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Il Saggiatore: La cultura

Tutte le nostre collane

Come nascono le idee

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 192
Che cos’è un’idea? Da dove arriva? È un’apparizione estemporanea o il frutto di una lunga preparazione? Da sempre l’umanità si interroga su questo istante, l’attimo che circonda un’intuizione, generando ricerche, dibattiti e nuovi quesiti. Intrecciando filosofia e neuroscienze, psicologia e biologia, Edoardo Boncinelli ripercorre le orme di chi prima di lui ha indagato l’enigma della creatività, consapevole che, anche quando la destinazione è incerta, il cammino sarà comunque foriero di scoperte entusiasmanti. Fu Socrate a riflettere per primo sul contenuto delle parole, definendo la nozione di «concetto»; Platone pose al centro del pensiero le idee, anteponendone l’esistenza alla conoscenza; gli empiristi stabilirono invece il primato dell’esperienza. In ogni epoca, l’essere umano ha cercato di afferrare la genesi dei prodotti del suo cervello, dalle immagini mentali alla memoria. Ancora oggi, di fronte a figure quali Leonardo da Vinci, Leopardi o Einstein, non possiamo non chiederci da dove arrivino le grandi idee, come si possano distinguere quelle valide da quelle inutili, quale legame esista tra intelligenza e creatività, e se davvero il genio sfiori talvolta la follia. Attraverso la descrizione del funzionamento dei neuroni e del sistema nervoso, l’analisi dei test cognitivi, i contributi della genetica e le teorie sull’intelligenza artificiale, in queste pagine Boncinelli ci guida tra le tante ipotesi – scientifiche e non – che hanno provato a risolvere il «problema dei problemi»: l’inaccessibilità della nostra mente. "Come nascono le idee" è un’opera sul limite e sull’ingegno che abbiamo manifestato per tentare di superarlo: un elogio dell’intelletto umano attraverso le sue componenti più indefinibili.
18,00 17,10

Reinventare l'amore

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 296
Si può essere femminista e vivere in una coppia eterosessuale? Ci hanno insegnato per secoli a inseguire un amore assoluto, a cercare «l’altra metà» per raggiungere la completezza esistenziale, a scegliere tra la piena espressione di sé e la felicità romantica: "Reinventare l’amore" ci invita invece a liberarci delle maschere con cui il potere patriarcale ha ingabbiato questo sentimento per riappropriarci davvero, tutte e tutti, del nostro desiderio. C’è una questione, portata alla luce dal femminismo contemporaneo, che è ormai impossibile da ignorare: è raggiungibile l'emancipazione all'interno della coppia uomo-donna? Mona Chollet indaga questo tema nel profondo a partire dalle riflessioni di grandi scrittrici femministe del passato e del presente, da Simone de Beauvoir a bell hooks, da Nancy Friday a Liv Strömquist. Nel corso della sua trattazione, Chollet analizza modelli che identificano la donna in quanto fragile, devota ed eternamente disponibile, prendendo in esame prodotti culturali quali la serie "Normal People" o film come "L’amore sbagliato" e "Inception": il suo è un tentativo di «salvare» l’amore dal controllo patriarcale dando vita a un nuovo patto relazionale basato su una reale parità, una vera libertà e un autentico rispetto reciproco. In queste pagine non c’è la volontà di cancellare la passione o di arrendersi all’impossibilità di superare l’oppressione sociale sulle dinamiche di genere. Al contrario, "Reinventare l’amore" vuole restituire alla dimensione sentimentale la complessità che merita, per farne il motore di relazioni più sane, eque e appaganti. Bisogna cambiare l’amore perché l’amore possa tornare, ancora una volta, a cambiare le nostre vite.
24,00 22,80

