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Libri di Andrea Moroni

Biografia e opere di Andrea Moroni

L'assoluzione dai reati edilizi

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
anno edizione: 2013
pagine: 782
L'opera, con i quesiti risolti, il formulario e la giurisprudenza aggiornata, si propone di costituire uno strumento di fondamentale ausilio per la comprensione e trattazione del fenomeno relativo ai reati edilizi. La struttura degli argomenti è stata impostata con un approccio metodologico che ricalca il corretto modus procedendi da osservare da parte degli operatori del settore, allorquando si trovino a valutare, sotto i molteplici aspetti che vengono interessati, l'attività edificatoria. Dopo una introduzione generale sulla disciplina sostanziale, l'opera è stata suddivisa in due sezioni, ove vengono rispettivamente trattati gli aspetti amministrativi e quelli penali relativi all'attività edificatoria. Dopo la parte espositiva, segue una sezione dedicata ad un esaustivo questionario comprendente le domande che più di frequente vengono all'attenzione del professionista del settore, in cui le risposte vengono fornite direttamente dalla più recente giurisprudenza penale ed amministrativa. Segue poi il formulario esplicato che ripercorre le problematiche che con più frequenza la giurisprudenza si è trovata ad affrontare nel recente passato, in cui viene tracciata la linea difensiva più efficace da adottare per dell'imputato. L'opera si conclude con una sezione appositamente dedicata alla giurisprudenza penale ed amministrativa, di legittimità e di merito, espressasi nell'ultimo triennio, in cui vengono evidenziati i principi di diritto.
79,00 75,05

Alle origini del Corriere della Sera. Da Eugenio Torelli Violler a Luigi Albertini (1876-1900)

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 208
Questo libro analizza le scelte editoriali e imprenditoriali che consentirono al Corriere della Sera di affermarsi come uno dei principali quotidiani italiani. L'esame verte sui primi trent'anni di vita del giornale, dal 1876 all'inizio del Novecento. Sono anni in cui una moderna opinione pubblica di massa era ancora lontana dal costituirsi. La stragrande maggioranza dei quotidiani italiani erano ancora espressione di ristretti gruppi politici e non parte di un tessuto connettivo dell'informazione e di divulgazione politico culturale. Il Corriere nacque quindi nel contesto di una realtà giornalistica arretrata, ma subito si distinse per la volontà di creare non solo un giornale politico, espressione di correnti moderate della realtà milanese, ma anche un'impresa capace di alimentarsi con gli introiti delle vendite e della pubblicità e in grado di produrre un profitto. L'affermazione del Corriere della Sera avvenne in virtù di un'inedita (per quegli anni) alleanza tra un giornalista ed un imprenditore, e grazie alla capacità del suo direttore, Eugenio Torelli Viollier, di trasformare il Corriere da foglio politico rivolto ad una ristretta élite a giornale d'informazione di massa. Si trattò di un cambiamento che avvenne attraverso scelte editoriali che introdussero, nel panorama italiano, un modo originale di intendere il giornalismo. Questo lavoro si basa sulla documentazione custodita presso l'archivio storico del Corriere della Sera. Un ricco materiale che ha consentito di analizzare le vicende di questi anni attraverso l'esame di alcuni elementi che contribuirono in modo determinante al successo del Corriere, quali l'assetto proprietario del giornale, la sua gestione economica, i cambiamenti intervenuti nella veste grafica del giornale e il modo di presentare le notizie, le fonti di informazione. Aspetti diversi, che mettono in luce come i giornali fossero, fin dall'Ottocento, la complessa espressione dell'intreccio tra azienda industriale e strumento della lotta politica. Prefazione di Paolo Mieli.
27,00 25,65

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