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Aboca Edizioni

Tutti i libri editi da Aboca Edizioni

Terra viva. La mia vita in difesa della biodiversità

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 270
“Sono nata nella valle di Doon nel 1952 da un padre diventato guardia forestale dopo avere lasciato l’esercito, e da una madre diventata contadina dopo avere lasciato un pubblico impiego di alto livello nel campo dell’istruzione. Insieme decisero di rinunciare alla loro casta, aderendo così al movimento anti-caste, che ebbe un ruolo importante nella lotta per l’indipendenza, e adottando il cognome neutro Shiva. La mia infanzia è stata plasmata dalle foreste dell’Himalaya e dalla fattoria di mia madre ai piedi delle colline. La natura è stata la mia prima ispirazione e lo studio di essa la mia prima passione, così sono diventata una studiosa di fisica.” Si apre così questo memoir di Vandana Shiva, con una scrittura calda, intima, con uno sguardo che si volge alle origini della sua storia famigliare per raccontarci le sue radici, per farci sentire dove batte il suo cuore. Shiva ripercorre le tappe della sua formazione, frammentata dalla partecipazione al movimento Chipko, che promuove l’abbraccio degli alberi come metodo per salvarli dall’abbattimento, e le intreccia con la storia del suo paese, l’India, e con le sue diseguaglianze politiche e sociali. Rivive l’evoluzione del suo pensiero e tutte le battaglie che, nel corso di quarant’anni, l’hanno vista in prima linea per difendere un’agricoltura sostenibile, l’ambiente e la biodiversità, schierandosi sempre dalla parte dei popoli, dei loro diritti e della terra, svelandoci che è stato proprio lavorando con le contadine del suo stato natale dell’Uttarakhand che ha cominciato ad apprendere le prime lezioni di ecologia, facendo della conservazione della biodiversità e delle società sostenibili il lavoro della sua vita. Un memoir potente che guarda anche al futuro, alle sfide poste dalla diffusione del covid, dalla privatizzazione delle biotecnologie e dalla mercificazione delle nostre risorse biologiche e naturali.
19,50 18,53

Come sono diventata un albero. Una canzone d’amore

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 272
“Quando ho smesso di portare l’orologio e ho tolto quelli alle pareti, ho capito che tutte le mie carenze derivavano dal fatto di non essere una docile schiava del tempo. Ho cominciato a invidiare l’albero, la sua disobbedienza alla frenesia degli esseri umani. Perché è impossibile mettere fretta alle piante, dire a un albero di ‘sbrigarsi’. Con invidia, rispetto e una certa ambizione, ho iniziato a chiamare quel ritmo ‘Tempo degli alberi’.” Innamorata della saggezza degli alberi, del loro modo di essere non violento, della loro capacità di affrontare la solitudine e il dolore e, al tempo stesso, turbata dall’odio, dall’avidità e dall’egoismo della sua specie, Sumana Roy ha cominciato a essere sempre più attratta dall’idea di trasformarsi in un albero. Per esplorare più concretamente questa possibilità, si è confrontata con intelligenza e passione con le lezioni che scrittori, pittori, fotografi, scienziati e maestri spirituali offrono attraverso il loro rapporto con gli alberi – da Rabindranath Tagore a Tomas Tranströmer, da Ovidio a Octavio Paz, da William Shakespeare a Margaret Atwood. Intrecciando la propria voce con queste autorevolissime, Sumana Roy ci regala pagine memorabili di riflessioni sulla vita vegetale, il tempo, la percezione di sé all’interno della natura che evocano i ritmi dilatati degli alberi. Accolto con grandissimo entusiasmo dalla critica che lo ha definito “una canzone d’amore per piante e alberi” e “un inno a tutto ciò che è inosservato e tuttavia resiliente”, "Come sono diventata un albero" racconta in maniera totalmente nuova il rapporto di una donna con il proprio corpo nel tentativo di liberarlo da ogni condizionamento sociale e mescola storia letteraria, teologia, filosofia e botanica per incoraggiare i lettori a rallentare e a immaginare un mondo nuovo, quasi incantato, in cui gli uomini possano vivere secondo il tempo degli alberi.
19,50 18,53

