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Libri di Cristina Benussi

Biografia e opere di Cristina Benussi

Visioni d’Istria, Fiume, Dalmazia nella letteratura italiana. Atti del Congresso internazionale (Trieste, 7-8 novembre 2019)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 512
Al fine di approfondire la conoscenza della storia e della cultura dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia attraverso la letteratura, l'Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata promuove periodicamente dei convegni internazionali dedicati a mettere in evidenza situazioni ed aspetti poco noti della vita e dei costumi delle popolazioni di queste terre e a stimolare quindi ulteriori studi e ricerche. Il presente volume ha come tema principale lo studio della cultura italiana, attraverso il peculiare strumento della letteratura, che nei secoli ha tenuto presente gli italiani d'oltre Adriatico al pari di quelli che abitavano lo 'stivale'. Si sono rintracciate opere letterarie in italiano che riferiscono visioni dell'Istria o di Fiume o della Dalmazia, non soltanto con riferimento a vedute paesaggistiche delle coste, delle città, delle isole, ma anche dei costumi, degli interni, delle bellezze umane, delle espressioni artistiche, a prescindere dal fatto che l'autore parli di cose viste davvero o di qualsiasi sorta di visione pure indiretta, fantastica, onirica.
120,00 114,00

Vele d’autore nell’Adriatico orientale. La navigazione a vela fra Grado e Dulcigno nella letteratura italiana. Atti del convegno internazionale (Trieste, 5-6 ottobre 2017)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 436
Spaziando da Grado a Dulcigno, dal Quattrocento a oggi, dai viaggi d’affari ai pellegrinaggi, dalle imprese militari ai trasporti, dalla pesca al turismo, e attraversando qualunque genere letterario, i relatori del convegno hanno indagato su come la letteratura italiana abbia tramandato l’esperienza dell’andare a vela in Adriatico orientale. Fondali profondi, innumerevoli isole utili per ridossare, molti porti e ancoraggi: così ogni aspetto della vita, della cultura e della società si è mosso per secoli sul mare. Gli scritti spesso offrono descrizioni dei luoghi visitati: dalle osservazioni paesaggistiche a quelle scientifiche, erudite, culturali, linguistiche, tutte testimonianze di grande valore per conoscere la vita e le tradizioni di un mondo ormai cancellato e che rivive attraverso le relazioni qui raccolte.
84,00 79,80

Letteratura dalmata italiana. Atti del Convegno internazionale (Trieste, 27-28 febbraio 2015)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 500
A settant'anni dalla fine della seconda guerra mondiale, che provocò il massiccio esodo delle popolazioni italiane giuliano-dalmate, questo convegno ha voluto esaminare la portata, e i contenuti dell'espressione scritta nei secoli in italiano da coloro che vivevano sulla costa orientale dell'Adriatico. Il provvisorio inventario della produzione letteraria dalmata nei secoli dimostra che anche la Dalmazia ha avuto una creatività paragonabile alla media delle altre regioni italiane. Dalla linguistica alla letteratura in prosa e in versi, la cultura dalmata presenta almeno una caratteristica assolutamente sua: la precarietà del proprio status, dovuta alla coscienza dell'esilio; su questo aspetto si sono così soffermati molti contributi. Altri hanno colto la ricchezza pluriculturale basata su elementi allotri, che si declinano in ciascun autore in maniera diversa e che costituiscono la sostanza di una cultura ricca e raffinata.
98,00 93,10

Senilità

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 272
A trentacinque anni Emilio Brentani vive un'esistenza grigia accanto alla sorella Amalia, una donna semplice e buona, ma non più giovane né bella finché incontra Angiolina una vitale e "facile" popolana con cui intreccia una relazione. Emilio attribuisce a questo rapporto un significato che l'indole morale della ragazza non sa sostenere. L'amico Balli viene coinvolto nella vicenda e Angiolina ne diventa l'amante. Amalia se ne innamora nascostamente; quando il suo sentimento viene scoperto, sentendosi frustrata e derisa si stordisce con l'etere e ne muore. Emilio, completamente vinto dalle vicende, rinuncia a sentirsi vivo e sceglie "la senilità", rinunciando così anche alle emozioni e ai sentimenti. Introduzione di Daniele Del Giudice.
9,50 9,03