Leviatano o la balena

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 512
Nei racconti biblici il leviatano è la forma terrena della mostruosità più assoluta e contorta. Abitante degli abissi, gigante che scivola silenzioso tra le immensità oceaniche, espressione della ferocia più inconsapevole, capace di inghiottire senza accorgersene navi e profeti, marinai e burattini, la balena – come oggi siamo soliti chiamare questa creatura – sin dall’alba dei tempi ha nuotato nelle nostre fantasie terrorizzandoci e affascinandoci come bambini. In queste pagine Philip Hoare insegue il misto di desiderio e avventura che questi grandi cetacei hanno incarnato nella storia e nella letteratura per andare a caccia di qualcosa di ancora più vasto del loro corpo sterminato: il loro mito. Saltando dal ricordo personale di un’immersione subacquea allo scheletro sul soffitto del Natural History Museum di Londra, dal porto commerciale di New Bedford a quello letterario di Nantucket, Hoare attraversa come un flâneur acquatico la scienza e la cultura, le incisioni e i fumetti, i reportage di viaggio e i romanzi per comprendere le ragioni profonde di un’ossessione che ha accomunato marinai, biologi e scrittori. Guidati dalla sua prosa veniamo così trasportati dai tempi in cui le balene erano «fabbriche di strane sostanze e umane fortune», usate per costruire corde di racchette, corsetti per signore e tasti di pianoforte, a un presente in cui sono minacciate dall'estinzione; dall’epoca in cui il loro olio era simbolo di ricchezza e potere a quella in cui le loro silhouette campeggiano sulle insegne delle friggitorie. "Leviatano" è un’opera che sfida in ambizione l’enormità del suo oggetto, muovendosi al di là di ogni confine saggistico e narrativo per cercare di raccontare un animale inesauribile e meraviglioso: il folle tentativo umano di trattenere la sua sconvolgente bianchezza con l’inchiostro di cui sono fatte le parole.
26,00 24,70

Sudore. Una storia dell'esercizio fisico

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 316
Cosa ci spinge, più volte a settimana, a correre su tappeti semoventi di gomma fino a perdere il fiato? Perché ci tuffiamo in acque ghiacciate, scaliamo montagne, pedaliamo in salita? Da dove nasce la nostra esigenza di muoverci, esercitarci, faticare? In "Sudore", Bill Hayes parte da queste domande per comporre una storia dell’esercizio fisico e del rapporto tra l’essere umano e il suo corpo. Questo libro ci conduce in un cammino lungo ma entusiasmante, che prende le mosse oltre duemila anni fa dalla Grecia omerica e dal significato che l’attività fisica aveva per gli antichi, passa poi per i trattati rinascimentali sull’allenamento e per le esibizioni itineranti ottocentesche con i primi bodybuilder, e giunge infine alle videocassette con i «workout» degli anni ottanta, alla nascita delle palestre moderne e al boom del fitness in cui ci troviamo oggi. Muovendosi dall’esame di archivi polverosi a un allenamento di boxe, dalla consultazione di volumi rari pubblicati secoli fa a una nuotata in piscina, e attraversando luoghi in cui nei millenni gli uomini hanno versato il loro sudore, dai prati di Olimpia ai parchi di New York, Bill Hayes dà vita a un’originale indagine letteraria in cui l’archeologia del gesto atletico si mescola all’autobiografia della propria relazione con lo sport. Queste pagine ci rivelano come allenarsi sia un atto di continuità culturale: un filo teso nei secoli che collega le esigenze di sopravvivenza, il desiderio di competizione e gloria e la cura del corpo, fino a essere la risposta odierna alla sedentarietà cronica di cui soffriamo. "Sudore" è un inno al movimento come arte e filosofia; perché se è vero che non viviamo solo per nuotare, saltare, correre, calciare, lanciare è pur vero che è quando lo facciamo che ci scopriamo più vivi.
26,00 24,70

Pornorama

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 488
Questa storia è una ragnatela di fili spezzati: se si riesce ad afferrarne uno, il resto scivola via. È la storia di un'inquietante serie di morti nel mondo del porno tra Roma, Milano e Torino, ma è anche la storia dell’indagine condotta dall’ispettore capo Vittoria De Feo. È la storia di come una coppia di ventenni, Bet e Teo, sia finita su quella stessa pista in cerca di un colpo per rilanciare il proprio blog, ed è la storia del tentativo di un giornalista di gossip di fare lo scoop della vita. Attorno alle loro complicate ricerche si muove un coro surreale di personaggi grotteschi e figure pericolose e ridicole: chirurghi che si arricchiscono commerciando sex toy modellati sull’anatomia delle pornostar morte, avvocati luciferini che tengono i tirocinanti al guinzaglio, analisti forensi che tentano di sfondare come youtuber, ex attori di programmi per bambini caduti in disgrazia, psichiatri che si travestono da avocado durante le sedute per mettere a loro agio i pazienti, influencer verbose strafatte di cocaina, untuosi manager di attrici hard. Il tutto accompagnato e condito da droghe sintetiche e contratti di sottomissione, mani mozzate e crostate al limone, conigli domestici e programmi trash, magazzini Ikea e set pornografici. Con "Pornorama" Claudia Grande scrive un romanzo ambizioso, in cui convivono le atmosfere di Thomas Pynchon e Chuck Palahniuk e il true crime, l’innocenza più insospettabile e la brutalità più efferata, le nevrosi private e i grandi rimossi sociali: una fotografia a luci rosse del nostro contemporaneo, così ossessionato dalla morte da travestirla con il sesso e così deformato dal denaro da non saperne riconoscere più la violenza.
19,00 18,05

