Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Iperborea: Gli Iperborei

Tutte le nostre collane

Il segreto dei Cardinal

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 224
Ventuno figli, una casa enorme e labirintica, una miniera e una città tutta per loro: sono i Cardinal, la famiglia che ha fondato Norco, sorta intorno a un giacimento di zinco scoperto dal padre in Québec. I Cardinal hanno il loro lessico famigliare e un soprannome per tutti, la tradizione di far esplodere ai figli il primo candelotto di dinamite al settimo compleanno e un odio profondo per gli estranei, i «bifolchi», quelli che hanno invaso Norco e fatto fallire la miniera. Ma ormai i figli sono cresciuti e scappati sempre più lontano, chi più a nord tra gli inuit, come LaTommy, chi sul fronte di guerra in Cecenia, come Geronimo. Finché nel 1995 l’anziano padre riceve un premio alla carriera e tutti sono invitati alla cerimonia. Inizia così il flusso dei ricordi, la nostalgia per i tempi andati di Fanalino, l’ultimo arrivato, cresciuto nel mito della sua enorme famiglia pur non avendolo mai vissuto in prima persona. Ma anche le recriminazioni di LaPulzella, la più anziana, che è stata madre di tutti e anche di se stessa, il dolore di Geronimo, un tempo a capo delle scorribande dei fratelli e tormentato da un segreto, la rabbia di LaTommy. E su tutti aleggia lo spettro di Angèle, gemella di LaTommy, che voleva andarsene in città e di cui nessuno ha saputo più niente dopo che è salita su una macchina diretta a Montréal. Attraverso una sinfonia di voci e punti di vista, con un sottile crescendo di tensione vengono a galla i misteri della famiglia Cardinal e il tabù che a carissimo prezzo l’ha tenuta insieme, in una storia agrodolce come la nostalgia e potente come il coraggio di chi si sacrifica per gli altri.
17,00 16,15

L'anello rubato

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 160
«A me la storia è stata raccontata al crepuscolo accanto al fuoco», dice Selma Lagerlöf chiedendosi se ha senso cercare di rievocare con la scrittura le emozioni, i brividi di piacere che dà la paura e l’atmosfera magica che può avere una storia di fantasmi narrata nella penombra in una sera d’inverno. Da quei racconti della sua infanzia, dall’immenso patrimonio della tradizione popolare svedese, questo romanzo attinge a piene mani: il motivo dell’anello rubato, che passa di mano in mano portando la propria maledizione a chiunque lo possegga, lo spettro che vaga fra i vivi, perseguitando con la sua vendetta colpevoli e innocenti, il ricorso al giudizio di Dio, il sovrapporsi di personaggi immaginari a figure storiche. Ma Lagerlöf si serve della trama «gotica» per riaffermare quello che resta il tema centrale della sua opera: l’amore come unica forza che si contrappone al male, come sola via liberatoria che può spezzare la catena dell’odio. E di questa positività, del calore e dello slancio della vita, portatrici sono sempre le donne, anche se il lieto fine non è garantito. Perché l’ingenuità è solo un trucco del mestiere di una scrittrice consapevole, capace di variare i ritmi, di creare suspense e colpi di scena, di ricorrere al gioco dell’ambiguità dei punti di vista, un’artista che sa che nelle storie umane, con o senza fantasmi, non è sempre facile dire dov’è il vero.
16,50 15,68

I confidenti

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 224
Estate 1976, un piccolo sobborgo di Dresda. Karin ha sedici anni e la sua vita ruota intorno a Paul, il suo primo grande amore, l’amica Marie, che sogna di diventare la prima donna ad andare sulla Luna, e la sorellina di cui si prende cura mentre i genitori si stanno lasciando. Quando Paul parte per una gita in moto in Cecoslovacchia, Karin si trova in casa la Stasi e scopre che il ragazzo è fuggito all’Ovest. Di colpo il mondo esterno e il regime, finora per lei innocua cornice del quotidiano, travolgono la sua esistenza. Perché Paul se n’è andato? Perché non le ha detto niente? È riuscito ad arrivare di là sano e salvo? Sola, smarrita, incompresa da chi la crede complice o evita le sue domande per non avere guai con l’apparato, Karin conduce in segreto la propria ricerca della verità, mentre il seducente funzionario Wickwalz comincia a farle visita regolarmente, offrendo conforto e risposte ai suoi dubbi e alle sue ferite, e diventando per lei l’unica presenza rassicurante. Credendosi tradita, Karin si scoprirà traditrice, intrappolata in un gioco manipolatorio in cui non può esistere l’innocenza. Con uno sguardo intimo ma di implacabile lucidità e una lingua tersa, essenziale, capace di rendere con poche pennellate complessità e sfumature, Charlotte Gneuss racconta l’incontro tra la libertà della giovinezza e il potere autoritario, ritraendo un mondo governato dall’ambiguità a cui è così facile adattarsi per sopravvivere, un mondo dove tutto sembra scivolare tra le dita, anche la morale.
17,00 16,15

