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Carocci: Studi economici e sociali Carocci

Tutte le nostre collane

Nutrire il pianeta? Produrre cibo per tutti nell'era del cambiamento climatico

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 149
Come produrre in maniera sostenibile cibo sufficiente a rispondere ai bisogni di una popolazione mondiale in crescita nell'era del cambiamento climatico? È una domanda che ha acceso un vasto dibattito negli ultimi anni, reso urgente dall'andamento dei prezzi agricoli globali, inaspettatamente più che raddoppiati rispetto ai livelli registrati all'inizio del secolo. Il libro affronta questo tema complesso attraverso la presentazione dei dati disponibili, con l'obiettivo di fare chiarezza su alcune questioni fondamentali: la capacità produttiva dell'agricoltura mondiale sta aumentando o sta diminuendo? Quanto incidono le tendenze demografiche sulla disponibilità di cibo? Come stanno cambiando i consumi alimentari mondiali? La produzione di biocarburanti incide in misura significativa, marginale o irrilevante sugli andamenti dei prezzi agricoli? Come spiegare la coesistenza di persone denutrite e obese? L'agricoltura biologica è abbastanza produttiva da sfamare il mondo oppure no? Le coltivazioni OGM hanno rese superiori, inferiori o uguali alle coltivazioni tradizionali? Il riscaldamento globale ha effetti positivi o negativi sulla produzione agricola? Più in generale, chi perde e chi guadagna dalla crisi?
17,00 16,15

Cervelli in transito. Altri giovani che non dovranno farci scappare

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 137
I figli degli immigrati dall'estero possono essere per l'Italia una preziosissima riserva di talenti. Pur conseguendo la laurea con risultati brillanti, molti di loro non trovano un inserimento professionale coerente con gli studi. Ciò accade in parte perché il nostro paese non offre adeguate occasioni di inserimento professionale ai suoi laureati - nemmeno ai migliori, siano essi italiani o immigrati - e in parte perché la loro origine straniera, al netto di tutti gli altri fattori, continua a svantaggiarli rispetto ai ragazzi italiani. Allora, come peraltro molti bravi laureati italiani dog, anche i figli degli immigrati decidono di cercare fortuna all'estero. Rispetto ai loro omologhi italiani, inoltre, questi giovani possono contare su rendite di posizione che derivano dalla loro storia migratoria precedente: un multilinguismo "naturale", una maggiore resilienza al processo migratorio, famiglie che non li trattengono e reti internazionali più solide per sostenere il loro trasferimento. Questo fenomeno sancisce una perdita netta di talenti che avendo fatto tutto il percorso di istruzione nel nostro paese, al nostro paese non restituiranno nulla, nemmeno le rimesse economiche. L'Italia può permettersi di perdere questa nuova riserva di capitale umano? Possiamo cedere all'estero una risorsa competitiva tanto importante e così costosa? Che cosa fare per trattenerli?
15,00 14,25

Tempo e giustizia nell'analisi organizzativa

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 110
Nel volume si propone un'analisi critica degli studi a carattere organizzativo riguardanti tempo e giustizia, con l'intento di orientare il lettore nella valutazione della vasta e diversificata letteratura che affronta questi due fondamentali concetti. Il quadro interpretativo presentato è utile, oltre che alla comprensione dei fenomeni organizzativi, anche all'adozione di pratiche di intervento coerenti con i presupposti teorico-metodologici che le informano.
12,00 11,40

Buonanotte mezzogiorno. Economia, immaginario e classi dirigenti nel Sud della crisi