Una storia ingarbugliata

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 200
La vita non sempre segue il filo logico che vorremmo. A volte si aggroviglia, si annoda, si complica in modi che sembra impossibile dipanare. E proprio quando pensiamo di aver trovato il bandolo della matassa, ecco che tutto si confonde di nuovo. Allo stesso modo fanno le storie. Vent’anni dopo aver scaraventato Alice nel Paese delle Meraviglie, Lewis Carroll è tornato con una ricetta ancora più spiazzante: dieci racconti in cui si celano numerosi indovinelli. Come confessa l’autore stesso, ha inserito in ciascun «nodo», così titola ogni racconto, problemi aritmetici e geometrici «come nella marmellata della nostra infanzia venivano nascoste, con tanta astuzia ma poca efficacia, le medicine». Tra fratelli alla ricerca di un comodo alloggio, bizzarre mostre d’arte e viaggiatori persi in calcoli temporali degni del Cappellaio Matto, Carroll trasforma equazioni e teoremi in garbugli da sciogliere. Ma attenzione: dietro ogni sorriso si cela un enigma diabolico. Nato dalle pagine del Monthly Packet come rubrica interattiva, questo libro conserva tutto il fascino del dialogo tra l’autore e i suoi corrispondenti – il famoso «Club dei solutori di Nodi» – con le loro intuizioni brillanti, gli errori clamorosi e le implacabili (ma affettuose) stroncature di Carroll. "Una storia ingarbugliata" dimostra come la matematica possa essere non solo rigorosa, ma anche poetica, ironica e deliziosamente frustrante. Un’opera perfetta per chi ama perdersi nei labirinti della logica e ritrovarsi a sorridere dell’inevitabile groviglio della mente umana. Prefazione di Stefano Bartezzaghi.
17,00 16,15

Sul ciclismo

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 128
Eroi infaticabili in sella a destrieri di metallo, anonimi aiutanti pronti al sacrificio più estremo per il loro condottiero, montagne impervie che diventano teatro di leggendari duelli all’ultimo fiato: se esiste un’epica del ciclismo, Gianni Brera è stato senza dubbio il suo Omero. Sebbene sia noto soprattutto come grande scrittore di calcio, Brera ha infatti sempre avuto nel ciclismo la sua più bruciante passione. Come un rapsodo al fronte di Troia, ha narrato la vittoria del Tour de France di Fausto Coppi nel 1949, e per tutta la sua carriera non ha mai smesso di battezzare i corridori con epiteti geniali, di dispensare elogi e critiche, di descrivere lo strazio e il sudore della gara con crudo realismo, di immortalare i paesaggi attraversati dalle tappe di Giri e competizioni. Filtrati dal suo sguardo e dalla sua penna saettante, in queste pagine incontriamo così, come se si dessero il cambio alla guida di una volata, i grandi del passato e i poco noti gregari: dai mitologici Eberardo Pavesi e Luigi Ganna – il primo vincitore del Giro d’Italia – a umili atleti quali Simone Fraccaro o Wladimiro Panizza, dai rivali di sempre Bartali e Coppi a campioni del dopoguerra come «lo sceriffo» Francesco Moser. "Sul ciclismo" è un’immersione nell’epopea novecentesca delle due ruote: un poema per frammenti in cui la nostalgia verso un mondo remoto e perduto si trasforma, grazie a Brera, nel racconto vivo di gomme forate e pedali usurati, salite massacranti e pazze discese tra paesi di campagna. Perché cosa importa, alla fine, se Achille abbia davvero ucciso Ettore o se Gimondi abbia mai battuto Merckx, quando di quella storia ci è stato regalato il canto.
10,00 9,50