Solo di uomini il bosco può morire

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 272
L’antica acropoli di Cuma si erge su una foresta dimenticata: la silva gallinarum, lecceto trimillennario che costeggia le dune affacciate di fronte al mare di Procida e Ischia. Su questa spiaggia approdarono gli Eubei portando l’alfabeto, qui arrivò Enea per consultare la Sibilla Cumana. Se molti conoscono l’acropoli e i suoi scavi, quasi nessuno conosce la Foresta Regionale di Cuma o il vicino Parco della Quarantena che affaccia sul lago Fusaro. Oggi la Foresta è pressoché abbandonata, stretta fra il collettore fognario di Cuma e i quintali di plastica depositati dal mare... Nell’incantevole varietà floreale mediterranea del bosco vivono le gallinelle, i falchi, le volpi e sembra ad ogni ora di poter incontrare la grande dea che custodisce l’acropoli, la madre del mare e della terra, insieme a fantasmi d’ogni epoca, a storie dimenticate, poeti, cani e pescatori di frodo di telline. Dopo tremila anni, è ora in corso l’assedio finale di Cuma, quello dell’inquinamento e dell’abbandono, perché davvero, come recita un verso di Danilo Dolci, “solo di uomini il bosco può morire”, dell’umanità che inquina chimicamente il proprio corpo e il proprio ambiente e che ha perso ogni contatto con lo spirito del mondo, con tutto ciò che è sacro e meraviglioso. Eppure, la foresta e la dea che abita Cuma accolgono gli esuli, inclusa l’autrice che vi si rifugia durante i lockdown e la racconta: reportage, racconto, narrazione storica, "Solo di uomini il bosco" può morire cerca di restituire la frontiera da cui la natura ci spia e in cui possiamo ancora rinascere.
18,00 17,10

I fiori. Cultura e salute dalle piante selvatiche

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 240
Siamo partecipi del mondo dei fiori in maniera istintiva, spontanea, autentica, come conseguenza di un’abitudine consolidata nel tempo. Sono parte della vita sociale e della nostra dimensione biologica ed emotiva. Adornano i giardini e le case, insaporiscono i cibi e le bevande, profumano il corpo, lo nutrono e lo guariscono. L’ammirazione nei loro confronti è fonte d’ispirazione per poeti, scrittori e innamorati. Li riceviamo e li offriamo in dono nei momenti più significativi, per aprirci all’amore e alla vita. E, dopo la morte, diventano un tributo delicato ed effimero. In questo nuovo volume della serie “Cultura e salute dalle piante selvatiche”, Maurizio e Sandro Di Massimo esplorano proprio il vastissimo e coloratissimo mondo dei fiori e ci fanno guardare più da vicino, e sentire il profumo, di trenta splendidi esemplari: dalle campanule, che nelle tradizioni nordiche erano considerate delle “porte” verso il regno degli spiriti, al caprifoglio, che simboleggia la rinascita ed era impiegato per decorare gli altari delle chiese di campagna; dai gigli, che esprimono l’eleganza, la regalità e la purezza e nella mitologia greca erano consacrati a Giunone, al glicine, dal greco glykos, dolce, una chiara allusione al profumo intenso dei fiori e al fatto che sono molto ricercati dalle api. Ma oltre a esprimere in maniera dinamica la forza delle emozioni, dei simboli e delle tradizioni, i fiori sono anche degli ottimi ingredienti per semplici ricette e dei validi rimedi per la salute. Pensiamo ad esempio ai petali della rosa selvatica, profumati e dal sapore raffinato, ideali per marmellate, liquori, sciroppi, gelati e tisane e per insaporire le pietanze; o alla violetta, da gustare nelle insalate, o da usare per aromatizzare dolci e fare canditi, utile anche per la sua azione depurativa e antiossidante. Insomma, quando si osservano i fiori si intuisce la presenza di una forza generatrice profonda, essenziale, necessaria, che si spinge oltre la dimensione estetica, e fa da ponte tra la ragione e l’emozione, tra l’ordine e il caos.
22,00 20,90

Un'impresa possibile. I nuovi modelli di business B Corp e Società Benefit per rigenerare noi e il nostro pianeta

