Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Andrea Staid

Biografia e opere di Franco La Cecla

Le forme dell’oblio. Dimenticare per vivere

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 88
In questo saggio, Marc Augé esplora il paradosso dell’oblio come condizione essenziale per la memoria e per l’esperienza umana. Lungi dall’essere una semplice perdita, dimenticare è un atto vitale, una necessità per vivere pienamente il presente, riscoprire la ricchezza dell’istante e non restare prigionieri del passato. L’oblio non è sinonimo di cancellazione ma di selezione: permette di dare significato ai ricordi, di distinguere l’essenziale dal superfluo, di alimentare la curiosità e l’immaginazione. In questo senso, non riveste solo una funzione individuale ma anche collettiva, poiché ogni società costruisce la propria identità su ciò che sceglie di ricordare e su ciò che invece decide di dimenticare. In un’epoca segnata dall’iperconnessione e dall’ossessione per l’archiviazione digitale, Augé invita a riflettere sul ruolo del tempo e sull’importanza di trovare un equilibrio tra memoria e oblio, affinché il passato non diventi un fardello ma uno strumento per vivere con consapevolezza il presente. Prefazione di Andrea Staid.
10,00 9,50

Dare forme al mondo. Per un design multinaturalista

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2025
pagine: 192
L’attuale congiuntura globale impone una riconsiderazione radicale delle nostre pratiche quotidiane, orientandole verso una sostenibilità che superi la logica economica per abbracciare l’intricata interdipendenza degli ecosistemi ambientali. In un simile contesto, la responsabilità di coloro che intervengono attivamente nella configurazione del mondo materiale si estende oltre la funzionalità e l’efficienza immediata: implica una prospettiva ecocentrica, che riconosca il valore intrinseco del pianeta e della complessa trama di vita che lo abita, includendo non solo le società umane, ma anche le comunità animali e vegetali. Da dove possono trarre ispirazione architetti e designer per andare in questa direzione? Come si può inserire la natura stessa nel processo creati - vo che porta a nuovi progetti e nuove possibilità? Con questo libro, Andrea Staid offre alcune risposte e indica molteplici direzioni di ricerca. L’innovativo concetto di “design multinaturalista” di Staid ci invita a riconsiderare le ontologie del design, superando una visione antropocentrica che confina la capacità di progettazione alla sola sfera umana. Attraverso una prospettiva etnografica sul design, Staid evidenzia come diverse specie non umane esercitino una forma di agency materiale che incide sull’organizzazione dell’ecosistema. È degno di nota come molte società contemporanee incarnino un sapere ecologico pratico: imitano le soluzioni progettuali offerte dalla natura e sviluppano sistemi produttivi intrinsecamente connessi al loro ambiente, rivelando un’epistemologia del design radicata in relazioni interspecie. Raccontando con attenzione poetica e rigore antropologico le esperienze di viaggio e studio che ha effettuato negli ultimi anni, Staid fornisce in questo libro una serie di vivide illustrazioni della possibilità, oltre che della necessità, di cambiare paradigma nelle professioni creative che hanno la responsabilità di dare continuamente nuove forme a questo antico mondo.
18,00 17,10

Essere natura. Uno sguardo antropologico per cambiare il nostro rapporto con l’ambiente

Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2022
pagine: 131
Per secoli abbiamo considerato il pianeta come una risorsa inesauribile, da sfruttare e piegare per i nostri interessi: abbiamo deviato fiumi, estratto dal suolo combustibili, ricoperto il terreno di cemento e riempito l’aria di sostanze chimiche, non curandoci delle conseguenze che questa attività forsennata aveva sulle altre specie che popolano la Terra. In preda a un’avida sete di devastazione abbiamo proclamato il nostro dominio, trasformandoci in predatori del mondo intero. Ma siamo davvero così diversi e superiori rispetto a tutti gli altri esseri viventi? L’antropologo Andrea Staid, intrecciando la storia del pensiero occidentale con esempi di vita quotidiana, ripercorre l’evoluzione dell’antropocentrismo europeo che ha determinato il dualismo tra natura e cultura, permettendo così all’uomo di servirsi degli ecosistemi come risorse produttive per arricchire se stesso. Colonialismo ed estrattivismo diventano le chiavi per capire come abbiamo agito sull’ambiente in nome di un progresso sfrenato, che ha rotto equilibri sociali e naturali. La sfida del nostro secolo consiste nello sviluppare un approccio differente, ecologista, che tuteli davvero l’ambiente anche a costo di ridurre sensibilmente la crescita economica; il pianeta appartiene a tutti e ciascuno di noi è chiamato a cambiare il proprio stile di vita, facendo di giorno in giorno piccole scelte davvero sostenibili. Il critical gardening, la spesa responsabile e il riciclo dei rifiuti sono solo alcune delle possibilità che Staid propone per iniziare a declinare nel quotidiano un’idea di mondo e di ecosistema interconnessi con le nostre vite: un’idea da preservare, se vogliamo salvaguardare la nostra stessa sopravvivenza sulla Terra.
15,00 14,25