La teoria dei colori

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 304
Classico del pensiero occidentale, considerato dallo stesso Goethe uno dei suoi capolavori, "La teoria dei colori" è tra i testi che hanno più influenzato l’arte e l’estetica otto-novecentesca. Un’opera fondamentale che ha esplorato la percezione del colore come fenomeno personale e sensibile, qui presentata con una prefazione inedita di Riccardo Falcinelli e la postfazione di Giulio Carlo Argan. È il 1810 quando Goethe pubblica il trattato che condensa anni di esperimenti, osservazioni, riflessioni da dilettante su luce e colori. In quel momento ha già sessant’anni ed è l’osannato autore di storie capaci di rapire il cuore di tutta Europa – da "I dolori del giovane Werther" a "Le affinità elettive" –, eppure mai prima si è gettato in un progetto scientifico così ambizioso e rischioso, che tenta di far dialogare lo spirito illuminista con le percezioni personali e soggettiviste su cui si fonda il Romanticismo. Il risultato sarà un saggio scritto in uno stile letterario e comprensibile da tutti – e che anche per questo rimarrà un modello per decenni –, in cui Goethe sosterrà che l’occhio e la mente umana giochino un ruolo attivo nella formazione delle sensazioni cromatiche e che esse incidano sulle nostre emozioni: una soluzione «antiscientifica» rispetto a quella newtoniana in voga all’epoca che si concentrava sugli aspetti fisici della luce, ma che aprirà la porta alla filosofia di Wittgenstein, alle visioni di Monet e van Gogh, Kandinskij e Klee, fino al design e ai film di animazione contemporanei. Perché, anche se Goethe si sbagliava nel descrivere la natura dei colori, aveva comunque intuito qualcosa di più profondo: pur provenendo dall’esterno, è solo quando lo accogliamo dentro di noi e lo interpretiamo per dare forma e significato alla realtà che il colore esiste davvero. Prefazione di Riccardo Falcinelli. Postfazione di Giulio Carlo Argan.
22,00 20,90

La guerra bianca. Vita e morte sul fronte italiano 1915-1919

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 608
"La guerra bianca" è il racconto documentato degli anni della Prima guerra mondiale sul fronte del Nordest italiano: un’«opera-mondo», per citare l’espressione usata da Carlo Greppi nella sua prefazione, che tocca ogni aspetto – dalla quotidianità in trincea all’impreparazione tecnica, dagli errori degli alti comandi alle difficoltà logistiche – di un momento storico in cui, ogni giorno, per migliaia di persone la vita e la morte sono state distanti solo pochi attimi. Agli albori del 1915 l’Italia è una nazione ancora da forgiare: non c’è una lingua, non c’è un sentimento comune, non c’è un'idea diffusa di patria. Per le classi dirigenti del paese è ora che gli italiani si temprino in una solida unità nazionale, e con l’uccisione di Francesco Ferdinando d'Austria la soluzione è a portata di mano: la guerra. La fucina, il campo di battaglia. A pagarne il prezzo saranno i giovani costretti in un fronte lungo seicento chilometri, dalle Dolomiti all'Adriatico; giovani che, uniti nella paura e nell'angoscia, combatteranno in un biancore costante di pietre e di neve, uccideranno e saranno uccisi. Grazie ai diari dell’epoca, alle interviste dei reduci e alle esperienze di scrittori come Ungaretti, Hemingway, Musil e Gadda, Mark Thompson delinea con lucidità il panorama socio-culturale e politico-economico di un’epoca spartiacque non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa, la cui fisionomia verrà stravolta dalla dissoluzione degli imperi centrali che aprirà la strada ai totalitarismi. Questo libro mostra in modo evidente come le illusioni e le attese evocate dalla retorica nazionalista furono sconfessate dalla brutalità della guerra di logoramento. Un monito che, a distanza di più di cento anni e di fronte a guerre sempre nuove, continua a supplicarci affinché la prossima «inutile strage» possa essere evitata.
28,00 26,60

Bellezza dell'effimero. Un'apologia delle bolle di sapone

Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 208
Che cosa può insegnarci una bolla di sapone? Nulla, apparentemente. E invece, secondo il filosofo Pierre Zaoui, in questa fragile sfera trasparente si riflette il mistero dell’esistenza: il gioco e il desiderio, l’illusione e il tempo, la gioia e la morte. "Bellezza dell’effimero" è una celebrazione della leggerezza: di ciò che, proprio nella sua fugacità, rende possibile una felicità autentica. In un mondo che idolatra la solidità ed esalta il superamento dei limiti biologici, Zaoui ci invita a un atto rivoluzionario: amare ciò che finisce, desiderare senza possedere. Questo libro è un’esplorazione nei regni della filosofia, dell'arte e dell'infanzia per capire come le bolle di sapone abbiano assunto nei secoli significati molteplici e contrastanti, dal memento mori al sogno d’evasione, dalla vanitas barocca alla semplicità di uno svago alla portata di tutti. In queste pagine dense di riflessioni e suggestioni, Zaoui ci invita a ribaltare il punto di vista sul mondo, privilegiando l’esperienza dei bambini alla sapienza degli adulti, e cercando l’incanto là dove questi vedono il monito di una fine incombente: la bolla di sapone, infatti, nella sua levità, ci insegna a vivere senza peso, a godere dell’attimo senza temere la sua fine. Non lascia traccia, e proprio per questo ci invita a un rapporto diverso con il tempo e con la fine. "Bellezza dell’effimero" è un inno a un’esistenza senza zavorre mentali, alla libertà dall’imperativo di perdurare a tutti i costi. Come una bolla di sapone, che vive sempre nell’istante prima di esplodere, così, sembra dirci Zaoui, anche noi possiamo affrontare il nostro quotidiano con nuova pienezza, consapevoli che nell’effimero risiede una saggezza immortale.
17,00 16,15