L'esodo giuliano-dalmata nella letteratura. Atti del Convegno internazionale (Trieste, 28 febbraio-1 marzo 2013)

Libro
anno edizione: 2014
pagine: 440
Tra il 1944 e la fine degli anni cinquanta più di 250.000 persone dovettero abbandonare le città di Zara e Fiume, le isole del Quarnaro e la penisola istriana, finite sotto il controllo jugoslavo. La maggior parte dei profughi si stabilì in Italia, nella zona di Trieste e in quella di Gorizia. Questo volume studia la letteratura che ha tratto da questo esodo fonte d'ispirazione. Gli interventi evidenziano la rilevanza quantitativa e qualitativa di queste opere e l'interesse degli studiosi per un tema finora quasi censurato. Dal bisogno di smaltire i ricordi o dal rischio di dimenticare un mondo scomparso sono scaturiti poesie, racconti, romanzi e memorie. L'analisi dei testi letterari, condotta con varietà di metodi e angolature, ha dimostrato il valore di una produzione ancora non conclusa. Essa assume il senso di una dimensione ideale in cui continua l'esistenza di questi esiliati, che non hanno trovato tutela al loro diritto di vivere nella propria terra.
88,00 83,60

La coscienza di Zeno

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 432
"La coscienza di Zeno" (1923), uno dei capolavori della letteratura europea del Novecento, è la tragicomica vicenda di un "inetto a vivere", che, su sollecitazione del proprio psicanalista, ripercorre le tappe della sua oscillante e inconcludente esistenza punteggiata dai ripetuti, e inutili, tentativi di smettere di fumare. Zeno Cosini è una specie di marionetta tirata da fili che, quanto più indaga, tanto più gli sfuggono. È schiacciato da un destino che sembra ineluttabile: desideroso dell'Ordine, è sommerso dal Caos; alla infantile ricerca di certezze, si ritrova compiaciuto funambolo sul filo oscillante della catastrofe personale e familiare. Introduzione di Franco Marcoaldi.
10,00 9,50

Giani Stuparich tra ritorno e ricordo. Atti del Convegno internazionale (Trieste, 20-21 ottobre 2011)

Libro
anno edizione: 2012
pagine: 348
"Tra ritorno e ricordo" è la traccia per il convegno su Giani Stuparich di cui questo volume contiene gli Atti, traccia scelta soprattutto per sintetizzare il personaggio e la sua opera: realmente il meglio della produzione letteraria di Stuparich trova infatti spunti e collegamenti con queste due prospettive, non di rado coincidenti, dove il ritorno più vistoso è quello dalla grande guerra, segnato dal dramma di coloro che non sono tornati, in primis il fratello Carlo e l'amico Scipio Slataper, mentre ogni epoca della sua vita è animata da ricordi così vivi e importanti da riportarlo quasi nelle situazioni precedenti, per riviverle, rielaborarle, forse correggerle, almeno quando divengono creazione letteraria. Giani Stuparich è stato contemporaneamente protagonista, testimone e narratore di un'epopea: la Trieste letteraria che ogni studioso del primo Novecento ha in mente è nata innanzi tutto dalla lettura del suo libro "Trieste nei miei ricordi", dal quale balzano fuori come vivi Italo Svevo, Umberto Saba, Virgilio Giotti, Julius Kugy, James Joyce, Silvio Benco, Pierantonio Quarantotti Gambini, Roberto Bazlen e gli altri, persino coloro che negli anni venti non potevano più esserci, perché caduti per la Patria. I ricordi che contano per Stuparich sono quelli della sua formazione: ricordi familiari, legati al territorio, l'Istria e Lussino specialmente, poi gli anni fiorentini, infine la drammatica esperienza della guerra e della prigionia.
72,00 68,40

Per studiare letteratura italiana

Libro
anno edizione: 2005
pagine: 224
15,00 14,25

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