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Libri di Paolo Mieli

Biografia e opere di Francesco Cundari

Fiamme dal passato. Dalle braci del Novecento alle guerre di oggi

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 324
Le fiamme divampano sulla mappa del mondo, nell'Ucraina vittima dell'aggressione russa e nella striscia di Gaza della rappresaglia israeliana dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, fino alle altre aree di crisi sparse sul pianeta. Ed è proprio da queste fiamme che Paolo Mieli prende avvio in questo suo avvincente volume, spiegando perché gli incendi che stanno minando la stabilità dell'Occidente sono stati in molti casi innescati da scintille che covavano sotto le ceneri del secolo scorso. Ripercorrendo eventi chiave ed esemplari delle tre disastrose dittature del Novecento, quella nazista, quella fascista, quella comunista, Mieli interviene con precisione nel dibattito storico contemporaneo, inquadrando sotto la lente del grande narratore le braci da cui le violente storture di oggi hanno avuto origine. Una rassegna completa che dalla Berlino degli anni Quaranta, quella di Hitler e Goebbels, arriva all'Italia di D'Annunzio e Mussolini; che spazia dai carri armati sovietici a Budapest alle illusioni di Mao. In apertura e in chiusura del libro, due lunghi saggi dedicati a Kiev e Gaza, alle guerre in corso, ai roghi più violenti che il nuovo millennio ha conosciuto.
13,00 12,35

Il prezzo della pace. Quando finisce una guerra

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 304
«Si fa presto a dire pace. Quando finisce una guerra, restano irrisolti innumerevoli problemi generati di norma da dettagli trascurati per ragioni di necessità. Anche quando è ben chiaro il confine che divide i vincitori dagli sconfitti, a chi sarà assegnato l'alloro per aver combattuto dalla parte del bene e chi sarà invece dannato come un'incarnazione del male.» Niente di più attuale, verrebbe da dire. Ed è per questo che Paolo Mieli si impegna a tracciare in queste pagine un percorso che dalla storia antica alla più recente inquadra i meccanismi (spesso imperscrutabili, subdoli, addirittura violenti) della pacificazione post-conflitto. Nella convinzione, come scrive l'autore, che quando si tratta di «fare la pace» «un buon ripasso, ancorché per sua natura disomogeneo, può esserci più utile delle improvvisazioni. Delle pur auspicabili sospensioni dei combattimenti. Destinate a reggere per un tempo breve, e a covare nuovi conflitti». Così dalla Grecia antica al Medio Oriente, dall'Italia post-bellica all'Unione Sovietica, Mieli ci offre una panoramica avveduta e selezionata sui casi più emblematici di «paci che non lo erano», di conflitti mai sopiti, di rivisitazioni storiche (o di storture, a volte) delle figure dei vinti e dei vincitori. Sempre nel solco del magistero di Renzo De Felice, cui è dedicato il saggio conclusivo, che, scrive Mieli, «mi ha insegnato a diffidare delle "verità rivelate", a mettere in discussione la versione ufficiale degli accadimenti passati. Versione utile a far tornare i conti, a corroborare i giudizi sul presente».
18,50 17,58

L'Italia di Mussolini in 50 ritratti

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2025
pagine: 160
Quando, il 23 marzo del 1919, Benito Mussolini fonda i Fasci italiani di combattimento, il movimento politico che diventerà Partito Nazionale Fascista nel 1921, ha inizio il cosiddetto ventennio. Da quel momento sullo scacchiere della storia tutto cambia, il destino dell’Italia prende una nuova forma, così come quello dell’Europa e del mondo intero. Le destre nazionaliste avanzano, le leggi razziali sono alle porte e la guerra sarà solo una prevedibile conseguenza. Ma chi era Mussolini, quale Italia ha preso in mano e come l’ha restituita ai figli di una generazione impoverita, impaurita, sconfitta? Chi sono stati i personaggi chiave della sua ascesa, chi lo ha combattuto e chi ha contribuito al consolidamento del suo potere? Un lungo testo iniziale e una cronologia discorsiva inquadrano il Fascismo da un punto di vista storico, mentre le 50 biografie dei 50 personaggi cardine del fascismo ne danno una visione narrativa, di cronaca giornalistica e i fatti che hanno cambiato la nostra storia prendono anche la forma di scelte personali, di visioni soggettive, di scontri epici e di relazioni personali. Una visione della storia vivida, un libro illustrato per conoscere la nostra storia, e vivere il nostro presente con consapevolezza.
14,90 14,16