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 182
"Sud, alzati e cammina!". L’esortazione evangelica ha ispirato le politiche condotte negli ultimi trent’anni nel Mezzogiorno: le politiche del "localismo virtuoso" fondate sull'idea che lo sviluppo di un territorio dipenda essenzialmente dall'autoattivazione dei suoi attori. Il volume, frutto di una lunga ricerca condotta dalle Università di Bari, Messina e del Salento, traccia un bilancio di questa stagione, nonché degli effetti della Lunga Recessione globale iniziata nel 2008. Sul piano economico, i risultati appaiono sconfortanti. Sul piano culturale, si registra la sostanziale scomparsa del Sud dalla "dieta" mediatica nazionale. Il rinnovato protagonismo nelle forme di autorappresentazione che sembra controbilanciare questo evento non si sostanzia, tuttavia, nella costruzione di un punto di vista autonomo, finendo piuttosto per disperdersi nel grande calderone della società dello spettacolo. La classe dirigente meridionale pare riconoscere il fallimento, ma continua per inerzia a scommettere sullo stesso paradigma fin qui egemone. È questo il punto più preoccupante che emerge dall'indagine. Non il ristagno del Sud, quanto la scarsa fiducia, manifestata dai membri della sua classe dirigente, che il sentiero da essi stessi indicato possa condurre effettivamente a una stagione di rinascimento. La crisi di "visione" precede e consolida la crisi reale.
19,00 18,05

Capitalismo e sviluppo nelle catene globali del valore

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 199
Oltre ad accrescere il commercio internazionale e a intensificare i flussi finanziari, la globalizzazione capitalistica ha modificato i processi di produzione che risultano sempre più dall'attività di reti di imprese legate funzionalmente, anche se legalmente indipendenti e dislocate sul territorio. Come incidono l'organizzazione e la governance di tali reti sui processi e le dinamiche di accumulazione del capitalismo contemporaneo? In che modo le reti di produzione transnazionali mediano la partecipazione dei territori, sviluppati e non, a tali processi e dinamiche? Il libro risponde a questi interrogativi presentando la teoria delle catene globali del valore (cgv), un approccio di sociologia economica consolidato più nella letteratura internazionale che in quella italiana. Tale prospettiva sostiene che, nel quadro della divisione internazionale del lavoro, la competizione per l'appropriazione di surplus crea relazioni asimmetriche tra le imprese e una gerarchia fra territori, con implicazioni dissimili per le loro traiettorie di sviluppo. La teoria delle cgv getta un ponte tra lo studio della globalizzazione e quello dello sviluppo e apre un terreno di dialogo tra le political economics dei paesi sviluppati e dei paesi meno sviluppati. Adottando il medesimo livello di analisi ma da un'ottica organizzativa, la teoria delle cgv si pone come complementare rispetto alle prospettive istituzionali centrate sullo studio delle economie nazionali.
21,50 20,43

Economia delle minoranze linguistiche. La tutela delle diversità come valore

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 230
La diversità linguistica rappresenta un elemento di ricchezza per la società. Le trasformazioni che si verificano nelle basi economiche delle minoranze linguistiche e nella rete di rapporti economici in cui esse vengono inserite giocano un ruolo importante nel creare difficoltà alla conservazione delle caratteristiche identitarie e delle connotazioni linguistiche originali di una popolazione. Il Friuli rappresenta un caso emblematico, essendo l'unica regione dell'Europa in cui si incontrano le sue quattro grandi culture: latina, germanica, slava e celtica, quest'ultima sedimentata ma con significativi punti di emersione. Costituisce dunque un osservatorio privilegiato per studiare le relazioni che intercorrono tra una minoranza linguistica e le maggioranze linguistiche che la contornano. Ed è da qui che parte il volume per dare un contributo alla conoscenza dei complessi rapporti che si instaurano tra le condizioni linguistiche di una regione, la sua struttura e le relazioni economiche che la sostengono. I tre aspetti rilevanti dal punto di vista economico vengono considerati organicamente: l'interpretazione delle singole realtà economiche, l'analisi di alcuni aspetti teorici riguardanti i processi di consumo, di produzione e di scambio e l'esame degli aspetti normativi legati a specifiche politiche linguistiche, queste ultime esaminate alla luce dei metodi di valutazione dei risultati.
23,00 21,85

