Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Roberto Francavilla

Biografia e opere di Clarice Lispector

Città senza demoni

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 160
Una città, una scrittrice. Nel paese che le ha donato la sua lingua sensuale e meticcia, Clarice Lispector si è imposta sin dal dirompente esordio di Vicino al cuore selvaggio. A Berna, dove approda nel 1946, è prima di tutto la moglie di un diplomatico. Una donna bellissima, enigmatica e colta, che attrae la curiosità di un ambiente elitario ma chiuso. La capitale svizzera è troppo piccola e silenziosa, fredda d’inverno, noiosa in ogni stagione. Una “città senza demoni” mentre la linfa creativa di Clarice si nutre di ciò che è sotterraneo, inconscio, indomabile. Maury, il marito, è spesso in viaggio e lei riesce a stringere un’unica vera amicizia. Solitudine, saudade, tempo in eccesso. E un senso totale di estraneità che lei, bambina scampata all’Europa dei pogrom, profuga ebrea che ha messo radici in Brasile, non aveva mai sperimentato da nessun’altra parte. Raccontare la crisi di un’artista è un compito fascinoso ma difficile. Lo è a maggior conto per questa scrittrice di culto la cui vita intera appare “come un romanzo” – tranne nel periodo bernese. Roberto Francavilla affronta quel vuoto immedesimandosi completamente in Lispector dopo averla tradotta e studiata per anni. Non è una biografia in forma di narrazione, ma un atto d’amore dove la sintonia tra l’autore e la protagonista riverbera nella scrittura intensa, ricercata, immersiva. Nato dalla passione e dalla frequentazione di una vita, questo romanzo d’esordio ci restituisce quella pienezza di voce e quella corporeità di Clarice Lispector che solo la “città senza demoni” ha saputo rubarle.
17,00 16,15

La città assediata

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 186
Se tante lettrici, in tutto il mondo, amano con passione i libri di Clarice Lispector è perché pochissime sono le scrittrici che come lei hanno saputo imporre una voce così prepotentemente femminile - e al tempo stesso mai banale, mai gravata da rivendicazioni, o querimonie, o ammaestramenti edificanti, ma, al contrario, audace, inquieta, ardente, attraversata da fremiti, aperta a epifanie e illuminazioni. Qui, ancora una volta, la protagonista è una donna, una ragazza di nome Lucrécia, che si lascia vivere, in una sorta di incantata ottusità, e deve riuscire a dare una forma al mondo che la circonda - per potersene appropriare. Un mondo frantumato, al pari di quello dell’autrice stessa, dove si è continuamente sbalzati fra una realtà che viene a mancare e una realtà che sopraffà. Accompagneremo Lucrécia nel percorso che dal sobborgo di São Geraldo, ancora a tratti odoroso di stalla, la porterà, al seguito di un marito ricco, nella grande città, dove frequenterà teatri, ristoranti e negozi eleganti; poi di nuovo, rimasta vedova, nel borgo natìo – molto meno selvaggio, ormai, quasi irriconoscibile; e forse anche, chissà, a incontrare un nuovo marito. Ma la vera protagonista dei libri di Lispector come sempre è la scrittura: immaginifica, abbacinante, ustionante – quella di «una Virginia Woolf amazzonica, arruffata e vagamente stregonesca» come la definì una volta Roberto Calasso.
18,00 17,10

I suoi nomi. Un album biografico

Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 352
"I suoi nomi", biografia passionale del premio Nobel portoghese José Saramago, è un album di testi e immagini in cui si leggono la vita di uomo, la parabola di un grandissimo scrittore e, insieme, la vicenda di tutto un secolo. Scanditi attraverso più di duecento voci e corredati da un enorme repertorio fotografico e documentale, scorrono i nomi della sua traiettoria esistenziale, ognuno depositario di un frammento della sua identità e della sua geografia policentrica (Lisbona e il Portogallo, la Penisola Iberica, il rifugio di Lanzarote) da cui parte l’irradiamento cosmopolita delle sue esperienze. In questa cartografia dialogano sapientemente brani scelti dalla sua opera e riflessioni private, frammenti di diario, testimonianze, descrizioni di viaggio, interventi di natura politica (in cui spiccano la sua vena di polemista, la militanza mai abdicata, il coraggio delle posizioni). Il tutto articolato in un variegato palinsesto attraverso quattro sezioni interconnesse: Spazi / luoghi (la mappa dettagliata dei suoi territori, la dimensione del viaggio); Letture / sensi (la presenza di opere e di artisti fondamentali per la sua forgiatura personale); Scritture / creazioni (un’autentica polifonia letteraria); Legami / persone (le affinità elettive, il profondo scambio intellettuale, l’universo privato, compresa la sua intensa vicenda sentimentale). A tessere il racconto, oltre al respiro della grande scrittura, è il lungo filo della memoria, in cui l’andamento cronologico è appena una traccia sottile che non impedisce voli trasversali, ispirandosi all’idea che Saramago aveva della Storia, “dove tutto avviene simultaneamente; tutto ciò che è avvenuto, sta per avvenire”.
39,00 37,05