L'Italia della liberazione in 50 ritratti

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2025
pagine: 180
Nel giro di pochissimi anni, dal 1945 al 1948, l’Italia cambia volto: con la fine dell’occupazione tedesca e il ritorno alla democrazia, dopo aver fatto la resistenza, i partiti antifascisti sono chiamati a rifare l’Italia, a ridisegnarne le istituzioni, a ricostruirne le basi economiche. Dalla Liberazione alla Costituente, dalla definitiva sconfitta del fascismo alla ricostruzione. Sono gli anni di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti, di Pietro Nenni e Benedetto Croce. Sono gli anni del decisivo referendum istituzionale in cui bisogna scegliere tra monarchia e repubblica, in un voto tesissimo che la corona perde per un soffio, lasciando in eredità al nuovo sistema un paese profondamente diviso.
19,90 18,91

Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 312
Nessuno troverebbe da ridire di fronte all’affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il Novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l’Europa e innescato la Seconda guerra mondiale e la creazione, a Oriente, di quello che diverrà il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989. Paolo Mieli parte proprio dalle scintille del conflitto mondiale, dal patto Molotov-Ribbentrop e dai “protocolli segreti” che hanno segnato anche il lungo periodo postbellico (e sopravvivono nella retorica putiniana) per impostare un’analisi attenta dell’eredità che ancora scontiamo del secolo scorso. Concentrandosi in apertura sull’ombra nera dei regimi tedesco e italiano, l’autore rintraccia nel passato più o meno recente i semi dell’autoritarismo, per poi rivolgere la sua attenzione a temi attuali come le difficoltà della convivenza religiosa, il terrorismo e la "cancel culture" che vuole imporre nuove forme di autocensura. E, insinuando il dubbio che l’euforia democratica sorta sulle ceneri della Guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del Muro di Berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo, ci mostra perché il secolo autoritario dura ancora oggi."
13,00 12,35

Fiamme dal passato. Dalle braci del Novecento alle guerre di oggi

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2024
pagine: 312
Se spiegassimo su un grande tavolo una mappa del mondo di oggi, saremmo costretti a indicare due grandi aree di crisi a noi molto vicine: una coprirebbe il territorio (già smembrato) dell’Ucraina vittima dell’aggressione russa del febbraio 2022; l’altra coinciderebbe con la striscia di Gaza, oggetto della rappresaglia israeliana dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Per segnalare questi tremendi conflitti utilizzeremmo d’istinto un simbolo chiarissimo e autospiegante, una fiamma che divampa. È da un passaggio, un’associazione apparentemente così semplice che Paolo Mieli prende avvio in questo suo nuovo, avvincente volume: gli incendi che stanno minando la stabilità dell’Occidente sono stati in molti casi innescati da scintille che covano sotto le ceneri del secolo scorso. E così, ripercorrendo eventi chiave ed esemplari delle tre disastrose dittature del Novecento, quella nazista, quella fascista, quella comunista, Mieli interviene con precisione nel dibattito storico contemporaneo, inquadrando sotto la lente del grande narratore le matrici (le braci, per restare nella semantica del fuoco) da cui le violente storture di oggi hanno avuto origine. Una rassegna completa che dalla Berlino degli anni Quaranta, quella di Hitler e Goebbels, arriva all’Italia di D’Annunzio e Mussolini; che spazia dai carri armati sovietici a Budapest alle illusioni di Mao. In apertura e in chiusura del libro, due lunghi saggi dedicati a Kiev e Gaza, alle guerre in corso, ai roghi più violenti che il nuovo millennio ha conosciuto (56 conflitti attivi, nel 2024). Un approccio storico «in presa diretta» che ci obbliga a confrontarci con i rischi che corriamo, con le soluzioni che, se individuate, sembrano impercorribili, con speranze di pace frustrate e deluse.
18,50 17,58

