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Carocci: Biblioteca medievale

Tutte le nostre collane

Flamenca. Testo provenzale a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 311
Il romanzo provenzale di Flamenca (1250 ca.) apparve ai suoi primi lettori come un romanzo di costume, come una fonte preziosa per conoscere la vita delle corti, le feste, i tornei. È certamente tutto questo, ma oggi siamo attratti dalla vicenda dell'eroina che è narrata con fine senso della psicologia e con irridente amoralismo. Per il sapiente gioco delle atmosfere, ora i notturni delle visioni, ora la luminosità delle scene di azione, per la mescolanza degli stili, per la lucida fantasia, per il ritmo leggero e pieno di humour questo romanzo è considerato come uno dei gioielli della letteratura medievale.
25,00 23,75

Lapidari. La magia delle pietre preziose. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 176
Marbodo di Rennes (1035-1123), coltissimo prelato e poeta, è autore di un poemetto "De lapidibus" e di altri tre testi sullo stesso argomento, due in prosa e uno ancora in versi redatti, forse, nel 1093. Qui riuniti in un'edizione tradotta e commentata, costituiscono una silloge capace di scrutare la natura fascinosa delle gemme preziose, per un epoca che ne percepiva a un tempo la polarità di scienza e di allegoria.
16,60 15,77

Jaufre. Testo francese a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 454
Nel giorno di Pentecoste la festa alla corte di re Artù viene turbata dalla mortale aggressione a un suo cavaliere perpetrata dal malvagio Taulat de Rogimon, che minaccia di ripetere il gesto ogni anno. Chiederà il privilegio di andare alla sua ricerca il cavaliere novello, Jaufre. Il suo viaggio è soprattutto un'iniziazione all'amore per l'incontro con la bella castellana Brunissen, che sarà sua sposa. Il romanzo di Jaufre, di un anonimo autore occitano, propone dunque il tipico schema di armi e amori che caratterizza il romanzo arturiano medievale fin dalla sua codificazione ad opera di Chrétien de Troyes.
31,50 29,93

Il discorso è nave, il significato un mare. Saggi sull'amore e il viaggio nella poesia persiana medievale

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 311
"Il discorso è nave, il significato un mare", tratto da un verso di Rumi (il più grande poeta mistico dell'Islam), sintetizza una delle possibili poetiche del mondo letterario della Persia medievale. È una concezione della poesia che rinvia al suo intimo nesso con la parola sacra e con la profezia. I due temi trattati in questo libro, l'amore e il viaggio, si presentano strettamente intrecciati: l'amore è spesso inseguito e realizzato dall'eroe di turno attraverso una "quête" in cui la dimensione dello spostamento, del viaggio, è fondamentale.
28,00 26,60

Favole. Testo francese a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 176
Primo tentativo di rimare in volgare i racconti di Esopo, le "Fables" di Maria di Francia, sulla cui reale identità permane il più enigmatico mistero, sono anche lo specchio di una società feudale che vede avvicinarsi, inesorabile, il tempo della propria fine. Composti verosimilmente fra il 1189 ed il 1208, la critica letteraria ha sinora dedicato scarsa attenzione a questi componimenti, forse per via della convinzione, generalizzata, che la favola sia una forma di letteratura per i più piccini, ma anche dalla convinzione che si tratti di una traduzione.
17,00 16,15

Il lai di Aristotele. Testo francese a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 114
A inizio Duecento comincia a circolare in Europa una buffa e irriverente leggenda su Aristotele: il maestro di Alessandro Magno, rimproverato l'allievo di trattenersi troppo con l'amata, si fa subito dopo sorprendere a quattro zampe con in groppa la donna. Il racconto ha un enorme fortuna e per almeno tre secoli la provocante immagine di Aristotele cavalcato adorna chiese, palazzi pubblici e privati, i margini dei manoscritti e i più svariati oggetti, a testimonianza della sua ambigua fascinazione. Se dal pulpito la disavventura del filosofo viene evocata come exemplum della malizia femminile, nei testi di ambito profano alla vena misogina si mescola la divertita considerazione sulla debolezza della carne e la vanità del sapere.
14,50 13,78

Piramo e Tisbe

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 112
La novella cortese Piramo e Tisbe, che si iscrive all'interno della tradizione mitografica del medioevo, rappresenta una testimonianza del grande fascino che le Metamorfosi di Ovidio hanno esercitato sull'immaginario medievale. Soprattutto, la storia dell'amore di Piramo e Tisbe ribadisce il legame indissolubile tra la passione amorosa e la morte, un legame che qui - più ancora che nella leggenda di Tristano e Isotta o in quella, rinascimentale, degli amanti di Verona - porta a suggellare, per mezzo della morte, l'amore più raffinato.
14,60 13,87

