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Laterza: Storia e società

Tutte le nostre collane

Messalina. Leggenda e storia di una donna pericolosa

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 192
“Meretrix Augusta”, ovvero prostituta imperiale. Con questo non invidiabile epiteto, il poeta satirico Giovenale tramandò nei secoli l’immagine di Messalina, moglie dell’imperatore Claudio e figura di grande rilievo nella Roma del I secolo. Che cosa si nasconde dietro la leggenda nera che ha infamato il ricordo di questa giovane aristocratica? Non solo Giovenale, infatti, ma molti storici romani – Tacito, Svetonio, Cassio Dione sono i più conosciuti – la descrivono impietosamente come una ninfomane dedita all’appropriazione indebita di tutto, uomini e cose. Quello che suscita sconcerto particolare è una sua supposta bigamia, un legame con il patrizio romano Caio Silio. Che cosa spinge la moglie dell’imperatore, madre di suo figlio Britannico, a comportarsi in questo modo? Questo libro intende fornire una chiave di lettura riguardo a cosa, in realtà, si nasconde dietro questa narrazione su Messalina. Era davvero una adultera e una donna inadatta a coprire il suo ruolo regale o è stata artefice del proprio destino, rendendosi protagonista di una vera e propria congiura politica volta a spodestare il marito?
18,00 17,10

La letteratura invisibile. I giuristi scrittori di Roma antica

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 342
Il diritto romano è, senza dubbio, una delle forme culturali che hanno lasciato l’influenza più duratura e ampia nella storia umana. Fra le ragioni di questo successo vi è una produzione letteraria – quella dei giuristi – capace di attingere valori, parole e argomenti dall’intera cultura latina e di trasformarli in un’efficace tecnica di governo della società. Mettendo a frutto una documentazione ricca e variegata, Dario Mantovani, storico del diritto romano al Collège de France, con un approccio all’intersezione tra diritto, filologia e storia, restituisce a questa ‘letteratura invisibile’ il posto che le spetta. Sottoporre gli scritti dei giuristi di Roma ai metodi e alle questioni solitamente riservati alle opere letterarie consente di accertare sotto quale forma circolassero e di determinare se la loro diffusione fosse più o meno estesa e quali strati sociali toccasse. Scopriremo soprattutto il modo di ragionare dei giuristi, capaci di adottare di volta in volta forme espressive e ruoli differenti, qui impersonati da tre figure: il giurista filosofo, il giurista storico e il giurista insegnante. Una versatilità che spiega anche l’immenso lascito che hanno trasmesso alla cultura giuridica moderna.
30,00 28,50

Missionari. Dalle Indie remote alle Indie interne

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 224
Quella del missionario è una delle figure chiave della modernità: un uomo pronto ad andare in terre lontane obbedendo a un ordine o a quella voce interna che si chiama vocazione. Fu così il mediatore dell’incontro tra diversi, il professionista del contatto fra popoli che si ignoravano, il testimone posto alla giuntura di culture e universi mentali diversi, spesso incompatibili. Fu a lui che spettò mettere d’accordo l’idea occidentale di Dio come persona con le nozioni totalmente diverse delle culture orientali. Il suo modello doveva scontrarsi con quello del crociato, pronto a ogni violenza, compresa la guerra, pur di ottenere con la forza l’adesione che gli era negata. Nel tempo, il potere di dare la missio, concentratosi a lungo nelle mani del pontefice, venne via via delegato ad altre figure della gerarchia ecclesiastica, ma anche a sovrani degli Stati europei che videro nell’organizzazione di ordini missionari un potente strumento di dominio coloniale.
20,00 19,00

Selvaggi criminali. Storia della deportazione penale nell’Italia liberale (1861-1900)