Demichov

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 236
Benefattore dell’umanità. Mostro senza cuore. Inventore visionario. Torturatore di animali. Eroe del progresso. Nemico del popolo. Quante vite possono esserci dentro quella di un singolo uomo? Salvatore La Porta racconta la controversa esistenza di Vladimir Demichov, il padre della medicina dei trapianti: un ritratto letterario emozionante, che è anche una riflessione sui confini di scienza ed etica. È il 3 dicembre 1967 quando il chirurgo sudafricano Christiaan Barnard riesce a compiere il primo trapianto di cuore su un essere umano. È un evento rivoluzionario: finalmente una parte di noi può sopravvivere nel corpo di qualcun altro, salvandogli la vita. Ciò che quasi nessuno sa però è che quel passo fondamentale è stato possibile solo grazie alle ricerche di un anonimo chirurgo russo, che nel sottoscala di un istituto medico dell’Unione Sovietica aveva per anni fatto raccapriccianti operazioni sui cani, dando vita alla trapiantologia: Vladimir Petrovic Demichov. Questo libro narra la sua incredibile storia: dalla prima giovinezza spesa a lavorare in fabbrica ai geniali esperimenti da borsista universitario; dai primi tentativi di trapiantare la testa di un cane sul corpo di un altro fino al successo delle sue teorie; dall’entusiasmo della stampa internazionale all’imbarazzo e alle rappresaglie del potere sovietico, che lo bollò come pericoloso ciarlatano da baraccone; fino alla censura, all’ostracizzazione dalla comunità scientifica e alla damnatio memoriae, che ancora oggi accompagna buona parte delle sue azioni. "Demichov" è una biografia impossibile, un racconto fatto di documenti perduti e testimonianze incerte su che cosa significa offrire davvero tutto se stesso – la propria salute, la propria serenità, la propria reputazione – per ciò che si crede giusto: per capire dove finisce il nostro corpo e iniziamo a essere «noi».
18,00 17,10

Dance me to the end of the world. 30 esercizi performativi a Corvetto

Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2025
pagine: 176
"Dance Me to the End of the World" è un libro-percorso, un atto teatrale da vivere fuori dal teatro, un’opera interattiva che può essere letta e agita da chiunque la prenda in mano. Figlio del progetto Unlock the city!, realizzato dal Piccolo Teatro in collaborazione con il Politecnico di Milano e altri cinque partner internazionali, questo esperimento artistico parte dal territorio – il quartiere milanese di Corvetto – per ripensare i rapporti tra corpi e ambiente, centro e periferia, individuo e città. Per mesi il collettivo Sotterraneo ha vissuto questo luogo, incontrandone gli abitanti e percorrendone le strade: il risultato è un testo ibrido tra carta e performance, un «manuale» di 30 esercizi (più uno) che trasforma il lettore in performer e lo spazio pubblico in palcoscenico. In queste pagine, passeggiate, giochi, telefonate, atti poetici e politici, dialoghi immaginari e gesti reali si alternano per stimolare attenzione, stupore, empatia: ogni esercizio, accompagnato dalle illustrazioni di Lorenzo Sartori, diventa così una soglia da varcare, dove smarrirsi è un modo per ritrovarsi, reinventando la propria presenza nello spazio. "Dance Me to the End of the World" ci offre l’occasione di riscoprire la città, ogni città, come campo da gioco, paesaggio da attivare, corpo collettivo da interrogare. Un’opera che non descrive un quartiere, ma lo mette in scena, mostrandoci come lo spazio urbano non vada solamente osservato ma abitato, attraversato, interpretato, immaginato, trasformato; a volte poi, per capirla davvero, una città, bisogna ballarci dentro fino a perdersi.
16,00 15,20

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