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Raffaello Cortina Editore: Psicologia clinica e psicoterapia

Tutte le nostre collane

Illusioni e disillusioni del lavoro psicoanalitico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 206
Dopo la morte di Freud, la psicoanalisi ha conosciuto uno sviluppo che ne ha ampliato le indicazioni teoriche. Da qui alcuni progressi che hanno portato a nuove conquiste ma anche a non poche disillusioni, passate in genere sotto silenzio negli scritti degli psicoanalisti. Basandosi su uno studio teorico approfondito, André Green propone un'ampia indagine clinica accompagnata dalla descrizione di numerosi esempi in cui il lavoro analitico si è rivelato deludente. Come spiegare tali fallimenti? Per Green, sono attribuibili alle pulsioni di morte o di distruzione che Freud ha introdotto a partire dal 1920. Il presente volume costituisce una delle prime valutazioni cliniche che tengono conto della sua ultima teoria delle pulsioni. Permette così di comprendere meglio le cause di queste disillusioni, chiarendole senza pessimismo sistematico né eccessivo ottimismo.
21,00 19,95

Scritti scelti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: XXVI-504
Dagli scritti che delineano un nuovo modello dell'inconscio alle riflessioni sulla guerra e la pace, dai testi che definiscono la teoria dei codici affettivi alle considerazioni sul rapporto tra psicoanalisi e istituzioni, questa antologia consente di accostarsi a tutti gli aspetti più rilevanti del pensiero di Franco Fornari, lo psicoanalista che ha impresso maggiormente la sua impronta sulla cultura italiana. Le opere di Fornari descrivono un percorso coerente che, a partire da una rilettura di Freud e dall'originaria adesione al modello kleiniano, è progressivamente approdato a una innovativa teoria della simbolizzazione affettiva e della soggettività inconscia. Si tratta di contributi ancora oggi molto attuali, che descrivono la maturazione di un pensiero creativo capace di spaziare dalla psicoanalisi infantile alla teoria del linguaggio, dalla psicosomatica alla psicoanalisi delle istituzioni e della politica. Il volume ripercorre tutte le tappe teoriche che hanno portato Fornari a rifondare la pratica psicoterapeutica, a teorizzare il modello dell'analisi dei codici affettivi e a desacralizzare la posizione dello psicoanalista, in favore di una psicoanalisi autenticamente laica.
35,00 33,25

Il modello kleiniano-bioniano. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: XV-370
Il modello kleiniano-bioniano costituisce un manuale di base, un volume introduttivo che si propone di spiegare i principi generali secondo i quali lo psicoanalista o lo psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico possono stabilire e mantenere al meglio il setting psicoanalitico, prestare ascolto alle libere associazioni del paziente e infine intervenire con delle interpretazioni, principalmente dalla prospettiva kleiniano-bioniana, che comprende i cosiddetti "postkleiniani" di Londra e i kleiniani e bioniani nel resto del mondo. L'autore segue quella tradizione, rispettando il contributo originale dell'opera di Melanie Klein e Wilfred Bion, ma "al tempo stesso e su un altro livello", per usare le parole dello stesso Grotstein, trasforma queste teorie in una originale sintesi personale. Nel primo volume, l'attenzione è focalizzata sulla tecnica e sulle idee a cui essa è improntata. In paragrafi come "Il ruolo onnicomprensivo della fantasia inconscia", "L'ubiquità delle relazioni oggettuali", "Rifugi psichici e organizzazioni patologiche", l'autore affronta gli aspetti teorici più rilevanti dal punto di vista dell'applicazione clinica. Il secondo volume illustra la tecnica kleiniano-bioniana con casi clinici.
38,00 36,10

Il modello kleiniano-bioniano. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 302
Il modello kleiniano-bioniano costituisce un manuale di base, un volume introduttivo che si propone di spiegare i principi generali secondo i quali lo psicoanalista o lo psicoterapeuta di orientamento psicoanalitico possono stabilire e mantenere al meglio il setting psicoanalitico, prestare ascolto alle libere associazioni del paziente e infine intervenire con delle interpretazioni, principalmente dalla prospettiva kleiniano-bioniana, che comprende i cosiddetti "postkleiniani" di Londra e i kleiniani e bioniani nel resto del mondo. L'autore segue quella tradizione, rispettando il contributo originale dell'opera di Melanie Klein e Wilfred Bion, ma "al tempo stesso e su un altro livello", per usare le parole dello stesso Grotstein, trasforma queste teorie in una originale sintesi personale. Mentre il primo volume prende in esame la teoria e la tecnica kleiniano-bioniane, il secondo le illustra con casi clinici. Presentando le sedute dei propri analizzando ma anche quelle di altri analisti, l'autore descrive le sue osservazioni private, le rêverie e i contro transfert, accanto alle riflessioni personali sui modi, i tempi e l'oggetto dell'interpretazione.
29,00 27,55

