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Libri di P. Afro Terenzio

Biografia e opere di P. Afro Terenzio

Tutte le commedie. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 640
Se Plauto è l'autore più gustoso del teatro comico latino, il ritrattista arguto e multiforme del popolo, Terenzio è il disegnatore sobrio ed elegante di una borghesia non meno autentica e reale: con lui si completa così il quadro della società romana del tempo. Autore di commedie d'introspezione intrise di moralità – in cui l'amore, non più passionale ed egoistico, si arricchisce di altri sentimenti, quali il senso dell'onore, il rimorso e la pietà – egli dà prova di equilibrio e moderazione, sia nei contenuti che nello stile, dimostrando che la comicità non risiede necessariamente nelle battute facili e volgari. L'ho vista, la ragazza, e m'è sembrata proprio bella, perciò fa bene Panfilo a volerla per sé e a non lasciarla fra le braccia di un altro. Adesso vado a riferire e, visto che non porto buone notizie, sono guai per me.
9,90 9,41

Andria-Hecyra. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 288
Un amore contrastato ma poi felicemente risolto grazie al colpo di scena finale; l'eterno conflitto tra la gioventù, piena di passioni, e la vecchiaia, che impone un modello di vita basato sul calcolo e sull'obbedienza; l'opposizione tra le ragioni della sensibilità femminile e quelle del potere maschile: "Andria" e "Hecyra", nel loro intreccio classico, sono opere emblematiche dell'arte drammatica di Terenzio che, sovvertendo le strutture comiche tradizionali, ridefinisce i ruoli dei personaggi – il servo, la matrona, la cortigiana, il vecchio, il giovane innamorato – alla luce di un più lucido realismo e all'insegna di una nuova humanitas.
10,00 9,50

Adelphoe-Heautontimorumenos. Testo latino a fronte

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: LX-289
Rappresentate per la prima volta rispettivamente nel 163 e nel 160 a.C. "Heautontimorumenos" ("Il punitore di se stesso") e "Adelphoe" ("I fratelli") traggono entrambe il loro soggetto da opere di Menandro, il grande commediografo greco, e negli intrecci sembrano non discostarsi dai canoni del genere: giovani innamorati, genitori che li contrastano, bambini perduti di cui si ritrovano le origini portando così al felice scioglimento finale. Ma tutta nuova è, in questi come negli altri testi di Terenzio, l'attenzione per la psicologia dei personaggi, che riescono ad affrancarsi dal clichè buffonesco tradizionalmente imposto dal genere comico. Una profonda humanitas, che coinvolge ugualmente giovani e vecchi, austere matrone e procaci cortigiane, indagata con finezza e con una lingua elegante e raffinata, degna di quegli esclusivi circoli letterari filoellenici gravitanti intorno agli Scipioni cui l'autore apparteneva.
11,00 10,45

Gli adelphoe

Libro
anno edizione: 2009
pagine: 128
6,00 5,22

Andria

Libro
anno edizione: 2009
10,00 9,50

Le commedie: La ragazza di Andro–Quello che castiga se stesso–L'eunuco–Formione–La suocera–I fratelli. Testo latino a fronte

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: XXVII-800
Equilibrio, grazia, misura, raffinatezza: non vi è più nulla in Terenzio della comicità irriverente e plebea di Plauto. Non vuole far ridere, ma sorridere; non ama i chiaroscuri violenti, ma le mezze tinte; non getta i suoi personaggi in pasto al pubblico ludibrio mettendone in risalto gli egoismi e le miserie, ma li pensa capaci di gesti di umanità, convinto che la naturale bontà dell'uomo finisca sempre col trionfare. Per l'attenzione che riserva alla figura femminile, al tema dell'educazione o della famiglia, per l'umana simpatia con cui nelle commedie – ce ne restano sei, rappresentate tra il 165 e il 160 a.C. – mette in scena i casi di giovani e vecchi, senza mai ergersi a giudice, senza mai strizzare l'occhio al pubblico, senza mai negare un tratto di nobiltà nemmeno alla cortigiana e al servo truffaldino, il suo è stato definito un «teatro della humanitas». Ma proprio questa comicità complessa, segnata da un gusto ellenizzante e adatta al pubblico sofisticato della capitale, gli attirò l'ostilità delle platee più popolari negandogli in vita il successo e la fama. Introduzione e traduzioni di Ferruccio Bertini e Vico Faggi Note di Guido Reverdito.
20,00 19,00

5,50 4,79

I fratelli. Testo latino a fronte

Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1987
pagine: 176
Adelphoe, i fratelli. E di fratelli, in questa che è l'ultima delle commedie di Terenzio, rappresentata verso il 160 a.C., ce ne sono ben quattro, divisi in coppie simmetriche: la generazione anziana e quella giovane. Dei giovani, Ctesifone è stato allevato in campagna, con metodi all'antica, dal padre Demea, mentre Eschino è cresciuto in città sotto la guida indulgente e comprensiva dello zio Micione. Tema portante della commedia è proprio il confronto tra i due differenti modelli di educazione e di vita. E se gli intrighi amorosi dei giovani mostreranno che la severità non dà frutti migliori della dolcezza, il matrimonio finale del tranquillo Micione sembra adombrare l'assoluta relatività di ogni sistema di valori. L'introduzione di Dario Del Corno arricchisce la lettura del testo illustrando gli aspetti strutturali e stilistici del teatro terenziano.
9,00 8,55

Hecyra

Hecyra

Libro
editore: Herbita
anno edizione: 1976
pagine: 96
10,00

Adelphoe

Libro
editore: Principato
anno edizione: 1968
pagine: 172
9,50 8,27

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