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Libri di Enzo Rullani

Biografia e opere di Giuseppe Volpato

Dentro la rivoluzione digitale. Per una nuova cultura dell'impresa e del management

Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XVII-320
Questo libro cerca di offrire una visione pro-attiva dell’evoluzione digitale. Il pervasivo impiego di macchine e algoritmi che hanno perso la rigidità standardizzante e replicativa del passato sta cambiando i modi di fare impresa, di svolgere le funzioni manageriali, di dare senso al consumo e alle relazioni sociali. I dispositivi digitali di oggi diventano sempre più capaci di interagire con le nostre idee e capacità, fornendoci servizi sempre più flessibili, personalizzati, collaborativi. Cambiano i modi di generare valore, mettendo insieme economia del gratuito (free), condivisione (sharing economy), globalizzazione (global value chain), trasformazione dei business model e perfino dei prodotti (servitization) in una nuova economia in cui le piattaforme digitali facilitano le relazioni tra persone, imprese e territori, da un lato, e d’altro le controllano in regimi di quasi monopolio. In questo contesto, la digitalizzazione aumenta in modo dirompente l’efficienza che viene a realizzarsi nelle singole produzioni, aprendo prospettive di sviluppo ancora tutte da immaginare, da costruire. E tuttavia mostra anche un “lato oscuro” in cui gli uomini rischiano di perdere il controllo dei processi economici e sociali consegnandolo ad automatismi intelligenti, capaci di evolvere e imparare. In che misura questi automatismi sostituiranno il lavoro umano, creando una diffusa disoccupazione tecnologica? In che modo manager, consumatori, lavoratori e cittadini potranno sottrarre le loro scelte e i loro desideri al controllo di automatismi efficienti di cui non potranno facilmente fare a meno? In quale modo possiamo agganciare la dirompente energia positiva dell’evoluzione digitale contenendone il lato oscuro? La tesi sostenuta dagli autori è che nel futuro che ci attende esista la possibilità di recuperare spazi di libertà e di esplorazione per l’intelligenza degli uomini a condizione di uscire dalla sterile contrapposizione tra tecno-ottimisti e tecno-pessimisti. Cercando invece, pragmaticamente, di realizzare forme di collaborazione attiva tra uomini e macchine, in un mondo caratterizzato da livelli crescenti di complessità. Un mondo in cui le macchine – per quanto intelligenti - non possono fare da sole, avendo necessariamente bisogno delle capacità di immaginazione, progettazione e condivisione di senso proprie degli uomini.
28,00 26,60

Sense-making. La nuova economia del valore

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 112
La produttività non cresce, in Italia, ormai da più di un decennio. Insieme alla crisi finanziaria, forse è questo il problema più importante che condiziona le possibilità di ripresa e di sviluppo del nostro paese. La stagnazione della produttività segna, inoltre, in modo particolare il nostro paese, che, in tutto questo periodo, ne ha risentito assai più dei suoi principali competitors. Che cosa è successo, in Italia, per determinare, dal 2000 in poi, una situazione del genere? E come fare a venirne fuori, senza farci (troppo) male? Questa ricerca, sviluppata dal t.Lab del CFMT (Laboratorio del Terziario che Innova) prova a fornire alcune risposte, che potrebbero avere rilevanti applicazioni pratiche. Sulla scorta delle esperienze di una trentina di aziende innovative, esposte nel volume, i ricercatori del t.Lab forniscono in questo libro una "mappa" del grande potenziale di valore a cui potremmo avere accesso portando avanti la trasformazione dei modelli produttivi attuali, con un crescente investimento in assets immateriali come la ricerca, il capitale umano, le nuove tecnologie, il marchio, la rete commerciale e di servizio al cliente. Il libro fornisce al lettore una chiave di lettura del problema produttività, e dei possibili rimedi, che, in una certa misura, è fuori dagli schemi.
15,00 14,25