La casa vivente. Riparare gli spazi, imparare a costruire

Libro: Libro in brossura
editore: ADD Editore
anno edizione: 2021
pagine: 163
Abitare è una delle principali caratteristiche dell'essere umano e la casa è il luogo umano per eccellenza. Domandare a qualcuno «dove vivi?» vuol dire chiedere notizie sul posto in cui si svolge la sua attività quotidiana, ma soprattutto su quello che dà senso alla sua vita. Servendosi anche di un suggestivo giro del mondo tra le architetture vernacolari, il libro va in cerca del senso profondo dell'abitare. Dalle Ande peruviane alle montagne indiane, passando per il Vietnam e la Mongolia, Andrea Staid ci racconta che una palafitta sul lago Inle in Myanmar si regge su pali di bambù che vanno controllati e spesso cambiati, oppure che le travi del pavimento di una casa nelle montagne del Laos invecchiano, respirano e vanno revisionate. Ci racconta quindi che le case sono vive. In questo libro non ci sono solo esperienze lontane, perché dai viaggi c'è sempre un ritorno e ovunque sta nascendo la consapevolezza di quanto sia importante vivere (dunque abitare) in un modo più sostenibile ed ecologico. Da questa necessità nascono le esperienze di autocostruzione che stanno crescendo in tutta Italia e la scelta dell'autore di abitare in un rapporto diretto con la natura, in una casa che di natura si nutre e che è stata costruita assecondandone i ritmi e gli spazi. La casa vivente unisce antropologia ed esperienza personale, viaggio ed etnografia e ci invita a ripensare il nostro modo di immaginarci nello spazio.
16,00 15,20

Perdersi. L'uomo senza ambiente

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 190
Proposto in una nuova edizione aggiornata, "Perdersi" è il capolavoro di Franco La Cecla, antropologo eclettico e pellegrino del pensiero: un affascinante viaggio alla scoperta dei più recenti insediamenti umani. Gli uomini hanno da sempre orientato se stessi e l'intero universo: tracciando confini, separando lo spazio "addomesticato" da quello selvaggio, edificando villaggi e città. Oggi assistiamo al costituirsi di nuove forme di cittadinanza, dovute — soprattutto — a sempre maggiori situazioni di diaspora e di emigrazione. "Perdersi" implica dare testimonianza dello sconquasso del mondo, ma designa anche nuove forme di abitabilità e relazione. Dalle pratiche-culture dell'orientamento fino alla riconfigurazione della "mente locale", La Cecla ci sorprende con questo libro originale e illuminante invitandoci a esplorare la geografia dei territori (fisici e mentali) attraverso i sentieri dell'ignoto e del possibile. Prefazione di Gianni Vattimo. Introduzione di Andrea Staid.
16,00 15,20

Descolarizzare la società. Una società senza scuola è possibile?

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 167
La scuola obbligatoria, la scolarità prolungata, la corsa ai diplomi, l’università di massa: differenti aspetti di quel medesimo falso progresso che consiste nella preparazione di studenti orientati al consumo di programmi scolastici e di merci culturali studiate per imporre il conformismo sociale, l’obbedienza alle istituzioni. Anche la strutturazione del profilo degli insegnanti, per promuovere una didattica basata sul modello della trasmissione delle conoscenze, ha lasciato l’uomo della società dell’informazione e dei consumi privo di mezzi e ancora più esposto al rischio di una mistificazione strumentale delle sue qualità migliori. A tutto ciò Ivan Illich ha opposto la sua visione, con un testo che è una pietra miliare del pensiero occidentale alle prese con la grande trasformazione culturale e tecnologica in atto. E con un’idea di scuola ben precisa. Descolarizzare la società significa, per l’autore, sostituire un’educazione autentica ai rituali dell’educazione di massa, per imparare finalmente a vivere attraverso la propria vita e nell’incontro con l’altro. Non si tratta solo di una rottura radicale e necessaria con un sistema di poteri e di saperi, ma di restituire all’uomo il gusto di inventare, creare e sperimentare la propria vita partecipando alla sfida della vivibilità del pianeta in questo tempo. Prefazione di Andrea Staid.
15,00 14,25

Contro la gerarchia e il dominio. Potere, economia e debito nelle società senza stato

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 92
Analizzando la gestione del potere, dell'economia e del concetto di debito nelle “società primitive”, Staid ci propone una visione alternativa delle società senza Stato. Un libro attuale, che propone una diversa prospettiva sul meccanismo di indebitamento, sulla concezione del lavoro e sul concetto di surplus e povertà. Le “società primitive” sottoproduttive e contro lo Stato-nazione potrebbero essere, in definitiva, una proposta per ripensare l'organizzazione anche delle attuali società occidentali. Premessa di Matteo Meschiari.
8,00 7,60

Invertire la rotta! Ecologia e decrescita contro le politiche autoritarie. Una conversazione con Franco La Cecla

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 73
Serge Latouche, economista bretone che a oggi preferisce definirsi filosofo, ci racconta la sua idea di crisi, analizzando il rapporto tra ecologia, economia e filosofia in un interessante e denso dialogo palermitano con uno degli antropologi più contemporanei del momento, il siciliano Franco La Cecla. Durante la conversazione emerge che quello che sta accadendo in campo ambientale, economico e sociale, è di fatto il risultato di una concezione di progresso che non tiene conto dei limiti naturali e temporali della realtà, che alla cooperazione tra gli umani preferisce competizione e conflitto. Secondo Latouche, invertire la rotta prima di emergenze e disastri a cui potrebbero corrispondere svolte autoritarie forse è ancora possibile, ma ciò implica un cambiamento culturale e una presa di coscienza urgente e di portata globale. La parola "decrescita" è stata scelta in maniera provocatoria, uno slogan coniato da Serge e da una serie di pensatori affini, discepoli di Ivan Illich all'inizio del nuovo millennio, per porre attenzione alla necessità di uscire non dalla crescita, ma dalla società della crescita. Una conversazione a due voci ricca di stimoli e suggestioni, dove si afferma la necessità di imparare a ricostruire i rapporti sociali ascoltando davvero quali siano i reali bisogni umani e abbandonando la fame di consumo infinito a favore di una consapevolezza collettiva per decrescere serenamente senza estinguersi come specie.
9,00 8,55

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.