Il mio sottomarino giallo

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 416
È estate in un parco di Londra, quando a uno scrittore islandese di passaggio sembra di vedere nientemeno che Paul McCartney, seduto sotto un albero. Deve avvicinarlo, ma cosa dirgli? Come riordinare il groviglio di una vita che ai Beatles si è aggrappata nei momenti più difficili? Forse la storia comincia nel 1969, quando lo scrittore aveva sette anni e il padre sulla sua Trabant, più imbarazzato che commosso, gli disse che mamma era morta, lasciando al figlio i suoi dischi, i suoi libri e un vuoto enorme. Poi arriveranno una matrigna, l’appartamento in uno squallido condominio di Reykjavík, i silenzi ostinati di un padre alcolista, lo scioglimento dei Beatles, l’immersione nella Bibbia e la scoperta amara del dio crudele dell’Antico Testamento. Il suo mondo è crollato e di lui si impossessa un furore senza nome, mitigato soltanto dalla solitudine e dalle lunghe estati trascorse nei selvaggi Strandir, nel Nord dell’Islanda, dove fantasia e realtà si confondono, i Beatles si riuniscono e i morti tornano, a implorare di non essere dimenticati. E se la vita è «una ferita che non si rimargina mai», il bambino si fa adulto e scopre la poesia chiuso nella biblioteca di Keflavík, conosce l’amicizia e impara a leggere il silenzio, forse anche quelli del padre. In un romanzo dove l’ispirazione autobiografica si mischia ad allucinazioni magiche, tra salti nel tempo e da un continente all’altro, Jón Kalman Stefánsson ripercorre a cuore aperto una vita intensa come tante e, munito solo di una penna che sa trovare la speranza quando tutte le luci si spengono, accompagna il lettore nei suoi luoghi oscuri.
20,00 19,00

Il canto dell'essere e dell'apparire

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 128
Amsterdam, due scrittori discutono sul valore della letteratura e della scrittura evitando qualsiasi riferimento al proprio lavoro. Che senso ha scrivere? È questo l'assillante interrogativo che tormenta soprattutto uno dei due, «lo scrittore» protagonista del Canto dell'essere e dell'apparire. Per lui, un paio di spalline fluttuanti stanno per trasformarsi nel colonnello Lyuben Georgiev, e uno stetoscopio in Stefan Ficev, un medico militare. Man mano che questi due personaggi cominciano ad avere tratti sempre più realistici nell'immaginazione dello «scrittore», sotto ai nostri occhi si delinea il romanzo vero e proprio, la storia di una passione dal sapore vagamente decadente nella Bulgaria del secolo scorso. Il colonnello Georgiev, eroe della guerra contro i turchi, il medico e la sua bella moglie, l'enigmatica ed evanescente Laura Ficev, costringono «lo scrittore» a condividere le loro attrazioni, a sognare i loro incubi, a provare i loro turbamenti e le loro nostalgie, nutrendosi della sua vita per acquisire verità. Fino a quando «lo scrittore», arrivando a intravederli in una strada di Roma, sentirà di essere diventato lui stesso l'irreale personaggio di un racconto. Ricco di quelle folgoranti visioni che caratterizzano la sua prosa, Cees Nooteboom ci mostra che chi si affida alla scrittura mette in moto forze che non può dominare e credendosi padrone di un mondo fittizio ne diventa ben presto preda.
16,00 15,20