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 176
“La sostenibilità non è una moda, uno strumento di marketing o un’attività marginale rispetto al core-business dell’impresa. È una questione di sopravvivenza.” Diecimila anni fa, con l’invenzione dell’agricoltura, la specie umana ha iniziato la sua inesorabile competizione con tutte le altre specie. Il processo si è intensificato esponenzialmente con l’accelerazione tecnologica, l’invenzione dell’impresa moderna e la spinta del liberismo. La specie imperante oggi definisce il successo come estrazione - senza limiti - di valore dalla natura e dalla società. Il profitto è celebrato senza verificare e considerare il corrispondente impoverimento dei sistemi ambientali e sociali e il conto che le generazioni future dovranno pagare. Il paradigma attuale non può più funzionare, è ovvio: un sistema economico che estrae valore illimitatamente dal contesto in cui opera è destinato all’autodistruzione, perché degrada i sistemi naturali e sociali da cui dipende. Oggi si intravede un punto di svolta: le imprese cominciano a riconoscere la necessità di mettere in discussione i capisaldi del capitalismo e il movimento globale delle B Corp promuove un salto evolutivo: concepire il business come forza positiva, uno strumento per creare una prosperità durevole e condivisa. Questa nuova generazione di imprese misura i propri impatti e contabilizza il ‘valore totale’ che crea (economico, ambientale e sociale) per raggiungere un profilo rigenerativo, capace cioè di creare più valore di quanto se ne prenda per poter funzionare. Questa nuova generazione di imprese inoltre protegge il suo nuovo scopo con forme giuridiche innovative - come Benefit Corporation/Società Benefit - per sancire l’impegno a creare valore per tutti i portatori di interessi, non solo gli azionisti. Una copertina di “Harvard Business Review” del 2011 definiva l’impresa Benefit come un nuovo settore emergente “con la forza di trasformare il corso del capitalismo”. Trascorsi undici anni, la visione diventa realtà, una leva straordinaria per affrontare le grandi sfide ambientali, sociali ed economiche del XXI secolo. I proventi degli autori derivanti dalla vendita del volume saranno donati al progetto #UnlockEducation
16,00 15,20

Il randagio che mi ha preso il cuore. Storia di Speck, il pastore australiano combinaguai che mi ha salvato la vita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 208
Un cane come Speck è una vera sciagura. Un randagio impossibile da addestrare, incapace di recepire i comandi. È quasi cieco da un occhio e se si gira troppo in fretta da quella parte va a sbattere contro un palo della staccionata, o il fianco di un furgone in corsa; il suo udito è lacunoso, tutte e due le orecchie sono state strappate all’attaccatura durante la sua ultima lotta seria tra cani, anche se, per qualche miracolo, è sempre in grado di sentire le parole “spuntino” e “biscotto”; e anche il suo olfatto è un po’ compromesso... Speck è incorreggibile: corre dietro alle auto, litiga con i gatti, sguazza nella merda di asino, armeggia con le carcasse, importuna i corrieri a domicilio, attacca briga con il bestiame... Eppure, forse ci voleva un cane come lui, sopravvissuto alle più sporche meschinità, ai momenti più bassi e difficili della vita, per far sembrare il fiume di malinconia che ha attraversato Rick Bragg una semplice pozza di fango in cui sguazzare felici. Speck, infatti, è entrato nella vita di Rick in un periodo di grande incertezza: gli era appena stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin e si sarebbe dovuto preparare ad affrontare anni di calvario, tra chemioterapia, insufficienza renale, polmoniti ricorrenti... Una situazione che lo stava rendendo via via sempre più chiuso e diffidente, una situazione da cui Speck lo ha salvato e continua a farlo. Rick Bragg ha saputo dare voce alle inquietudini e alle contraddizioni degli Stati Uniti attraverso i suoi reportage per il “New York Times” con i quali ha vinto il premio Pulitzer per il giornalismo. Scritto con uno stile inimitabile, che mescola tenerezza e dolore, umorismo e coraggio, "Il randagio che mi ha preso" il cuore riesce a cristallizzare un sentimento particolarissimo: l’amorevole e straordinaria devozione tra due creature ferite che, pur appartenendo a specie diverse, riescono a guarire solo perché hanno la forza di sostenersi l’una con l’altra.
19,50 18,53