Il lampadario

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 282
Nella grande casa in cui, magra, scalza, solitaria, la piccola Virgínia si aggira «in concentrata distrazione» i mobili spariscono un po' alla volta, «venduti, rotti o troppo vecchi», e le porte si aprono su stanze in cui regnano «il vuoto, il silenzio e l'ombra». Abbandonato nella vasta sala da pranzo – dove brillano «vetri e cristalli addormentati nella polvere» – c'è però un lampadario, unico sopravvissuto di antichi fasti: «Il grande ragno avvampava», e Virgínia «lo guardava immobile, inquieta, sembrava presagire una vita tremenda. Quell'esistenza di ghiaccio». Ma soprattutto insieme a lei c'è Daniel, il fratello di poco più grande, che da quando è nata la considera «solo sua», che la protegge e la tormenta, e con lei condivide straordinari segreti: dal misterioso cappello che vedono scivolare lungo il fiume – e che immaginano appartenga a un annegato – alla scatola piena di ragni velenosi di Daniel, fino alla Società delle Ombre di cui sono gli unici membri. Quando i due, cresciuti, lasceranno insieme la tenuta di Granja Quieta per andare a studiare in città, i loro destini si separeranno. E quando, dopo un'ardua educazione sentimentale, Virgínia deciderà di tornarci, capirà «che il posto dove si è stati felici non è il posto dove si può vivere»: sul treno che la riporterà lontano si accorgerà di essersi scordata di guardare il lampadario e saprà «di averlo perduto per sempre», così come ha perduto per sempre la sua infanzia miserabile e incantata. Lispector narra questa struggente iniziazione alla vita con la sua lingua lussureggiante e visionaria: «attenta» ha scritto Franco Marcoaldi «al cuore che batte, alla vena che pulsa, alla vibrazione cieca del sentimento nel corpo».
19,00 18,05

Un soffio di vita

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 193
Libro postumo, libro testamento — ma anche «intrepido e scherzoso libro di vita», debordante di «frasi sconnesse come in sogno», di «idee allo stato grezzo», formato di «resti della demolizione di un'anima» e di «estasi provvisorie» —, "Un soffio di vita" mette in scena due personaggi (l'autore e la sua creazione, o creatura, Angela) che dialogano affrontando tutti i temi sui quali la Lispector si è incessantemente interrogata: le parole, il tempo, il mondo, la storia, la preghiera, gli esseri viventi e quelli inanimati. Infine: la grazia. La scrittrice non nasconde affatto le sue intenzioni e, perentoria come sempre, esordisce: «Voglio scrivere movimento puro». Quel che si propone, infatti, non è una stesura coerente, una trama qualsivoglia, bensì il definitivo esorcismo dell'indicibile. Quando compone gli ultimi frammenti, le è stata diagnosticata una malattia mortale, e la morte pervade questo testo, che lei stessa confessava essere stato «scritto nella sofferenza». Olga Borelli, l'amica-assistente che per otto anni le è stata vicina, annotando i suoi pensieri e battendo a macchina i suoi manoscritti, ha affermato che "Un soffio di vita" doveva essere il suo «libro definitivo», scaturito com'è «da uno slancio doloroso che lei non era in grado di trattenere».
16,00 15,20

Calligrafie morali. Discorsi del potere in José Cardoso Pires, António Lobo Antunes, Herberto Helder

Calligrafie morali. Discorsi del potere in José Cardoso Pires, António Lobo Antunes, Herberto Helder

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 143
I tre capitoli e dieci saggi che compongono questo volume declinano gli snodi della letteratura portoghese del secondo Novecento a partire da due romanzi e un racconto poetico che, sebbene apparsi in periodi diversi ma relativamente prossimi tra loro, permettono di restituire un quadro d’insieme di temi e motivi in un’unica complessa tessitura. José Cardoso Pires, António Lobo Antunes e Herberto Helder sono posti a paradigma di una cultura che fa i conti con i propri miti, la propria storia, il proprio mancato progetto imperiale, i simulacri del proprio passato e la disgregazione del proprio tessuto sociale. Il delfino, In culo al mondo e Teorema disegnano anche il complesso rapporto tra scrittura e potere, scrittore e politica nell’arduo compito di resistere alla dittatura o di recuperare la memoria collettiva.
15,00

Acqua viva

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 104
«Da un mistero è venuta, verso un altro è partita. / Restiamo ignari dell'essenza del mistero» scrive Drummond de Andrade di Clarice Lispector. Ed è proprio in un misterioso universo personale - un universo labirintico e lacerato - che il lettore viene come risucchiato dalla voce, visceralmente femminile, che in queste pagine tenta di dire l'indicibile, di entrare in contatto «con l'invisibile nucleo della realtà». Attraverso uno sregolato, impetuoso flusso di coscienza la Lispector ci fa percepire, in modo quasi fisico, impressioni e visioni di travolgente intensità, usando una lingua che sembra inventare continuamente se stessa, il cui fascino risiede nella sua stranezza e le cui ferite sono il suo punto di forza. Testo estremo di un'artista estrema, "Acqua viva" costituisce il raggiungimento della maturità della sua autrice: un assolo ammaliante, in cui tornano i temi ricorrenti in gran parte dell'opera della Lispector - la natura e i suoi sfaccettati simbolismi, lo specchio e la rifrazione obliqua, il male e la morte, l'incomunicabilità fra amanti - spinti all'incandescenza, senza che mai, ai suoi incantesimi, ci sia dato sottrarci.
16,00 15,20

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.