L'islandese che sapeva raccontare storie

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 160
Nell’Europa medievale l’Islanda è l’unico paese senza una monarchia, eppure i suoi abitanti, che siano mercanti, pellegrini o curiosi navigatori, all’estero visitano terre di re e regine. Come può destreggiarsi in quei paesi un popolo che non è abituato alle buone maniere dei cortigiani? «Poco socievoli», ma anche «impavidi» e soprattutto «astuti»: al cospetto dei sovrani stranieri così si mostrano gli islandesi, abilissimi nell’arte della parola, quella in versi e in prosa. Ma tutt’altro che diplomatici: schietti, insolenti e a volte offensivi, si cacciano in mille guai e avventure, che riescono a superare grazie alle loro virtù morali di buoni cristiani e alla loro parlantina. Sono queste le peripezie tramandate nei þættir, anonimi e brevi spin-off delle saghe che alla tragicità sostituiscono l’ironia e alla leggenda la fiaba, con tanto di prove da superare, aiuti magici e creature mitiche. Così Auðunn attraversa indenne le corti scandinave grazie all’orso polare che ha comprato in Groenlandia, mentre Þorsteinn il Curioso supera a nuoto il serpente marino a guardia di un’isola miracolosa. E tra sovrani furiosi e visioni di santi, idoli pagani che si trasformano in demoni e maledizioni sami, c’è spazio anche per i sentimenti dei protagonisti, che siano assetati di vendetta, codardi o amanti delusi alla ricerca di un buon amico con cui sfogarsi. Una raccolta di racconti inediti attinti dall’enorme patrimonio narrativo islandese che, con prosa asciutta, dialoghi serrati e modi boccacceschi, restituiscono il volto più scanzonato di un popolo capace di salvarsi la pelle con un’ascia robusta, ma anche con una poesia ben recitata.
17,00 16,15

I dettagli

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 180
Una donna di mezza età e senza nome è costretta a letto dalla febbre, in uno stato di «oziosa dissoluzione» in cui vede il tempo appiattirsi in una specie di eternità, il confine tra lei e il mondo assottigliarsi e la coscienza fermarsi con insolita lucidità sui frammenti di passato che hanno fatto di lei la persona che è oggi. Così si lascia andare alla rievocazione delle figure fondamentali della sua vita e ora perdute, perché «l’io, o meglio, il cosiddetto “io”, non è altro che questo: ciò che resta delle persone a cui ci siamo stretti». Sullo sfondo di una Stoccolma degli anni Novanta, tra feste e progetti abbandonati, abbuffate di letture e tentativi di scrittura, rievoca Johanna, l’ex fidanzata che sembrava non l’avrebbe mai lasciata perché non lasciava mai niente a metà. Con Niki, invece, una ragazza capace di ribaltare l’amore assoluto in odio assoluto da un giorno all’altro, l’amicizia è da subito destinata a una fine amara. E finirà anche l’amore con Alejandro, che come un uragano arriva e se ne va lasciando una scia tangibile e duratura. Culmine dolente della rievocazione è una donna che la protagonista ha avuto accanto per tutta la vita: la fragile Birgitte, che porta in sé un angoscioso segreto da decifrare. In quattro ritratti dalle pennellate delicate e precise, e senza rinunciare a un sottile umorismo che strappa qua e là il velo di nostalgia, Ia Genberg solleva domande sulla natura delle relazioni e su come raccontiamo la nostra vita, ricordandoci che le persone care non scompaiono mai davvero, perché ci compongono. Anche quando di loro restano solo i dettagli: un gesto, una canzone, una speranza tradita, una dedica d’amore lasciata in un libro.
17,00 16,15

