tra centri sociali, concerti rap, rave parties, cultura cyber e attitudine punk, restituendone tutta la carica rivoluzionaria. Per la retorica ufficiale, gli anni Novanta portano una data d’inizio precisa e una data di chiusura altrettanto netta: da un lato il 9 novembre 1989, col crollo del Muro di Berlino e la fine della Guerra fredda. Dall’altro l’11 settembre 2001, con l’attacco alle Torri gemelle di New York e l’inizio dello «scontro di civiltà». In mezzo: dieci anni di trionfo dell’Occidente, fine delle ideologie e pace generalizzata. Ma in Italia, gli anni Novanta sono stati anche il decennio in cui questo racconto idilliaco è stato messo in discussione. Da chi? Da tutta una generazione che stava ai margini e pensava che il conflitto non fosse finito, scriveva su riviste underground e frequentava spazi fuori dalle rotte della cultura dominante. Da Nord a Sud del Paese, un intero movimento si raccolse attorno a una geografia alternativa fatta di spazi autogestiti e centri sociali occupati, dando vita a una resistenza culturale e politica straordinariamente vivace. Fu da simili fortini di resistenza che scaturirono fenomeni come il primo rap in italiano, le visionarie distopie del cyberpunk, una cultura rave radicale e combattiva; fu in luoghi come il Leoncavallo, il Forte Prenestino, il Livello 57 e Officina 99 che trovarono spazio tanto gruppi musicali come Assalti Frontali, Sangue Misto e 99 Posse quanto riviste come «Decoder» e «Torazine», tanto esperimenti situazionisti come Luther Blissett e i gruppi di ufologia radicale quanto compagnie come Motus e Mutoid. E fu sempre grazie a questi luoghi che emersero riflessioni su temi che allora erano avanguardia e adesso sono il mondo in cui viviamo: il capitalismo della sorveglianza, la necessità di un reddito base universale, gli sviluppi e i pericoli del binomio tra nuove tecnologie e ideologia ultraliberista. Dal movimento della Pantera alle tragiche giornate del G8 di Genova, Valerio Mattioli ci racconta questo decennio rimosso con lo sguardo appassionato di «uno dei tanti» per cui quegli spazi e quegli eventi hanno rappresentato un’esperienza umana e politica fondamentale, che può servirci ancora oggi per costruire un’alternativa a un futuro sempre più tetro.
23,00 21,85

Beata oscenità. Questa cosa chiamata amore

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 80
Due inediti monologhi teatrali di uno dei drammaturghi più apprezzati degli ultimi decenni. Protagonista di “Beata oscenità” è Gioacchino Stajano, nipote del gerarca fascista Achille Starace, uno dei primi omosessuali dichiarati in Italia, scandaloso protagonista delle notti della dolce vita romana, in seguito transessuale e infine devota cattolica. Le metamorfosi di una vita vissuta in anticipo sui tempi, sempre controcorrente e sfidando le ipocrisie della società. In “Questa cosa chiamata amore”, un malinconico e solitario Truman Capote, rivolgendosi idealmente alla sua amica Marilyn Monroe, ripercorre la propria vita (dal rapporto con la madre alla celebre festa al Plaza dopo il successo di “A sangue freddo”: «Sono un omesessuale, sono un alcolizzato, sono un drogato. Sono un genio!») intrecciandola con alcune morti famose: i Kennedy, John Lennon, la stessa Marilyn. Con l'amara constatazione che è proprio la morte il prezzo da pagare per la celebrità, e di certo «si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte». “Beata oscenità” - prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, con Gianluca Ferrato e la regia di Serena Sinigaglia - debutterà a Bolzano nel novembre 2025, per poi andare in tournée nei principali teatri italiani durante il 2026.
10,00 9,50

Nei luoghi più oscuri

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 368
Noir, giallo, orrore, avventura. Un puro distillato della scrittura di Carlo Lucarelli. «I racconti vanno via veloci, e non soltanto perché sono più rapidi dei romanzi, ma perché si disperdono più facilmente, antologie, riviste, collaborazioni, prendono direzioni diverse e a volte si perdono. Per questo ogni tanto è bello raccoglierli, inseguirli e ritrovarli, quelli nati da una intuizione improvvisa o da un’occasione, che è come un dito che indica una direzione in cui non avevi ancora pensato di andare. È una mandria di cavalli diversi che una volta riuniti raccontano dove sono stati e tutte le volte è di nuovo una scoperta. E una sorpresa» (Carlo Lucarelli). Un killer dall’aria insospettabile, con le fattezze di un uomo «peluche», che coglie di sorpresa le sue vittime. Una giudice giovanissima, soprannominata «la Bambina», gravemente ferita in un agguato nella Bologna del 1980. Un’insolita Grazia Negro, incinta e sul punto di andare in maternità, che deve scegliere se mettere la vita privata davanti a quella professionale. Una poliziotta che nutre dei sospetti su un collega e viene intrappolata in una spirale di ritorsioni. Un maggiore impazzito in piena guerra coloniale. Un commissario di bordo che indaga sulla morte di una donna, su una nave che collega Taranto a Buenos Aires nel 1939. Sono solo alcuni degli straordinari personaggi che popolano le pagine di questa raccolta, ciascuno alle prese con un mistero da svelare o con una realtà che d’improvviso sfugge al controllo, inganna, tradisce, colpisce. Racconti tesi e affilati, nello stile di cui Carlo Lucarelli è maestro e che trova qui, nella forma breve, un’incisività folgorante.
19,50 18,53

Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 528
L’austerità, parola d’ordine degli economisti ortodossi, sembra aggravare i problemi più che risolverli. E se ne osserviamo la storia, scopriamo che è nata come baluardo del capitalismo difeso dagli economisti liberali a ogni costo, anche alleandosi al fascismo e sostenendo politiche autoritarie. Perché l’austerità non è qualcosa di nuovo né un prodotto della cosiddetta era neoliberista iniziata alla fine degli anni Settanta: per più di un secolo, governi in crisi finanziaria hanno fatto ricorso a politiche di austerity, ovvero tagli al welfare (alla scuola, alla sanità ecc.), privatizzazioni, tassazione regressiva, deflazione, repressione salariale e deregolamentazione del mercato del lavoro. Si tratta di politiche che rassicurano i creditori, ma producono effetti sociali devastanti. Oggi che l’austerità continua a imperare è urgente domandarsi: e se il pareggio di bilancio non fosse mai stato davvero l’obiettivo? L’economista Clara E. Mattei risale alle origini dell’austerità per svelarne i veri motivi fondanti: proteggere il capitalismo dalla sua crisi esistenziale, per far fronte alle contestazioni dal basso che ne stavano intaccando le fondamenta. Con una nuova prefazione dell’autrice.
16,00 15,20

Il lupo nero. Le indagini del commissario Armand Gamache

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 560
Non c’è pace per il capo della Sûreté Armand Gamache. Un dubbio lo tormenta. La sensazione di essersi lasciato sfuggire qualcosa lo divora. Neppure l’apparente tranquillità di Three Pines gli dà sollievo, perché un suo errore potrebbe aver messo in pericolo tutto ciò che ama. Gli uomini della polizia del Québec hanno da poco sventato un attacco terroristico e arrestato l’uomo che l’ha ideato. Ma il sollievo e la soddisfazione per il brillante risultato sono di breve durata. Gamache, quasi sordo a causa di un colpo di pistola che l’ha sfiorato, è certo che manchi un tassello. Per questo, una volta a Three Pines, decide di proseguire le indagini. Ha pochi indizi: numeri su una cartina, diari e le parole di un morto. Ma è costretto a muoversi con cautela: se il «lupo nero» è stato così abile, se i suoi piani sono così ramificati, deve godere di complicità ad alto livello. Potrebbe rivelarsi l’avversario più sottile e pericoloso che Gamache abbia mai affrontato.
17,00 16,15

Cavallo Pazzo

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 144
Dalla pagina eroica nella battaglia del Little Bighorn alla fine tragica a Fort Robinson, Cavallo Pazzo è vissuto negli ultimi anni in cui il popolo sioux poteva considerarsi ancora libero, ed è morto quando quell’epoca era ormai finita. Con grande passione e forza narrativa, Larry McMurtry si muove tra verità e leggenda, facendo affiorare il ritratto di un guerriero indomito, risoluto, schivo e altruista. Un uomo che ha lottato fino allo stremo per la sopravvivenza del suo popolo e del suo modo di vivere. Abbiamo più informazioni su Alessandro Magno, vissuto oltre duemila anni prima di lui, che su Cavallo Pazzo, morto poco meno di centocinquant’anni fa. Questo perché Cavallo Pazzo visse gran parte della sua esistenza da solo nelle praterie, cacciando, vagabondando e sognando, conducendo, insomma, la vita libera degli indiani delle Pianure. Non amava parlare con le persone e tanto meno con i bianchi, che si spingevano sempre più a ovest, minacciando con la loro presenza le riserve di selvaggina e la sopravvivenza stessa delle tribù. È questa una delle prime verità in cui si imbatte Larry McMurtry quando si accinge a scrivere una biografia di Cavallo Pazzo. Romanzieri, storici professionisti e dilettanti, affascinati dal tragico destino di uno dei più audaci resistenti indiani, gli hanno dedicato pagine su pagine, alcune anche splendide, sulla base di un esiguo numero di interviste ad anziani Sioux che l’avevano conosciuto, e dei documenti risalenti agli ultimi quattro mesi della sua vita, quando entrò infine in contatto con i bianchi e «la loro ansia di scrivere lettere e registrare tutto». Un po’ come la famiglia di scultori Ziolkowski sta facendo lentamente emergere dalla roccia di Thunderhead Mountain il profilo di Cavallo Pazzo, in questo testo breve ma incisivo Larry McMurtry sbozza la materia del mito tirando fuori la figura dell’uomo: Tashunka Uitko, come lo chiamavano i suoi. L’effetto di questo procedimento di sottrazione è sorprendente. Quando arriviamo alla battaglia del Little Bighorn, in cui Cavallo Pazzo svolse un ruolo importante se non decisivo, e ancor di più al resoconto dei suoi ultimi giorni di vita, ci sentiamo stringere la gola da un sentimento tragico. Solo un grande narratore come Larry McMurtry poteva attingere all’epica sfrondando il mito.
17,00 16,15