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 368
Nell’Ottocento il colonialismo europeo andò di pari passo con il ricorso alla deportazione, basti pensare al caso dell’Australia o quello della Guyana francese. Anche in Italia, all’indomani dell’Unità, si immaginò che la deportazione potesse essere lo strumento ideale per sconfiggere i briganti, tanto da essere al centro dell’attenzione del partito colonialista italiano e di molte iniziative di esploratori e avventurieri italiani che cercavano terre da conquistare in quadranti che vanno dal Marocco al Mar Rosso, dal Borneo alla Polinesia. Molti vedevano nella deportazione l’occasione per dare il via all’espansione coloniale e nei loro scritti attingevano a un immaginario utopico che si nutriva dell’idea che i criminali, deportati in lande selvagge, potessero rigenerarsi lavorando la terra e dominando i selvaggi. Fondato su una ricerca d’archivio originale e solidissima, questo libro riporta alla luce un tema dimenticato della nostra storia, di grande attualità oggi con il ritorno delle ‘classi pericolose’ e del tema del controllo sociale al centro del dibattito pubblico.
28,00 26,60

L'altro Novecento. Società, economia e cultura

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il Novecento, il ‘secolo breve’, viene raccontato tradizionalmente attraverso la politica e l’economia. Come se queste due grandi ruote motrici della storia producessero un cammino necessario e inevitabile. Esiste però un altro Novecento, spesso lasciato ai margini, da cui è necessario ripartire per scoprire le radici del nostro presente. È il Novecento che vede la transizione definitiva dalla società contadina a quella industriale. Quello che vede la nascita e l’evoluzione della società dei consumi di massa e la costruzione, in senso antropologico, di un nuovo modo di vivere e pensare. Quello che vede il crescente e inarrestabile dominio della tecnica, la costruzione di un sistema di produzione e comunicazione su scala globale, la dinamica delle crisi economiche e dei loro effetti. Quello che imprime come ‘marchio’ indelebile una diversa manifestazione dei sentimenti collettivi e privati. Un libro destinato a soddisfare le domande e le curiosità di quanti si interrogano sulla storia dei mutamenti sociali di massa e di costume.
20,00 19,00

Ecologia del denaro. Finanza e società nel mondo contemporaneo

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 304
Negli ultimi sessanta anni il denaro ha via via assunto una sorta di vita autonoma rispetto a quella dell’uomo, la specie che lo ha inventato e ne ha fatto il proprio mezzo principale. Questo libro vuole raccontare la vita di questo strumento e l’habitat umano che ha creato. In altre parole, una vera e propria ‘ecologia del denaro’, la storia di come si è creata una massa di denaro libera di girare per il mondo, di trovare rifugio in paradisi fiscali e di speculare su monete nazionali, prezzi e tariffe. Non è la storia di una cospirazione, è piuttosto la storia di compagnie e società private che abbandonano la strada degli investimenti produttivi in posti di lavoro per seguire quella più facile e immediata degli scambi di denaro con altro denaro. È così che il potere della finanza globale è cresciuto su se stesso. Senza una politica capace di regolarlo, il capitalismo finanziario genera ineguaglianza e smette di produrre innovazione e occupazione. Esiste una finanza buona che col microcredito aiuta i poveri della Terra e con le rimesse degli emigrati riduce le distanze geografiche e sociali. Quel che manca è la politica.
24,00 22,80

Le isole del rifugio. Venezia prima di Venezia

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 336
Venezia prima di Venezia è l’arcipelago dalle tante isole sulle quali, secondo il mito di fondazione di una delle pochissime città nate durante il medioevo, avrebbero trovato rifugio le popolazioni in fuga dai barbari. Ma la realtà storica è diversa dal mito. All’inizio del medioevo si formò lentamente nella laguna veneta un centro urbano, prima chiamato Rialto e poi Venezia. Un piccolo insediamento lagunare dell’alto Adriatico, erede di una vasta regione dell’impero romano, la “Venetia et Histria”, che un tempo si estendeva dall’Istria al fiume Adda. Il libro ricostruisce lo sviluppo del ducato veneziano nel corso dei secoli VI-VIII a partire dalle strutture militari bizantine, in un rapporto dinamico sia con i poteri di terraferma (il regno longobardo e poi l’impero carolingio), sia con quelli con base in Oriente e sul mare (Bisanzio, e poi gli Slavi e i Saraceni). Si formò così una comunità politica che nel corso dei secoli IX e X seppe creare le basi per la sua straordinaria crescita commerciale nel Mediterraneo. Il libro mostra anche il volto materiale della nuova città: le case, le chiese, gli edifici del potere pubblico e religioso. Una città che era quasi esclusivamente di legno, con pochi edifici in mattone e pietra, e che – per quanto costruita sull’acqua – di acqua era povera. Così come aveva bisogno di terra e perciò di bonifiche per stare all’asciutto e per allargare lo spazio abitabile. Non meno importante è la descrizione delle traiettorie degli altri insediamenti ‘perdenti’ della laguna – Metamauco, Torcello, Equilo, Cittanova – in un momento in cui la competizione all’interno della laguna non aveva ancora decretato un vincitore.
24,00 22,80