Il cliente Busken

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2024
pagine: 256
Misantropo, mitomane, dipendente da alcol e sigarette, Busken si ritrova di colpo «cliente» di Villa Madeleine, ovvero intrappolato in una casa di cura dove ogni cosa viene rinominata secondo le mode del politicamente corretto, costretto a vivere con «vecchi rincitrulliti» e «carcerieri» che lo trattano come un bambino. Lui che a suo dire è un esimio latinista, neurochirurgo, ingegnere robotico, sommo poeta che redige i suoi trattati in un codice segreto su vecchi rotoli di carta da fax, quando i medici lo ritengono un semplice ex impiegato affetto da demenza. In un estremo atto di protesta Busken si è chiuso in un silenzio impenetrabile, fingendosi incapace di intendere e di volere, mentre dentro di lui le parole ribollono e scorrono a fiumi. Con un acume sorprendente, uno spietato humour nero e un selvaggio estro letterario, giocando beffardo con le nebbie sempre più fitte della sua coscienza e i problemi agli occhi che gli fanno vedere il mondo blu, Busken registra tutto ciò che accade, riflette sulla vita e la vecchiaia, commenta i medici e gli altri pazienti in provocatorie parodie della contemporaneità. E rievoca ricordi di un'infanzia senza amore e di una madre gelida e ostile che ha segnato la sua tormentosa esistenza nell'ombra, asserragliata dietro libri e fantasticherie, in costante fuga dal dolore, dalla paura, dal mondo. Opera spassosa e struggente, di una poesia sanguigna e amara, definita «un monumento eretto alla lingua», "Il cliente Busken" è l'atto di resistenza di un uomo al proprio tramonto e a quello di un'intera epoca culturale, un romanzo in cui risuona il Novecento di Joyce, Proust, Svevo, Canetti.
18,00 17,10

Castelli d'aria e altre fiabe finlandesi

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2023
pagine: 160
Uno sguardo puro, un animo di bambino e la capacità di abbandonarsi alla fantasia e al sogno: sono queste le porte per accedere al bello e alla realtà più profonda e nascosta delle cose. Chi vuole vedere e conservare in sé l'incanto di Oberon che con il suo flauto fa ballare i bambini, o lo splendore della «bambina nel cielo, seduta sul bordo delle nuvole vespertine a tessere una tela di filo d'argento», dovrà farlo prima che l'età adulta gli veli gli occhi. Perché a fare castelli in aria non sono i pazzi, ma gli eletti capaci di vederli davvero, quei castelli fatti d'aria e popolati di magiche creature. Inserendosi nel filone delle fiabe d'autore di Perrault, dei fratelli Grimm e di Andersen, l'opera di Zacharias Topelius si arricchisce del patrimonio folklorico finnico confluito nell'epos nazionale del Kalevala e insieme fa trapelare una spiccata sensibilità per una natura mai disgiunta da bellezza e religiosità. Il paesaggio del grande Nord, con i suoi arcipelaghi e le sue brughiere, diventa a tratti protagonista, trasfigurandosi in uno splendido e arcano luogo di pace raggiungibile solo in sogno nelle Isole delle Piume, oppure animandosi di vita propria nella Corte dei fiori, dove alberi e fiori nordici prendono la parola per esprimere sentimenti tutti umani in un delicato minuetto venato di umorismo. E quella stessa leggerezza da passo di danza ravviva anche le narrazioni in cui l'insegnamento morale è più sentito, come nel caso del Gallo del campanile o del Cappello di Parigi, con la loro condanna della superbia e della presunzione, facendo di questa raccolta di fiabe di metà Ottocento un intreccio di poesia e pedagogia dall'equilibrio perfetto.
17,00 16,15

Le mille e una notte

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2023
pagine: 608
È forse la favola più famosa del mondo, un classico che da secoli seduce i lettori di Oriente e Occidente. Ma è anche un'opera millenaria e stratificata in cui si mescolano tradizioni persiane, arabe e indiane, rimasta a lungo nell'ombra prima che un arabista francese del Settecento ne mettesse in luce lo splendore letterario. Per Kader Abdolah è «quel libro maestoso che è sempre stato sulla mensola del camino» della casa paterna e che lo ha accompagnato per la vita. Seguendo una tradizione di famiglia che invita ogni anziano a riscrivere un testo antico da lasciare in eredità ai discendenti, ma rivolgendosi a noi europei, l'autore iraniano racconta le sue Mille e una notte, una versione moderna che conserva tutta l'atmosfera fiabesca e il fascino sensuale della fonte originaria. Notte dopo notte, per avere salva la vita, la bella Shehrazade ammalia il sultano sanguinario con un fiume di racconti nei racconti che parlano di califfi e visir, principesse e schiave, mercanti, jinn, metamorfosi e magie, mettendo in scena il potere, il desiderio, l'amore e il gioco del destino. Un labirinto incantato di storie a cui Kader Abdolah aggiunge brevi note per raccontare ciò che sta dietro le quinte: le complesse origini dell'opera e della sua protagonista, le modifiche che ha subito attraverso i secoli e le culture, i personaggi storici che nasconde, il ruolo delle figure femminili in un mondo violentemente patriarcale. Ma è soprattutto il piacere di raccontare che si ritrova in ogni pagina di questo libro, i cui protagonisti sono la parola e l'immaginazione con il loro potere di salvarci, di fermare il tempo per più di mille e una notte.
21,50 20,43