Il metodo delle libere associazioni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 160
Il metodo psicoanalitico delle libere associazioni è un metodo generale di investigazione dell'attività psichica umana. Elaborato a partire dal metodo catartico, esso si realizza in ambito clinico mediante regole tecniche finalizzate in parte a delimitare il contesto operativo, in parte a realizzare l'indagine vera e propria. Le libere associazioni consentono di osservare idee improvvise o in apparenza non pertinenti che affiorano alla coscienza dell'analizzando. E anche di osservare gli impedimenti sia al loro libero fluire sia alla loro comunicazione. Diventa allora importante creare le condizioni affinché l'impedimento sia individuato e isolato, riconosciuto per quello che è, un contenuto inconscio proveniente dalle acquisizioni personali del paziente, e infine interpretato e compreso. E tutto questo deve accadere nel corso del trattamento e deve essere analizzato cercando di non introdurre "materiale" dell'analista, cercando insomma di consentire al paziente di fare davvero esperienza di sé, del proprio mondo inconscio. Questo libro mostra come il metodo delle libere associazioni non solo informi la relazione paziente-analista, ma sia alla base del pensiero stesso della psicoanalisi. Mostra, inoltre, come debba essere applicato e in base a quali motivazioni, quali difficoltà comporti e quali illuminanti aperture consenta su se stessi.
16,00 15,20

Buttare la chiave? La sfida del trattamento per gli autori di reati sessuali

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: XXVI-297
Gli psicologi e gli operatori penitenziari li chiamano sex offenders. Per l'opinione pubblica e la subcultura carceraria sono solo "infami", e "buttare la chiave", in senso metaforico o letterale, dovrebbe essere l'unica forma di intervento su chi si è macchiato di una violenza sessuale. Questo libro, invece, illustra il primo programma di trattamento per autori di reati sessuali in atto in Italia, quello realizzato dal CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) nella Casa di reclusione di Bollate e nel Presidio criminológico territoriale del Comune di Milano. Frutto della collaborazione tra professionisti di discipline differenti, il progetto ha creato una Unità di trattamento, una struttura specificamente dedicata che mira a superare i meccanismi di negazione e minimizzazione di solito adottati da chi compie questi reati, per una riflessione costruttiva sul crimine commesso e una efficace prevenzione della recidiva. All'interno di un campo trattamentale di contenimento, attraverso la pratica del modeling e di esperienze emotive correttive, si tenta il recupero di individui violenti, spesso segnati da gravi traumi. In tal modo, si cerca di innescare una prassi virtuosa che, svincolandosi da una logica esclusivamente punitiva, sottragga gli autori dei reati sessuali a uno sterile stigma, puntando sulla loro responsabilizzazione. E questo anche a beneficio delle vittime e dell'intera società, e non solo dei colpevoli.
27,00 25,65

Sotto la pelle. Psicoanalisi delle modificazioni corporee

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: XXVI-229
"Sotto la pelle" considera da una prospettiva psicoanalitica le motivazioni che possono portare alle pratiche del piercing, del tatuaggio, di certa chirurgia estetica o di altre modificazioni del corpo. È possibile, per il terapeuta, aiutare le persone che avvertono la manipolazione corporea come fisicamente necessaria, nonostante il dolore provocato dai processi di modificazione? La psicoanalista Alessandra Lemma attinge al suo lavoro clinico e alla ricerca, ma anche al cinema, alla narrativa e all'arte, per suggerire che l'origine della spinta a modificare in maniera estensiva la superficie del proprio corpo e la preoccupazione ossessiva per il proprio aspetto abitano nel mondo interno della persona - sotto la pelle. Gli argomenti trattati comprendono l'ansia per il proprio aspetto, la funzione psicologica della chirurgia estetica, del tatuaggio, del piercing e della scarificazione, il disturbo di dismorfismo corporeo, il disturbo dell'immagine corporea. "Sotto la pelle" fornisce uno studio dettagliato delle sfide poste dalla nostra natura "incarnata" attraverso un'esplorazione delle fantasie inconsce sottostanti al bisogno di modificazione corporea. Una lettura essenziale per tutti i clinici - psicoanalisti, psicoterapeuti, counsellor, psichiatri e psicologi - che lavorano con pazienti preoccupati dell'aspetto fisico e portati a modificare il proprio corpo.
24,00 22,80

Sviluppi traumatici. Eziopatogenesi, clinica e terapia della dimensione dissociativa

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 250
Recenti indagini epidemiologiche segnalano la considerevole frequenza di traumi psicologici cumulativi subiti dai bambini durante lo sviluppo della personalità e la loro forte correlazione con differenti disturbi psicopatologici nell'età adulta. Una serie di studi suggerisce che un nucleo costante di sintomi e criteri diagnostici caratterizzi una precisa sindrome conseguente allo sviluppo della personalità in contesti traumatici. Il fondamento psicopatologico di tale sindrome è costituito da processi mentali dissociativi. Gli autori riassumono le ricerche e le riflessioni sui disturbi mentali che conseguono allo sviluppo della personalità in contesti familiari traumatizzanti e presentano una nuova teoria sul rapporto fra trauma e dissociazione, a partire dalle ricerche sull'attaccamento e dalla visione evoluzionistica della relazione interumana. Il volume descrive inoltre con numerosi esempi clinici i differenti sintomi con cui i processi dissociativi possono manifestarsi e tratta diffusamente le linee guida che devono ispirare la psicoterapia di tutti i disturbi riconducibili allo sviluppo della personalità in contesti relazionali traumatici.
22,00 20,90