Fascismo immaginario. Riscrivere il passato a destra

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 240
Esuli in patria, costretti a palcoscenici marginali, a spazi culturali periferici: così i fascisti descrivono la propria condizione all’indomani del 1945. Eppure, sin dall’immediato dopoguerra, le edicole di tutta Italia si riempirono di rotocalchi i cui articoli raccontavano con toni agiografici, o quanto meno indulgenti, le imprese di Mussolini e dei suoi fedelissimi. Gli scaffali delle librerie ospitavano memoriali, biografie e persino romanzi firmati da fascisti e filofascisti. Andava così in scena, agli albori del processo di costruzione di una memoria pubblica attorno al Ventennio e alla stagione della guerra civile, la riscrittura di quello stesso passato da parte fascista. Una simile operazione di per sé non sorprende: la voglia di raccontare la propria versione dei fatti piegando il racconto in base ai propri interessi è un fatto fisiologico. Semmai a sorprendere è il buon esito di quell’operazione ed è in particolare questo punto che il libro indaga, dando conto del grado di complicità mostrato da ampi settori del mondo giornalistico ed editoriale. Non è così ovvio, infatti, che i protagonisti di un regime autoritario e liberticida e di un governo, quello della Rsi, complice di una forza occupante, disponessero della possibilità di far circolare legalmente la propria versione dei fatti.
22,00 20,90

Giustizia e politica. Crisi e rifondazione del garantismo penale

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 376
Negli ultimi trent’anni la criminalità in Italia è crollata: gli omicidi, che nel 1991 furono 1.938, sono oggi poco più di 300 e anche gli altri reati sono in larga parte diminuiti. La popolazione carceraria è tuttavia quasi raddoppiata e il numero degli ergastoli è più che quadruplicato, passando dai 408 del 1992 agli attuali 1.867. È cambiata radicalmente anche la politica penale. Ancora negli anni Novanta la maggioranza dei parlamentari italiani era favorevole all’abolizione dell’ergastolo, votata dal Senato il 30 aprile 1998 da una larghissima maggioranza. Oggi tutte le forze presenti in Parlamento respingono, come un’accusa infamante, l’idea di essere a favore dell’abolizione non diciamo dell’ergastolo, ma perfino del carcere duro dell’ergastolo ostativo. Questi straordinari mutamenti non sono spiegabili se non come effetti della riduzione delle garanzie del corretto processo quali limiti all’arbitrio punitivo e del declino della cultura garantista sia nel ceto politico che nel ceto giudiziario. Contro tale regressione, questo libro ripropone il modello classico della giurisdizione penale come accertamento dei reati legalmente predisposti, su cui si fonda la sua legittimazione democratica. Propone il rafforzamento delle garanzie penali e processuali idonee a realizzare tale modello. Sostiene infine la necessità di sviluppare una teoria del garantismo penale entro una teoria generale del garantismo, sulla base delle tesi che la maggior parte dei reati si previene con garanzie dei diritti e con politiche sociali, ben più che con politiche penali, e che il garantismo penale designa l’ultima e la più infelice delle tecniche di garanzia della sicurezza pubblica dai delitti e dalle pene arbitrarie.
30,00 28,50

