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Libri di Umberto Izzo

Biografia e opere di Umberto Izzo

La «giustizia» del beneficio. Fra responsabilità civile e welfare del danneggiato

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 428
Questo studio analizza in che modo il diritto civile istituisce, delimita e ripartisce in concreto il trasferimento di ricchezze su cui i consociati possono contare, quando sperimentano le conseguenze di un evento che distrugge le risorse su cui essi potevano contare prima che l'evento avvenisse, con l'insorgere di un bisogno destinato a trovare risposta sia in prete risarcitorie rivolte a quanti di quella distruzione debbano rispondere sul piano civile, che in benefici conseguibili col ricorso al welfare privato assicurativo o attraverso strumenti mutualistico-assistenziali garantiti dalla collettività cui ogni consociato appartiene. Il problema dello scomputo dei benefici dal danno risarcibile, tradizionalmente studiato in Italia nella prospettiva del «latinismo di ritorno» compensatio lucri cum damno, è affrontato in una prospettiva storica e interdisciplinare (dialogando col diritto commerciale e il diritto del lavoro e della previdenza sociale) in un confronto necessario con la comparazione e il diritto privato europeo.
28,00 26,60

Diritto alimentare comparato

Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 321
Il volume illustra la regolamentazione giuridica delle attività legate alla produzione e al consumo di alimenti e bevande. È messo in luce in particolare il ruolo svolto dalla tecnologia nel rendere necessaria l'innovazione del diritto alimentare, a livello sia locale sia globale, per garantire il difficile equilibrio fra dinamiche di mercato, tutela della salute umana ed animale, sostenibilità ambientale, libertà individuale e valori socio-culturali.
26,00 24,70

Alle origini del copyright e del diritto d'autore. Tecnologia, interessi e cambiamento giuridico

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 296
Il volume esplora le dinamiche storiche, economiche e giuridiche che favorirono la formazione dei due concetti (e dei connessi sistemi di regole) che interpretano l'esigenza di tutelare la creatività in seno alla tradizione giuridica occidentale: il copyright anglosassone e il droit d'auteur francese, quest'ultimo antesignano dei modelli di diritto d'autore poi sviluppati dai sistemi di civil law continentali, fra cui quello italiano. Nel far ciò l'autore percorre i circa 350 anni trascorsi dall'invenzione della stampa a caratteri mobili al rifluire delle grandi rivoluzioni che chiusero il Secolo dei Lumi, dimostrando come in tutte le esperienze giuridiche considerate l'assetto di tali regole sia sempre stato il prodotto di uno scambio fra quanti, gestendo ed implementando la nuova tecnologia, desideravano sfruttarne il potenziale economico (gli stampatori, i librai, gli editori e solo da ultimo gli autori) e i pubblici decisori (i sovrani e poi le assemblee legislative), che, col riconoscimento di questi interessi, potevano perseguire precise finalità politiche (dalla censura all'intento di incentivare lo sviluppo della conoscenza).
26,00 24,70

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