Innovazione e produttività. Alla ricerca di nuovi modelli di business per le imprese di servizi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 368
Questa ricerca, sviluppata dal t.Lab del CFMT (Laboratorio del Terziario che Innova) prova a fornire alcune risposte, che potrebbero avere rilevanti applicazioni pratiche. Sulla scorta delle esperienze di una trentina di aziende innovative, esposte nel volume, i ricercatori del t.Lab forniscono in questo libro una "mappa" del grande potenziale di valore a cui potremmo avere accesso portando avanti la trasformazione dei modelli produttivi attuali, con un crescente investimento in assets immateriali come la ricerca, il capitale umano, le nuove tecnologie, il marchio, la rete commerciale e di servizio al cliente. Il libro fornisce al lettore una chiave di lettura del problema produttività, e dei possibili rimedi, che, in una certa misura, è fuori dagli schemi. Secondo gli autori, l'innovazione produttivistica, sia nel settore terziario che in quello industriale, richiede oggi l'uso di due leve essenziali: la moltiplicazione del valore della conoscenza, mediante il suo sistematico riuso. Per moltiplicare e integrare servono ovviamente nuovi connettori, su cui il libro si sofferma: l'uso intelligente delle ICT, a partire dall'e.commerce nella sua forma più evoluta; e l'innovazione logistica, che consente la trasformazione delle filiere produttive, aumentando la possibilità di una efficace divisione del lavoro a scala locale, ma anche metropolitana e globale.
38,50 36,58

Creatività in rete. L'uso strategico delle ICT per la nuova economia dei servizi

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2009
pagine: 216
"Che la tecnologia in generale e il ICT in particolare siano un fattore chiave per lo sviluppo economico è un fatto noto. Prandstraller e Rullan, tuttavia, portano una visione nuova. Le ICT, dicono loro, sono uno dei fattori trainanti dell'innovazione nei servizi, ma non in modo 'magico': la loro mera adozione non porta vantaggi se non vi è da parte dell'imprenditore e dell'azienda la capacità di farne uno dei fattori strategici del business, di usarle in modo 'embedded' nel modello organizzativo e di business e non considerandole una appendice da attaccare sopra modelli vecchi. Il vecchio non sparisce affatto, ma viene rinnovato e recuperato nella sinergia positiva con i vantaggi offerti dalle ICT dove queste entrano nella strategia fondante dell'impresa. Prandstraller e Rullani ci offrono molti spunti originali e punti di vista nuovi su tre pietre miliari dello sviluppo economico: i servizi, l'innovazione e la tecnologia, ma la vera grande novità del libro, sta, a mio avviso, nella scoperta del filo conduttore che lega i tre elementi: la rete. Le reti, secondo Prandstraller e Rullani, non sono né internet né le reti della ICT, o meglio, non solo. Oltre queste reti gli autori mettono al centro della loro nuova visione le reti sociali, di produzione, di lavoro, di consumo. Queste sono le reti che consentono di "trasformare la creatività in valore'". (Yoram Gutgeld, Director McKinsey & Co.)
25,00 23,75

La fabbrica dell'immateriale. Produrre valore con la conoscenza

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 263
Un'idea può essere frutto del genio o della fortuna, ma il circuito che la trasforma in valore e in vantaggio competitivo non si improvvisa. Esso, al contrario, è frutto di una paziente costruzione organizzativa, che mette insieme competenze e soggetti diversi. Intorno all'idea di base, bisogna imparare a lavorare in rete, cooperando attraverso efficaci canali di comunicazione, facendo partecipare alla progettazione e alla produzione anche gli utilizzatori finali. La "fabbrica della conoscenza" ha le sue lavorazioni - ovviamente immateriali - che trasformano la "materia prima" (la conoscenza di origine) in un semilavorato (la conoscenza connettiva) che può propagarsi fino ai diversi luoghi e momenti dell'uso.
21,50 20,43

Economia della conoscenza. Creatività e valore nel capitalismo delle reti

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 438
L'Era della Conoscenza non è cominciata da qualche anno, ma molto prima. L'uso produttivo della conoscenza è diventato rilevante e sistematico a partire dalla rivoluzione industriale, caratterizzando tutta la modernità. Dunque, l'economia moderna è sempre stata un'economia basata sulla conoscenza. L'Italia delle piccole imprese, dei distretti e del made in ltaly non ne è rimasta fuori, ma ha sviluppato un modello originale di impiego della conoscenza. Oggi molti nodi, legati a questa originalità, stanno venendo al pettine. Bisogna cambiare, ma in che direzione? Un numero crescente di persone, imprese e policy makers si domanda che cosa bisogna conservare e che cosa bisogna cambiare, nel nostro sistema, per poter andare avanti.
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