Come Mussolini divenne il duce. La costruzione della dittatura fascista

Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2023
pagine: 352
Dal 1922 al 1929, dalla marcia su Roma alla ratifica dei Patti Lateranensi, si consuma il sovvertimento del sistema parlamentare italiano da parte dei fascisti. Le premesse erano chiare già nel primo discorso di Benito Mussolini alla Camera dei deputati da capo del governo (16 novembre 1922) in cui, senza mezzi termini, proclamò che avrebbe potuto «fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli». Benché guidasse inizialmente un governo di coalizione, il futuro Duce operò da subito con lo scopo di costruire un regime totalitario: legalizzò lo squadrismo, impose una legge elettorale su misura per il suo partito. E non rinunciò all’uso della violenza, culminato nell’assassinio del leader socialista Giacomo Matteotti. Poi approfittò degli attentati compiuti contro la sua persona per soffocare ogni libertà. In questo libro, Antonio Carioti analizza il processo che condusse al regime nei suoi vari aspetti: l’impotenza delle opposizioni, la resa della classe politica liberale, la connivenza della monarchia, i rapporti con la Chiesa cattolica, i contrasti fra le diverse anime del fascismo. L’analisi è sostenuta da quattro interviste a storici di diverso orientamento: Giulia Albanese, Mauro Canali, Lucia Ceci e Paolo Nello, e da una serie di documenti d’epoca che testimoniano la progressiva manipolazione delle istituzioni e del sistema politico fino all’avvento della dittatura. Prefazione di Paolo Mieli.
19,50 18,53

Ferite ancora aperte. Guerre, aggressioni e congiure

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 304
"Le ferite del passato non si cicatrizzano mai. Niente può considerarsi definitivo per quel che attiene alla ‘guarigione’, più o meno apparente, dalle lesioni prodottesi anni, decenni, secoli, addirittura millenni fa” scrive Paolo Mieli. E lo si constata anche di fronte all’aggressione russa in Ucraina, e al sangue che scorre da quella frattura storica mai rimarginata. Così, proprio da un saggio sui rapporti tra Kiev e Mosca, prende avvio il percorso di questo volume alla ricerca di quelle lesioni del passato che ancora oggi fanno sentire le proprie conseguenze – dall’assassinio di Giulio Cesare nell’antica Roma alla caccia agli eretici nel Medioevo, da episodi chiave del Risorgimento alla lunga vicenda dell’emarginazione femminile dall’antichità ai giorni nostri. Un testo per capire i legami tra il mondo di ieri e di oggi, in cui l’autore ci mostra in che modo i fatti del passato, all’apparenza così lontani, ci riguardano da vicino. E perché delle ferite ancora aperte occorre prendersi cura.
13,00 12,35

Il secolo autoritario. Perché i buoni non vincono mai

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 300
Nessuno troverebbe da ridire di fronte all’affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il Novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l’Europa e innescato la Seconda guerra mondiale e la creazione, a Oriente, di quello che diverrà il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989. Paolo Mieli parte proprio dalle scintille del conflitto, dal patto Molotov-Ribbentrop e dai «protocolli segreti» che hanno segnato anche il lungo periodo postbellico (e sopravvivono nella retorica putiniana) per impostare un’analisi attenta dell’eredità che ancora scontiamo del secolo scorso. Concentrandosi in apertura sull’ombra nera dei regimi tedesco e italiano, il lavoro dello storico porta l’autore a rintracciare nel passato più o meno recente i semi dell’autoritarismo: li individua nella reazione alla congiura di Catilina, nell’agire di un papa come Gregorio VII, nel populismo di Guglielmo II, nei tribuni della plebe «rivisitati» durante la Rivoluzione francese. Infine, quando a quello storico si unisce lo sguardo del grande giornalista, Mieli identifica i temi che abitano il dibattito pubblico odierno e che dell’autoritarismo portano un inconfondibile tratto: la convivenza religiosa spesso impossibile, la violenza organizzata del nostro mondo globale, il terrorismo nelle sue forme ormai internazionali, la cancel culture che abbattendo i monumenti vuole imporre una «nuova inquisizione che induce all’autocensura». Per insinuare il dubbio che quella (in)giustificata euforia democratica sorta sulle ceneri della guerra mondiale e rinnovata dalla caduta del muro di Berlino non sia stata altro che un abbaglio collettivo: il secolo autoritario di un secolo fa dura ancora oggi.
18,50 17,58