La politica generativa. Pratiche di comunità nel laboratorio Puglia

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 102
La vecchia politica non funziona più. Il paradigma tradizionale della concentrazione del potere e della sua gestione dall'alto è andato in frantumi. Lo Stato e il Partito non sono più sovrani e la società ha imparato a operare in autonomia, come un'immensa rete di scambi che innescano creativi processi di trasformazione. Se la politica vuole recuperare un ruolo efficace deve tradursi in un dispositivo che aiuta le persone a condividere una comune visione di futuro, valorizzando il loro capitale di energie e competenze, passioni e tempo: questa è la politica generativa che immagina l'autore, una piattaforma in grado di attivare il cambiamento e di incidere sul corso " degli eventi, sperimentando nuove pratiche di comunità. Ne sono testimonianza l'esperienza di governo della Regione Puglia dell'ultimo decennio, qui restituita nella forma di un'intervista, e, in appendice, la documentazione relativa al progetto "Bollenti Spiriti" per l'attivazione delle risorse giovanili, diventato un riferimento per molte politiche pubbliche regionali ed europee.
12,00 11,40

Lo studio dell'imprenditorialità. Un approccio di indagine multidimensionale

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 238
Lo studio dell'imprenditorialità - un fenomeno che si manifesta attraverso la creazione di start up innovative e spin-off oppure attraverso iniziative di internal venturing o corporate venture capital - richiede di adottare schemi di indagine multidimensionali capaci di coglierne l'interdisciplinarietà, la complessità e l'onnicomprensività. Partendo da un'accezione dell'imprenditorialità intesa come identificazione, selezione e sfruttamento di un'opportunità imprenditoriale, il volume rilegge in modo critico gli schemi di indagine monodimensionali utilizzati in passato (teleologico, psicologico, ambientale e relazionale) e propone uno schema di indagine multidimensionale che considera congiuntamente l'obiettivo, il soggetto, l'ambiente e il network. La sua applicazione all'imprenditorialità accademica e, in particolare, a due spin-off della Seconda Università di Napoli dimostra come esso possa effettivamente concorrere a decodificare il fenomeno imprenditoriale. Lo schema di indagine multidimensionale deve essere visto come uno strumento utile a studiare l'imprenditorialità e a suggerire ai policy maker azioni mirate a promuovere la sua diffusione e la sua valorizzazione.
25,00 23,75

Mega eventi. Immagini e legacy dalle Olimpiadi alle Expo

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 219
Da molti anni città e regioni inseguono la strada dei grandi eventi (Giochi olimpici ed Expo in primo luogo) per acquisire una nuova immagine, riposizionarsi a livello internazionale, diversificare la propria offerta turistica e culturale. Ma ormai è evidente che organizzare un mega evento comporta la pianificazione attenta della legacy, cioè dell'eredità materiale e immateriale, che può trasformare profondamente un territorio nel breve e lungo termine: talora l'evento costituisce un inutile "effetto intermezzo", o lascia strutture abbandonate, costose e difficili da riutilizzare, cattedrali nel deserto frutto di errori e illusioni. Questa seconda edizione di "Mega Eventi" profondamente rinnovata, affronta soprattutto il ciclo di vita degli eventi e i loro effetti, in particolare quelli simbolici (come cambia l'identità di una città?) e l'andamento del turismo nel lungo periodo. Il libro riprende il dibattito sui mega eventi, discute casi di successo e fallimento, approfondisce gli effetti a lungo termine di Genova, "Capitale europea della cultura" nel 2004, e di Torino 2006 (XX Giochi olimpici invernali); le conclusioni affrontano le differenze tra Olimpiadi ed Expo, anche in riferimento a Milano 2015, analizzando lo scarto, talora pesante, tra i grandi numeri attesi e i dati reali dei visitatori e dei turisti.
23,00 21,85

