Come avvenne il precipitoso abbandono di Roma da parte di Vittorio Emanuele III, della regina Elena, del principe Umberto, del maresciallo Pietro Badoglio? Perché il corteo di automobili raggiunse Pescara e riparò da lì a Brindisi via mare invece di decollare dall’aeroporto militare dove si era tenuta una riunione d’emergenza? E cosa comportò quella scelta sulla continuazione della guerra con le conseguenti lacerazioni materiali e morali per il fronte militare e la popolazione civile? La «fuga di Pescara» del 9 settembre 1943 è rievocata e approfondita in queste pagine con l’analisi dei più qualificati specialisti di storia contemporanea e dei responsabili degli Uffici storici di Carabinieri, Esercito, Aeronautica e Marina che si confrontano per la prima volta in un libro sulle decisioni prese all’indomani della proclamazione dell’armistizio provocando l’implosione del Paese e condizionando pesantemente il corso degli eventi della storia nazionale.