I racconti

Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 648
I racconti di uno tra i maggiori scrittori del Novecento in una nuova traduzione rigorosa e sensibile, che dà rilievo all’evoluzione della ricerca letteraria dell’autore praghese. Dai primi tentativi di scrittura a “La trasformazione” (da sempre nota con un titolo più altisonante, “La metamorfosi”), insieme ad altrettanti capolavori: fulminanti miniature come “La trottola”, i racconti lunghi “Nella colonia penale” e “La tana”, il grande cantiere narrativo “Durante la costruzione della muraglia cinese”. Nella sua critica radicale della realtà, Kafka utilizza una lingua precisa e quotidiana, in vertiginoso equilibrio fra tragico e comico, e Daria Biagi la mantiene il più possibile lontana da astrazioni e sovrainterpretazioni, portando alla luce le diverse tonalità espressive di un’opera che ha influenzato come poche altre la letteratura dell’ultimo secolo. Chiude il volume un saggio di Massimo Cacciari sui fondamentali snodi tematici presenti nell’opera di Kafka. «I racconti di Kafka sono in fondo un grande campionario di diversi, di alieni, di marginali della società che però, anche dal gradino più basso in cui vengono posti, si rifiutano di accettare le regole di un gioco disumanizzante. E non lo fanno protestando, ribellandosi: piuttosto tirandosi indietro, sottraendosi al discorso del potere – fallendo, anche – ma infine impedendosi di diventare pedine altrui. [...] Spesso in Kafka la violenza è esplicita, ma più spesso è violenza simbolica, vessazione, umiliazione, negazione della possibilità di autodeterminarsi, ed è proprio la disamina meticolosa di queste infinite e sempre più raffinate forme di prevaricazione ad aver fatto sì che molti filosofi vedessero in lui prima di tutto un lucido analista del potere. E anche un analista di come questo potere venga introiettato dalle vittime, che spesso, condividendo il sistema di valori dei loro oppressori, si arrendono e si lasciano morire prima ancora che il pugnale del boia sia calato su di loro» (dalla prefazione di Daria Biagi).
28,00 26,60

Chiara

Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 176
L’infanzia non è un tempo fuori dal pericolo, Marianna e Chiara lo sanno bene. Ci sono le feste di compleanno in salotto, mano nella mano, i panini con la frittata divisi a metà e nascosti in tasca fino all’intervallo. Ma c’è anche l’ombra lunga di due famiglie in apparenza diversissime, eppure uguali nella violenza con cui trafiggono. Per anni hanno creduto di essere sole, le uniche a vivere nell’oscurità, a dover affrontare i mostri. E invece scoprono che la salvezza può esistere in un patto in cui l’una per l’altra diventano il rifugio che il mondo non sa offrire. Ma cosa succede quando quel patto si rompe sotto i colpi della realtà, o forse solo della vita adulta? Dopo “Cose che non si raccontano”, Antonella Lattanzi torna a emozionarci e scuoterci con una storia potente, profondamente vera, che racconta di ogni volta che, nel mezzo del buio, qualcuno ha trovato il modo di tenerci vivi. «Qualunque cosa sia successa dopo, non siamo più state “io” e “lei” ma “noi”. Anche adesso, dopo che è successo tutto». Marianna e Chiara crescono a pochi passi, nella Bari popolare degli anni Novanta, in due famiglie che sembrano agli antipodi – una ruvida e irrequieta, l’altra ordinata e colta, apparentemente perfetta – ma che si rivelano uguali nel modo in cui tradiscono, soffocano, feriscono. Tra le due ragazze nasce subito un legame assoluto, fatto di intesa e di coraggio, di un bisogno vitale di raccogliersi a vicenda. Così, contro la violenza che le circonda, costruiscono un mondo solo loro, e negli anni l’affetto si confonde con l’amore, in alcuni momenti diventa anche attrazione e desiderio. Ma la vita adulta le allontana, crescere in fondo è irreparabile. E allora, quando sarà il momento, sapranno tenere fede a quella promessa di esserci sempre l’una per l’altra, anche di fronte al Terrore? In un romanzo dal ritmo incalzante, magnetico, che va avanti e indietro nel tempo in modo sapiente, Antonella Lattanzi sa tenere insieme la tenerezza dell’infanzia, l’erotismo come scoperta e il senso di minaccia incombente tra le mura di casa, la paura che qualcosa si spezzi all’improvviso, senza avvisare. Ma proprio dentro la tensione, contro ogni aspettativa, si accende la poesia della vita, e insieme un bene ostinato e splendente, capace di disarmare il cuore di chi legge.
18,00 17,10

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