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Libri di Federico Faloppa

Biografia e opere di Federico Faloppa

La grammatica che serve. Morfologia, lessico, fonetica e ortografia. Con Invalsi. Per le Scuole superiori

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
"La Grammatica che serve" è un manuale innovativo e pratico, pensato per insegnanti tradizionali ma aperto a nuove metodologie. Propone una grammatica viva, basata su linguaggio e comunicazione, con esercizi svolti e continui controlli delle conoscenze. Il contributo della sociolinguista Vera Gheno arricchisce il testo con una prospettiva attuale, sociale e culturale della lingua italiana.
21,50 18,71

La grammatica che serve. Morfologia, lessico, fonetica e ortografia. Comunicazione, tipologie testuali, sintassi. Invalsi. Per le Scuole superiori

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
"La Grammatica che serve" è un manuale innovativo e pratico, pensato per insegnanti tradizionali ma aperto a nuove metodologie. Propone una grammatica viva, basata su linguaggio e comunicazione, con esercizi svolti e continui controlli delle conoscenze. Il contributo della sociolinguista Vera Gheno arricchisce il testo con una prospettiva attuale, sociale e culturale della lingua italiana.
32,00 27,84

La grammatica che serve. Comunicazione, tipologie testuali, sintassi. Per le Scuole superiori

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
"La Grammatica che serve" è un manuale innovativo e pratico, pensato per insegnanti tradizionali ma aperto a nuove metodologie. Propone una grammatica viva, basata su linguaggio e comunicazione, con esercizi svolti e continui controlli delle conoscenze. Il contributo della sociolinguista Vera Gheno arricchisce il testo con una prospettiva attuale, sociale e culturale della lingua italiana.
13,50 11,75

Sbiancare un etiope. La costruzione di un immaginario razzista

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2022
pagine: 248
Nel 2017 una pubblicità della Dove fu al centro di polemiche: grazie al potere del brand, una ragazza nera si trasformava in una ragazza bianca dai capelli rossi. Per l'azienda, si trattava di un omaggio alla diversità. Ma in tanti non gradirono: l'effetto sbiancante del docciaschiuma appariva nella migliore delle ipotesi un inspiegabile scivolone, nella peggiore un messaggio razzista, neanche tanto velato. Dai social partì un'ondata di indignazione che fece sparire velocemente lo spot incriminato. Perché quella reazione? Perché, a prescindere dalle intenzioni dell'azienda, quella pubblicità riprendeva un motivo che, nei secoli, si era radicato in molte culture, non solo europee: quello dello “sbiancare un etiope” (o “un moro”, “un nero”), col significato di “fare uno sforzo inutile” o “tentare un'impresa impossibile”. Di questo motivo culturale tanto profondo quanto nascosto, che affonda le proprie radici nei primi secoli dopo Cristo e arriva fino ai giorni nostri, Federico Faloppa raccoglie qui i frammenti e ricostruisce le vicende, muovendosi tra proverbi popolari, fiabe antiche e commedie secentesche, affreschi medievali e dipinti rinascimentali, vignette satiriche e manifesti pubblicitari, pamphlet politici e romanzi autobiografici. Si scopre così che la favola attribuita a Esopo del servo (nero) lavato e sfregato dal proprio padrone trova nei libri per bambini di epoca moderna risvolti moraleggianti e pedagogici sull'immutabilità della natura e dell'ordine sociale, o che il battesimo dell'etiope raccontato negli Atti degli Apostoli diventa motivo iconografico privilegiato nell'Olanda post Riforma protestante. E si tracciano fili rossi che uniscono i padri della Chiesa ed Erasmo da Rotterdam, libri di emblemi e mondi alla rovescia, poesia burlesca e letteratura alchemica, pubblicità di saponi e propaganda fascista, fino ad arrivare a Calimero, il pulcino nero sbiancato da un detersivo che ha segnato l'immaginario italiano del secondo dopoguerra. Nel ripercorrere la sorprendente storia di questo topos di lunga durata, scopriamo anche una vera e propria ossessione “occidentale”, quella per il bianco, attraverso i tentativi – allegorici o reali – di “sbiancare l'etiope”, e di costruire un sistema prima simbolico e poi razzista per raccontare e governare il mondo a propria immagine e somiglianza.
18,00 17,10

Argomentare è diabolico. Retorica e fallacie nella comunicazione

Libro: Libro in brossura
editore: effequ
anno edizione: 2022
pagine: 208
Questo libro analizza gli artifici retorici più usati nelle dispute odierne, social e non, visibili e nascosti. Un saggio per difendersi da mistificazioni e fallacie, ma anche per coloro che le vogliano usare (anche se confidiamo di persuadervi a non farlo).
16,00 15,20

Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole

Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 224
I rapporti sociali sono fondati sulle parole, senza le quali si ridurrebbero a poca cosa. Da sempre. Ma oggi il peso delle parole è accresciuto dalla moltiplicazione e dalla pervasività dei mezzi di comunicazione e, soprattutto, dei social. Accade così che le parole, sganciate dal contatto fisico tra le persone, diventino incontrollate. Ciò ne favorisce un uso improprio e, talora, aggressivo. Con conseguenze gravissime, sul piano personale e su quello sociale, quando sfociano in "discorsi d'odio". Riappropriarsi delle parole, del loro senso, delle loro implicazioni, della loro portata comunicativa è, dunque, l'imperativo della nostra epoca. Per farne un uso consapevole, anche ricorrendo a un abbecedario ragionato.
15,00

#Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2020
pagine: 291
Quando il 10 maggio del 2020 la notizia della liberazione di Silvia Romano si diffonde nei social, la giovane rapita in Kenya diviene in pochi istanti il bersaglio di attacchi di ogni genere, tra auguri di morte, rabbiose accuse contro il mondo del volontariato, generici insulti sessisti. È bastato questo episodio per ricordarci la portata e la violenza di un fenomeno che la retorica dell'"Andrà tutto bene" sembrava aver ridimensionato. Ma che invece è più esplosivo che mai. Il discorso d'odio, o hate speech, non è di certo una novità, ma nell'epoca 2.0 ha trovato il modo di dilagare ovunque, inquinando e polarizzando ogni canale del dibattito pubblico: dai social ai media tradizionali, fino ai discorsi quotidiani al bar, è stato sdoganato, e in alcuni casi istituzionalizzato, un linguaggio via via più violento e pervasivo, ma allo stesso tempo sfuggente e polimorfico. Come avverte il linguista Federico Faloppa, infatti, le parole che feriscono non sono solo gli incitamenti all'odio urlati in maiuscolo dai leoni da tastiera o le invettive dei corsivisti più spregiudicati. Da sempre il discorso d'odio agisce anche in modo subdolo, politicamente trasversale e in forme meno esplicite: con metafore, reticenze e false ironie si esprime spesso al riparo da accuse e provvedimenti giudiziari, disseminando parole offensive, narrazioni stereotipate, stratagemmi retorici capaci di fomentare, in sordina, vecchi e nuovi hater. #Odio è un atipico manuale di resistenza che non si limita a setacciare la cronaca dei nostri giorni ma che del discorso d'odio ricostruisce una genealogia storico-giuridica, indica le spie linguistiche, fornisce strumenti di contrasto. Perché solo riflettendo sui limiti della nostra idea di hate speech e sui suoi complessi meccanismi possiamo provare a fermare la marea montante dei discorsi e dei fenomeni d'odio. E ritrovare il senso, inclusivo, della nostra società.
18,00 17,10

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