L'arte di vivere annusando. Storie sorprendenti dal mondo dei profumi e degli odori

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 268
Tutti gli organismi, dagli insetti all’uomo, usano i sensi per orientarsi nell’ambiente e comunicare. I grilli e i pipistrelli, per esempio, si affidano alle onde sonore; le libellule e gli esseri umani alla vista; le falene, i maiali e i cani sono invece famosi per il loro fine olfatto. La falena maschio è in grado di seguire la scia di profumo della femmina, presente in una concentrazione quasi omeopatica, e di fatto è il miglior annusatore del mondo. Il salmone, quando deve tornare nello stesso ramo del fiume in cui è nato per deporre le uova, usa l’olfatto per ritrovare la via di casa. I cani maschio sono bravi quanto le falene e altrettanto sensibili: per loro è molto più importante l’olfatto della vista, di fatto “vedono” sotto forma di odori, non di impressioni visive. Per tanto tempo si è creduto, poi, che gli uccelli non avessero il senso dell’olfatto, mentre oggi sappiamo che è l’esatto contrario: gli avvoltoi riescono a captare da lontanissimo l’odore delle particolari molecole emesse da un animale morto, mentre gli uccelli marini, come gli albatros, sono in grado di fiutare una presenza massiccia di plancton, che per loro significa abbondanza di pesce. Ciò che è ancora più sorprendente, forse, è il fatto che anche le piante possano annusare e inviarsi messaggi olfattivi tra loro o usare odori specifici per manipolare amici e nemici o cambiare la loro emissione di sostanze volatili quando vengono attaccate. Bill Hansson ci apre le porte del suo laboratorio per raccontarci alcune delle storie più sorprendenti dal mondo della ricerca olfattiva ricordandoci che, nonostante abbiamo la tendenza a considerarci molto visivi, dimenticandoci gli altri sensi, e crediamo di dipendere meno dalle informazioni olfattive rispetto ad altre specie, anche noi esseri umani siamo intimamente connessi al mondo degli odori. Del resto, come mai il naso e le narici sarebbero così evidenti sui nostri volti se l’olfatto non fosse cruciale per la nostra sopravvivenza? Prefazione di Giovanna Zucconi.
25,00 23,75

La storia del mondo in 100 microrganismi. Viaggio nell’infinitamente piccolo alla scoperta di microbi, batteri e virus

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 272
Cento storie emozionanti, divertenti, bizzarre e incredibili per imparare come funziona il corpo umano, come siamo diventati ciò che siamo e come possiamo evitare la nostra stessa estinzione. Lo sapevate che ci sono molti più batteri sulla Terra che stelle nell’universo osservabile? E che all’interno e sulla superficie di un singolo corpo umano arriviamo a contarne fino a cento trilioni? La storia dell’umanità, la vita quotidiana, il nostro benessere fisico, il nostro ambiente: tutto è influenzato da queste minuscole creature di cui fino a poco tempo fa ignoravamo l’esistenza. Non c’è quasi nulla in questo mondo in cui i microrganismi non siano presenti. I microrganismi nelle rocce, ad esempio, si sono adattati in modo ottimale al loro ambiente e quasi nulla li può infastidire. Persino se un asteroide si schiantasse sulla Terra non riuscirebbe a raggiungerli... Ma spesso batteri e virus sono visti come dei semplici germi “cattivi” da cui proteggersi, invece senza di loro non ci sarebbero cioccolato, birra, pane, formaggio... Ecco perché, nel loro libro, Florian Freistetter e Helmut Jungwirth hanno scelto di parlare degli innumerevoli aspetti affascinanti di cui si occupano questi esseri infinitesimali piuttosto che di malattie o epidemie. I microrganismi, infatti, influenzano la temperatura della Terra e possono aiutarci a combattere il cambiamento climatico. Hanno plasmato l’architettura, l’arte e la religione. Ci potrebbero addirittura dare una mano a bloccare la diffusione delle scorie radioattive (rendendole non trasportabili con l’acqua) se ne dovessimo aver bisogno. I microbi erano qui molto prima di noi e continueranno a esserci ancora a lungo dopo che ce ne saremo andati. Ce n’è voluto di tempo per scoprirli e ancora di più per riuscire a raccontare le loro storie. La loro esistenza è stata messa in dubbio, screditata, accettata e ignorata, ma i microrganismi sono ovunque. La loro storia è la nostra storia.
19,50 18,53