Identità ucraina. Storia del movimento nazionale dal 1800 a oggi

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2024
pagine: 248
L’Ucraina è stata a lungo un territorio conteso tra imperi potenti e in concorrenza tra loro. Eppure, a partire dall’Ottocento si è sviluppata una coscienza nazionale che, dopo il 1989, ha dato senso e identità al nuovo stato indipendente. Dopo le prime teorizzazioni, sarà il fallimento della rivoluzione nazionale del 1917 ad aprire le porte da un lato al patriottismo sovietico elaborato dai bolscevichi e dall’altro a un nazionalismo ucraino della diaspora che nel periodo tra la due guerre si avvicina progressivamente al fascismo e al nazismo. Dopo la Seconda guerra mondiale, l’emigrazione negli Stati Uniti e in Canada costituirà una comunità coesa e influente, capace di svolgere un ruolo significativo quando, con la caduta dell’URSS, nascerà per la prima volta uno stato ucraino indipendente. Proprio a partire da allora, nel 1991, il debole senso di appartenenza nazionale si rafforzerà in parallelo al processo di democratizzazione ed europeizzazione, accentuato dal crescente antagonismo con la Russia putiniana. Ripercorrendo la storia della nascita di una nazione, questo libro propone una chiave di lettura degli eventi più recenti e dell’attuale conflitto con la Russia.
20,00 19,00

La resistenza lunga. Storia dell’antifascismo 1919-1945

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 272
Dopo la resa dell’Italia, l’8 settembre 1943, la lotta armata degli antifascisti è l’ultimo capitolo di una lunga resistenza al fascismo durata più di venticinque anni. L’eroica battaglia dei partigiani in questo ultimo tragico epilogo del conflitto mondiale, diventato anche guerra civile, ha in parte oscurato la ricostruzione dell’intera storia dell’antifascismo, eroica quanto i diciotto mesi resistenziali. Lunga è stata la resistenza, iniziata nel 1919, costata feriti e caduti sotto i colpi degli squadristi, continuata dopo il 1922 nella clandestinità, nell’esilio, nelle carceri e al confino. Una condanna a vita per gli antifascisti che hanno sacrificato tutto, affetti, amori, lavoro, ma non si sono arresi. Resi invisibili agli occhi degli italiani, a loro volta imprigionati entro le mura di una dittatura totalitaria, gli antifascisti non sono rimasti passivi testimoni delle libertà e dei diritti perduti. Si sono rinnovati nei valori e nei programmi politici; hanno aperto un confronto con i cattolici, i liberali e i democratici, restati da privati cittadini nel paese fascistizzato senza però rinunciare a trasmettere i loro ideali antifascisti alle giovani generazioni che il dittatore educava al culto dello Stato fascista. Su questo ricco patrimonio di pensiero, di saperi, di progetti per il futuro, gli antifascisti hanno costruito le fondamenta della nuova Italia repubblicana e democratica.
20,00 19,00

Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954

Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2023
pagine: 264
Come rendere davvero italiani i territori di cultura tedesca, croata e slovena conquistati dopo il primo conflitto mondiale? Quali furono i piani di ‘conquista del suolo’ elaborati da ambienti nazionalisti e irredentisti prima e dal fascismo poi? La risposta fu nel tentativo di sottrarre almeno una parte delle proprietà terriere agli ‘allogeni’ delle nuove province per impiantarvi famiglie coloniche italianissime. Simili piani videro il coinvolgimento di enti operanti anche nel resto d’Italia e nelle colonie in attività di bonifica e colonizzazione. L’esito finale sarebbe stato piuttosto deludente. Limiti di bilancio e considerazioni di politica estera frenarono i propositi più ambiziosi. In Alto Adige influì anche il giudizio tutt’altro che negativo che il fascismo aveva dei sudtirolesi, considerati conservatori, cattolicissimi e legati alla terra, quasi un esempio per i rurali delle altre regioni del Regno. La ricostruzione dei propositi fascisti di ‘conquista del suolo’ e del loro sostanziale fallimento consente di cogliere le oscillazioni e le incoerenze della politica del regime verso le minoranze linguistiche, gli elementi di continuità con il nazionalismo prebellico e con quello successivo al 1945, ma anche il modo tutt’altro che lineare attraverso cui il fascismo definì l’identità italiana.
24,00 22,80

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