Il tribunale della storia. Processo alle falsificazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Viviamo tempi di cancellature, riscritture e revisioni, di riconsiderazione degli eventi e dei fenomeni della storia che hanno portato, in anni recenti, a prese di posizione e dichiarazioni epocali: capi di governo che si scusano in nome del proprio Paese per torti od omissioni, per il ruolo svolto dai loro Stati in vicende più o meno lontane. È quindi un elemento di scottante attualità che accende la scintilla di questo libro: accostare nell’aula del «tribunale della storia» le tesi dell’accusa, le arringhe della difesa, i controinterrogatori degli imputati per acquisire nuovi elementi di conoscenza e di giudizio. Tenendo sempre presente che, come scrive Paolo Mieli, «le pubbliche scuse non equivalgono a sentenze definitive. Sono prese d’atto di una modificata percezione delle vicende del passato. Altre ne verranno». Così, da Fidel Castro a Mussolini, passando per Vittorio Emanuele III, Filippo V e perfino Gesù di Nazareth, Mieli riesce, con la brillantezza del grande divulgatore e l’acume dell’attento osservatore dei nostri giorni, a spiegare in cosa consista l’applicazione di un metodo «giudiziario» per una rivisitazione dei fatti e delle figure della storia. «A patto che, beninteso, tale metodo sia utilizzato in modo comprovatamente onesto. In caso contrario, tutto sarà stato inutile.» Il vero processo, dunque, necessario e prezioso, è quello contro ogni tipo di falsificazione. Ed è «il risultato del lavoro del tribunale della storia, tribunale che nell’era dell’informazione diffusa è sempre riunito. In seduta permanente».
13,20 12,54

Ferite ancora aperte. Guerre, aggressioni e congiure

Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2022
pagine: 304
«Le ferite del passato non si cicatrizzano mai. Niente può considerarsi definitivo per quel che attiene alla “guarigione”, più o meno apparente, dalle lesioni prodottesi anni, decenni, secoli, addirittura millenni fa» scrive Paolo Mieli. E la verità delle sue parole la stiamo constatando in questi mesi, di fronte all’aggressione russa in Ucraina e al sangue che scorre da quella frattura storica mai rimarginata. Proprio da un lungo saggio sui rapporti tra Kiev e Mosca prende avvio il percorso allestito in questo volume. Così, analizzando la congiura che portò all’assassinio di Giulio Cesare e le leggende che fondano la storia di Roma; soffermandosi su personaggi ed episodi del Medioevo, come Cosimo de’ Medici e la caccia agli eretici; approfondendo i temi centrali del Risorgimento italiano e della storia europea del Novecento, Mieli ci guida con l’abilità del grande saggista alla ricerca di quelle lesioni del passato che ancora oggi fanno sentire le proprie conseguenze. Lesioni che, scrive ancora l’autore, «se tenute sotto sorveglianza sono parte della “salute” dell’umanità. Servono a farci capire che i problemi non si risolvono mai una volta per tutte. Si ripresentano, spesso in modo tale da apparire nuovi, laddove invece sono nient’altro che una riproposizione di antichi traumi. Traumi che abbiamo conosciuto, affrontato, in un certo senso risolto. Facendo però poi l’errore di dimenticarcene». Ed è compito della storia e dello storico ricordarci che i fatti del passato, all’apparenza così lontani, ci riguardano da vicino. E che delle ferite ancora aperte occorre prendersi cura.
18,50 17,58

L'Italia della prima guerra mondiale in 50 ritratti

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2022
pagine: 180
Una guerra cominciata quasi per caso, in cui l’Italia entra nonostante la contrarietà di buona parte dell’opinione pubblica e delle maggiori forze politiche. Un nuovo tipo di nazionalismo che si fa strada attraverso violenze di piazza e sapienti campagne di stampa, mentre un vecchio modo di governare si fa trovare impreparato, come impreparati sono l’esercito, la politica e la società. Paolo Mieli torna a raccontarci la Storia con la formula dei 50 ritratti e con le illustrazioni di Ivan Canu, dopo "La Storia del Comunismo", "L’Italia di Mussolini" e "L’Italia della Liberazione".
22,90 21,76

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