La riforma dei sistemi previdenziali nel dibattito teorico e politico. Il caso italiano

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 110
Il libro ha l'obiettivo di esaminare il dibattito teorico e politico relativo alla riforma dei sistemi previdenziali già attuata da alcuni Paesi e in corso di attuazione in altri, al fine di valutare vantaggi e svantaggi delle proposte lanciate da economisti e da istituzioni internazionali. Nel volume si analizza la situazione del sistema previdenziale italiano alla luce delle riforme iniziate negli anni Novanta, in un clima di emergenza economica e demografica, e proseguite poi nel primo decennio del nuovo millennio, aventi il fine di porre un freno alla dinamica della spesa per le pensioni. Vengono descritti gli interventi normativi a favore della previdenza complementare a capitalizzazione evidenziando come essi non abbiano ancora prodotto una riduzione del peso della componente pubblica obbligatoria. Su questo ultimo punto molti sono i sostenitori del ruolo fondamentale che la previdenza privata a capitalizzazione deve svolgere accanto alla previdenza pubblica a ripartizione. Infine si illustra la attuale situazione dei conti previdenziali per fare un bilancio di ciò che è stato fatto e di ciò che è ancora necessario fare.
13,00 12,35

I sistemi produttivi locali. Trasformazioni fra globalizzazione e crisi

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 263
Per affrontare i problemi della competitività di un paese occorre guardare agli ecosistemi produttivi in cui le imprese vivono. Questa prospettiva è particolarmente necessaria per l'Italia che - come il libro dimostra - spicca nel confronto internazionale per l'elevata presenza di agglomerazioni di imprese attive nella stessa filiera industriale. Produttività, meccanismi di funzionamento e trasformazioni dei diversi sistemi locali vengono qui esaminati alla luce dei mutamenti nella divisione internazionale del lavoro, dove la frammentazione globale dei processi produttivi tende a sostituire quella locale, tipica dei distretti industriali. Se il meccanismo distrettuale non sembra più sufficiente a fornire, da solo, un vantaggio competitivo nel mercato globalizzato, ciò non vuol dire che i luoghi che si sono affermati grazie a quel modello non possiedano risorse e capacità per rinnovarsi. Tanto meno significa che i vantaggi dell'agglomerazione siano scomparsi: essi restano evidenti nelle maggiori aree urbane, sinora poco studiate in Italia. Per molte funzioni, in un mondo dove conoscenza e innovazione sono i principali strumenti per competere, il ruolo delle città torna anzi a essere cruciale. Postfazione di Giacomo Beccatini
27,00 25,65

La fabbrica della crisi. Finanziarizzazione delle imprese e declino del lavoro

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2013
pagine: 213
Negli ultimi trent'anni, l'accumulazione finanziaria è diventata progressivamente l'obiettivo primario delle grandi imprese. La produzione e il lavoro si sono profondamente trasformati in vista del conseguimento della massima valorizzazione possibile del capitale degli investitori. Una lunga sequenza di cambiamenti normativi, istituzionali e culturali ha costruito una continuità fra i mercati finanziari e la sfera della produzione. Questo libro ricostruisce il processo di finanziarizzazione delle imprese sulla base di una ricognizione teorica e di un'ampia ricerca empirica riferita al caso italiano. Il declino del lavoro - dimostrano gli autori - è parte costitutiva e complementare di questa vicenda: i diritti e il potere d'acquisto dei lavoratori sono stati piegati alle esigenze di redditività degli investimenti, ossia a quella specifica forma di competitività che le imprese esercitano in quanto attori dei mercati finanziari. Per riprendere un programma di civilizzazione dell'impresa e del mercato del lavoro - condizione indispensabile per uscire in maniera non effimera dalla crisi del capitalismo - occorrerà da un lato regolamentare la finanza, dall'altro ricostituire un quadro di robuste tutele del lavoro e dei lavoratori, anche in una prospettiva di democrazia industriale.
23,00 21,85

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