La svolta relazionale. Itinerari italiani

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: XXIV-254
Il termine relazionale, scrive Stephen Mitchell, "è stato espressamente scelto per mettere in evidenza il collegamento tra le relazioni interpersonali e le relazioni oggettuali interne". La "svolta relazionale" può essere descritta come un nuovo paradigma psicoanalitico nato negli Stati Uniti, a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del Novecento, dall'incontro e dal dialogo tra il modello delle relazioni oggettuali, la psicoanalisi interpersonale, la psicologia del Sé, la prospettiva intersoggettiva, la critica femminista e i contributi delle ipotesi psicoanalitiche nati daìYinfant research. Tra i principali esponenti, oltre a Stephen Mitchell, Lewis Aron, Jessica Benjamin, Philip Bromberg, Jody Davies, Jeremy Safran. L'Italia si è mostrata fin da subito interessata a questo movimento, che ha sviluppato radici profonde, ma anche notevoli resistenze, nella nostra comunità psicoanalitica e psicoterapeutica, esprimendosi con iniziative e specificità cliniche, culturali e editoriali che ci proponiamo qui di raccontare. Il volume si divide in due parti. La prima è dedicata alla descrizione delle basi teoriche del paradigma relazionale, delle sue caratteristiche e "contaminazioni" culturali. La seconda è dedicata alla ricostruzione della diffusione in Italia del pensiero relazionale, in ambito editoriale, accademico, associativo e dei training.
26,00 24,70

Terapia cognitiva. Una storia critica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 197
Da alcuni anni la terapia cognitiva sta conquistando una crescente notorietà. E ora affronta una svolta decisiva. La sua efficacia è dimostrata in studi controllati empiricamente, ma il suo meccanismo d'azione non è stato ancora del tutto chiarito. L'ipotesi che il cambiamento dipenda dall'intervento cognitivo classico sui contenuti mentali espliciti è parzialmente confermata, ma anche parzialmente messa in dubbio. La metafora della mente come computer già adottata con entusiasmo dalla teoria clinica della terapia cognitiva - è ormai considerata una forzatura. A questo cambio di paradigma corrisponde nel cognitivismo clinico l'apertura di nuove linee di ricerca sulle emozioni, sulla metacognizione, sugli interventi di validazione e accettazione, sui livelli di padroneggiamento volontario degli stati mentali, fino ad arrivare agli studi sugli stati di coscienza. Tutto questo confluisce in nuovi modelli teorici: è la cosiddetta "terza ondata" del cognitivismo clinico e non clinico.
18,00 17,10

La situazione psicoanalitica come campo bipersonale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: XX-206
Nei saggi qui raccolti trovano espressione gli aspetti più rilevanti della riflessione analitica di Willy e Madeleine Baranger, autori argentini che hanno dato un contributo rivoluzionario alla teorizzazione psicoanalitica. Tale contributo viene reso nuovamente disponibile in questa edizione, accresciuta di scritti fondamentali per mettere a fuoco i differenti aspetti di un modello che conserva grande freschezza e originalità. Coniugando il concetto di campo (derivato dalla fenomenologia, in particolare da Merleau-Ponty) con i concetti basilari del pensiero kleiniano, Willy e Madeleine Baranger definiscono la situazione dell'analisi come un "campo bipersonale", vera e propria struttura risultante dall'incontro delle due vite mentali e delle identificazioni proiettive incrociate che si sviluppano tra analista e paziente. Il concetto di "resistenza" del paziente viene sostituito da quello di "bastione" della coppia, come luogo di precipitazione delle resistenze di entrambi. Affinché tale baluardo possa essere superato attraverso l'interpretazione, sarà necessario il "secondo sguardo" dell'analista, ossia la sua capacità di osservare da fuori quanto è accaduto nel campo, di cui egli è pur sempre costituente determinante. Estendendo tale modello a tutte le vicissitudini dell'analisi, ne risulta un modello "forte", che non può non far ripensare a tutti i fenomeni clinici, dalle perversioni ai transfert psicotici, fino ai traumi psichici infantili
23,00 21,85

La violenza delle emozioni. Bion e la psicoanalisi postbioniana

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 208
L'autore coniuga la capacità di introdurre il lettore nel clima intimo della seduta d'analisi con un'appassionata rilettura di Bion, per valorizzare sia la natura empirica della psicoanalisi sia la sua capacità di originare ipotesi illuminanti sul funzionamento della mente. Alternando esemplificazioni cliniche e argomentazioni teoretiche, si focalizza l'attenzione sulla centralità delle emozioni nella vita psichica, tema che l'autore ritrova nel pensiero di Bion e che intende come un modo per indagare i livelli più primitivi e profondi del mentale.
22,00 20,90

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