Il capitano Jens Munk

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2023
pagine: 576
L'avventura resta una delle categorie irrinunciabili del romanzo, quella che meglio appaga la nostalgia di grandi spazi, la sete di libertà, il sogno di un'esistenza piena. E forse ci emoziona ancora di più quando il protagonista non è un personaggio inventato, ma un uomo realmente esistito, uno di quei grandi navigatori vissuti alle soglie della modernità, uno di quegli irrequieti esploratori che hanno contribuito a ridisegnare le mappe del mondo. Jens Munk è di questa razza. Danese, contemporaneo di Shakespeare e Cervantes, è arrivato a solcare tutti i mari: mozzo, mercante, cacciatore di balene, capitano della Marina Reale; ha vinto battaglie, catturato pirati, guidato spedizioni alla ricerca del passaggio a nord-est e poi di quello a nord-ovest per raggiungere la Cina attraverso l'Artico. Grande conoscitore dell'arte della navigazione, è ben armato contro la crudeltà del mare ma lo è meno contro quella umana che regna in terra. Riesce a sfuggire al labirinto di ghiacci della Baia di Hudson, ma non all'invidia e all'umiliazione, al sopruso e all'ingiustizia, alla vendetta e alla prigione. Con romanzi-biografie basati su documenti e fatti reali, Hansen dà alle vite di grandi sconfitti che la Storia ha relegato a qualche nota a piè di pagina uno spessore epico che le rende emblematiche del destino umano. Jens Munk non è un anarchico ribelle, non è un pirata, non è un Achab perso nella sua sfida infernale, è un uomo che lotta per veder riconosciuto il suo posto nella società, un sognatore che sa che il sogno è come il mare, copre i tre quarti del mondo ed è composto di una soluzione simile alle lacrime umane.
19,50 18,53

La suite di Giava

Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2023
pagine: 256
È il 1935 quando Olga, poco più che ventenne, arriva in Indonesia, allora colonia olandese. Insieme al marito Han trascorre dieci anni tra Giava e Sulawesi e torna nei Paesi Bassi solo dopo la Seconda guerra mondiale, con due figli al seguito. Nel 1949 darà alla luce lo scrittore Jan Brokken. Gli anni della madre a Giava sono sempre rimasti avvolti nel silenzio, ma la storia torna a incuriosirlo quando, ormai adulto, un mattino di tarda estate rimane folgorato da una sonata per pianoforte ascoltata alla radio, "I giardini di Buitenzorg", dalla Suite di Giava di Leopol'd Godovskij. Buitenzorg, oggi Bogor: la città in cui Olga ha vissuto, nei cui giardini ha passeggiato accompagnata dal fruscio delle palme. Chi era Olga prima di diventare sua madre? E chi era Godovskij? Grazie alle lettere ereditate dalla zia, Jan Brokken ricostruisce la storia intima di una donna curiosa e infaticabile, che ha imparato la lingua makassar e insegnato alle giavanesi a usare la macchina per cucire, ha conosciuto il dolore della perdita di un figlio ed è sopravvissuta alla prigionia in un campo giapponese. E accanto alla vita di Olga scopre quella di Godovskij, «anima baltica» che dalla Lituania viaggia per l'Europa e l'America impressionando con il suo talento di virtuoso del pianoforte, per poi innamorarsi dell'Indonesia. Nell'intrico di culture e fedi dell'arcipelago asiatico, tra i ritmi delle danze di Borobudur e i suoni del gamelan, Jan Brokken disvela le storie di scrittori e compositori, da Hella Haasse a Paul Seelig, che hanno guardato al mondo intorno a loro senza l'avidità predatoria del colonizzatore, ma con la curiosità e l'apertura del viaggiatore. Proprio come Olga.
17,50 16,63

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.