L'incredibile storia della neve e della sua scomparsa. Dalle civiltà mesopotamiche al frigorifero, dai cocktail all'emergenza climatica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 200
La storia della conservazione della neve è un’epopea mondiale che tocca tutte le aree geografiche e tutte le grandi civiltà: dagli assiri agli egizi, dalla Roma di Nerone alla Cina Imperiale, dalle raffinate corti dell’Italia rinascimentale alla Versailles del Re Sole. Fin dall’antichità il freddo è stato uno dei mezzi più semplici per conservare gli alimenti deperibili. Il ghiaccio e la neve venivano utilizzati anche per preparare specialità gastronomiche particolarmente ricercate o, più semplicemente, per rinfrescare pietanze e bevande. Non solo: il freddo fu per lungo tempo l’unico presidio medico davvero efficace nel controllo della temperatura corporea. Da qui scaturiva la necessità di un’attività di produzione, raccolta e commercio immane e costellata di sfide logistiche che presentavano problemi tecnici non indifferenti e che vennero del tutto superati solo nella seconda metà del XIX secolo, con l’invenzione della macchina per produrre artificialmente il ghiaccio. Attraverso un arco temporale che va dall’antichità ai giorni nostri, l’originalissimo saggio di Alberto Grandi ripercorre le tappe di questa incredibile storia, in gran parte sconosciuta, che ha avuto momenti davvero epici e ha rappresentato, almeno fino alla metà del XX secolo, una realtà economica di rilevanza internazionale. Una storia che fa emergere non solo elementi economici di grande interesse e attualità ma anche qualcosa di più sorprendente, vale a dire la dimensione culturale dell’uso del freddo. Oggi come nel passato, infatti, il livello dei consumi di ghiaccio non è mai stato solo legato alla sua disponibilità a basso costo, ma sembra essere strettamente connesso a particolari propensioni e ai gusti dei consumatori, a qualcosa, in altre parole, che potremmo definire come una simbologia sociale del freddo. “La storia della neve è la storia di un prodotto, di un mercato, di una tecnologia. È la storia di modelli di consumo che si sono evoluti in maniera differente nei diversi paesi del mondo. Oggi il ghiaccio e la neve si producono solo per soddisfare bisogni superflui, come la realizzazione di cocktail o per preparare piste da sci. Il paradosso è che per avere a disposizione tutto ciò, per avere le nostre case sempre fresche e i nostri frigoriferi sempre più grandi, stiamo contribuendo a rendere la Terra un pianeta torrido: per avere la neve artificiale, ci stiamo privando del piacere di toccare e di contemplare la neve naturale”.
22,00 20,90

La vita che brilla sulla riva del mare. Le piante e gli animali che popolano i litorali rocciosi, le spiagge sabbiose e le barriere coralline

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 368
Uscito nel 1955 e finora mai pubblicato in Italia, "La vita che brilla sulla riva del mare" è uno dei capolavori di Rachel Carson. Nel presentare le forme di vita che popolano la costa, in questo saggio l’autrice ci porta a esplorare una pozza di marea, una grotta inaccessibile, a osservare un granchio solitario sulla spiaggia a mezzanotte: grazie a questi e ad altri incontri ci offre non solo uno studio precisissimo sull’ecologia della costa, ma anche un racconto potente ed evocativo sul fragile equilibrio della vita che si trova in riva al mare. Arricchito da un’introduzione di Margaret Atwood che celebra la lungimiranza della Carson nell’aver intuito il ruolo cruciale degli oceani per la salute del pianeta e corredato dalle illustrazioni di Bob Hines, presenti anche nell’edizione originale, utilissime per orientare i lettori nel riconoscimento delle piante e degli animali descritti in queste pagine, "La vita che brilla sulla riva del mare" è una guida sentimentale di straordinaria accuratezza scientifica per tutti gli amanti del mare e delle grandi letture senza tempo.
25,00 23,75