Sonetti satirici e giocosi

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 282
Satirico e burlesco, realistico e giocoso, sorridente e ironico, beffardo, aspro: così si atteggia nei suoi ventinove sonetti comici il poeta fiorentino Rustico Fiippi, avventuroso sperimentatore, alle origini della nostra letteratura, di un linguaggio ora violento, espressionistico, esplicitamente osceno, ora gergale, metaforico e allusivo, che costruisce sotto a un primo ordine di discorso, leggibile come "ingenuo", un secondo, ben più malizioso, su situazioni e temi relativi alla sfera dell'erotismo etero e omosessuale. Di tali sonetti si propone qui una lettura documentata, per recuperare il senso e la specificità della produzione satirica e giocosa del Filippi rispetto, per esempio, a quella del più noto Cecco Angiolieri.
20,00 19,00

Lettere amorose e galanti

Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 144
Fra la seconda metà del secolo XI e gli inizi del successivo, quasi contemporaneamente al sorgere della poesia dei trovatori, alcuni scrittori latini che ricoprirono importanti cariche ecclesiastiche nelle città della Loira e delle regioni circostanti (Angers, Tours, Orléans, Poitiers, Rennes, Chartres) svilupparono una sorprendente produzione di lettere poetiche indirizzate a donne e caratterizzate da toni oscillanti fra l'ammirazione, l'affetto, la complicità e una ardente sensualità. Tra gli autori spiccano i nomi di Balderico di Bourgueil (1045/1046-1130), Marbodo di Rennes (1035-1123) e Ildeberto di Lavardin (1055-1133). Le destinatarie sono grandi signore, come la contessa Adele di Blois o la regina Matilde d'Inghilterra, oppure giovani monache appassionate di poesia come Muriel, Costanza, Emma e Agnese, o semplicemente ragazze di buona famiglia che frequentavano le scuole monastiche per poi tornare nel mondo. Se in un componimento come quello dedicato da Balderico alla contessa Adele – che i cortigiani 'contemplano senza ricompensa', reputando 'un grande favore nutrirsi di vane speranze' – sembra delinearsi già la figura della dama inaccessibile delle corti trobadoriche, nelle lettere indirizzate a giovani religiose o a nobili educande i premurosi insegnamenti morali – mantenetevi pure, pregate, leggete i testi sacri… – si volgono spesso in galanteria quando non in bruciante passione. Come in una serie di poesie inviate da Marbodo ad alcune amicae del monastero di Notre Dame a Le Ronceray e sulle quali per molto tempo ha gravato un imbarazzato silenzio editoriale, o in certe lettere di Balderico a Costanza, che sembrano anticipare il raffinato e paradossale erotismo della fin'amor: 'La carne e le viscere non si eccitano davanti a te, / ma senza inganno ti amo appassionatamente. [...] È un amore eccezionale, non accompagnato da lascivia / e non offuscato da passione illecita. / Continuo a prediligere la tua verginità, / amo la purezza del tuo corpo'.
15,40 14,63

Dissertazione letifica. Racconti e satire della Shirâz del Trecento

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 220
Nel 1258 il mondo musulmano è colpito da una catastrofe inimmaginabile: dopo aver conquistato la Persia e le altre regioni orientali, i Mongoli "idolatri" espugnano Baghdad e uccidono l'ultimo Califfo. In Persia, poi, la lentissima metabolizzazione del disastro è compromessa da un altro flagello: le devastanti incursioni dell'uzbeko Tamerlano. Insicurezza e timore generano tirannide, opportunismo e fughe nei reami consolatori dell'ultramondano. A questo mondo volgare, credulone e feroce 'Obeyd Zâkâni, poeta alla corte di Shirâz neI XIV secolo, fa mostra di adeguarsi adottando un linguaggio salace e spesso sconcio. Questo sforzo "mimetico" però, non riesce a celare lo sguardo beffardo che a quel mondo rivolge chi, in verità, fieramente lo disprezza.
18,40 17,48

Il romanzo di Silence

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 301
Sofferta riflessione di una fanciulla che, costretta fin dalla nascita dal volere paterno, indossa abiti maschili e inscena un'esistenza sotto il segno dell'ambiguità. Ambigua la sua formazione, che la vede impugnare le armi invece del fuso, ambiguo il suo fascino che ammalia la regina invaghita del/la bel/la giovinetto/a; Le Roman de Silence mostra la sua ambiguità fin dalla penna che l'ha tracciato: di uomo o di donna sotto lo pseudonimo di Heldris di Cornuälle. Silence, un transgender del XIII secolo, si aggira per le corti di Cornovaglia, Inghilterra e Francia, mostrando le sue abilità di guerriero in numerose avventure.
23,50 22,33

Proverbi morali. Testo spagnolo a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 138
Sem Tob, ebreo di Carriòn de Los Condes, probabilmente rabbino e autore di varie opere in ebraico, dedica al re Pedro I di Castiglia, detto Pedro "el cruel", appena salito al trono (1350), uno dei libri più affascinanti della letteratura spagnola medievale. I Proverbios morales, titolo attribuito all'opera dal marchese di Santillana, non si presenta però certo come un'opera didattica, seppure inviti ad agire rettamente e con misura, ma piuttosto come una profonda riflessione sul mondo, sull'uomo e sulla vita. Sem Tob, nella dedica posta all'inizio e alla fine del libro, si dichiara subito ebreo, si direbbe con un certo orgoglio, dovuto non tanto alla sua origine ma alla consapevolezza del suo sapere e della sua autorità morale.
14,40 13,68

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