Lineamenti di economia democratica. Perché è necessario costruire ricchezza per tutti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 200
Il potere politico è stato democratizzato molto tempo fa, ma l’economia non è mai stata democratizzata. Questo progetto storico sta muovendo i primi passi, e ognuno di noi può avere un ruolo nel promuovere il nuovo sistema i cui fondamentali principi etici sono la comunità e la sostenibilità. La nostra economia sta letteralmente distruggendo il pianeta in cui viviamo. Le risorse naturali che consuma sono più di quelle che la Terra è in grado di rigenerare. Stiamo demolendo l’unica casa che abbiamo, eppure restiamo intrappolati in un sistema destinato a perpetuare questa distruzione. La nostra è un’economia “creata dall’un per cento per l’un per cento”, come l’ha definita Joseph Stiglitz, un’economia estrattiva, concepita in modo da permettere a un’élite finanziaria di massimizzare il proprio profitto senza curarsi dei danni arrecati ai lavoratori, alle comunità e all’ambiente. In questo libro, Marjorie Kelly e Ted Howard ci mostrano che sta però emergendo un’economia nuova, creata dalle persone per le persone, che mira a soddisfare i bisogni essenziali di tutti, a tenere in equilibrio il consumo umano con la capacità rigenerativa della Terra, a rispondere alle esigenze della gente comune, a condividere la prosperità indipendentemente dalle diversità: un’economia democratica. Costruirla significa riprogettare le istituzioni e le attività fondamentali (imprese, investimenti, sviluppo economico, occupazione, acquisti, banche, uso delle risorse) in modo che i meccanismi di base dell’economia siano posti al servizio del bene comune. Cambiare tutto significa che ognuno ha un ruolo da svolgere, e Kelly e Howard raccontano non solo le storie di attivisti e di leader di base, ma anche di insospettabili fiancheggiatori dell’economia democratica, storie in cui i semi di un futuro al di là del capitalismo d’impresa germinano nei servizi di approvvigionamento ospedalieri, negli uffici dei fondi pensione e persino in qualche sala di consiglio d’amministrazione. La strada per un sistema fondato sulla comunità, la democrazia e la giustizia rimane incerta, ma leggendo le parole di Kelly e Howard la percorreremo insieme. Questo è solo il primo passo “Non basta pensare che un altro mondo sia possibile; dobbiamo poterlo immaginare, sperimentare su piccola scala, percepire e assaporare. Ciò che Marjorie Kelly e Ted Howard fanno in questo libro è offrirci le storie concrete e i modelli della realtà di cui abbiamo bisogno per credere veramente in un mondo nuovo. Queste storie – di imprese a proprietà cooperativa; di città che adottano politiche economiche all’insegna della giustizia razziale; di finanza e investimenti etici; di comunità che reagiscono alla crisi impegnandosi nella costruzione del nuovo – ci mostrano che un’altra economia non è solo una possibilità astratta o una lontana utopia, ma qualcosa già in via di costruzione nel mondo reale.” Dalla prefazione di Naomi Klein.
24,00 22,80

Aggiustiamo il mondo. Diario di un'ecologista in crisi climatica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 152
Se vogliamo impegnarci per un mondo sostenibile, dobbiamo andare oltre le nostre abitudini. Spingerci a fondo, trovare soluzioni diverse e strade secondarie. Non muoviamoci solo per slogan. La sostenibilità è un percorso, o meglio una corsa a ostacoli, in cui abbiamo bisogno di collettività, della discesa in campo di una moltitudine di cittadini imperfetti ma disposti a migliorarsi e a partecipare attivamente per il bene comune. Se guardassimo il nostro mondo dallo spazio, impareremmo ad adottare una visione d’insieme: siamo tutti sulla stessa barca, non c’è nessun luogo sulla Terra in cui potersi nascondere dalla crisi climatica. Ma ogni nostra azione, come scegliere una borraccia riutilizzabile per l’acqua o rifiutare una bistecca per cena, può contribuire al cambiamento necessario. Giorgia Pagliuca con i suoi irresistibili eco tips sposta finalmente l’asse dalle lezioni teoriche sui massimi sistemi alle esperienze vere, quotidiane, suggerendo gesti concreti e mostrando come realizzarli. Siamo pronti alla sfida?
15,00 14,25

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